venerdì 26 gennaio 2018

Bollette telefono a 30 giorni, arriva la modifica delle condizioni contrattuali

https://www.studiocataldi.it/articoli/28909-bollette-telefono-a-30-giorni-arriva-la-modifica-delle-condizioni-contrattuali.asp




Bollette telefono a 30 giorni, arriva la modifica delle condizioni contrattuali

Gli operatori, precisa l'Autorità garante per le comunicazioni, dovranno modificare le condizioni contrattuali e darne tempestiva e adeguata comunicazione ai propri utenti
telefono che va a fuoco mentre squilla
di Lucia Izzo - Gli operatori di telefonia e pay-tv dovranno presto adeguarsi alla fatturazione a 30 giorni, abbandonando quella a 28 giorni. Inoltre, di tale modifica delle condizioni contrattuali dovranno altresì informare tempestivamente gli utenti.

È questo il contenuto della delibera n. 496/17/CONS (qui sotto allegata) con cui l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM) ha disciplinato le misure attuative delle disposizioni di cui all'art. 1, comma 1-quater del d.l. 31 gennaio 2007, n. 7, convertito con modificazioni nella legge 2 aprile n. 40.

Fatturazione a 28 giorni vietata: gli obblighi degli operatori

Come noto, il d.l. fiscale ha modificato l'art. 1 del d.l. n. 7/2007 stabilendo la fatturazione mensile per legge, a eccezione delle sole offerte promozionali a carattere temporaneo per le quali potranno essere previste scadenze inferiori se non rinnovabili (per approfondimenti: Bollette a 28 giorni vietate per legge).

Operatori di telefonia, di reti televisive e di comunicazioni elettroniche, pertanto, saranno tenuti ad adeguarsi alle nuove disposizioni entro 120 giorni dall'entrata in vigore del provvedimento, pena pesanti sanzioni pecuniaria da euro 58.000,00 fino a euro 1.160.000,00.

L'AGCOM ha sul punto chiarito gli obblighi di comunicazione a cui saranno tenuti gli operatori che modificheranno il regime di tariffazione.

Come disposto dal summenzionato decreto (art. 1, comma 1-ter), le informazioni, veicolate con qualsiasi mezzo agli utenti, circa i prezzi dei servizi, i tempi e le modalità attraverso le quali interverrà la modifica della cadenza di rinnovo delle offerte e tariffazione dei servizi interverrà, dovranno essere fornite dagli operatori in maniera chiara, trasparente ed esaustiva con almeno due mesi di anticipo rispetto al momento della modifica.

Sul punto, gli operatori saranno tenuti a riportare tali informazioni sulla home-page dei propri siti web, dandone ampia evidenza.

Fatturazione: informazioni e diritti dei clienti

Gli utenti avranno, invece, diritto a ottenere le informazioni di cui sopra anche mediante il ricorso agli strumenti di self care (call center, aree di self care dei siti web e app).

In particolare, gli utenti di servizi di comunicazioni su rete fissa avranno diritto a ricevere le informazioni sia tramite apposita comunicazione allegata alla fattura, sia tramite chiamata diretta effettuata dall'operatore, anche tramite sistemi IVR (interactive voice response).

Invece, gli utenti di servizi di comunicazioni su rete mobile avranno diritto a ricevere le informazioni sia tramite SMS, sia tramite comunicazione veicolata attraverso l'app di self-care e, nel caso in cui l'utente fruisca di servizi post-pagati, attraverso la documentazione di fatturazione.

Infine, le informazioni agli utenti di servizi di TV a pagamento dovranno giungere sia tramite la documentazione di fatturazione, sia tramite comunicazione inviata alla set-top box.

