venerdì 23 ottobre 2015

PROVINCIA DI LODI -- UN CONFRONTO SULLE SCELTE STRATEGICHE TERRITORIALI






PROVINCIA I LODI


giovedì 22 ottobre 2015

PROVINCIA LODI CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE



Provincia:
Lodi
Estensione:
78.309 ha (dato CRCS, 2012)
Numero di Comuni:
61 (ISTAT 2011)
Abitanti:
229.085 (anno 2011)
Densità demografica:
292,54 ab/kmq
Caratteri fisici e morfologici:
Tre corsi d’acqua racchiudono il territorio:
il fiume Adda, ad est, affluisce nel Po che segna il limite sud; il Lambro scorre
ad ovest e sfocia anch’esso nel Po. L’80% della superficie è coperta da suoli
agricoli. In questo contesto la Regione Lombardia ha istituito il Parco Adda
Sud: 230 kmq di superficie quasi interamente coltivata, con zone boschive,
insediamenti a carattere ricreativo e didattico e, nel territorio del Comune
di Lodi, il progetto della grande “Foresta di Pianura”. Di rilievo, inoltre,
la riserva naturale delle Monticchie, un’oasi curata dal WWF. Dal punto
di vista infrastrutturale la Provincia è una direttrice radiale del sistema urbano
milanese costituita da un fascio di direttrici nord-ovest, sud-est, (A1, TAV,
Via Emilia, Ferrovia Mi-Bo), incrociate dalle direttrici est-ovest delle corone
metropolitane.
Tasso di urbanizzazione:
7,5 mq/ab anno (dato CRCS, 2012)
PTCP vigente:
Redatto ai sensi della L.R. 1/2000; Approvato con delibera di
Consiglio Provinciale n. 30 del 18 luglio 2005; Vigente dall’8 febbraio 2006, (dati
Provincia di Lodi)
Incarico di redazione:
Politecnico di Milano - M.C. Treu - DGP n. 100/2002
Adeguamento alla L.R. 12/2005:
Avvio procedimento con DCP n. 23 del
18.7.2006; incarico gruppo lavoro interno con consulenze - DGP 162/2007; Assetto
organizzativo con DD 614/2008; Adozione con DCP n. 8 del 6.4.2009, (dati
Provincia di Lodi)
Comuni con PGT approvato:
58% (dati provinciali al 31 maggio 2012)
Link PTCP:
http://cartografia.provincia.lodi.it/index.php/i-progetti/ptcp
Il Lodigiano è territorio complesso e conteso da
una pluralità di usi e funzioni, spesso antagonisti
e in contrasto fra loro, che generano fattori
di conflitto, disequilibrio e insostenibilità, da
conciliare con risorse sempre più ridotte.
I dati che fotografano il territorio, da leggere
con criticità e da interpretare a servizio
di un progetto di sviluppo condiviso, sono
caratterizzati da: un indice relativo a
infrastrutture e reti pari al doppio del parametro
dell’ottimalità (194,14% Istituto Tagliacarne
2004), da una percentuale di “superficie
naturale” variabile dall’83 all’87% dell’estensione
territoriale e un consumo di suolo, dal 1999 al
2007, pari a 7,5 mq /ab anno, con l’urbanizzazione
giornaliera di 4.553 mq, pari a circa 1,1 volte
piazza del Duomo di Lodi (CRCS – Centro di
Ricerca sui Consumi di Suolo).
Come si inseriscono in questo contesto gli
strumenti di governo e i procedimenti di
trasformazione? La risposta è in linea con
quanto rassegna la storia urbanistica italiana:
gli strumenti di pianificazione difficoltosamente
e sporadicamente sono la risposta e il quadro
nel quale si declinano e trovano concretezza
le visioni di sviluppo delle comunità locali.
La dimensione straordinaria, in variante
e in deroga, unitamente alla “progettualità
esogena” (Leggi obiettivo e grandi progetti
infrastrutturali) hanno minato e tarlato il
“sistema delle regole” di piano e il paesaggio
identitario.
In merito, è rilevante segnalare che il 20%
del consumo di suolo registrato tra il 1999 e
il 2007, circa 265 ha, è stato fagocitato dalla
infrastrutturazione TAV (CRCS 2011).
Recentemente, la relazione paesaggio e usi
del suolo ha trovato nuovi “motori di novità
e di potenziale disequilibrio” nell’evoluzione
degli usi del suolo agricolo, verso pratiche e
“filiere” integrative del reddito, funzionali alla
produzione di energia da fonti rinnovabili,
agevolate e incentivate. Questo ha modificato
l’immagine e la natura del paesaggio rurale,
intensificando la tendenza verso la monocoltura,
la banalizzazione e l’artificializzazione del
paesaggio.
La volontà della Provincia di Lodi è stata, ed è,
quella di attivare proposte di programmazione
e sviluppo in una visione territoriale
condivisa che recuperi, e metta a sistema,
gli elementi vocazionali e identitari del
territorio, attraverso progetti d’ambito, anche
perequabili territorialmente. Coerentemente,
la Provincia, come ente capofila di un articolato
sistema di partenariato, ha attivato un
PIA – Progetto Integrato d’Area “Lodigiano
per Expo: terra buona e percorsi di fiume”
e Azioni emblematiche, attuative di Bando
di finanziamento Cariplo. Tali iniziative
possono innervare di forza e vigore nuovi
gli strumenti di governo del territorio e
promuovere la cooperazione e la collaborazione
interistituzionale, secondo i princip
î
di
adeguatezza, sussidiarietà e partecipazione.
L’obiettivo è quello di declinare e di perseguire
la sostenibilità del territorio, anche per le
generazioni future, ponendo al centro salute,
vivibilità e paesaggio. Lavorare, quindi,
per una riforma istituzionale che non svuoti di 


