venerdì 6 aprile 2018

Crema Lodigiana

http://www.buonalombardia.regione.lombardia.it/wps/portal/site/buonalombardia/DettaglioRedazionale/ricette/dolci-e-prodotti-da-forno/crema-lodigiana

 Regione Lombardia

Crema Lodigiana
Anche crema al mascarpone e liquore. La denominazione identifica non tanto una origine geografica specifica, quanto un'area agricola a sud di Milano, da molti secoli dedita all'allevamento bovino, di cui Lodi è assunta a simbolo, quale patria riconosciuta per tradizione, del mascarpone.
Ricetta
Difficoltà:   Modesta
Tempo di esecuzione:  30 minuti + alcune ore per il raffreddamento
Tecnica di cottura:   Nessuna
Stagionalità: Tutto l'anno
Utensili: frusta elettrica, ciotola, tazzine da caffè
Per porzione
Energia (Kcal): 338
Proteine (g): 5,3
Lipidi (g): 18,8
Glucidi (g): 33,4
Ingredienti per 6 persone
  • MASCARPONE:  200 g
  • ZUCCHERO:  200 g
  • TUORLI D'UOVA:  3
  • ALBUMI D'UOVA:  2
  • RUM:  30 cc
Preparazione
  • Montare i tuorli con lo zucchero sino a renderli bianchi;
  • unire il mascarpone e sbattere ancora bene;
  • aggiungere il rum e alla fine, delicatamente perché non si smontino, incorporarvi gli albumi montati a neve;
  • versare la crema in tazzine da caffè e lasciarla gelare alcune ore prima di servire;
  • accompagnare con biscotti secchi.
Indicata per la stagione invernale, nella tradizione rituale ottocentesca si accompagnava alla mostarda di Cremona o al panettone natalizio.
Oggi si serve, prevalentemente in tazzine a parte, con biscotti secchi e con qualsiasi tipo di torta o dolce non farcito.
Si abbina con i vini liquorosi, lo Sforzato della Valtellina o il poco noto Moscato Liquoroso dell'Oltrepò Pavese. 
L'ingrediente: il mascarpone 
(dal lomb. mascherpa = ricotta, a indicare le operazioni di scrematura del latte).
E' un formaggio grasso e cremoso, tendenzialmente bianco, dal profumo delicato, prodotto in buona parte della pianura Padana per coagulazione della panna fresca a 85°C e aggiungendovi acido citrico.
In passato veniva lasciato riposare a lungo su stuoie, per permettere il lento scolamento del siero, e poi si confezionava con garze in porzioni sferoidali.
Nel prodotto industriale il siero è allontanato per centrifugazione, cui segue il confezionamento in vaschette o secchielli di plastica.
Va conservato in frigorifero e consumato freschissimo. La perdita di freschezza comporta l'intensificarsi del colore (da bianco/bianco paglierino verso giallastro) e l'accentuazione dell'odore di formaggio.
Si usa, oltre che per i dolci, per la preparazione di sufflé e di salse per pasta o carne e per legare gli ingredienti di pietanze crude o cotte di vario genere. 
Note: formaggio e zucchero   
Annota il medico umanista Pantaleone da Confienza nella sua Summa lacticinorum (Trattato dei latticini, 1477) che se al mascarpone italiano ''si mischiano dell'acqua di rose e un bel po' di zucchero si prepara un cibo gustoso e delicatissimo''.
Crediamo si tratti della prima ricetta della crema lodigiana (Pantaleone era nativo della zona tra Vercelli e la Lomellina, territorio di cascina e di latteria).
Creme consimili, dalle più svariate denominazioni, realizzate con mascarpone o panna, stemperate e profumate con acqua di fiori di arancio o con rosolio, sono state piuttosto comuni fino all''800, quando, all'apporto prevalentemente olfattivo della vecchia liquoristica casalinga si è andato pian piano aggiungendo il sostegno di distillati fortemente aromatici come il rum, il cognac e il brandy.
L'accostamento tra formaggio e alimenti dolcificanti  - il miele, lo zucchero o, più semplicemente, le succose e dolcissime pere mature - ha origini molto antiche ed era motivato (Apicius, Avicenna, il Regimen sanitatis Salerni e lo stesso Pantaleone da Confienza) dalla convinzione che le sostanze dolci (appartenenti alla simbologia solare) correggessero, asciugandola, l'umidità indigesta che rendeva il formaggio difficile da assimilare, mettendo così a disposizione dell'organismo tutto il potenziale energetico dei prodotti caseari.
Varianti
non sempre c'è accordo sul numero dei tuorli d'uovo da sbattere con lo zucchero, né sulla quantità di mascarpone da usare: raramente, anzi, le ricette ne indicano le dosi.
Le quantità empiriche rimandano sempre al gusto personale e indicano la sostanziale riconoscibilità del preparato a prescindere dalla proporzioni.
In alcuni casi si incorporano al mascarpone delle chiare d'uovo a neve o, meglio, della panna montata (che gli tolgono ogni residuo gusto di formaggio).
Rum e brandy sono intercambiabili (ma può essere usato qualsiasi altro liquore aromatico).
Sono segnalati arricchimenti creativi con cannella, caffè o cacao. 



