sabato 28 gennaio 2012

COMM. ANTiMAFIA nel lodigiano: audizione ecoadda

Nessun “ricatto” indiretto ai chiostri di San Domenico. La questione dei due lavoratori lodigiani, in servizio fino allo scorso 28 dicembre alla discarica di Cavenago, e licenziati da Eco Adda, che gestisce l’impianto, è sbarcata ieri sui banchi della commissione antimafia provinciale. A chiedere il “vertice” con Eco Adda è stato lo stesso presidente della commissione, Nicola Buonsante, anche capogruppo del Pdl a Palazzo San Cristoforo che ha invitato la società a fare luce sui motivi del licenziamento. Una vicenda nata all’indomani dell’approvazione della delibera che chiude definitivamente la partita dell’ampliamento della discarica di Cavenago e introduce il nuovo progetto legato a Bellisolina, con il conferimento dei rifiuti fuori provincia e il potenziamento del sito di Montanaso, e contro cui lo stesso presidente della Provincia Pietro Foroni aveva usato parole dure specificando che la giunta non si sarebbe fatta intimidire da una decisione che potrebbe sembrare uno “sgarbo” all’amministrazione provinciale. Per Eco Adda, ieri, c’era l’amministratore delegato Giuseppe Chirico che ha specificato come la scelta sia stata determinata da ragioni di carattere aziendale e legate ad una ristrutturazione dell’attività. «Ci sono stati riferiti i cambiamenti fatti nell’organizzazione per lavorare in economia vista anche la riduzione delle quantità di rifiuti conferiti a Cavenago - ha specificato il presidente della commissione antimafia Buonsante - , circostanze che di fatto annullano le parole di chi fa dell’allarmismo sulla questione rifiuti nel Lodigiano. A cosa serviva un ampliamento se le quantità di rifiuti sono in diminuzione? Ovviamente a portare nel Lodigiano i rifiuti di altre province come è stato fatto finora». Sui posti di lavoro, però, pesa anche l’incognita della chiusura del 2013, dato che la discarica andrà a naturale esaurimento nel 2012. Al tavolo della commissione si è anche parlato di eventuali “interessamenti” all’attività da parte di organizzazioni malavitose, come già è stato fatto per altre aziende del territorio che lavorano nel settore dei rifiuti. Verifica che per Eco Adda ha dato esito negativo, dato che i vertici hanno assicurato di non mai ricevuto nessun segnale. La commissione si riunirà il 7 febbraio con le parti sociali per discutere di eventuali episodi sospetti registrati dai lavoratori. TRATTO DA IL CITTADINO LODI

CONORD - EVOLUZIONI DELLA FINANZA PUBBLICA NEL 2012

http://www.conord.org/portale/uploads/2012_notiziario_03_3517.pdf?notizia=1&id=

CASTIGLIONE: OBIETTIVO 5000 ABITANTI AL PALO

Castiglione Sfuma a Castiglione l’obiettivo 5 mila abitanti. È quanto emerge dai dati 2011 forniti dall’anagrafe. Al 31 dicembre 2011 la popolazione castiglionese risulta pari a 4.938 persone contro i 4.939 del 2010: un’unità in meno rispetto alle stime dell’anno precedente che indica sostanzialmente uno stop della crescita demografica, in controtendenza con le aspettative maturate dal comune castiglionese negli ultimi anni. A un passo dalla soglia dei 5 mila però, Castiglione non dovrà ancora sottostare al patto di stabilità. Per il momento.«Si tratta di dati indipendenti dal censimento Istat di cui si avranno i risultati successivamente, - ha precisato l’assessore ai servizi demografici Pietro Cremonesi - ma questo dato fa pensare comunque che sarà difficile raggiungere quota 5 mila abitanti».La popolazione straniera però è aumentata: al 31 dicembre 2010 gli stranieri a Castiglione erano 348, mentre alla stessa data del 2011 ne sono stati stimati 382 con un aumento di 34 persone. Di questi, 205 sono maschi e 177 femmine. La maggioranza proviene dalla Romania (98 persone), dal Marocco (89), dall’Albania (33), ma le nazionalità sono tante, cinesi compresi. India ed Egitto, in particolare, sono a pari merito: 41 per ogni Stato. È interessante constatare però che nel corso dell’anno ben 10 persone di origine straniera hanno ricevuto la cittadinanza italiana.In generale inoltre nel 2011 i nati sono stati 33, di cui 15 maschi e 18 femmine, e i morti 55, 21 maschi e 34 femmine, con un saldo negativo pari a 22 unità. Gli immigrati nel paese sono stati 146 contro i 125 emigrati con un saldo positivo di 21 unità. Proprio la differenza fra i nati-morti e immigrati-emigrati indica il calo demografico complessivo di una sola persona rispetto al 2010. A Castiglione i nuclei famigliari registrati sono ben 1947: oltre un terzo della popolazione complessiva che per la prima volta vede una maggioranza maschile. Su 4938 persone infatti 2485 sono maschi e 2453 femmine mentre di solito si verificava il contrario.Lo sviluppo demografico a Castiglione sembra quindi “al palo”, in contrasto con le attese del nuovo Piano di governo del territorio che prevede un’ espansione residenziale di oltre 600 unità nei prossimi anni.S.G. TRATTO DA IL CITTADINO LODI

