ORDINE DEL GIORNO DEL CONS. PROV. LE DI LODI 01-09-2011
«I sindaci devono attivarsi per difendere l’autonomia del nostro territorio»
n
ieri sera dal consiglio provinciale di Lodi:
«Gli ultimi avvenimenti legislativi son destinati
ad intervenire con forza sulla struttura amministrativa
del territorio lodigiano.
Il Decreto Legge n. 138 del 13 agosto 2011 dal
titolo “Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione
finanziaria e per lo sviluppo” all’articolo
15 e all’articolo 16 detta regole molto rigide
che qui si riassumono:
1. A decorrere dalla data di scadenza del presente
mandato, sono soppresse le province con
popolazione inferiore ai 300.000 abitanti o la
cui superficie complessiva sia inferiore a 3.000
chilometri quadrati.
2. Entro tale termine i Comuni del territorio
delle Province soppresse esercitano l’iniziativa
prevista all’articolo 133 della Costituzione al
fine di essere aggregati ad un’altra provincia
all’interno del territorio regionale, nel rispetto
del principio di continuità territoriale.
3. In assenza di tale iniziativa entro la scadenza
del mandato, le funzioni delle Province soppresse
sono trasferite alle Regioni.
4. La soppressione delle Province determina la
soppressione degli uffici territoriali del governo
aventi sede nelle province soppresse e la
revisione delle strutture periferiche delle amministrazioni
pubbliche presenti nelle province
soppresse.
5. A decorrere dalla data di scadenza del presente
mandato, nei Comuni con popolazione
inferiore ai 1.000 abitanti il Sindaco sarà l’unico
organo di governo e verranno soppressi la
Giunta ed il Consiglio Comunale; inoltre tutte
le funzioni amministrative dovranno essere
esercitate obbligatoriamente in forma associata
nell’unione municipale che dovrà avere almeno
5.000 abitanti.
Quella indicata nell’articolo 15 e 16 del Decreto
Legge n. 138 del 13 agosto 2011 rappresenta
una situazione difficile per i Comuni e per i
Cittadini di tutto il nostro territorio.
Un territorio omogeneo, con una propria identità
storica, politica, sociale ed economica, che
faticosamente, dopo un percorso storico ed
istituzionale molto approfondito, non più tardi
di diciannove anni fa aveva ottenuto il riconoscimento
dell’autonomia, oggi vede, di colpo,
annullati gli ultimi venti anni della propria
storia e, cosa ancora più grave, ha difficoltà ad
immaginare il proprio futuro.
Tutti noi sappiamo bene come la definizione
dell’assetto amministrativo dello Stato e in
particolare il mutamento o l’istituzione delle
Province spetta ad una legge della Repubblica,
su iniziativa dei Comuni che fanno parte del
territorio e sentita la Regione di appartenenza.
Proprio sulla base di questo percorso di modifica
costituzionale della struttura dello Stato,
si ritiene che le Istituzioni, i Comuni, i Sindaci
e gli abitanti del territorio lodigiano dovranno
avere un ruolo, ancora una volta, fondamentale
per la salvaguardia e la tutela dell’autonomia
della nostra terra.
Preso atto dell’ampia volontà espressa dalle
Istituzioni rappresentative del territorio lodigiano
nella seduta straordinaria del Consiglio
Provinciale del 1 settembre 2011 sulla base di
queste considerazioni il Consiglio Provinciale
della Provincia di Lodi:
chiede, di valorizzare l’autonomia amministrativa
del lodigiano attraverso un processo condiviso
con i cittadini, le associazioni, i Sindaci
e i Comuni del territorio;
difende la Provincia di Lodi quale Istituzione
che ha sempre dimostrato di tutelare le istanze
e le prerogative del territorio e di esercitare il
ruolo di ente intermedio di collegamento tra i
Comuni del lodigiano e gli Enti pubblici di
livello superiore;
difende la realtà del territorio lodigiano che
anni di storia hanno portato ai nostri giorni
come omogeneo e ricco di tradizioni e di valori,
che con la soppressione della Provincia si
troverebbe ad affrontare il rischio dello smantellamento
attraverso aggregazioni che dovrebbero
essere definite dalla Regione Lombardia;
chiede ai Sindaci del territorio, in rappresentanza
dei propri cittadini e delle loro associazioni,
di attivarsi perche l’autonomia faticosamente
raggiunta possa essere preservata e
resa continuativa nel tempo istituendo un comitato
che segua il futuro iter legislativo;
chiede agli Amministratori della provincia di
Lodi di mettersi a disposizione dei cittadini e
delle loro associazioni per promuovere e per
collaborare con le iniziative che il territorio
vorrà porre in essere per affrontare il processo
di riforma istituzionale che definirà i nuovi
assetti dello Stato, valorizzando il patrimonio
e l’identità del nostro territorio;
chiede al Parlamento nazionale una riforma
che interessi tutti i livelli di governo, a partire
dal Parlamento, con l’istituzione della Camera
delle Autonomie e la riduzione dei parlamentari,
e che sia in grado di intervenire su Regioni,
Province e Comuni non solo modificando numeri
e dimensioni, ma ridefinendo le funzioni,
le competenze, i ruoli».
TRATTO DA IL CITTADINO LODI
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