Flat tax a tre aliquote
La bozza della nota di aggiornamento al Def
prevede una introduzione graduale della flat tax sui redditi, passando
dalle cinque aliquote attuali subito a tre e poi a due dal 2021
Def, introduzione di una flat tax in modo graduale
Come avverrà la riduzione delle aliquote? Come specificato nella bozza, per le persone fisiche, si passerà inizialmente dalle attuali cinque a tre aliquote, fino ad arrivare, nel 2021 a due aliquote. Dunque «Il livello delle aliquote verrà gradualmente ridotto, fino ad arrivare a un'unica aliquota del 23% per i redditi fino a 75 mila euro e 33% fino alla fine della legislatura sopra a tale livello entro la fine della legislatura». Attualmente il meccanismo dell'Irpef si fonda su cinque aliquote: fino a 8.000 euro c'è la no tax area; per redditi fino a 15 mila euro il 23%, da 15.001 a 28.000, il 27%; da 28.001 a 55.000, il 38%; da 55.001 a 75.000, il 41% e da 75.001 in su il 43%. Inoltre si starebbe pensando far scendere l'aliquota Irpef del 23% al 22%.Doppio scaglione invece per il regime dei minimi rivisto e corretto in chiave flat tax. Un'aliquota del 15% per i ricavi fino a 65 mila euro e un'aliquota del 20% per quelli fino a 100 mila euro, compresa l'Iva, abbracciando così i criteri dell'Europa. Circa infine l'ampliamento dei minimi che potrà godere dell'esenzione della fatturazione elettronica, la bozza chiarisce, in generale, che «i cambiamenti allo studio consistono nell'innalzamento della soglia di ricavi e delle spese per il personale e per i beni strumentali a cui si applica il regime dei minimi, beneficiando così di una platea più ampia di artigiani, piccoli imprenditori e professionisti».
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