Videosorveglianza: Circolare Ministero interno e schema di Patto per sicurezza urbana

Videosorveglianza: Circolare Ministero interno e schema di Patto per sicurezza urbana: È stata trasmessa a tutti i sindaci italiani la comunicazione a firma del Segretario Generale Veronica Nicotra inerente la circolare del Ministero dell’Interno del 28 marzo u.s. con la quale si dirama lo schema di Patto per la sicurezza



VEDIAMO SE A CASTIGLIONE D'ADDA SI RIESCE A COGLIERE QUESTA ED ALTRE OCCASIONI PER ORA INATTUATE....CON SOLDI E PROTOCOLLI CERTIFICATI.

LISTA CIVICA

IL PROGRESSO DI CASTIGLIONE 

Sale gioco e commercio: online le circolari del Mise e del Ministero dell'Interno

Sale gioco e commercio: online le circolari del Mise e del Ministero dell'Interno: Pubblichiamo la circolare del Mise del 26 marzo sul commercio di cose antiche e/o usate ovvero obbligo di tenuta del registro delle operazioni giornaliere di cui all’articolo 128 TULPS e la circolare sull’esercizio di attività di r

GIORNATA DEL VERDE PULITO 2018 A CASTIGLIONE D'ADDA

http://www.comune.castiglionedadda.lo.it/2018/04/giornata-del-verde-pulito-2018/

GIORNATA DEL VERDE PULITO 2018

In occasione dell’iniziativa proposta dalla Regione Lombardia, la Commissione Comunale Ecologia e Decoro Urbano, unitamente all’Amministrazione, invita tutti i bambini/ragazzi con le famiglie, nonché la cittadinanza a partecipare alla pulizia di un tratto del Percorso Naturalistico ROSA CANINA presente nel nostro territorio.
Si allega il volantino con l’invito ed il programma della manifestazione.

Allegati

mercoledì 4 aprile 2018

CASTIGLIONE D'ADDA -- EVENTO INFORMATIVO- LA PRESA IN CARICO DEI PAZIENTI CRONICI

EVENTO INFORMATIVO: LA PRESA IN CARICO DEI PAZIENTI CRONICI

 

L’Amministrazione Comunale in collaborazione con SPI CGIL, UILM UIL, FNP CISL; AUSER e Associazione pensionati di Castiglione d’Adda invita la cittadinanza ad un incontro Informativo sulla Presa in carico dei pazienti cronici VENERDI’ 13 APRILE 2018 ALLE ORE 15 PRESSO IL CENTRO MADRE RACHELE IN VIA ALFIERI, 16

Allegati

SPID e Cassetto Digitale dell’imprenditore

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Presso la sede di Lodi l'erogazione di SPID avviene esclusivamente su appuntamento la mattina dalle 9:00 alle 12:00. Per poterlo ottenere è obbligatorio essere in possesso di Firma Digitale o CNS con PIN attivo.

