CAVENAGO La discussione sul futuro della discarica di Cavenago entra nel vivo. La settimana prossima, martedì 18 dicembre, si riunirà per la prima volta la conferenza dei servizi, un appuntamento fissato per approfondire sotto diversi punti di vista il progetto presentato alla Provincia di Lodi da Ecoadda, la società che gestisce l’impianto.Già da diversi mesi, infatti, Ecoadda ha chiesto la possibilità a palazzo San Cristoforo di procedere con quella che tecnicamente è definita una “riprofilatura”: circa 130mila metri cubi di rifiuti in più destinati ad arrivare a Soltarico e che faranno innalzare la collina di circa 2 metri e mezzo, arrivando a 25 metri. All’interno della proposta è inserita la richiesta di autorizzazione decennale per due impianti previsti nel capannone: il primo per il trattamento di terre da spazzamento strade, per il recupero di sabbia e ghiaia da utilizzare in loco, il secondo capace di selezionare gli ingombranti, trasformandoli in poche parole in ferro e legno da reintrodurre nel ciclo produttivo. Tutto ciò che invece non potrà essere trasformato e venduto finirà in discarica. Un argomento delicato, quello della “riprofilatura”, che in giunta potrebbe far emergere posizioni divergenti. A dare battaglia contro l’innalzamento c’è anche il Comitato “No ampliamento discarica”, che da sempre contesta l’impianto e che di recente ha anche portato un faldone di documenti in procura.A palazzo San Cristoforo, come spiegato dal presidente della commissione ambiente Alfredo Ferrari, la procedura per l’esame del progetto si muove su due fronti: la valutazione d’impatto ambientale, che dipende dal settore urbanistico e che riguarda la conformità urbanistica, e l’autorizzazione d’impatto ambientale, che invece dipende dal settore ambiente. Il materiale sarà esaminato anche dalle due commissioni competenti in una seduta congiunta, quella di Ferrari e quella di Davide Cutti. «Nonostante questo non sia un argomento che deve passare in commissione - spiega Ferrari -, viste le numerose richieste arrivate da più forze politiche abbiamo deciso di approfondire i diversi aspetti. A questo proposito non c'è nessun problema e la mia disponibilità è completa». A questo punto, però, è plausibile che la commissione congiunta si riunisca a gennaio.Gr. Bo. tratto da il cittadino lodi
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