Telefonia e pay tv: l'entrata in vigore dei nuovi obblighi informativi

Le disposizioni riguardanti gli oneri degli operatori di comunicare, con adeguato preavviso, le dovute informazioni circa i prezzi dei servizi, tempi e modalità delle modifiche della cadenza di rinnovo delle offerte e di fatturazioni, entreranno in vigore il giorno successivo alla pubblicazione della delibera sul sito web dell'autorità, ovverosia dal 18 gennaio 2018.
AGCOM delibera 496/17/CONS

Cartiera “turca” sull’area ex Gulf, primo sopralluogo nel Lodigiano

Cartiera “turca” sull’area ex Gulf, primo sopralluogo nel Lodigiano
 

Cartiera “turca” sull’area ex Gulf, primo sopralluogo nel Lodigiano

La società ha già sottoscritto il preliminare di acquisizione dei terreni di Bertonico
I turchi di Eren in sopralluogo all’ex Gulf per la nuova cartiera. La settimana scorsa è stata nel Lodigiano e a Milano una delegazione della società turca Eren, che ha opzionato i terreni dell’area ex Gulf per impiantarci un nuovo stabilimento di lavorazione della carta. E intanto si chiariscono i termini della procedura, che sarà condotta a livello nazionale, direttamente al ministero.
«Non sono venuti in Italia nello specifico per il sopralluogo a Bertonico – chiarisce il presidente della provincia di Lodi Giuseppe Russo -. Nell’ambito di una trasferta a Milano, hanno colto anche l’occasione per fare una visita all’amministrazione comunale. Abbiamo riscontrato la loro decisa volontà a proseguire nell’iniziativa, come del resto ci era già stato preannunciato in autunno».
La rappresentanza di Eren, una 15ina di persone tra tecnici e dirigenti, è arrivata a metà della scorsa settimana e ha condotto una serie di incontri a Milano. Venerdì poi, il giorno di San Bassiano, è stata a Bertonico, dove ha incontrato l’amministrazione e una delegazione della provincia, e dove ha effettuato un sopralluogo all’area ex Gulf, su cui sarà impiantato lo stabilimento.
La società turca ha già sottoscritto il preliminare di acquisizione dell’area dalle immobiliari proprietarie dell’ex Gulf. L’accordo, inizialmente valido fino ai primi mesi del 2018, è stato prorogato al 2019, e secondo indiscrezioni rimane subordinato all’ottenimento delle autorizzazioni necessarie.

tratto da il cittadino lodi

milano piazza del duomo sabato 24 febbraio ore 15

L'immagine può contenere: 1 persona, barba e sMS

giovedì 25 gennaio 2018

Ludopatia a cast.d'adda . progetto scolastico..

L'immagine può contenere: 1 persona, sMS

Ludopatia a cast.d'adda . progetto scolastico.. tratto da la liberta' ed. del lodigiano

Requisiti per richiedere la Carta Famiglia

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È stato pubblicato il 9 gennaio scorso sulla Gazzetta Ufficiale il decreto attuativo della Carta Famiglia. Questa misura, a favore dei nuclei familiari numerosi, era stata prevista dalla Legge di stabilità 2016, ma ancora non operativa. Vediamo come funziona, a chi spetta e come fare domanda.

Requisiti per richiedere la Carta Famiglia

La Carta Famiglia può essere rilasciata a nuclei familiari italiani e stranieri residenti in Italia con i seguenti requisiti:
  • presenza di almeno tre componenti minorenni;
  • ISEE non superiore a 30.000 euro.

Come richiedere la Carta Famiglia

È necessario presentare la domanda al propria Comune, presentando la Dichiarazione Sostitutiva Unica che attesta il possesso dell’ISEE. Leggi anche ISEE 2018, da oggi è possibile presentare la nuova DSU.
Per ottenere la Carta Famiglia, che ha validità biennale, è necessario presentare richiesta direttamente al Comune di residenza, producendo la relativa DSU che attesti il possesso dell’ISEE.
Verrà rilasciato un tesserino cartaceo contenente sul retro il logo del Comune emittente, il numero progressivo della tessera, preceduto dal codice Comune, i dati anagrafici e il codice fiscale dell’intestatario, il luogo e la data di emissione e la data di scadenza. Il richiedente provvederà a pagare i costi di emissione del tesserino.