Durante la procedura di registrazione sarà necessario avere a portata di mano:
  • il documento di identità in corso di validità;
  • la tessera sanitaria in corso di validità (obbligatoria se non in possesso di firma digitale o CNS con pin attivo);
  • il proprio cellulare;
  • indirizzo email personale accessibile al momento della registrazione.
Se hai una Firma Digitale la procedura di richiesta delle credenziali SPID è più veloce!
Da sapere

 Da sapere


Sono attualmente disponibili due livelli di sicurezza SPID, ognuno dei quali corrisponde a un diverso livello di sicurezza:
  • al primo livello si accede attraverso username e password scelti dall'utente;
  • al secondo livello, che assicura un grado di sicurezza maggiore, si accede attraverso username e password più un codice temporaneo (one time password) che è generato con app mobile dedicata.

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Bonus Baby Sitter 2018: cos’è e come funziona Bonus Baby Sitter 2018: cos’è e come funziona

https://business.laleggepertutti.it/30539_bonus-baby-sitter-2018-cose-e-come-funziona

Bonus Baby Sitter 2018: cos’è e come funziona

Bonus Baby Sitter 2018: cos’è e come funziona

L’AUTORE:

Bonus baby sitter 2018: come funziona

Dal 2018 i voucher escono definitivamente di scena. Dunque, le mamme che vogliono rinunciare in tutto o in parte al congedo parentale per sostituirlo con il contributo economico per pagare la baby sitter devono utilizzare il Libretto famiglia.  Si precisa, al riguardo, che i voucher già acquisiti telematicamente entro il 31 dicembre 2017 continueranno ad avere validità fino al 31 dicembre 2018.
Le caratteristiche del contributo non variano rispetto all’anno scorso e prevedono, quindi, un importo massimo di 600 euro per un massimo di 6 mesi per le lavoratrici dipendenti (il valore viene ridotto in proporzione in caso di impiego part time). La durata massima, invece, è di 3 mesi per le lavoratrici autonome. Il passaggio alla procedura del Libretto lavoro comporta il rispetto delle istruzioni già fornite dall’Inps nel 2017. Quindi, sia la mamma, sia la baby sitter si devono registrare sulla piattaforma informatica dell’istituto di previdenza, con le modalità che vedremo di seguito. Ma procediamo con ordine.

Bonus baby sitter 2018: chi può usufruirne

Possono accedere al beneficio le seguenti categorie di mamme lavoratrici:
  • le lavoratrici dipendenti di amministrazioni pubbliche o di privati datori di lavoro;
  • le lavoratrici iscritte alla Gestione separata Inps [3] (ivi comprese le libere professioniste, che non risultino iscritte ad altra forma previdenziale obbligatoria e non siano pensionate, pertanto tenute al versamento della contribuzione in misura piena), che si trovino, al momento della presentazione della domanda, ancora all’interno degli 11 mesi successivi alla conclusione del teorico periodo di indennità di maternità e non abbiano fruito ancora di tutto il periodo di congedo parentale;
  • le lavoratrici autonome o imprenditrici (coltivatrici dirette, mezzadre e colone; artigiane ed esercenti attività commerciali; imprenditrici agricole a titolo principale e pescatrici autonome della piccola pesca marittima e delle acque interne), che abbiano concluso il teorico periodo di fruizione dell’indennità di maternità e per le quali non sia decorso 1 anno dalla nascita o dall’ingresso in famiglia (nei casi di adozione e affidamento) del minore e che non abbiano fruito ancora di tutto il periodo di congedo parentale;
Le madri lavoratrici possono accedere al beneficio anche per più figli, presentando una domanda per ogni figlio e purché ricorrano, per ciascuno di essi, i requisiti sopra richiamati.

Bonus baby sitter 2018: chi non può usufruirne

Non sono ammesse al beneficio le seguenti categorie di lavoratrici:
  • le lavoratrici che non hanno diritto al congedo parentale;
  • le lavoratrici in fase di gestazione;
  • le lavoratrici che siano ancora in congedo di maternità (o nel teorico periodo di fruizione dell’indennità di maternità in caso di lavoratrici autonome o imprenditrici e di lavoratrici iscritte alla Gestione separata);
  • le lavoratrici esentate totalmente dal pagamento della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati convenzionati;
  • le lavoratrici che usufruiscono dei benefici di cui al Fondo per le Politiche relative ai diritti e alle pari opportunità.

