Castiglione
Con il recupero dell’immobile di via Alfieri, rinasce a Castiglione il
quartiere dell’ex acquedotto. In occasione dell’ultimo consiglio
comunale è stato presentato il piano di recupero della casa di via
Alfieri: si tratta dell’edificio di proprietà comunale che l’ex giunta
Daccò aveva inserito nel bando della piazzola ecologica per “pagare”
alla ditta Sa.Gi. una parte dei lavori. Adesso lo stesso privato ha
illustrato il progetto di riqualificazione dello stabile, da cui
l’attuale giunta Ferrari ha ottenuto 13 posti auto e migliorie al centro
“Madre Rachele”. Dove fino a pochi anni fa sorgevano l’acquedotto
(abbattuto a costo zero dall’ex giunta Daccò) e un’immobile semi
abbandonato, spunteranno dunque una palazzina con 4 appartamenti al
piano superiore e 185 metri quadrati di area commerciale al piano terra.
Tra gli attesi negozi potrebbe trasferirsi anche l’ufficio postale, ma
questa per il momento è solo un’ipotesi. «All’imprenditore, che è stato
molto disponibile - ha dichiarato il sindaco Alfredo Ferrari -, abbiamo
chiesto di realizzare alcune opere come oneri». «Nel dettaglio abbiamo
ottenuto la realizzazione di un marciapiede davanti all’oratorio lungo
un metro e mezzo e 3 posti macchina di fronte al centro giovanile - ha
illustrato Ferrari -, così come lungo via Alfieri, ma nella parte che
costeggia il centro “Madre Rachele”, saranno realizzati 10 posti auto».
«Inoltre - ha proseguito il primo cittadino - il privato riqualificherà
la facciata del centro “Madre Rachele” e nel cortile sarà ricavata una
mini pista da ballo in cemento liscio e sarà sistemato lo scantinato di
170 metri quadrati che sorge sotto la struttura. Il consiglio ha
adottato il piano all’unanimità. Da questo momento partiranno i 60
giorni utili per presentare le eventuali osservazioni e poi il progetto
tornerà in consiglio per essere approvato: da gennaio si potrà
intervenire. La speranza è di realizzare tutto in due o tre anni. «Resta
da chiarire solo un nodo di cui si è discusso in commissione - è
intervenuto il consigliere delegato Dario Bassi -: poiché il cortile è
in parte pubblico e in parte provato, vogliamo regolamentare l’utilizzo
per evitare problemi in futuro». Nella stessa seduta consiliare la
maggioranza ha votato l’aumento dell’aliquota Imu per seconda casa e
attività produttive, dall’8,6 all’8,7, a causa dei tagli “quotidiani”
dello Stato che solo sabato ha tolto a Castiglione altri 7mila euro. Una
situazione insostenibile per i piccoli comuni.Sara Gambarini
TRATTO DA IL CITTADINO LODI
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