terremoto: la chiesa di cavacurta ha problemi

http://www.ilcittadino.it/p/notizie/primo_piano/2012/01/26/ABC1iOz-sisma_rischio_cavacurta_chiesa.html

orari commercio e liberalizzazioni ANCI

http://www.anci.lombardia.it/notizie/Circolare-6-2012.asp

giovedì 26 gennaio 2012

compleanno del blog tlà sè l'ultima?


compleanno del blog
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a un anno di distanza, dopo aver fatto il blog,penso di essere molto soddisfatto dei numeri raggiunti statisticamente in questo anno che poi vi allego.
la sddisfazione è soprattutto per aver dato un canale informativo alternativo e sicuramente incisivo rispetto tutto quello che viene sempre proponato e anche per diffondere le idee senza filtro particolare in modo che i cittadini possono decidere quale direzione seguire senza condizionamenti.
il blog è uno strumento fantastico per arrivare dove la politica tradizionale non può essere presente e spero che sia stato utile anche per gli stessi cittadini per avere spunti ed indicazioni interessanti.

grazie a tutti quelli che hanno cliccato e visto il blog.

a.ferrari e i collaboratori del blog
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statistiche
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mercoledì 25 gennaio 2012

Castiglionen Le apparecchiature verranno sistemate in piazza Matteotti e in piazza dell’Assunta

castiglione Due telecamere in arrivo a Castiglione. Sabato mattina la commissione sicurezza ha confermato infatti l’installazione di due nuovi occhi elettronici nella borgata della Bassa: uno in piazza Matteotti, l’altro in piazza dell’Assunta. «La prima telecamera controllerà in particolare il monumento ai caduti, appena restaurato, la nuova biblioteca e la chiesa dell’Annunciata, quindi la zona centrale del paese - ha spiegato il presidente della commissione e vicesindaco Pietro Cremonesi -, mentre la seconda terrà d’occhio il parcheggio, la chiesa parrocchiale e la scalinata».Si tratta di dispositivi capaci di ruotare a 360 gradi.La spesa ammonta a circa 13mila euro, ma in tema di videosorveglianza le novità non sono finite. «La commissione sicurezza si è impegnata per l’implementazione di altre due telecamere - ha spiegato Cremonesi - di cui una in corrispondenza del centro sportivo e un’altra al parchetto dei Platani». Si tratta certamente di zone “sensibili” di Castiglione, dove le scorribande in motorino e gli atti vandalici, soprattutto ai danni del parchetto, sono frequenti. I nuovi occhi elettronici vanno ad aggiungersi a quelli già presenti a Castiglione lungo via Roma. Il problema sicurezza però c’è anche fra via delle Rose e via Volta. Diversi cittadini hanno lamentato più volte il buio della zona, dovuto alla mancanza di punti luce adeguati. Per questo il Comune si è detto pronto a installare un palo della luce in breve tempo. Proteste sono arrivate sui tavoli della commissione anche per via Dante, sempre più intasata per il traffico ma poco controllata. Tra i prossimi interventi dell’amministrazione spicca infine la messa in sicurezza dell’incrocio via Garibaldi, via Cavour, via Umberto, come richiesto dai cittadini.Alla commissione hanno partecipato oltre al presidente, il capogruppo di maggioranza Ivano Baini, Franco Bassanini per la minoranza, al posto di Alfredo Ferrari, e il rappresentante della polizia locale.Sa. Ga. TRATTO DA IL CITTADINO LODI