Bonus baby sitter 2018: quali importi

L’importo del contributo è pari a 600 euro mensili ed è erogato per un periodo massimo di sei mesi (tre mesi per le lavoratrici autonome), divisibile solo per frazioni mensili intere, in alternativa alla fruizione del congedo parentale, comportando conseguentemente la rinuncia allo stesso da parte della lavoratrice. Si precisa che per frazione mensile intera deve intendersi un mese continuativo di congedo; pertanto, a titolo esemplificativo, se una lavoratrice autonoma ha usufruito di un mese e un giorno di congedo parentale potrà accedere al beneficio per un solo mese. I residui 29 giorni potranno essere utilizzati solo come congedo parentale; analogamente, se una lavoratrice dipendente ha fruito di 5 mesi e un giorno di congedo parentale non avrà più mesi di congedo a cui rinunciare per ottenere il beneficio, ma potrà soltanto usufruire dei 29 giorni di congedo parentale residui. Allo stesso modo il beneficio, una volta richiesto, potrà essere interrotto solo al compimento di una frazione mensile, così come sopra definita. Ai fini del calcolo del periodo di congedo parentale, le frazioni di mese si sommano tra di loro fino a raggiungere il numero di trenta giorni, da considerarsi equivalenti a un mese, mentre i mesi interi si computano come tali, qualunque sia il numero delle giornate di cui sono formati.

Bonus baby sitter 2018: come viene erogato

Il contributo per la fruizione della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati accreditati viene erogato attraverso pagamento diretto alla struttura scolastica prescelta dalla madre, dietro esibizione, da parte della struttura stessa, della documentazione attestante l’effettiva fruizione del servizio e della delegazione liberatoria di pagamento, e fino a concorrenza dell’importo di 600 euro mensili, per ogni mese di congedo parentale non fruito dalla lavoratrice. Il contributo sarà erogato esclusivamente se il servizio per l’infanzia viene svolto da una struttura scolastica scelta dalla lavoratrice tra quelle presenti nell’elenco formato sulla base delle iscrizioni effettuate dalle strutture stesse. Tale elenco è pubblicato sul sito web istituzionale (www.inps.it) affinché la madre lavoratrice, prima di presentare la domanda di ammissione al beneficio, possa verificare la presenza in elenco della struttura scolastica presso cui ha iscritto il figlio.
Il contributo concesso per il pagamento dei servizi di baby-sitting, invece, viene erogato mediante il “Libretto Famiglia”. Le madri – che si siano preventivamente registrate in procedura “Prestazioni Occasionali” – dovranno procedere all’acquisizione telematica del contributo per l’acquisto dei servizi di babysitting, erogato tramite “Libretto Famiglia”, entro e non oltre 120 giorni dalla comunicazione di accoglimento della domanda ricevuta tramite i seguenti canali telematici: indirizzo di posta elettronica certificata (Pec) indicato in domanda oppure pubblicazione del provvedimento nella stessa procedura telematica alla quale si è acceduto per la presentazione della domanda. Il superamento di detto termine si intende come rinuncia al beneficio. Pertanto, per poter usufruire dei bonus che saranno oggetto di acquisizione telematica a decorrere dal 1° gennaio 2018, le mamme beneficiarie e i lavoratori/lavoratrici incaricati dell’attività di baby-sitting, utilizzando l’apposita piattaforma telematica predisposta dall’Istituto, devono registrarsi preventivamente al seguente servizio: www.inps.it/Prestazioni Occasionali. Al momento dell’inserimento della prestazione bisognerà selezionare l’apposita voce del menù a tendina “acquisto di servizi di baby-sitting (L. 92/2012, art. 4, comma 24, lett.b)”. L’utilizzatore e il prestatore possono accedere alla procedura con le seguenti modalità:
  • direttamente con l’utilizzo delle proprie credenziali personali (Pin Inps, credenziali Spid – Sistema Pubblico di Identità Digitale, Cns – Carta Nazionale dei Servizi);
  • avvalendosi dei servizi di Contact Center che gestiranno, per conto dell’utente (utilizzatore/prestatore), lo svolgimento delle attività di registrazione e/o degli adempimenti di comunicazione della prestazione lavorativa. Anche in tal caso è preliminarmente necessario che l’utente risulti in possesso delle predette credenziali personali;
  • tramite gli intermediari o gli Enti di patronato.
All’atto della registrazione, gli utilizzatori e i prestatori forniranno le informazioni identificative necessarie per la gestione del rapporto di lavoro e dei connessi adempimenti contributivi. Una volta effettuata la registrazione, le mamme beneficiarie del bonus, verificata la capienza del portafoglio elettronico, al fine di garantire il pagamento nei termini di legge da parte dell’Inps inseriranno le prestazioni lavorative entro il giorno 3 del mese successivo rispetto a quello di svolgimento delle prestazioni stesse.

