Nell’anno che anticipa il censimento il territorio lodigiano continua a frenare la sua crescita di abitanti. Il dato complessivo della popolazione residente alla fine del 2010 è ancora preceduto da un segno più; però siamo al di sotto dell’1 per cento. E lontani dal boom di nuovi residenti che, sino ad un paio di anni fa, contrassegnava le statistiche annuali. Qualche eccezione rimane, ma oltre il 4 per cento di aumento di cittadini arrivano soltanto tre comuni: la “lepre”
Crespiatica, più 5,50 per cento, seguita da
Cervignano e
Casaletto che superano di poco il 4 per cento (rispettivamente più 4,04 e 4,01). Sono eccezioni in una provincia che, nel suo complesso, aumenta la popolazione alla fine del 2010 soltanto 1.830 unità (in percentuale lo 0,81) rispetto alla notte di San Silvestro del 2009. I 227.655 residenti nei comuni della provincia amministrata da Pietro Foroni sono per la maggior parte donne, 115.394; gli uomini arrivano alla cifra di 112.261. Le famiglie iscritte nelle anagrafi dei comuni sono 93.262 con un numero medio di componenti ammontante a 2,43. Ci sono anche 71 convivenze (case di riposo, il carcere, le caserme…) in cui risiedono 1.722 persone. Nel corso dell’ultimo anno sono nati 2.252 nuovi lodigiani, più maschietti, 1.138, che femminucce, 1.114. Per quanto riguarda i maschi il dato è superiore di 113 unità rispetto ai morti che sono stati 1.025; saldo negativo, invece, in rosa visto che sono decedute 1.119 donne. Sono state di più le persone, 449, che sono arrivate da altre province italiane rispetto a quelle che hanno salutato il lodigiano (6.989 contro 6.490). Anche a 2.150 cittadini provenienti dall’estero è piaciuto il territorio provinciale che va da San Rocco a Comazzo: molti meno, 313, coloro che invece sono partiti. In generale il Lodigiano continua a salire in quanto ad abitanti, ma sembra proprio che si tratti di “scosse di assestamento” dopo i grandi aumenti che si registravano sino ad un paio di anni addietro. L’aumento a fine 2010 coinvolge sì 46 comuni su 61: un’analisi dettagliata fa, comunque, notare come ben 21 realtà municipali abbiano aumentato la propria popolazione in percentuale minima, inferiore all’1 per cento. In questo gruppo ci sono autentici “campioni di crescita” del recente passato, tipo
Galgagnano,
Casalmaiocco e
Sordio. Prosegue la tendenza all’aumento, ma con meno impeto di quanto avveniva pochi anni orsono, in comuni come
Caselle Lurani,
Montanaso,
Pieve Fissiraga e
Zelo Buon Persico. Questi sono quattro dei dieci municipi in cui il saldo positivo è contenuto tra l’1 e il 2 per cento. Di più in percentuale, tra il 2 e il 3, si accrescono di residenti 8 comuni.
Bertonico, più 2,94 per cento, apre questo gruppo, chiuso a più 2,10 in percentuale da
Boffalora d’Adda. Gli altri sei paesi che si ingrandiscono sotto il 3 per cento sono
Massalengo,
Castiraga Vidardo,
Somaglia,
Borgo San Giovanni,
Mairago e
Comazzo. Avvicinando il podio della crescita ci sono quattro comuni che mancano di poco quota quattro per cento: i “piccoli”
Cornovecchio,
Abbadia Cerreto e
Terranova dei Passerini, il più popoloso
Ospedaletto Lodigiano. Sul podio, come detto, terzo posto per
Casaletto Lodigiano, secondo appannaggio di
Cervignano d’Adda con il primato conquistato per il 2010 da
Crespiatica. Al contrario sono 15 i comuni in cui calano i residenti: ma in 10 di questi per meno dell’1 per cento. In cinque casi siamo su percentuali di poco superiore, con due comuni della Bassa (
Senna Lodigiana e
Caselle Landi) a registrare la flessione più marcata. Seppur di poco. Così come di poco, nel complesso, è aumentato il numero dei residenti in provincia. In ottobre arriverà il censimento a fornire la mole più completa possibile di dati.
Daniele Passamonti
IL CITTADINO LODI
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