Parco Adda, il giorno dopo il pasticciaccio

Centrodestra in fibrillazione per l’esito dell’assemblea del Parco Adda Sud. Silverio Gori, già presidente dal 2008 e di area Pd, è stato riconfermato alla guida del consorzio per altri cinque anni. L’elezione è avvenuta lunedì sera, dopo l’esclusione del candidato del Popolo della libertà, Davide Dornetti, che non è stato accettato per un errore formale: si era dimenticato di firmare gli atti. E il verdetto ha scatenato ieri una lunga fila di reazioni politiche. La Lega nord non ha risparmiato bordate e ha scaricato tutta la responsabilità sull’esponente Pdl. Il Carroccio ha parlato di «condotta imbarazzante e atteggiamento di scarsa attenzione da parte del candidato», sostenuto da tutto il centrodestra. «Forse è meglio che sia andata così - sostiene il segretario provinciale “lumbard”, Guido Guidesi - perché se una persona che si vuole candidare per un ente come il Parco si dimentica di presentare la sua firma, chissà cosa avrebbe combinato come presidente». E ancora: «Questo succede quando si mette al primo posto l’ambizione personale e non lo spirito di servizio. In questo modo è stato rovinato il lavoro di tante persone. Di fronte a questa situazione, non riteniamo che sia giusto fare ricorso e non lo faremo». Dalla parte del Pdl è invece intervenuto il segretario provinciale, Oscar Fondi, che ha definito quanto successo «un incidente burocratico» e ha anche cercato di minimizzare. «Certo l’errore è stato commesso dal nostro candidato - spiega - la sua domanda è stata portata venerdì al protocollo del Parco Adda Sud, però di fronte a quella situazione avrebbero potuto richiamarlo. C’è stata quindi una svista da entrambe le parti».Nonostante questo, i vertici del Pdl non hanno intenzione di fare ricorso rispetto all’elezione di Gori. «L’espressione dei sindaci c’è stata - afferma Fondi - quindi per noi è un passaggio valido. Semmai chiediamo al presidente di continuare a garantire il suo ruolo super partes. E che ci sia un riequilibrio di rappresentanza, anche in relazione ai diversi orientamenti, nella prossima elezione del consiglio». Lunedì sera l’assemblea dei soci (35 comuni oltre alle Province di Lodi e Cremona), dopo la nomina del presidente, è stata sospesa e rimandata al 6 febbraio (ore 21) per eleggere gli altri quattro membri del consiglio direttivo del Parco. Tra questi uno è già stato designato dalla Regione e l’assemblea deve solo ratificare il suo nome. La richiesta ora del Pdl è di poter avere la maggioranza nel consiglio, dopo quanto successo per la scelta del presidente. Subito ieri è arrivata la replica del segretario Pd, Mauro Soldati. «Non possiamo prenderci la responsabilità di errori altrui - commenta - fin dall’inizio noi eravamo convinti di riuscire nella riconferma di Gori, per il buon lavoro che aveva svolto. Seppur come numeri eravamo leggermente inferiori al centrodestra nella rappresentanza dei soci, sapevamo che la scelta di continuità avrebbe premiato. Ora ci saranno contatti in vista dell’elezione del consiglio, ma ritengo che questo esito, dove ha prevalso un errore di forma, non debba condizionare troppo le scelte future negli assetti del consiglio». Infine il neo eletto presidente, Silverio Gori, ha dichiarato che proseguirà nel percorso intrapreso, nella valorizzazione del territorio e dell’ambiente del Parco. Matteo Brunello TRATTO DA IL CITTADINO LODI

È scomparso oggi Cècu Ferrari

È scomparso oggi Cècu Ferrari(25 gennaio 2012)
    TRATTO DA IL CITTADINO LODI

    Si è spenta oggi la voce della poesia e del teatro in dialetto lodigiano. Antonio Cècu Ferrari è morto all’ospedale Maggiore di Lodi, dove era stato ricoverato ieri dopo essere stato trovato privo di sensi nelle campagne di Montanaso. Scrittore, attore, instancabile organizzatore di eventi culturali e innamorato del dialetto lodigiano, Antonio Ferrari (ma per tutti era Cècu, il suo personaggio con il cappello e i baffoni, voce della saggezza contadina) ieri pomeriggio era uscito per la sua consueta passeggiata in bicicletta, quando è stato probabilmente colto da un malore ed era caduto a bordo della strada, in un fosso. Le sue condizioni sono subito apparse gravi e a nulla è valso il ricovero in ospedale. Cecu aveva 74 anni.

