mercoledì 18 maggio 2011

I Municipi vogliono riscattare l'illuminazione pubblica

comunicato stampa
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penso, alla luce di questa mail ricevuta come provincia di lodi che si lavori in disallinemamento fra enti locali.
mentre , come deliberato dalla assemblea di eal la scorsa settimana e rinviata al 23 maggio la discussione sulla
illuminazione pubblica abbiamo deciso alla unanimità di andare su un progetto provinciale, dall'altra parte si organizzano
tavoli paralleli per il medesimo fine. Proprio il Sindaco di S.Martino aveva detto col suo intervento in assemblea di essere
daccordo sulle linee di indirizzo tracciate dallla EAL tramite la Provincia e tutto sembrava delineato.
ora vediamo ulteriori sorprese, che se sono un apporto funzionale a quanto già in atto sia per la la newco dei rifiuti che per
la ill. pubblica, possono essere valori aggiuntivi informativi per gli enti locali, ma se nascondono "tattiche politiche" non ci trovano daccordo
ed ancora una volta il lodigiano dimostrerebbe di essere una "mini-provincia" senza respiro politico-amministrativo futuro
adeguato alla società che viviamo.
ci sentiamo di intervenire per fare la massima chiarezza con i sindaci prima della assemblea del 23 maggio, in modo che ognuno
ponga nel suo ente tutte le riflessioni del caso.
vi prego fare conoscere ai cittadini e agli amministratori quanto descritto.
grazie
alfredo ferrari
pres. comm. ambiente
prov. di lodi


San Martino in strada, 18 maggio 2011 - Lavori socialmente utili e acquisizione di lampioni pubblici: ne hanno parlato lunedì una trentina di sindaci che hanno preso parte alla riunione indetta dall’Associazione dei Comuni del Lodigiano (Acl), nel municipio a San Martino. Nel primo caso tutti i comuni si sono detti favorevoli ad approvare, come ha già fatto la Provincia, la convenzione con il Tribunale per consentire di commutare reclusione e pesanti sanzioni inflitte a chi ha violato il codice della strada per guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di droga in lavori socialmente utili.
«È sufficiente una delibera di Giunta e indicare nel documento i giorni in cui prestare servizio e chi svolgerà azione di controllo sull’operato — dice Giancarlo Cordoni, presidente Acl —. Spetta agli avvocati stabilire un accordo con il Comune dove risiede il condannato e presentare i dettagli in tribunale alla formulazione della sentenza. L’impegno riguarda sera o week-end ma per noi che organizziamo sagre ed eventi è un’opportunità in più».
Più complessa l’acquisizione degli impianti di illuminazione pubblica: «Daremo incarico affinché venga stilato per ciascun ente (hanno aderito Abbadia, Boffalora, Bertonico, Casalmaiocco, Cavacurta, Cervignano, Cornegliano, Crespiatica, Guardamiglio, Livraga, Lodi Vecchio, Marudo, Massalengo, Montanaso, Mulazzano, Orio Litta, Ospedaletto, Ossago, Pieve, S.Martino, S.Stefano, Senna, Somaglia, Valera e Villanova) un contratto ponte della durata di meno di un anno — precisa Cordoni —. Vogliamo acquisire gli impianti a costo quasi zero, rivendicando, con una perizia, gli anni di utilizzo e guadagno da parte di Enel Sole, la vetustà e soprattutto il fatto che le nuove linee sono state fatte con gli oneri di urbanizzazione comunali. A Lodi Vecchio abbiamo 860 lampioni, di cui 160 già comunali. L’ipotesi di acquisto di 600 lampioni potrebbe essere nell’ordine dei 3-4 mila euro. Vogliamo pagare un canone non più a palo, come fatto finora perché Enel agiva in monopolio, ma a consumo effettivo di energia. Subito, con l’acquisizione, si stima un risparmio del 40%, importante per i bilanci dei comuni. Resta da valutare la gestione futura. Può darsi che qualche comune faccia un appalto per conto proprio o tramite individuazione di 2 o 3 bacini territoriali ma c’è anche una proposta di gestione da parte di Eal (società della Provincia)».
di Laura de Benedetti il giorno ed. lodi

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