Tutti insieme è possibile bloccare l’inceneritore che la società Elcon vorrebbe piazzare a Casale. È questo il messaggio uscito dalla commissione ambiente che ieri pomeriggio si è riunita a palazzo San Cristoforo. «Si cercherà in tutti i modi di impedire la realizzazione dell’impianto - ribadisce il presidente della Provincia di Lodi, Pietro Foroni -, un progetto che fa a pugni con l’approccio che questa amministrazione ha sul fronte ambientale. Lavoreremo senza nessun “se” e nessun “ma”. Ci sono dei criteri tecnici reali per dire no all’impianto ma tutti i contributi sono utili e necessari».
I dettagli della “linea difensiva” non sono stati svelati, proprio per non dare un vantaggio alla Elcon, tuttavia nelle prossime settimane gli uffici studieranno gli strumenti urbanistici e il piano rifiuti alla ricerca di tutti gli elementi utili per vincere la battaglia.
Allo stesso tempo si sta cercando di fare chiarezza su ciò che è accaduto al Pirellone: Regione Lombardia prima ha bloccato l’iter e poi lo ha riaperto, sottolineando che la Elcon aveva presentato i documenti nei termini prestabiliti. «Verificheremo se si è trattato di un errore grossolano, poco dignitoso per una pubblica amministrazione - aggiunge Foroni -, se dovessimo accorgerci che qualcosa non torna ricorreremo anche al giudice amministrativo».
L’incontro è stato avviato dal presidente della commissione ambiente Alfredo Ferrari, il quale ha ripercorso tutta la vicenda, puntualizzando che la conferenza dei servizi potrebbe riunirsi a settembre, prima di allora è necessario darsi da fare per capire come ostacolare la Elcon. All’appuntamento, oltre ai componenti della commissione stessa, erano presenti gli assessori Elena Maiocchi, Nancy Capezzera e Mariano Peviani, insieme al presidente del consiglio provinciale Massimo Codari.
«Prima o poi riusciremo a capire chi ha portato proprio lì la Elcon - commenta Gianfranco Concordati del Pd -, la collocazione lascia seri dubbi sul fatto che sia un’azienda seria: a 300 metri ci sono le abitazioni. Le procedure in Regione sono state abbastanza inquietanti, su queste cose non si scherza. Adesso dobbiamo toglierci dai piedi il problema il più rapidamente possibile». Il consigliere provinciale Idv Vincenzo Romaniello e il suo segretario provinciale Claudio Ferrante hanno espresso la netta contrarietà verso un impianto destinato a trattare 175mila tonnellate di rifiuti liquidi. Tra il pubblico erano presenti anche il sindaco di Casale, Flavio Parmesani, insieme agli esponenti del comitato CasaleRespira, i quali hanno puntato l’attenzione sull’inquietante presenza di una ciminiera all’interno del progetto della Elcon, un dettaglio da non sottovalutare.
«Perché tutte queste istanze vengono presentate nel Lodigiano? - si chiede il consigliere provinciale Mario Rocca - Perché questa deve essere una terra di conquista per gente spregiudicata? Dobbiamo tutelarci, eliminando una volta per tutte la possibilità che in provincia arrivino simili progetti».
Greta Boni
tratto da il cittadino di lodi
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