    martedì 24 gennaio 2012

    Grana e salami tarocchi rubano incassi al made in Italy

    Milano, 22 gennaio 2012 - Ci sono il salame Milano fatto in Brasile e il provolone Made in Usa mentre il gorgonzola si trasforma in cambozola nel Nord America. È pesante l’assedio dei «tarocchi» ai veri prodotti lombardi messo in luce dalla Coldiretti con una vera e propria esposizione nel corso della presentazione dei risultati della contraffazione elaborata dalla Commissione parlamentare di inchiesta.
    Si moltiplicano i “furbetti della scaglia” che usano nomi italiani per prodotti fatti all’estero o con materia prima straniera, falsando la concorrenza sia sul fronte dell’immagine che su quello dei costi. È il fenomeno dell’italian sounding, ovvero prodotti spacciati per italiani attraverso confezioni sulle quali sono stampate lo stivale o la bandiera tricolore e le nostre denominazioni.
    «Nella famiglia degli insaccati, il salame Milano è il più copiato all’estero – sottolinea Francesco Pizzagalli, amministratore della Fumagalli, industria alimentare che produce il famoso salame Milano e che ha sede a Tavernerio, nel Comasco —. Questo significa che i produttori stranieri rubano il 40% del fatturato annuo agli italiani. Potremmo insomma esportare un 40 per cento in più dando non solo un prodotto controllato e certificato ai consumatori stranieri ma anche più opportunità di manodopera alle industrie italiane». Il falso non conosce confini all’estero. Sui banchi dei supermercati stranieri il cambozola è venduto al posto del vero gorgonzola, il quartirolo lombardo prodotto in Brasile e il cueso provolone confezionato negli Usa spopolano in Canada e negli Stati Uniti.
    La parte del leone sono però il Grana - Gran formaggio — confezionato in Brasile e soprattutto i “similgrana” (con nomi e forme che ricordano il vero grana padano o il vero parmigiano) venduti anche in Italia che però nascono in Stati dove si pagano gli operai un decimo rispetto al nostro Paese e dove la materia prima costa la metà. I similgrana – spiega la Coldiretti - sottraggono quasi 600 milioni, il 24 per cento, ai due miliardi e mezzo di euro del valore del mercato del vero Grana Padano.
    Il Grana Padano Dop raccoglie quasi la metà delle 4 milioni e mezzo di tonnellate di latte munte in Lombardia. Il vero Grana nasce dalla materia prima fornita da 5.800 stalle italiane e viene distribuito in 4 mila punti vendita, con investimenti di 7 milioni di euro. Nel frattempo i similgrana prodotti in Polonia, Estonia, Lituania, Repubblica Ceca, Ucraina e Ungheria continuano a sfruttare l’assonanza con il nome originale.

    eliana.bellè@ilgiorno.net
    di Eliana Bellé

    L'Anci: "Gettito Imu ai Comuni" Al posto dei trasferimenti

    Varese, 23 gennaio 2012 - Caso Imu, l'Anci lancia la sua proposta al Governo: lasciare gli introiti derivanti dall'Imposta Municipale Unica agli enti locali che rinuncerebbero così ai trasferimenti finanziari dallo Stato. L'idea è stata comunicata dal presidente di Anci Lombardia Attilio Fontana nel corso di un seminario a Milano. «Abbiamo proposto di trasferire tutto il gettito dell'Imu ai Comuni - ha spiegato il sindaco di Varese - con l'impegno a rinunciare a ogni trasferimento dallo Stato».
    Il sindaco varesino ha spiegato che se venisse accolta, nelle case dei Comuni potrebbero entrare circa 500 milioni di euro, andando così «a ridurre il taglio per gli enti locali a circa 1 miliardo di euro, contro gli attuali 1,4 miliardi» . Inoltre, «avremmo il vantaggio di poter gestire autonomamente le risorse e allora sì - ha proseguito - parleremmo di federalismo». Non resta che attendere quindi la riposta dell'Esecutivo targato Monti ma «i primi segnali sembrano assolutamente negativi», ha ammesso Fontana. Se rimanesse però cos ì, l'Imu sarebbe «una grande presa in giro - ha ribadito il numero uno di Anci Lombardia - perché servirebbe a raccogliere soldi per lo Stato, invece di dare autonomia finanziaria agli enti, come era originariamente previsto»
    Redazione
    tratto da il giorno ed. lodi

    lunedì 23 gennaio 2012

    DELIBERAZIONE GC. N. 1 CON OGGETTO: APPROVAZIONE SCRITTURA PRIVATA TRANSATTIVA TRA L'ASSOCIAZIONE SPORTIVA DILETTANTISTICA AZZURRA ED IL COMUNE DI CASTIGLIONE D'ADDA