Bonus baby sitter 2018: come presentare la domanda

La mamma lavoratrice che vuole beneficiare del bonus baby sitter 2018 deve procedere come di seguito indicato:
  • verificare i propri dati anagrafici, di residenza e inserire i dati del domicilio nel caso in cui sia diverso dalla residenza;
  • indicare il numero di telefono cellulare e l’indirizzo Pec o e-mail per la ricezione delle comunicazioni da parte dell’Inps;
  • inserire i seguenti dati relativi al padre del minore per cui si chiede il beneficio: nome, cognome, codice fiscale, data di nascita, stato di nascita, provincia di nascita, luogo di nascita, cittadinanza, stato di residenza, provincia di residenza, luogo di residenza, indirizzo, numero civico e Cap, tipo di rapporto lavorativo, codice fiscale del datore di lavoro, periodi di congedo parentale fruiti dal padre in relazione al minore per cui si chiede il beneficio e presso quale datore di lavoro in caso di più rapporti lavorativi;
  • inserire i seguenti dati del minore: cognome, nome, codice fiscale, data di nascita, sesso e luogo di nascita; in caso di adozione o affidamento: data di ingresso in famiglia, data di ingresso in Italia, data di adozione/affidamento, numero dei bambini, data di trascrizione del provvedimento straniero di adozione, provvedimento straniero di adozione trascritto nel registro di stato civile di (provincia e comune);
  • inserire la data dell’ultimo giorno del congedo di maternità/periodo teorico di fruizione dell’indennità di maternità, relativo al minore indicato;
  • indicare a quale dei due benefici intende accedere e per quante mensilità, con conseguente riduzione di altrettante mensilità di congedo parentale;
  • confermare o eventualmente inserire i seguenti dati relativi al proprio datore di lavoro/committente: nome, cognome/ragione sociale, codice fiscale, Pec o e-mail, tipo di contratto o di collaborazione, data di iscrizione alla Gestione separata (solo per le tipologie di lavoro che prevedono l’iscrizione a tale gestione) ovvero dichiarare di non avere datori di lavoro o committenti (solo per le libere professioniste iscritte alla Gestione separata);
  • scegliere, in caso di part-time, il rapporto o i rapporti di lavoro per cui si chiede la concessione del beneficio;
  • dichiarare di aver presentato la dichiarazione Isee.
La domanda va presentata all’Inps esclusivamente attraverso uno dei seguenti canali:
  • Web – servizi telematici accessibili direttamente dal cittadino tramite Pin dispositivo attraverso il portale dell’Istituto;
  • Enti di patronato, avvalendosi dei servizi telematici offerti dagli stessi;
  • Contact Center (numero 803 164 da rete fissa oppure 06 164 164 da rete mobile).

note

[1]  Cfr. art. 4, comma 24, lett. b) della legge n. 92 del 28.06.2012 e successive proroghe e modificazioni.
[2] Messaggio Inps del 30.03.2018.  Sul punto, si precisa che la nuova modalità di erogazione è conseguenza dell’abolizione dei voucher con cui venivano pagate le prestazioni di lavoro accessorio, cancellazione avvenuta ad opera del decreto legge 25/2017 con effetto dal 17 marzo del 2017.
[3] Di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335.

