La Fornero getta altro odio: "Sono preopccupata da Salvini"
L'ex
ministro di Monti: "La mia riforma trasformata in propaganda". E
attacca la Lega: "Mi hanno scannata". Fedriga: "Fa bene a preoccuparsi"
"Da cittadina - ha detto ospite di Circo Massimo su Radio Capital - mi preoccupa un governo a guida Salvini". Che tra i due non scorra buon sangue, non è certo un mistero. Matteo Salvini
non l'ha mai perdonata per la riforma previdenziale che, dopo essere
stata attuata sotto il governo Monti, ha fatto piangere migliaia di
italiani per diversi anni. E lei, l'ex ministro del Lavoro, non ha mai
digerito gli attacchi (politici) alla riforma, che porta il suo nome, e
le continue promesse del centrodestra di cancellarla.
Accanto
al contrasto dell'immigrazione clandestina e alla flat tax, i punti
cardine di un eventuale governo di centrodestra a guida Salvini c'è
proprio l'abolizione della riforma Fornero. Il leader
del Carroccio si è fatto carico di questa promessa con migliaia di
esodati. Che il lavoro dell'ex ministro, scelto dall'allora premier
tecnico Mario Monti per eseguire i diktat di Bruxelles sul piano
previdenziali, sia un pasticcio, adesso lo dice anche l'Unione europea.
Nei giorni scorsi, infatti, l'atteso "Pensions Adequacy Report 2018" della Commissione europea ha bocciato la Fornero e l'adeguamento automatico dell'età pensionabile legato alle aspettative di vita e ha invitato ad "affrontare gli effetti collaterali negativi delle riforme pensionistiche all'insegna dell'austerità".
Anche davanti all'evidenza, per, l'ex titolare del Welfare non è
disposta al mea culpa. Anzi, preferisce attaccare a testa bassa Salvini.
Già in passato, la Fornero aveva difeso il proprio operato dicendo di aver "salvaguardato gli esodati". Adesso, ai microfoni di Radio Capital, spiega che il problema non sono certo le sue misure ma chi le critica. "Invece
di usare la riforma per scannarsi e scannare me - ha argomentato -
bastava monitorarla e non trasformarla in strumento di propaganda
politica". In Italia, secondo l'ex ministro, c'è "un contrasto tra la complessità del nostro sistema del lavoro e la faciloneria di certe ricette politiche". "In campagna elettorale
- ha continuato - i politici hanno trattato italiani come volessero
comprare illusioni, la campagna è stata una grande fiera di
compravendita di illusioni". La Lega, però, non si lascia
scalfire da questi attacchi. Anzi, il neo governatore del Friuli Venezia
Giulia, Massiliano Fedriga, ha replicato a muso duro: "Chi ha
portato avanti una riforma dannosa e ha impedito l'occupazione spostando
il costo della previdenza dal pubblico al privato, fa bene a
preoccuparsi se al governo vuole andare una forza come la nostra".
L'ex
ministro di Monti: "La mia riforma trasformata in propaganda". E
attacca la Lega: "Mi hanno scannata". Fedriga: "Fa bene a preoccuparsi"
"Da cittadina - ha detto ospite di Circo Massimo su Radio Capital - mi preoccupa un governo a guida Salvini". Che tra i due non scorra buon sangue, non è certo un mistero. Matteo Salvini
non l'ha mai perdonata per la riforma previdenziale che, dopo essere
stata attuata sotto il governo Monti, ha fatto piangere migliaia di
italiani per diversi anni. E lei, l'ex ministro del Lavoro, non ha mai
digerito gli attacchi (politici) alla riforma, che porta il suo nome, e
le continue promesse del centrodestra di cancellarla.