Come funziona la Carta Famiglia

Questa misura non prevede l’erogazione di un contributo, ma permette di accedere ad alcune agevolazioni per acquistare beni e servizi erogati da soggetti pubblici e privati aderenti e riguardanti l’istruzione, l’utilizzo di mezzi pubblici. Per usufruirne è necessario esibire la Carta Famiglia assieme al documento di identità ancora valido.

Agevolazioni e sconti

Saranno attivate delle convenzioni a livello nazionale, regionale e locale da parte del Ministero del Lavoro, delle Regioni e dei Comuni. I partner convenzionati saranno riconoscibili tramite uno specifico bollino che riporterà queste diciture:
  • Amico della famiglia: sconti o riduzioni o agevolazioni pari o superiori al 5% rispetto al normale prezzo;
  • Sostenitore della famiglia: sconti o riduzioni o agevolazioni pari o superiori al 20% rispetto al normale prezzo.
Sul sito istituzionale del Ministero del lavoro sarà creata una specifica sezione con tutte le informazioni su come si emette la Carta, sulle agevolazioni disponibili, l’elenco dei soggetti aderenti e come può essere rilasciato il bollino.


Reddito di inclusione, nuovo modello per la domanda

Reddito di inclusione, nuovo modello per la domanda

 https://www.leggioggi.it/2018/01/24/reddito-di-inclusione-nuovo-modello-per-domanda/?utm_term=116770+-+Reddito+di+inclusione%2C+nuovo+modello+per+la+domanda&acc=33e75ff09dd601bbe69f351039152189&utm_campaign=NEWSLETTER+Leggi+Oggi+-+Newsletter+n.+3%2F2018+-++2018-01-25&utm_medium=email&utm_source=MagNews&utm_content=21128+-+Newsletter+n.+3%2F2018+%282018-01-25%29

 

A seguito delle modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2018, il Ministero del Lavoro e delle politiche sociale ha pubblicato il nuovo modello per fare domanda per il Reddito di inclusione. Dal 1° gennaio ci sono infatti alcune novità sui requisiti e sull’importo dell’assegno mensile.

Nuovi requisiti per accedere al Reddito di Inclusione

Dal 1° gennaio sono semplificati i requisiti familiari per l’accesso al REI dei nuclei familiari con almeno un lavoratore di età pari o superiore a 55 anni in stato di disoccupazione. Ricordiamo quali sono i requisiti per presentare l’istanza:

Requisiti di residenza e soggiorno

Il richiedente deve essere:
  • cittadino dell’Unione o suo familiare che sia titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;
  • residente in Italia, in via continuativa, da almeno due anni al momento della domanda.

Requisiti familiari

All’interno del nucleo devono essere presenti una di queste condizioni (tra le quali la presenza di un over 55 disoccupato):
  • presenza di un minorenne;
  • presenza di una persona con disabilità e di almeno un suo genitore o un suo tutore;
  • presenza di una donna in stato di gravidanza accertata.
Dal prossimo 1° luglio, grazie a fondi aggiuntivi stanziati dalla Legge Bilancio 2018, verranno meno i predetti requisiti familiari per restare solo quelli economici, tra cui il possesso di un Isee non superiore a 6 mila euro.

Requisiti economici

Il nucleo familiare deve essere in possesso di:
  • un valore ISEE in corso di validità non superiore a 6mila euro;
  • un valore ISRE non superiore a 3mila euro;
  • un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20mila euro;
  • un valore del patrimonio mobiliare non superiore a 10mila euro (ridotto a 8 mila euro per la coppia e a 6 mila euro per la persona sola).
Inoltre per accedere al Reddito di inclusione ogni componente del nucleo familiare non deve percepire Naspi o altri ammortizzatori sociali, non possedere autoveicoli e/o motoveicoli immatricolati nei 2 anni precedenti, navi e imbarcazioni da diporto.

Aumenta l’assegno mensile del Reddito di Inclusione

Salgono anche gli importo dell’assegno massimo mensile del REI per i nuclei più numerosi, a seguito delle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2018:
  • euro 534,37 per i nuclei con 5 componenti,
  • euro 539,82 per i nuclei con 6 o più componenti.
Vai alla sezione dedicata al REI sul sito del Ministero.