ruolo e di significato l’ente intermedio e per una
riforma fiscale che consenta una reale gestione
delle risorse economiche e finanziarie.
Operare nella consapevolezza che la qualità
progettuale e gli elementi risarcitori delle
comunità locali debbano essere urgentemente
attivati per garantire la sostenibilità sociale,
fortemente compromessa dalle trasformazioni
d’uso del suolo.
Barbara Fugazza
Responsabile dell'Unità Operativa Sviluppo
Urbanistico e conservazione dei beni paesaggistici
e architettonici. Provincia di Lodi

Provincia di Lodi : tutele urbanistiche o solo annunci ?

Provincia di Lodi : tutele urbanistiche o solo annunci ?
Egr. direttore,
in base alla approvazione del bilancio di previsione della Provincia di Lodi e la programmazione urbanistico-ambientale, mi corre l’obbligo di informare i lodigiani su una questione che mi sta a cuore per il futuro e per la programmazione attuale. Un esempio solo che vale per tutto è la progettualità in itinere della logistica a Ospedaletto Lodigiano e la parallela revisione del PTCP che con L’ente Provinciale deve proseguire senza smarcarsi da altre confusioni amministrative su scelte più o meno condivise per “sopravvivere” al riordino della Provincia in enti di area vasta. Nel frattempo, gli ambiti territoriali del lodigiano e di conseguenza i sindaci dovrebbero programmare e definire le scelte urbanistiche per il futuro prossimo indipendentemente dalla collocazione che avverrà in area metropolitana o con altra soluzione politico-amministrativa. Ieri i sindaci hanno votato alla unanimità il bilancio del 2015 dando una lezione di territorialità e di coagulo corretta ai lodigiani, ma non facciamo finta di non sapere che senza la regione e il contributo di € 2 mln di euro ottenuti saremmo qui a imprecare per i servizi mancati o mancanti. Per la parte urbanistica segnalo solo due cose:
1/ patto dei sindaci di non consumo del territorio siglato nel 2008 dove si prevedeva una riduzione dell’1% minima per ogni annualità http://www.provincia.lodi.it/template.php?pag=994
http://www.researchgate.net/…/268805945_Il_dimensionamento_…
2/ BURL REGIONALE DEL 20 OTTOBRE 2015 SERIE ORDINARIA n. 43 “ dg territorio urbanistica e difesa del suolo” Bando per la selezione delle migliori iniziative di programmazione territoriale e urbanistica in tema di rigenerazione urbana e territoriale. Si legge nel DDS della regione che nessun comune lodigiano risulta “presente e nessuna istanza valida è stata presentata ad oggi”, oltre che prorogare i termini al 10 novembre 2015 per accogliere eventuali proposte. (vedi allegato)
POSSIBILE CHE NESSUN COMUNE , PROVINCIA ,CAMERA DI COMMERCIO E TUTTE LE ASSOCIAZIONI INTERESSATE ABBIANO IDEE DA METTERE IN CAMPO SU QUESTO TEMA IMPORTANTE PER IL LODIGIANO (ad esempio per le aree dismesse o dimesse ?)
Penso sia un diritto per i cittadini lodigiani capire come viene orientato il lodigiano al di là di bei propositi e delle RIFORME VERE O SUPPOSTE.
Dobbiamo anche noi essere autodeterminanti ed efficienti per orientare le politiche virtuose territoriali per consumo di suolo, difesa del suolo, rigenerazione urbana e territoriale.
Penso che aprire il dibattito anche su questa tematica sia utile e incisivo per attuare nel 2016 le scelte strategiche territoriali anche con aspro confronto politico-amministrativo locale e sovralocale.
Cordiali saluti.
ALFREDO FERRARI
Sindaco di Castiglione D’Adda
Il Centro di Ricerca sui Consumi di Suolo nasce da un protocollo di intesa tra l’Istituto Nazionale di Urbanistica (INU) e Legambiente per elaborare e divulgare dati e contributi per la conoscenza del fenomeno del consumo di suolo in Italia ed in Europa. Misurare il consumo di suolo oggi è una attiv…
provincia.lodi.it

FESTIVAL DELL'INGEGNERIA IN PROVINCIA DI LODI




CONSUMO DI SUOLO E PTCP NEL LODIGIANO

PIANO DIRITTO ALLO STUDIO 2015-2016 A CASTIGLIONE D'ADDA