    DELIBERAZIONE GC. N. 1 CON OGGETTO: APPROVAZIONE SCRITTURA PRIVATA TRANSATTIVA TRA L'ASSOCIAZIONE SPORTIVA DILETTANTISTICA AZZURRA ED IL COMUNE DI CASTIGLIONE D'ADDA

    Pubblicazione nr.: 2012/000042
    Atto: DELIBERA GIUNTA COMUNALE - n. 1 del
    Data affissione: 23/01/2012 - Data scadenza: 07/02/2012
    Ente: COMUNE DI CASTIGLIONE D'ADDA - VIA ROMA 130
    Ufficio: SERV. SEGRETERIA E AAGG
    Documenti:
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      tratto dalla bacheca comunale di castiglione d'adda

    LEGA LOMBARDA 1982-2012 PROGRAMMI ATTUALI

    Egr. direttore,
    le evoluzioni politico amministrative degli ultimi mesi hanno stravolto il voto elettorale avvenuto nel 2008 da parte dei cittadini. Il senso di questa ed altre considerazioni è una analisi comparata fra i problemi ed i nodi strutturali del Paese Italia rispetto quanto non riformato e ristrutturato dalla fine della prima repubblica.  Il tutto è semplicemente racchiuso nel documento della Lega Lombarda del 1982, come programma elettorale che festeggia il suo trentennale.Perché sostengo questo? Le motivazioni sono semplici: il testo rimane attualissimo e indica bene ancora oggi cosa si dovrebbe fare per riordinare e risolvere nodi strutturali veri. Qualcuno subito obietterà che siamo stati anche noi al governo: certo ma noi le riforme le abbiamo programmate e fatte; il referendum costituzionale nel 2006 che avrebbe ridotto i costi della politica e cambiato la legge elettorale in maniera efficace, bocciato dagli elettori, fatto il federalismo fiscale che “Fini e compagnia cantante…con voltafaccia insopportabili e dannosi” hanno provveduto a bloccare, togliendo la spina al governo Berlusconi, guarda caso quando avrebbero dovuto partire le riforme, per arrivare al “governo tecnico” che sta facendo pagare gli sprechi assurdi a tutti i lodigiani incolpevoli e agli enti locali che sono virtuosi: ciò non significa che tutte le cose che fanno sono deleterie ma che esiste un confine della democrazia per il quale chi è stato eletto fa quello che era stato votato dagli elettori e gli altri se vogliono fanno opposizione costruttiva fino alla fine del mandato elettivo. Lo vorrei rifare diventare pubblico per ribadire la mia posizione politica ma anche per sensibilizzare i cittadini lodigiani su questioni che sono a portata di mano e che la “cattiva politica romana” non ci permette di fare con vari metodi e varie decisioni allucinanti, che ci hanno portato allo status attuale con la presenza ingombrante del governo Monti.  Programma del 1982 Lega Lombarda- 1) per l’autogoverno della Lombardia superando lo stato centralista con un moderno stato federale che sappia  rispettare tutti i popoli che lo costituiscono , indipendentemente dalla loro consistenza numerica. 2) per la precedenza ai lombardi nell’assegnazione di lavoro,abitazione,assistenza,contributi finanziari. 3) perché i frutti del lavoro e le tasse dei lombardi siano controllati e gestiti dai lombardi attraverso l’organizzazione di un sistema finanziario simile a quello in via di attuazione nel trentino e nel sud tirolo. 4) un sistema pensionistico lombardo che garantisca l’intoccabilità della pensione dei nostri lavoratori, minacciata dalle numerose pensioni di invalidità distribuite a scopi clientelari dai partiti romani e dai pensionamenti anticipati di massa. 5) perché l’amministrazione pubblica e la scuola tornino ad essere gestite dai lombardi e non snaturalizzate. 6) per la riaffermazione della nostra cultura, storia, della lingua lombarda, dei nostri valori sociali e morali. 7) per il potenziamento dell’artigianato e dell’agricoltura che devono godere di facile accesso a prestiti agevolati. 8) per il finanziamento della ricerca scientifica e delle attività culturali che le scelte del regime hanno soltanto modificato. 9) perché la giustizia in Lombardia combatta con efficacia e con adeguati strumenti delinquenza,mafie,racket. 10) contro gli attentati alla nostra identità 11) contro la mentalità opportunistico-mafiosa del governo di Roma contro la conseguente degradazione della Lombardia 12) contro la devastazione e la svendita del nostro territorio, plasmato e difeso  dalle generazioni precedenti, patrimonio che abbiamo il dovere di trasmettere integro alle prossime generazioni  13)  per la costruzione di un’Europa fondata sull’autonomia , il federalismo, il rispetto e la solidarietà diretta tra tutti i popoli del continente, quindi tra i lombardi ed ogni altro popolo. Penso che il contenuto sia chiaro ed efficace per fare capire che noi non abbiamo mai lasciato la nostra coerenza politica e che le riforme per questo stato ormai non sono più procrastinabili ma devono essere attuate con determinazione e supporto vero della opinione pubblica. È difficile parlare di politica in questi momenti ma riportare alla luce questo documento vuol dire capire quale indirizzo deve prendere la nave fuori rotta e quali potrebbero essere le conseguenze se non verranno attuate le riforme “culturali” e sociali nel nostro paese. Noi difendiamo con forza le classi sociali che sono state toccate ingiustamente da questi ribaltoni dei palazzi romani ed invitiamo i lodigiani a fare sentire la propria voce. Ieri a Milano è stato molto bello vedere 80.000  persone e una Lega Nord forte e coesa alla faccia di tutti i detrattori. Le politiche attive passano da noi e chi fa progetti politici deve tenerne in debito conto anche nel nostro territorio al di la di qualsiasi dietrologia politica.    
    Lodi, gennaio 2012
    Lega Nord Padania
    Alfredo Ferrari
    Cons. provinciale