Elezioni 2018, la carica dei 103: tanti partiti, un solo governo

https://www.leggioggi.it/2018/01/23/elezioni-2018-la-carica-dei-103-tanti-partiti-un-solo-governo/?utm_term=116765+-+Elezioni+2018%2C+la+carica+dei+103%3A+tanti+partiti%2C+un+solo+governo&acc=33e75ff09dd601bbe69f351039152189&utm_campaign=NEWSLETTER+Leggi+Oggi+-+Newsletter+n.+3%2F2018+-++2018-01-25&utm_medium=email&utm_source=MagNews&utm_content=21128+-+Newsletter+n.+3%2F2018+%282018-01-25%29

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simboli elettorali elezioni 2018

Il gran ballo delle elezioni 2018 è ufficialmente iniziato. Con la consegna di simboli e candidature, entriamo ufficialmente nel periodo caldo in avvicinamento alla giornata del 4 marzo.
Sono 103 in tutto i contrassegni presentati al Viminale per l’inserimento nelle schede di Camera e Senato che verranno presentate agli elettori alle imminenti consultazioni politiche. Anche se il numero può sembrare elevato, siamo di fronte a una netta riduzione degli oltre 200 stemmi che vennero consegnati appena cinque anni or sono.
La nuova normativa pare aver scoraggiato i buontemponi che, approfittando delle maglie larghe della legge non più in vigore, presentavano nomi ambigui, che si rifacevano magari a sigle o personaggi ben più conosciuti (emblematici i casi dei Verdi e più di recente, Beppe Grillo).
In ogni caso, 103 partiti tra cui scegliere non sono certo pochi, soprattutto tenendo presente che le coalizioni saranno soltanto due, quelle più note alle cronache: il centrodestra con quattro soggetti, ossia Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia e Quarto Polo, e centrosinistra con cinque, e cioè +Europa, Insieme, civica Popolare Lorenzin ed Svp.
C’è poi un tandem con due micropartiti, che potrebbero avere problemi nella raccolta firme, di “Movimento poeti d’azione” e “No riforma forense”, mentre tutti gli altri 90 e oltre, iscritti alla competizione, correranno in solitario. L’unico di questi a poter insidiare il dominio delle maggiori coalizioni il MoVimento 5 Stelle, secondo i sondaggi primo partito allo stato attuale.
Resta aggiornato con il nostro Speciale Elezioni politiche 2018

Chi sono i cespugli

Dunque, abbiamo visto che i principali schieramenti presentano, oltre ai partiti principali, anche alcune sigle meno note agli elettori, che da soli non riuscirebbero a superare la soglia del 3%, e che potrebbero avere un certo peso ai fini di attribuzione dei seggi. Partendo dal centrodestra, troviamo il “Quarto polo” che racchiude sotto un unico simbolo vari gruppi di ispirazione centrista e conservatrice, come Udc di Lorenzo Cesa, “Idea” di Gaetano Quagliariello, più Raffaele Fitto, Maurizio Lupi  Insomma, i soliti vecchi berluscones che dopo aver fatto un pò le bizze, sono rientrati alla base del vecchio leader.
Passando al centrosinistra, invece, sono varie le sigle che fanno da corollario al Partito democratico, che naturalmente svolge la parte del leone nell’agglomerato. Partiamo da “+Europa”, il progetto di Emma Bonino, per passare a “Insieme”, altro ensemble che, sotto a un ramoscello d’Ulivo, riunisce il Psi di Riccardo Nencini, i Verdi di Angelo Bonelli e “Area civica”, formazione attorno a cui si sono coagulati i prodiani di ferro del centrosinistra.
A completare il puzzle a supporto di Matteo Renzi, troviamo la lista capitanata dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin e la sempre presente forza territoriale Svp.
Insomma, sia Berlusconi che Renzi avranno un bel daffare qualora dovessero vincere le elezioni a riempire le caselle dell’esecutivo, soprattutto se, a causa di un pareggio alle urne, nascesse un governo di grande coalizione e dunque con gli stessi posti per due raggruppamenti, con tutti i probabili malumori per le inevitabili esclusioni.
Dall’altro lato, la possibilità di un governo monocolore – centrosinistra, centrodestra o M5S – appare sicuramente di tempra più robusta, ma allo stato attuale nessuno dei tre poli sembra avere i voti necessari per farcela in autonomia.
La campagna elettorale, comunque, è appena entrata nel vivo: scossoni e sorprese sono sempre dietro l’angolo.
[Fonte Immagine: Ansa]

