martedì 22 marzo 2011
Parco Adda Sud, le bellezze del fiume tutte in un libro
La Storia di un fiume, di tre comuni e di due province attraverso ventisette anni di storia comune: il libro «Il Parco Adda Sud 1983- 2010» presentato sabato mattina in palazzo San Cristoforo racchiude due centinaia di pagine tutto questo, dalle storie minute dei piccoli comuni a quella, grande, della grande istituzione che li racchiude in un unico indistinto territorio da proteggere.«Vorremmo - ha detto presentando il volume il presidente del Parco Silverio Gori - che queste pagine potessero costituire una traccia del lavoro, certosino, affascinante e duro compiuto fin qui, sin dai tempi del primo presidente del parco Gian Virginio Griffini, quanod le rive del fiume erano un colabrodo costellato di discariche abusive: ora, con fatica, la situazione è cambiata». Il Parco si è occupato di tutelare un territorio, il nostro, che molto ha dovuto lottare per sopravvivere, da un lato, all’attacco dell’industrialzzazione, dall’altro a quello dell’incuria e della trascuratezza della sua stessa gente: «C’è qualcosa di assurdo nel fatto che si vada a a fare turismo dall’altro capo del mondo e non si conoscano i tesori del nostro territorio. Quanti che sono stati magari a New York, non hanno mai visitato Palazzo Pertusati a Comazzo?» ha domandato polemicamente il direttore del Cittadino Ferruccio Pallavera, presente nelle duplice veste di moderatore dell’incontro e di autore dei testi del volume (le cui foto sono di Pasqualino Borella). Il lavoro del Parco ha ricoperto un ruolo chiave in un periodo che il Sindaco di Lodi Lorenzo Guerini ha definito «cruciale per lo sviluppo del nostro territorio. Per questo la tutela dell’ambiente e del fiume devono costituire la base, le radici da cui attingere la linfa per fare crescere l’albero del nostro futuro». Quella del Parco, nelle tappe che ha ripercorso in un dotto intervento lo storico (e coautore del libro) Angelo Stroppa, è una storia costellata di appuntamenti e scommesse, in gran parte vinte, prima tra tutte quella dell’istituzione del corpo delle guardie volontarie ecologiche. I risultati in molti casi non sono mancati e sotto gli occhi di tutti è il ritorno, citato da Riccardo Groppali, coautore dei testi, delle cicogne, un tempo numerosissime, poi per lungo tempo scomparse dai nostri cieli. «La storia del Parco è un successo - ha detto il Presidente della Provincia Pietro Foroni - ma non un punto di arrivo: ci sono altre sfide per il futuro, la più importante delle quali potrebbe essere la realizzazione di un grande parco del Po». Al termine del presentazione i presidenti che si sono succeduti alla guida del Parco, hanno ricevuto un piatto e una targa, con un commosso ricordo per gli scomparsi Gian Virginio Griffini e Mario Cremonesi. Il libro sarà ripresentato venerdì 25 marzo a Crema.Luciana Grosso
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nel libro c'e' anche castiglione d'adda
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