La Lega di Codogno a congresso l’8 novembre: Andrea Negri lascia la carica di segretario cittadino del Carroccio. E nell’attesa di sapere chi ne ricoprirà il ruolo, il tempo è tutto per bilanci ed auspici. Come ogni consuntivo che si rispetti, al centro ci stanno i numeri. Quelli di sezione, innanzi tutto: tre anni fa, quando Negri prese la direzione della Lega di Codogno i militanti erano 7 ed i tesserati una cinquantina. «Oggi siamo a 20 militanti e ad oltre un centinaio di tesserati - snocciola Negri -. Abbiamo praticamente triplicato i militanti e raddoppiato i tesserati. Merito del sottoscritto? In parte si. Ma se oggi a Codogno la Lega ha questi numeri è perché c’è stato un grande lavoro di tutto il gruppo. Ognuno per la sua parte, tutti si sono dati da fare, portando al partito motivazione ed entusiasmo. Il mio “grazie” più vero non glielo toglie nessuno».Negri resta ancora ai numeri. «In città la Lega è al 27 per cento, percentuale presa alle ultime regionali ma soprattutto confermata alle comunali di maggio dove, stante l’affluenza maggiore rispetto al voto regionale, abbiamo portato a casa 600-700 voti in più rispetto a due anni fa - dice Negri -. Se siamo il primo partito a Codogno? Noi questi numeri li abbiamo certi, quelli degli altri sono tutti da verificare. Di certo, il Pdl certe percentuali se le sogna e il Pd non credo ci arrivi. Alle comunali di maggio, del resto, Ceretti ha vinto con il 36 per cento ma con lui erano Rifondazione Comunista, Socialisti, Sel, Italia dei Valori e società civile». Rammarico per le elezioni amministrative perse? «Rifarei oggi la scelta della corsa solitaria - sottolinea Negri -. Del resto, le condizioni per proseguire un’alleanza di centrodestra non c’erano più. E visto che le poltrone non ci interessano, abbiamo scelto in autonomia di andare da soli al voto amministrativo. Certo: perdere non piace a nessuno. Ma dico questo: alla riunione successiva le elezioni, in sezione ci siamo ritrovati oltre una trentina, tutti a voler ripartire con rinnovato entusiasmo. Proprio quella sera sarà uno dei ricordi di questa esperienza che conserverò con più affetto».Eletto nel Cda del Consorzio provinciale dei Servizi alla Persona, Negri lascia per dare spazio al nuovo. Con la certezza che per la Lega l’obiettivo resterà uno solo: riconquistare il governo di Codogno. «Oggi la città è guidata da un centrosinistra che naviga a vista in maniera preoccupante - bacchetta Negri -. Alle prossime elezioni, si andrà a votare con il doppio turno. E sia che correrà da sola o apparentata, la Lega potrà puntare ad avere il candidato sindaco». Lu. Lu. TRATTO DA IL CITTADINO LODI
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