mercoledì 24 gennaio 2018

Provincia di lodi : legge Delrio e democrazia!

Provincia di lodi : legge Delrio e democrazia!


foto del chiostro del cortile della Provincia di Lodi





Egr. direttore, in qualità di ex consigliere provinciale mi permetta di esprimere le mie considerazioni e le mie perplessità su quanto sta succedendo per le elezioni di secondo livello, previste per il 6 febbraio che sanciranno il nuovo presidente della Provincia di Lodi. Ad oggi, l’unica candidatura valida rimane quella del sindaco di Codogno Passerini, mentre il candidato del PD rimane out e in attesa di una ricorso al TAR da parte del suo partito. Non ho nulla di personale contro nessuno, ma, stando alle evoluzioni giuridiche e politiche avvenute in questi anni, a partire dalle legge 56 del 2014 (cosiddetta Delrio), le Province, il relativo personale,i cittadini e le forze politiche hanno dovuto assistere a una riforma delle Province inesistente e direi deleteria per lo sviluppo e i servizi ai lodigiani. Risparmi inesistenti, elezioni dei cittadini lodigiani sostituite dal sistema attuale “secondo livello, cioè i consiglieri comunali,ect….eleggono i politici da posizionare nell’ente provinciale, con tutte le congetture del caso; cioè il metodo del voto ponderato a seconda di dove si abita nel lodigiano, in base al numero degli abitanti che si rappresentano”. Dopo 4 anni di questa riforma, abbiamo assistito ad un tira e molla interminabile fra Lodi che doveva fondersi con la ATS metropolitano di Milano e la possibile alleanza con Crema, per arrivare al referendum del 4 dicembre 2016 che ha bocciato la riforma di Renzi e Delrio. Il PD sostiene che non ci sarebbe la democraticità nella competizione elettorale, ma non dice che la rappresentatività rimane in campo, in quanto, nelle varie storture della legge, viene eletto solo il presidente (rinnovo ogni 4 anni) mentre il consiglio provinciale di rinnova (ogni 2 anni). Non so l’esito del ricorso al TAR ne intendo dare giudizi, io dico che dopo anni di provvedimenti iniqui dal punto di vista giuridico e legislativo a livello nazionale, il lodigiano è rimasto ancora al palo senza prospettive certe e certificate di uno sviluppo corretto e concertato con il giusto peso e la giusta visione. Non sto a ripetere tutti gli insuccessi e le questioni spinose ancora aperte, (vedi Università’ di Lodi, centro fieristico, Parco tecnologico padano,etc….) che arrivano da lontano e dimostrano il mancato apporto al territorio da parte di chi reclama democrazia solo per un esercizio scontato di rivendicazione sterile e faziosa. Penso che il lodigiano può essere protagonista del proprio futuro con una autonomia vera dell’Ente Provincia (finanziaria,impositiva e legislativa) che possa dare servizi adeguati ai lodigiani in accordo con la Regione Lombardia per le materie concordate e che prenda in mano le redini del proprio sviluppo senza rimanere con il cerino in mano dopo la attuazione reale della legge Del rio, provata,criticata e ricusata in questi anni con la coda del referendum del 2016. Nuova legge ordinaria, nuove competenze, legittimità e orgoglio di appartenenza con provvedimenti concreti e corretti per tutti i lodigiani. Utopia? No,penso che con grande determinazione e grande concertazione politico-amministrativa si possano ottenere dei risultati migliori. Chi ha fatto la riforma reclama contro se stesso? Auguri ...ma il primo obiettivo rimane il lodigiano e non la politica la “p” minuscola!