Accanto al contrasto dell'immigrazione clandestina e alla flat tax, i punti cardine di un eventuale governo di centrodestra a guida Salvini c'è proprio l'abolizione della riforma Fornero. Il leader del Carroccio si è fatto carico di questa promessa con migliaia di esodati. Che il lavoro dell'ex ministro, scelto dall'allora premier tecnico Mario Monti per eseguire i diktat di Bruxelles sul piano previdenziali, sia un pasticcio, adesso lo dice anche l'Unione europea. Nei giorni scorsi, infatti, l'atteso "Pensions Adequacy Report 2018" della Commissione europea ha bocciato la Fornero e l'adeguamento automatico dell'età pensionabile legato alle aspettative di vita e ha invitato ad "affrontare gli effetti collaterali negativi delle riforme pensionistiche all'insegna dell'austerità". Anche davanti all'evidenza, per, l'ex titolare del Welfare non è disposta al mea culpa. Anzi, preferisce attaccare a testa bassa Salvini.
Già in passato, la Fornero aveva difeso il proprio operato dicendo di aver "salvaguardato gli esodati". Adesso, ai microfoni di Radio Capital, spiega che il problema non sono certo le sue misure ma chi le critica. "Invece di usare la riforma per scannarsi e scannare me - ha argomentato - bastava monitorarla e non trasformarla in strumento di propaganda politica". In Italia, secondo l'ex ministro, c'è "un contrasto tra la complessità del nostro sistema del lavoro e la faciloneria di certe ricette politiche". "In campagna elettorale - ha continuato - i politici hanno trattato italiani come volessero comprare illusioni, la campagna è stata una grande fiera di compravendita di illusioni". La Lega, però, non si lascia scalfire da questi attacchi. Anzi, il neo governatore del Friuli Venezia Giulia, Massiliano Fedriga, ha replicato a muso duro: "Chi ha portato avanti una riforma dannosa e ha impedito l'occupazione spostando il costo della previdenza dal pubblico al privato, fa bene a preoccuparsi se al governo vuole andare una forza come la nostra".
Accanto al contrasto dell'immigrazione clandestina e alla flat tax, i punti cardine di un eventuale governo di centrodestra a guida Salvini c'è proprio l'abolizione della riforma Fornero. Il leader del Carroccio si è fatto carico di questa promessa con migliaia di esodati. Che il lavoro dell'ex ministro, scelto dall'allora premier tecnico Mario Monti per eseguire i diktat di Bruxelles sul piano previdenziali, sia un pasticcio, adesso lo dice anche l'Unione europea. Nei giorni scorsi, infatti, l'atteso "Pensions Adequacy Report 2018" della Commissione europea ha bocciato la Fornero e l'adeguamento automatico dell'età pensionabile legato alle aspettative di vita e ha invitato ad "affrontare gli effetti collaterali negativi delle riforme pensionistiche all'insegna dell'austerità". Anche davanti all'evidenza, per, l'ex titolare del Welfare non è disposta al mea culpa. Anzi, preferisce attaccare a testa bassa Salvini.
Già in passato, la Fornero aveva difeso il proprio operato dicendo di aver "salvaguardato gli esodati". Adesso, ai microfoni di Radio Capital, spiega che il problema non sono certo le sue misure ma chi le critica. "Invece di usare la riforma per scannarsi e scannare me - ha argomentato - bastava monitorarla e non trasformarla in strumento di propaganda politica". In Italia, secondo l'ex ministro, c'è "un contrasto tra la complessità del nostro sistema del lavoro e la faciloneria di certe ricette politiche". "In campagna elettorale - ha continuato - i politici hanno trattato italiani come volessero comprare illusioni, la campagna è stata una grande fiera di compravendita di illusioni". La Lega, però, non si lascia scalfire da questi attacchi. Anzi, il neo governatore del Friuli Venezia Giulia, Massiliano Fedriga, ha replicato a muso duro: "Chi ha portato avanti una riforma dannosa e ha impedito l'occupazione spostando il costo della previdenza dal pubblico al privato, fa bene a preoccuparsi se al governo vuole andare una forza come la nostra".
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