giovedì 9 giugno 2011
Commissione antimafia, oggi l’esordio con l’esperto
In trasferta a Lodi da Reggio Calabria. Per dare lezioni alla politica sul come riconoscere e combattere le infiltrazioni malavitose nel Lodigiano. È Michele Prestipino, dal giugno 2008 procuratore aggiunto della Direzione antimafia del capoluogo calabro, l’ospite d’eccezione della commissione nata all’interno del consiglio provinciale per fare luce sull’infiltrazioni della criminalità nei settori più delicati dell’econmia, dai rfiuti al movimento terra all’edilizia. Arriva dunque un “super esperto”, oggi alle 16 nella sala dei Comuni di Palazzo San Cristoforo, in aiuto di quella che tecnicamente si chiama “Commissione Speciale Ricognitiva”, un organismo temporaneo e presieduta dal capogruppo del Pdl, Nicola Buonsante, con la vice presidenza affidata invece al consigliere d’opposizione del Pd Luca Canova. E che, nella giornata di oggi, sarà pubblica, con l’invito esteso a tutti i sindaci del territorio, proprio in virtù dell’importante testimonianza del procuratore aggiunto di Reggio Calabria. Un nome importantissimo quello di Prestipino, tra coloro che hanno firmato la fine della corsa per il “capo dei capi” Bernardo Provenzano con l’arresto dell’11 aprile 2006 e che, nominato dal procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, ha vissuto in prima persona l’escalation di violenza nelle minacce alla procura reggina, culminate con il ritrovamento di un bazooka davanti al tribunale della città. Con la sua esperienza trentennale nella magistratura, Prestipino porterà la sua testimonianza sul tavolo della commissione, allargata per entrare una volta per tutte, nel sistema di infiltrazioni che rendono il Lodigiano un territorio di conquista per la criminalità organizzata. Una tendenza confermata anche dal rapporto Ecomafie 2011, redatto da Legambiente, in cui compaiono 37 infrazioni e 45 persone denunciate. A preoccupare il territorio sono anche, ma non solo, i roghi senza spiegazione apparente che hanno infiammato il settore rifiuti. Otto gli episodi (da Ospedaletto a Boffalora fino a Coste Fornaci e al più recente caso della Lodigiana Maceri di Marudo quasi completamente andata in fumo nell’aprile scorso) che hanno acceso i riflettori su «un fenomeno grave», come l’ha giudicato di recente il presidente della Provincia Pietro Foroni. E su cui si cercherà di fare luce anche attraverso incontri come quello di questo pomeriggio. Ross. Mung. IL CITTADINO DI LODI
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