Reddito di cittadinanza 2019: come si potrà spendere? Ecco acquisti vietati e ultime novità
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Per spendere il reddito di cittadinanza dal 2019 sarà possibile usare solo bancomat e mezzi di pagamento tracciabili. Alcuni acquisti saranno vietati così come l’importo sarà inferiore per chi ha casa di proprietà. Ecco tutte le ultime notizie e le novità.
Un vero e proprio Grande Fratello del consumo quello previsto per chi avrà diritto al reddito di cittadinanza dal 2019, con acquisti controllati ed alcune categorie di spese vietate.
Per spendere l’importo dell’assegno mensile che sarà erogato a disoccupati e persone in condizione di disagio economico sarà vietato l’uso del contante. Gli acquisti dovranno essere effettuati esclusivamente tramite bancomat e non è esclusa la possibilità di utilizzo e di erogazione anche mediante la tessera sanitaria.
Le ultime novità relative a come funzionerà il reddito di cittadinanza che il Governo si appresta ad inserire nel disegno di Legge di Bilancio 2019 sono state anticipate dal Vice Premier e Ministro del Lavoro Luigi di Maio.
Ulteriori importanti notizie su come si potrà spendere il reddito di cittadinanza arrivano dall’On. Laura Castelli del M5S, nell’intervista rilasciata al Fatto Quotidiano in cui annuncia il possibile lancio di un app dedicata.
Sono diverse le notizie trapelate nelle ultime ore, che riguardano anche l’importo dell’assegno riconosciuto e la possibile riduzione nel caso di possesso di casa di proprietà. A determinare chi avrà diritto al reddito di cittadinanza sarà il valore del modello ISEE, che comprende non solo i redditi ma anche i beni patrimoniali mobili e immobili posseduti da ciascuno (conti, abitazioni e via di seguito).
Il Governo, che dovrà presentare al Parlamento il DdL di Bilancio 2019 entro il 20 ottobre dovrà fare i conti con le risorse disponibili. I 10 miliardi ad oggi stanziati non basterebbero per tutto e l’ipotesi è di attingere ai fondi non solo del ReI ma anche della Naspi, nonché di procedere con la razionalizzazione di agevolazioni e detrazioni fiscali.
In attesa di notizie ufficiali, vediamo di seguito quali sono le ultime novità sul reddito di cittadinanza 2019.
Le ultime novità sul reddito di cittadinanza, rese note dopo la conferma del suo avvio a partire dal 2019 (molto probabilmente da marzo o aprile, dopo la riforma dei CPI), arrivano a seguito delle dichiarazioni rilasciate dal M5S.
In primis, nell’intervista rilasciata al Fatto Quotidiano, l’On. Castelli ha dichiarato che sarà possibile utilizzarlo soltanto con la propria tessera bancomat.
L’assegno di cittadinanza non sarà erogato in contanti tramite bonifico, ma la somma riconosciuta dallo Stato come prestazione economica di accompagnamento alla ricerca di lavoro verrà accreditata come un buono telematico.
Per le spese che invece non sarà possibile pagare con bancomat il Governo è al lavoro per la messa a punto di un app dedicata, rivolta a spese come quella per l’affitto.
Per fare domanda sarà necessario presentare il modello ISEE, che ad oggi pare non dovrebbe avere importo superiore ai 9.360 euro.
L’utilizzo dell’ISEE come parametro per determinare chi avrà diritto al reddito di cittadinanza ha tra le principali criticità che tra gli esclusi dalla misura potrebbero essere i cittadini con casa di proprietà, seppur disoccupati o titolari di redditi inferiori al minimo.
In merito l’intenzione di Di Maio sarebbe quella di escludere la prima casa dal calcolo dei limiti economici e dei requisiti per richiedere l’assegno mensile.
Tra le spese vietate, invece, ci saranno sicuramente quelle relative al gioco d’azzardo ma anche gli acquisti in tecnologia dovranno essere preventivamente autorizzati. L’idea è quindi di controllare in maniera scrupolosa come viene speso l’assegno dai beneficiari della misura.
Il reddito di cittadinanza potrà essere utilizzato soltanto per le spese di primaria necessità, come quelle relative all’alimentazione, o per l’abbigliamento.
Come sarà gestito il sistema dei controlli? Sul punto si attende con particolare interesse di conoscere l’impianto che verrà messo in piedi dalla Legge di Bilancio 2019, tenuto conto delle criticità relative alla digitalizzazione non solo della PA ma anche delle imprese italiane.
L’idea è quella di prendere “due piccioni con una fava”: non solo aiutare disoccupati e persone in difficoltà economica ma anche incentivare il consumo ed aiutare le attività commerciali italiane.
La finalità consumistica del reddito di cittadinanza è confermata anche dall’ipotesi di un incentivo premiale per chi spende di più. L’idea è di incrementare l’importo del 4% ogni volta in cui ne venga utilizzato almeno il 75% o l’80%. Di contro, l’importo verrebbe decurtato (sempre del 4%) nel caso di uso inferiore a tali percentuali.
Nell’intervista rilasciata nella giornata di ieri al programma Quarta Repubblica, Di Maio ha dichiarato che:
Per spendere l’importo dell’assegno mensile che sarà erogato a disoccupati e persone in condizione di disagio economico sarà vietato l’uso del contante. Gli acquisti dovranno essere effettuati esclusivamente tramite bancomat e non è esclusa la possibilità di utilizzo e di erogazione anche mediante la tessera sanitaria.
