Affidamento del servizio di illuminazione pubblica: in Gazzetta i Criteri ambientali minimi
Pubblicato il decreto del Minambiente con i CAM che le Amministrazioni pubbliche devono utilizzare ai sensi del D.Lgs. 50/2016
Lunedì 30 Aprile 2018
Criteri
ambientali minimi per l'affidamento del servizio di illuminazione
pubblica: questo l'oggetto del decreto 28 marzo 2018 del Ministero
dell'Ambiente, pubblicato nella Gazzetta ufficiale n.98 del 28 aprile
2018.
Il provvedimento entra in vigore 120 giorni dopo la data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
Il documento sui CAM per l'affidamento
del servizio di illuminazione pubblica, di cui all'allegato tecnico del
decreto, è parte integrante del Piano d’azione per la sostenibilità
ambientale dei consumi della pubblica amministrazione (PAN GPP), e tiene
conto di quanto proposto nelle Comunicazioni della Commissione Europea
COM(2008)397 “Piano d’azione su produzione e consumo sostenibili e
politica industriale sostenibile”, COM(2008)400 “Appalti pubblici per un
ambiente migliore” e COM(2011)571 “Tabella di marcia verso l’Europa
efficiente nell’impiego delle risorse”.
Il documento definisce i criteri
ambientali minimi – CAM – che, ai sensi del D.Lgs. 50/2016, le
Amministrazioni pubbliche debbono utilizzare nell’ambito delle procedure
per l’affidamento del servizio di illuminazione pubblica (“Servizio
IP”).
Infatti ai sensi dell’art. 34 del D.Lgs.
50/2016 le Amministrazioni che intendono procedere all’affidamento del
Servizio IP devono inserire nei documenti della procedura di
affidamento, per qualunque importo e per l’intero valore delle gare,
almeno le specifiche tecniche e le clausole contrattuali (criteri di
base) definite nel presente documento e, nello stabilire i criteri di
aggiudicazione (art. 95), devono altresì tener conto dei criteri
premianti ivi definiti.
I criteri definiti nel presente documento
si applicano anche alle Amministrazioni che svolgano in proprio, in
tutto o in parte, le attività che costituiscono il servizio IP, non
affidandole quindi a terzi.
I CAM “Servizio IP” sono stati definiti
tenendo conto del fatto che le Amministrazioni pubbliche operano in
contesti e condizioni operative molto diversi, a partire dalla
disponibilità di informazioni sullo stato degli impianti e delle risorse
economiche per eventuali interventi di riqualificazione, e che gli
stessi impianti possono trovarsi in situazioni molto diverse in
relazione al rispetto della normativa, all’aggiornamento tecnologico ed
al livello di efficienza energetica.
Così come previsto dal PAN GPP,
l’applicazione dei Criteri Ambientali Minimi nelle gare d’appalto sarà
monitorata al fine di valutare l’attuazione pratica delle politiche
nazionali in materia di appalti pubblici ed al fine di stimarne, ove
possibile, gli effetti in termini di riduzione degli impatti ambientali.
I CAM definiti in questo documento
saranno oggetto di aggiornamento periodico per tener conto
dell’evoluzione della normativa, della tecnologia e dell’esperienza.
I CAM si applicano ai servizi relativi all’illuminazione pubblica
così come definiti al paragrafo 2. Non si applicano ai servizi diversi
da quelli definiti al predetto paragrafo 2. Questi ultimi servizi
dovranno pertanto recare una dicitura diversa ed essere distinti
all’interno della documentazione di gara dai “Servizi IP”. Ai fini della
corretta gestione del servizio e della migliore tracciabilità dei
flussi finanziari, l’Amministrazione inserisce nel contratto i soli
servizi relativi all’illuminazione pubblica come definiti nel paragrafo
2, evitando di includere anche servizi diversi da questi o, comunque, ad
essi connessi.
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