sabato 19 maggio 2018

Governo M5s-Lega, la sintesi del contratto tra Di Maio e Salvini

http://www.today.it/politica/testo-contratto-governo-m5s-lega.html

Governo 5 stelle e Lega | Ultime notizie | Cosa c'è scritto nel contratto

Governo M5s-Lega, la sintesi del contratto tra Di Maio e Salvini (per chi non ha molto tempo)

Governo 5 stelle e Lega | Ultime notizie | Cosa c'è scritto nel contratto
Il lavoro sul contratto di Governo tra Lega e Movimento 5 stelle è finito. Il documento finale conta 57 pagine: ecco le principali novità. C'è la riforma della legge Fornero, il reddito di cittadinanza, la flat tax e i vaccini

 http://3.citynews-today.stgy.ovh/~media/horizontal-mid/35804885569287/salvini-contratto-2.jpg Governo 5 stelle e Lega | Ultime notizie | Cosa c'è scritto nel contratto
Cosa c'è scritto nel contratto Lega-5stelle? Il documento contiene trenta punti in 57 pagine che esplorano tutti i punti di cui si è parlato in campagna elettorale, dalla riforma delle pensioni, l'introduzione di un reddito di cittadinanza e la flat tax.
Il "Contratto per il governo del cambiamento" è stato pubblicato da Lega e M5s. CLICCATE SUL LINK
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Governo 5 stelle e Lega | Ultime notizie | Cosa c'è scritto nel contratto

Cosa cambia per le tasse

Lega e Movimento 5 stelle prevedono misure per sterilizzare le clausole IVA e tagliare le accise sui carburanti; Detassazione e semplificazione per famiglie, imprese e partite IVA; revisione del sistema impositivo dei redditi delle persone fisiche e delle imprese; Flat tax ad aliquote fisse al 15% e al 20% per persone fisiche, partite IVA, imprese e famiglie; previsione di una deduzione fissa di 3.000,00 euro sulla base del reddito familiare; conferma della “no tax area”; onere della prova a carico del fisco; potenziamento delle compensazioni tra crediti e debiti nei confronti della PA; abolizione dello spesometro e redditometro; inasprimento pene per i grandi evasori fiscali; pace fiscale: potenziamento delle procedure di risanamento dei debiti.

Cosa cambia per le pensioni

Lega e Movimento 5 stelle prevedono l'abolizione degli squilibri del sistema previdenziale introdotti dalla riforma “Fornero”, per agevolare l’uscita dal mercato del lavoro delle categorie ad oggi escluse; introduzione della quota 41 e della quota 100; separazione tra previdenza e assistenza; proroga della misura “opzione donna”.

C'è davvero il reddito di cittadinanza

Lega e Movimento 5 stelle prevedono di introdurre il reddito di cittadinanza come sostegno al reddito per i cittadini italiani finalizzato al reinserimento lavorativo; il sostegno ammonta a 780,00 euro mensili per persona singola, parametrato sulla base della scala OCSE per nuclei familiari più numerosi; il beneficiario del reddito dovrà aderire alle offerte di lavoro provenienti dai centri dell’impiego (massimo tre proposte nell’arco temporale di due anni); in caso di rifiuto decade dal beneficio; Investimento di 2 miliardi di euro destinati alla riforma dei centri per l’impiego. Introduzione della Pensione di cittadinanza ovvero garantire una pensione minima a chi vive sotto la soglia minima di povertà: integrazione degli assegni inferiori ai 780,00 euro mensili, secondo i medesimi parametri previsti per il reddito di cittadinanza.

Quali misure a sostengo delle famiglie

Lega e Movimento 5 stelle prevedono politiche per consentire alle donne di conciliare i tempi della famiglia con quelli del lavoro. Innalzamento dell’indennità di maternità; sgravi contributivi per le imprese che mantengono al lavoro le madri dopo la nascita dei figli; rimborsi per asili nido e baby sitter, fiscalità di vantaggio, tra cui “IVA a zero” per prodotti neonatali e per l’infanzia. Agevolazione per le famiglie con anziani a carico, compresa l’assistenza domiciliare anche tramite colf e badanti.