     

    regione lombardia: ALER, da oggi apre primo bando dedicato a coniugi separati: Lega esulta (BANDO IN ALLEGATO)

    ALER, da oggi apre primo bando dedicato a coniugi separati: Lega esulta (BANDO IN ALLEGATO)
    16 gennaio 2012 - Regione Lombardia e Aler Milano, in linea con i bisogni contingenti, per la prima volta aprono un bando esclusivamente dedicato ai coniugi separati. Recenti studi sulla società e sulle nuove emergenze, hanno constatato un aumento esponenziale dei divorzi che ha dato voce ad una nuova richiesta di assistenza da parte dei padri separati.
    Infatti, nella maggior parte dei casi, la separazione diventa più gravosa proprio per i papà, spesso costretti a pagare alimenti alla propria famiglia per il mantenimento dei figli e che di conseguenza faticano ad arrivare alla fine del mese.
    Per rispondere a questa emergenza Regione Lombardia e Aler Milano si sono fatte per la prima volta promotrici di un bando di locazione temporanea di alloggi riservati a nuclei monoparentali, separati legalmente anche con figli minori. L'offerta ha per oggetto 40 mini alloggi al quartiere Gratosoglio.
    A partire dal 16 gennaio fino al 19 marzo, previo appuntamento telefonico attraverso il numero verde 800 019 567, possono presentare domanda i coniugi separati che, a seguito del provvedimento di omologa della separazione legale, abbiano dovuto lasciare l'abitazione coniugale e che non abbiano una condizione abitativa idonea atta a favorire ed a garantire la continuità del rapporto con i figli minori. Inoltre possono fare richiesta coloro che risiedono o svolgono la propria attività lavorativa in Milano, nonché chi sia stato costretto, a seguito della sentenza di separazione, a trasferirsi in altro comune in Provincia di Milano. Il limite di reddito d'accesso è calcolato con i criteri di regime ISEE-ERP, superiore a 9.182 Euro, sino ad un massimo di 40.000 euro.
    Il Bando integrale e il modulo per la presentazione della domanda sono in allegato.

    domenica 22 gennaio 2012

    Una ricetta per ridurre lo smog? Olmi, noci e frassini in città Assorbono l'anidride carbonica Al convegno "Distretto Plantaregina: vivaismo di qualità per la mitigazione ambientale", organizzato a Canneto sull'Oglio, ha partecipato anche l'assessore regionale all'Agricoltura Giulio De Capitani

    http://www.ilgiorno.it/bergamo/cronaca/2012/01/21/656775-ricetta_ridurre_smog.shtml

