sabato 19 febbraio 2011
Smog, dal 2012 giro di vite sulle caldaie
L’anno nero per eccellenza è stato il 2006, ma a ben guardare nemmeno il 2005 è andata meglio. Sono gli anni peggiori per lo smog, secondo i dati raccolti nelle diverse province da Regione Lombardia dal 2002 al 2009. Numeri in discesa su tutto il territorio, ma solamente da un certo momento in poi. Per quanto riguarda il capoluogo lodigiano, la media del Pm10 ha subito un’impennata dal 2002 al 2005, poi ha rallentato la sua corsa; lo stesso discorso vale per il numero annuale di “sforamenti”, che sei anni fa ha superato la soglia dei 160 giorni, con un limite fissato per legge pari a 35. Solamente tra il 2008 e il 2009, infatti, le polveri sottili sono riuscite a restare sotto il livello dei 100 giorni.Quest’anno Lodi non ha ancora oltrepassato il fatidico limite, ma soprattutto nelle ultime settimane lo smog non ha avuto pietà e le polveri sottili sono volate anche sopra i 100 microgrammi per metro cubo in una sola giornata. In realtà, la stessa situazione si è verificata su tutto il territorio, anche le centraline della Bassa e dei paesi dell’Alto Lodigiano hanno registrato valori elevati.Per abbattere le polveri sottili, il Pirellone ha dichiarato guerra alle caldaie. A partire dal 1 agosto 2012, in tutta la Lombardia scatterà l’obbligo della termoregolazione degli ambienti e della contabilizzazione autonoma del calore nei condomini di tutto il territorio.Il provvedimento, introdotto dalla Regione, fa parte delle misure antismog annunciate lo scorso ottobre dal presidente Roberto Formigoni e dall’assessore all’ambiente Marcello Raimondi. L’obiettivo è quello di ridurre gli sprechi nel riscaldamento domestico, una delle cause principali dell’inquinamento atmosferico, soprattutto nei grandi centri abitati.Secondo quanto previsto dalla norma, si dovrà necessariamente installare un sistema di termoregolazione e di contabilizzazione autonoma del calore per le caldaie di maggiore potenza e per quelle più vecchie. Il Pirellone ha sottolineato che oggi si spreca fino al 70 per cento di calore prodotto per un’abitazione con impianto condominiale: un dato considerato inaccettabile non solo in termini economici, ma anche ambientali. Negli intenti della giunta, questa misura permetterà alla famiglie di risparmiare.Gr. Bo.
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