Due rotonde per regolare meglio il traffico e per evitare che il “popolo della notte” faccia brutti incidenti. La proposta arriva dall’assessore ai trasporti della Provincia di Lodi, Nancy Capezzera, la quale ha già incassato il sostegno dell’amministrazione Foroni: «La scorsa settimana è approdato in giunta il Piano di governo del territorio di San Martino - afferma -, dopo alcuni confronti tra i tecnici del comune e quelli di palazzo San Cristoforo mi sono sentita di intervenire, chiedendo che all’interno del documento vengano inserite due rotatorie in due punti strategici. Si tratta di una “prescrizione orientativa”, poi spetterà al municipio decidere».
La prima opera è prevista subito dopo La Pergola, la cittadella del divertimento situata lungo la via Emilia, la seconda è invece prevista in corrispondenza dell’incrocio che porta a Cavenago. «Dal mio punto di vista - spiega la Capezzera - una rotonda dopo la Bennet, dove tra l’altro si trova anche un importante polo di attività artigianali, sarebbe risolutiva, prima di tutto perchè permetterebbe di controllare meglio il flusso di macchine e poi perché impedirebbe ai giovani che frequentano i locali della zona di fare delle manovre azzardate. Spesso si vedono i posti di blocco delle forze dell’ordine, al di là delle inversioni non autorizzate compiute dai conducenti c’è anche chi esce dai parcheggi della Bennet e della Pergola attraversando come se niente fosse la via Emilia, a volte a piedi oppure in moto».
Un’altra rotonda regolerebbe il flusso di auto dirette a Cavenago, al posto dell’intersezione: «Non si risolverà il problema del traffico, che in alcune fasce orarie è elevato soprattutto verso Lodi, eppure servirà a mettere in sicurezza la svolta». Da parte dell’assessore non manca una stoccata nei confronti degli altri amministratori, presenti e passati. «Si è pensato molto di più all’architettura della Pergola e ai pochi parcheggi che a tutto il resto - sostiene la Capezzera -, al punto che si è dovuto ricorrere a una convenzione con il centro commerciale per realizzare un sottopasso, per giunta non utilizzato. Probabilmente stiamo affrontando ciò che doveva essere discusso in passato, vista la presenza di traffico in diverse ore della giornata. Si sono già verificati degli incidenti anche gravi, è necessario pensare alla sicurezza stradale, soprattutto per i giovani che si vogliono portare nel Lodigiano, per questo chiedo ai comuni di fare attenzione e di non pensare solamente a prendere gli oneri di urbanizzazione. Tra i servizi da organizzare ci potrebbe essere anche la nascita di una serie di fermate di autobus presso l’ipermercato». La Capezzera sottolinea che la proposta delle due rotatorie non è un obbligo ma un progetto a cui pensare seriamente per i prossimi cinque anni. «Se non sarà possibile realizzarle, allora troveremo una soluzione alternativa con l’Anas, in una logica di buona collaborazione».
Greta Boni
il cittadino lodi
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