    Giochi aperti in Pd, Pdl e Lega nord per la guida del consorzio. La Regione nomina Ferrari

       

    Parco Adda Sud, sarà una corsa a due 
    Lunedì si rinnova il presidente: in pista Gori e Dornetti                                                     voglio smentire categoricamente che il sig. dornetti sia candidato per la lega nord; non è nemmeno iscritto al nostro movimento e quindi non esiste questa ipotesi ! io sono contento di essere stato nominato dalla regione e cercherò di dare il massimo contributo per il compito ch mi è stato assegnato per il lodigiano ma di idee ne ho aìbbastanza                         Una corsa a due per il presidente del Parco Adda Sud. La battaglia, prevista per lunedì sera 23 gennaio, si annuncia accesa. L’assemblea è chiamata a rinominare i vertici del consorzio, al quale aderiscono 35 comuni oltre alle province di Lodi e Cremona, decaduti a metà mandato dopo la trasformazione degli enti voluta dalla Regione. In corsa, per la presidenza, c’è l’attuale leader, il montanasino Silverio Gori, proposto nel 2008 dal Pd, e il leghista di Terranova Davide Dornetti. Inizialmente pareva che sulla figura di Gori ci fosse una convergenza quasi unanime. Poi qualcosa è andato storto.In questi giorni si rincorrono senza sosta le indiscrezioni su quello che potrebbe succedere in fase di assemblea. Tra le voci che sono circolate a tale proposito c’è quella secondo la quale una frangia interna al Pd - quella più vicina allo storico Pci e poco incline a condividere la linea del segretario provinciale Mauro Soldati - inizialmente intendeva sostenere, contro Gori, l’ex direttore del Parco e consigliere provinciale Luca Canova. Il Pdl del Lodigiano pareva non volesse far correre un candidato di bandiera, lasciando ai propri sindaci la libertà di votare o no Silverio Gori, quando improvvisamente pare che in casa leghista sia spuntato il nome del lumbard Dornetti (candidato sia alla presidenza del Parco che al consiglio). In casa Pdl questa mossa sembra non sia stata gradita a tutti, considerato anche l’atteggiamento recentemente assunto dalla Lega nord a livello nazionale verso il governo Monti. Addirittura, c’è qualche sindaco cremonese proveniente dalle file di Forza Italia che avrebbe assicurato che nel segreto dell’urna voterà per Gori. Altrettanto potrebbero fare nella Bassa lodigiana. Aumentando ancora di più il pastrocchio: tutti perdenti e nessuno vincitore. Tutto si giocherà nelle prossime ore e da qui a lunedì non sono esclusi i colpi di scena.A presentare la candidatura, come consigliere, invece, sono stati, in queste ore, il sindaco di Borgo San Giovanni Nicola Buonsante, Sara Casanova (Lodi), Andrea Di Guardo (Lodi), Alessandro Canevari (Maleo), Pietro Bertesago (Moscazzano), Cesare Facchetti Banholzer e Paolo Cremascoli, entrambi di Rivolta d’Adda. Già designato membro del consiglio di rappresentanza dalla Regione, invece, è stato il leghista Alfredo Ferrari di Castiglione. A nominarlo è stata la giunta regionale il 22 dicembre scorso. Una novità questa, introdotta dalla nuova legge di riforma dei parchi, contestata nei mesi scorsi per lo spazio dato alla Regione a dispetto di quello concesso ai territorio. Tra le novità introdotte dalla normativa, inoltre, anche la riduzione del numero dei consiglieri. Per quanto riguarda il Parco Adda Sud, questi ultimi, attualmente 8, sono stati ridotti a 4. Da rinominare, prossimamente, sarà anche il direttore dell’ente di viale Dalmazia. Riccardo Groppali, infatti, resterà in carica fino a quando non saranno stabiliti i nuovi criteri. «Il direttore - spiega il suo vice Maurizio Polli - sarà nominato dal nuovo presidente. Quest’ultimo dovrà sceglierlo da un elenco regionale che però non è ancora stato messo a punto». Tra le novità anche la riduzione dello stipendio per gli amministratori: il presidente prenderà un compenso di 817,40 euro mensili; 326,96 i consiglieri. Il revisore incasserà, invece, 2mila 379 euro all’anno, per un totale annuo complessivo destinato all’ente di 31mila 805 euro.C. V.