Alfredo Ferrari
ex Cons. Prov. di Lodi
gennaio 2018

p.s. --- a riprova di quanto sostengo, dal 2018 le Province possono riassumere (vedi legge di stabilità sotto esposta)
lascio a voi ogni commento al riguardo!


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Assunzioni Province e Città Metropolitane (art. 1, commi da 844 a 847)
Vengono ripristinate le facoltà di assumere personale per le Province e le Città
Metropolitane; a tal fine, le stesse hanno l’obbligo di definire previamente un piano di
riassetto organizzativo finalizzato ad un ottimale esercizio delle funzioni fondamentali
previste dalla L. 56/2014, ferma restando la rideterminazione delle dotazioni organiche
già prevista dalla normativa vigente (rideterminazione disposta dall’art. 1, comma 421,
della L. 190/2014, che ha ridotto del 30% le dotazioni organiche delle città metropolitane e
delle province con territorio interamente montano e confinanti con Paesi stranieri e del
50% le dotazioni organiche delle restanti province).

COME PREVENIRE LE TRUFFE ED I RAGGIRI a castiglione d'adda

http://www.comune.castiglionedadda.lo.it/eventi/come-prevenire-le-truffe-ed-i-raggiri/
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TRUFFA ANZIANI


COME PREVENIRE LE TRUFFE ED I RAGGIRI

L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE IN COLLABORAZIONE CON LE FORZE DELL’ORDINE E L’ASSOCIAZIONE PENSIONATI DI CASTIGLIONE D’ADDA ORGANIZZA UN INCONTRO FORMATIVO IN MATERIA DI PREVENZIONE TRUFFE E RAGGIRI IL 26 GENNAIO 2018 ALLE ORE 15.00 C/O IL CENTRO MADRE RACHELE IN VIA ALFIERI, n. 16.
I CITTADINI, IN MODO PARTICOLARE GLI ANZIANI, SONO TUTTI INVITATI A PARTECIPARE.

Allegati

Galleria fotografica




Carta d’identità elettronica – CIE comune di castiglione d'adda

http://www.comune.castiglionedadda.lo.it/2018/01/carta-didentita-elettronica-cie/

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Da lunedì 22 Gennaio 2018 l’Ufficio Demografico entrerà in regime per il rilascio della nuova carta d’identità elettronica, denominata CIE, la quale avrà l’aspetto e le dimensioni di una carta di credito, sarà dotata di un microprocessore che memorizza le informazioni relative all’identità del titolare, compresi elementi biometrici come la fotografia e le impronte digitali.
La nuova CIE ha un costo di 22,20 euro e sarà spedita direttamente a casa o in Comune dall’Istituto Poligrafico dello Stato entro sei giorni lavorativi dalla richiesta.
Le carte di identità cartacee sino ad ora rilasciate restano valide fino alla loro scadenza.
CARTA D’ IDENTITA’ ELETTRONICA – CIE
QUANDO RICHIEDERLA
  • Quando si è in possesso di documento scaduto o che scade entro 6 mesi;
  • in caso di smarrimento o furto (occorre copia denuncia)
COME Presentandosi in Comune con:
  • 1 fototessera
  • la Carta Regionale dei Servizi (tessera sanitaria)
COSTO
  • 22, 20 EURO rilascio ordinario
  • 27,36 EURO rilascio duplicato
CONSEGNA
  • Presso il Comune dopo 6 giorni lavorativi
  • Direttamente al proprio domicilio, tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, dopo 6 giorni lavorativi


Da tale giorno non sarà più possibile rilasciare la carta d’identità cartacea se non per comprovati motivi di urgenza (salute, viaggio, partecipazione a gare e concorsi) opportunamente dimostrati, nonché ai cittadini italiani residenti all’estero ed iscritti all’AIRE, per i quali non è al momento previsto il rilascio della nuova CIE.

 Per maggiori informazioni visitare www.cartaidentita.interno.gov.it