Povertà: 3 italiani su 10 a rischio



Povertà: 3 italiani su 10 a rischio

 

povero povertà

Secondo lo studio della Cgia di Mestre, tre italiani su dieci sono a rischio povertà o esclusione sociale. Colpa dell'aumento delle tasse e di una spesa sociale tra le più basse d'Europa
di Gabriella Lax - Tre italiani su dieci a rischio povertà o esclusione sociale. Lo riferisce uno studio della Cgia di Mestre. La colpa? Da un lato, l'aumento delle tasse; dall'altro, la spesa sociale del Paese tra le più basse dell'Europa.

A rischio povertà 3 italiani su10: i dati Cgia

Secondo lo studio, il rischio di povertà, in 10 anni, a partire dal 2006 è aumentato di quasi 4 punti percentuali, raggiungendo il 30% della popolazione. I soggetti in stato di povertà o disagio grave sono passati da 15 a 18,1 milioni. Tendenza opposta al livello medio europeo che si è alzato di un punto, fermandosi al 23,1%, dunque ben 6,9 punti in meno rispetto alla media del nostro Paese. Se si fa un confronto con i nostri vicini, Francia e Germania, si scopre al contrario che, in 10 anni, il rischio povertà è addirittura diminuito e attualmente presenta un livello di oltre 10 punti in meno al dato medio nostrano.
La pressione tributaria invece aumenta, attestandosi, nel 2016, al 29,6%. Nessuno tra i competitor europei arriva a questi numeri: la Francia si assesta al 29,1%, l'Austria al 27,4%, il Regno Unito al 27,2%, i Paesi Bassi al 23,6%, la Germania al 23,4%, infine la Spagna al 22,1%. Guardando alla spesa pensionistica, il costo della spesa sociale sul Pil (disoccupazione, invalidità, casa, maternità, sanità, assistenza, etc.) si è fermato all'11,9%.

Rischio povertà, Meridione fanalino di coda

Se si guarda all'Italia la situazione più critica riguarda le zone del Mezzogiorno. Sempre secondo i dati del 2016: il rischio povertà o di esclusione sociale sul totale della popolazione ha raggiunto il 55,6% in Sicilia, il 49,9% in Campania e il 46,7% in Calabria.
Altri dati critici riguardano il rapporto debito/Pil salito di più di 30 punti. La disoccupazione resta sopra l'11%, quando prima della crisi era al 6%. Gli investimenti calano di oltre 20 punti. Quelli che hanno avuto una sorte peggiore sono i lavoratori autonomi che, rispetto a quelli dipendenti non beneficiano, nel caso di cessata attività, di alcun ammortizzatore sociale. E, sovente, chi perde il lavoro non è più neanche giovane. Circostanze queste che incentivano la diffusione del lavoro in nero.

AVVOCATI GIOVANI CERCASI

 
 

Concorsi: 650 assunzioni nella Pubblica Amministrazione

 
 

Concorsi: 650 assunzioni nella Pubblica Amministrazione

 

Due i bandi emanati dal Mef e dal Miur e pubblicati in Gazzetta Ufficiale, il primo per 400 posti di funzionari e il secondo per oltre 250 posti
uomini corrono per arrivare primi concetto lavoro concorrenza
di Gabriella Lax - Tempo di assunzioni per la P.A. Sono stati indetti infatti concorsi per circa 650 posti, di cui 400 dal Mef (la metà già pubblicati in GU e gli altri ad aprile) ed oltre 250 dal Miur.
Vediamo di cosa si tratta e quali sono i requisiti necessari:

Il Mef assume 400 funzionari

Sono stati pubblicati qualche giorno fa in Gazzetta Ufficiale tre bandi per l'assunzione di funzionari presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze, altri tre bandi saranno pubblicati il prossimo 6 aprile 2018.
I bandi di concorso mirano all'assunzione al Mef di 400 unità di personale (con laurea) per coprire il fabbisogno di specifiche professionalità individuate dal Dipartimento dell'Amministrazione generale, del Personale e dei Servizi, (DAG), in raccordo con tutti gli altri Dipartimenti del MEF (Tesoro, Ragioneria Generale dello Stato, Finanze).
Le 400 unità di personale saranno inquadrate nel profilo di collaboratore amministrativo, Area Terza – F1, e destinate agli uffici centrali e periferici del Ministero.
Si tratterà di 80 unità con orientamento statistico ed economico quantitativo; 90 unità con orientamento economico aziendale e contabile; 60 unità con orientamento economico-finanziario; 50 unità con orientamento giuridico-finanziario; 40 unità con orientamento giuridico-tributario; 80 unità con orientamento giuridico nell'ambito dei servizi amministrativi trasversali.
Al concorso possono partecipare cittadini dei Paesi dell'Unione europea senza limiti di età.
Con riguardo ai bandi già pubblicati, le iscrizioni sono aperte dal 28 marzo 2018 e termineranno il 26 aprile 2018. Con apposito avviso che sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 5 giugno saranno resi noti i diari delle (eventuali) prove preselettive.

Concorso del Miur per 253 posti

Il Miur, invece, mette a disposizione 253 posti per l'accesso al profilo professionale di funzionario amministrativo-giuridico-contabile, area III, posizione economica F1, del ruolo del personale del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, per gli uffici dell'Amministrazione centrale e periferica. Il cinque per cento dei posti a concorso è riservato al personale di ruolo del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca in possesso dei requisiti di cui al successivo art. 3.I posti riservati, qualora non coperti, sono assegnati agli altri concorrenti in ordine di graduatoria.
I 253 posti, di cui al bando pubblicato in Gazzetta Ufficiale (sotto allegato) sono così ripartiti: 50 nell'amministrazione centrale, 7 in Abruzzo, 4 in Basilicata, 8 in Calabria, 19 in Campania, 10 in Emilia Romagna, 5 in Friuli Venezia Giulia, 9 in Liguria, 12 nel Lazio, 30 in Lombardia, 7 nelle Marche, 4 in Molise, 16 in Piemonte, 15 in Puglia, 9 in Sardegna, 17 in Sicilia, 12 in Toscana, 5 in Umbria e 14 in Veneto.
I requisiti richiesti sono: cittadinanza italiana o di uno degli Stati membri dell'Unione europea, oppure cittadinanza di uno Stato diverso da quelli appartenenti all'Unione europea; godimento dei diritti civili e politici negli Stati di appartenenza o di provenienza; diploma di laurea (DL), oppure laurea specialistica (LS) o laurea magistrale (LM) rilasciati da università statali e non statali accreditate dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. I titoli accademici rilasciati dalle Università straniere saranno considerati utili purché riconosciuti equiparati alle lauree suddette; è richiesta l'idoneità allo svolgimento delle mansioni relative al posto da ricoprire; e posizione regolare nei confronti del servizio di leva per i cittadini soggetti a tale obbligo.
La presentazione della domanda di partecipazione al concorso potrà avvenire unicamente utilizzando l'applicazione accessibile al seguente indirizzo web: bando253funzionari-miur.cineca.it mediante registrazione all'applicazione stessa o utilizzo di credenziali SPID.
Bando concorso Miur 
 
STUDIOCATALDI.IT
 
 
 

martedì 3 aprile 2018

Ecobonus 2018: interventi e sconti

Ecobonus 2018: interventi e sconti

 PMI.IT

 

di Noemi Ricci
scritto il

 n attesa dei decreti attuativi l'ENEA pubblica chiarimenti sull'Ecobonus 2018 e attiva il nuovo sito per la trasmissione delle nuove comunicazioni obbligatorie per bonus ristrutturazioni ed Ecobonus.

L’ENEA ha pubblicato sul proprio sito chiarimenti in merito all’Ecobonus a fronte delle modifiche e delle novità previste dalla Legge di Bilancio 2018 (Legge nella 205/2018) e, in attesa dell’emanazione dei decreti attuativi che disciplinino tutte le modalità operative, ha attivato il nuovo sito dedicato all’invio telematico della documentazione necessaria ad usufruire delle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente.