Le ultime novità relative a come funzionerà il reddito di cittadinanza che il Governo si appresta ad inserire nel disegno di Legge di Bilancio 2019 sono state anticipate dal Vice Premier e Ministro del Lavoro Luigi di Maio.
Ulteriori importanti notizie su come si potrà spendere il reddito di cittadinanza arrivano dall’On. Laura Castelli del M5S, nell’intervista rilasciata al Fatto Quotidiano in cui annuncia il possibile lancio di un app dedicata.
Sono diverse le notizie trapelate nelle ultime ore, che riguardano anche l’importo dell’assegno riconosciuto e la possibile riduzione nel caso di possesso di casa di proprietà. A determinare chi avrà diritto al reddito di cittadinanza sarà il valore del modello ISEE, che comprende non solo i redditi ma anche i beni patrimoniali mobili e immobili posseduti da ciascuno (conti, abitazioni e via di seguito).
Il Governo, che dovrà presentare al Parlamento il DdL di Bilancio 2019 entro il 20 ottobre dovrà fare i conti con le risorse disponibili. I 10 miliardi ad oggi stanziati non basterebbero per tutto e l’ipotesi è di attingere ai fondi non solo del ReI ma anche della Naspi, nonché di procedere con la razionalizzazione di agevolazioni e detrazioni fiscali.
In attesa di notizie ufficiali, vediamo di seguito quali sono le ultime novità sul reddito di cittadinanza 2019.
Il reddito di cittadinanza si potrà spendere solo con bancomat o app
L’importo del reddito di cittadinanza pari di base a 780 euro non potrà essere usato in contante ma, al contrario, ogni spesa sarà tracciata e dovrà essere effettuata mediante bancomat o card elettronica.Le ultime novità sul reddito di cittadinanza, rese note dopo la conferma del suo avvio a partire dal 2019 (molto probabilmente da marzo o aprile, dopo la riforma dei CPI), arrivano a seguito delle dichiarazioni rilasciate dal M5S.
In primis, nell’intervista rilasciata al Fatto Quotidiano, l’On. Castelli ha dichiarato che sarà possibile utilizzarlo soltanto con la propria tessera bancomat.
L’assegno di cittadinanza non sarà erogato in contanti tramite bonifico, ma la somma riconosciuta dallo Stato come prestazione economica di accompagnamento alla ricerca di lavoro verrà accreditata come un buono telematico.
Per le spese che invece non sarà possibile pagare con bancomat il Governo è al lavoro per la messa a punto di un app dedicata, rivolta a spese come quella per l’affitto.
Per il calcolo dell’importo necessario il modello ISEE
Oltre alle novità che riguardano le modalità in cui si potrà utilizzare il reddito di cittadinanza inizia ad esser via via più definita la platea di soggetti che ne avranno diritto.Per fare domanda sarà necessario presentare il modello ISEE, che ad oggi pare non dovrebbe avere importo superiore ai 9.360 euro.
L’utilizzo dell’ISEE come parametro per determinare chi avrà diritto al reddito di cittadinanza ha tra le principali criticità che tra gli esclusi dalla misura potrebbero essere i cittadini con casa di proprietà, seppur disoccupati o titolari di redditi inferiori al minimo.
In merito l’intenzione di Di Maio sarebbe quella di escludere la prima casa dal calcolo dei limiti economici e dei requisiti per richiedere l’assegno mensile.
Reddito di cittadinanza: le spese vietate
Il reddito di cittadinanza potrà essere utilizzato soltanto per alcune tipologie di spese che, sostanza, sono quelle essenziali e necessarie per la quotidianità.Tra le spese vietate, invece, ci saranno sicuramente quelle relative al gioco d’azzardo ma anche gli acquisti in tecnologia dovranno essere preventivamente autorizzati. L’idea è quindi di controllare in maniera scrupolosa come viene speso l’assegno dai beneficiari della misura.
Il reddito di cittadinanza potrà essere utilizzato soltanto per le spese di primaria necessità, come quelle relative all’alimentazione, o per l’abbigliamento.
Come sarà gestito il sistema dei controlli? Sul punto si attende con particolare interesse di conoscere l’impianto che verrà messo in piedi dalla Legge di Bilancio 2019, tenuto conto delle criticità relative alla digitalizzazione non solo della PA ma anche delle imprese italiane.
Spese solo in Italia? Reddito di cittadinanza per incentivare il consumo
Tra i diversi possibili limiti all’utilizzo del reddito di cittadinanza è stato il Vice Premier M5S Luigi Di Maio a dichiarare che saranno autorizzate soltanto le spese sostenute in Italia.L’idea è quella di prendere “due piccioni con una fava”: non solo aiutare disoccupati e persone in difficoltà economica ma anche incentivare il consumo ed aiutare le attività commerciali italiane.
La finalità consumistica del reddito di cittadinanza è confermata anche dall’ipotesi di un incentivo premiale per chi spende di più. L’idea è di incrementare l’importo del 4% ogni volta in cui ne venga utilizzato almeno il 75% o l’80%. Di contro, l’importo verrebbe decurtato (sempre del 4%) nel caso di uso inferiore a tali percentuali.
Nell’intervista rilasciata nella giornata di ieri al programma Quarta Repubblica, Di Maio ha dichiarato che:
“Questi soldi inonderanno il commercio, negozi e piccole imprese. (...) Avremo un gettito Iva e di Pil superiore alle aspettative”Nella stessa intervista è stato chiarito che anche gli stranieri avranno diritto al reddito di cittadinanza, ma soltanto qualora risultino residenti in Italia da almeno 10 anni.
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