Bonus ristrutturazioni ed Ecobonus 2018


In attesa dei decreti attuativi con le nuove disposizioni tecniche e procedurali attuative della legge di Bilancio 2018, l’ENEA ricorda che, con la Legge di Bilancio 2018, le detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente sono state prorogate nella misura del 65% fino al 31 dicembre 2018 e per gli interventi realizzati su parti comuni di edifici condominiali (nella misura del 65%, 70%, 75%, 80% e 85%), sino al 31 dicembre 2021. L’ENEA riassume quindi in una tabella gli interventi incentivabili e le aliquote che scaturiscono dalla nuova legge:

Nuove comunicazioni ENEA


L’Agenzia avvisa inoltre che il nuovo sito per trasmettere i dati relativi agli interventi di riqualificazione energetica degli edifici conclusi a partire dal 1° gennaio 2018 è online dal 3 aprile e che l’eventuale deroga rispetto alla scadenza di 90 giorni dalla data di chiusura dei lavori per l’invio verrà comunicata non appena possibile. Tra le novità 2018 per avere accesso alle detrazioni fiscali riservate a coloro che sostengono spese per interventi volti a migliorare l’efficienza energetica degli edifici, recuperare il patrimonio edilizio, migliorare la stabilità sismica degli edifici, acquistare stesso per immobili oggetto di ristrutturazione edilizia, sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2018, c’è infatti il nuovo obbligo di inviare una apposita comunicazione all’ENEA (finora prevista solo per l’Ecobonus).
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Per aiutare gli utenti a risolvere i problemi di natura tecnica e procedurale sul portale curato dei tecnici ENEA sono disponibili anche un utile vademecum, le risposte alle domande più frequenti (FAQ), la normativa di riferimento e un servizio di help desk a cui inviare i propri quesiti.

Pensioni in Italia: trattamenti e importi

Pensioni in Italia: trattamenti e importi

 PMI.IT

di Barbara Weisz
scritto il
Più del 60% delle pensioni italiane è intorno ai 750 euro, importi medi più alti per fondi integrativi e dipendenti: Osservatorio INPS 2017.
L’età media dei pensionati italiani è di 73,9 anni (71,3 anni per gli uomini e 75,9 anni per le donne), la netta maggioranza (62,2%) è sotto i 750 euro, percentuale che fra le donne raggiunge il 75,5%. In realtà, l’importo medio delle pensioni di vecchiaia è in genere sopra i mille euro (1300 euro circa per i lavoratori dipendenti), che rappresentano la metà dei pensionati italiani, il 61% degli assegni in pagamento.

Sono i dati fondamentali comunicati dall’Osservatorio INPS sulle pensioni, che a fine 2017 erano 17.886.623, di cui quasi 14 milioni di natura previdenziale (vecchiaia, invalidità e superstiti) e la restante parte di natura assistenziale (invalidità, accompagnamento, assegni sociali). Spesa complessiva 2017 pari a 200,5 miliardi, di cui 179,6 sostenuti dalle gestioni previdenziali. Il 48% delle pensioni è andato a lavoratori dipendenti, il 27,5% ad autonomi, mentre le gestioni assistenziali hanno versato il 21,8% degli assegni. Le nuove pensioni sono state 1.112.163, di cui poco meno della metà (49,7%) di natura assistenziale.

Importi

Gestione
previdenziale
Pensione
di vecchiaia
Pensione
di invalidità
Pensione
di reversibilità
dipendenti 1.335,91 715,20 674,04
autonomi 924,76 589,28 477,55
fondi sostitutivi 1.851,99 1576,55 1029,69
fondi integrativi 2.025,75 1755,84 1082,13
gestione separata 195,39 377,72 83,26
gestioni
e assicurazioni
facoltative
1.249,86 821,18 583,25
prestazioni
assistenziali
1.165,18 687,65 622,06
di Barbara Weisz
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