Cosa cambia per la sanità

Lega e Movimento 5 stelle prevedono il potenziamento dei fondi per il servizio sanitario pubblico; tutela autonomia regionale nell’organizzazione dei servizi sanitari; rescindere il rapporto fra politica e sanità; lotta a sprechi, corruzione e inefficienze; revisione della governance farmaceutica; Informatizzazione del SSN e investimenti per la prevenzione; riduzione dei tempi sulle liste d’attesa.

Quali misure per la sicurezza

Lega e Movimento 5 stelle prevedono di aumentare fondi, mezzi e dotazioni per le forze di polizia; aumento del personale; rinnovo dei contratti e riordino delle carriere; misure per Vigili del Fuoco (stabilizzazione dei rapporti di lavoro, potenziamento della formazione e adeguamento delle retribuzioni ai livelli previsti per le forze dell’ordine); riordino della Polizia Locale con incremento di mezzi e compiti; serio contrasto al bullismo; contrasto al gioco d’azzardo; velocizzazione degli sgomberi per gli occupanti abusivi e rimpatrio degli abusivi irregolari stranieri; investimenti in sicurezza stradale; chiusura dei campi nomadi irregolari; contrasto ai roghi tossici.

Quali misure ci sono per il Sud Italia

Lega e Movimento 5 stelle prevedono di politiche (sostegno al reddito, pensioni, investimenti, ambiente e tutela dei livelli occupazionali) finalizzate allo sviluppo economico omogeneo del Paese, e alla riduzione del gap tra Nord e Sud.

Quali misure per trasporti ed infrastrutture

Lega e Movimento 5 stelle prevedono una riduzione dell’utilizzo di autoveicoli con motori alimentati a diesel e benzina; incentivi per veicoli ibridi ed elettrici; Piano Nazionale Infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica; potenziamento del car sharing elettrico; sviluppo delle reti ciclabili urbane ed extra urbane; investimento di risorse per attrezzare i porti; ammodernamento e potenziamento delle linee ferroviarie; revisione del progetto nell'applicazione dell'accordo tra Italia e Francia riguardo alla Linea ad Alta Velocità Torino-Lione; trasparenza nelle linee di gestione del servizio radio – televisivo pubblico; eliminazione della politica e promozione delle meritocrazia nel servizio radio – televisivo pubblico.

Cosa cambia per l'immigrazione

Lega e Movimento 5 stelle prevedono misure a sostengo dei rimpatri e a fermare il business dell'immigrazione con il superamento del Regolamento di Dublino; rispetto principio di equa ripartizione delle responsabilità tra Paesi UE; procedure veloci per la verifica del diritto allo status di rifugiato; trasparenza dei fondi pubblici destinati al sistema di accoglienza; cooperazione tra Paesi.

Debito pubblico e rispetto del deficit

Riduzione del debito pubblico non per mezzo di interventi basati su tasse e austerità bensì attraverso la crescita del PIL; rilancio sia della domanda interna dal lato degli investimenti ad alto moltiplicatore e politiche di sostengo del potere di acquisto delle famiglie, sia della domanda estera, creando condizioni favorevoli alle esportazioni.

Cosa cambia nei rapporti con l'Europa

Lega e Movimento 5 stelle prevedono la revisione degli accordi europei (politica monetaria, Patto di Stabilità e crescita, Fiscal compact, MES, procedura per gli equilibri macroeconomici eccessivi, etc.); contrastare la contraffazione e la falsificazione dei prodotti del made in italy; ridiscutere il contributo italiano alla UE; opposizione a CETA, MESChina, TTIP e trattati di medesima ispirazione.

Nuova banca per gli investimenti

Lega e Movimento 5 stelle prevedono l'istituzione di una Banca per gli investimenti per le piccole medio imprese; tutela del risparmio; separazione tra banca di credito e banca d’investimento.

Riforma della norma sul conflitto di interesse

Lega e Movimento 5 stelle prevedono di introdurre un "conflitto di interesse" in presenza di interferenza tra un interesse pubblico e un altro interesse, pubblico o privato, che possa influenzare l'esercizio obiettivo di una funzione pubblica, a prescindere da un vantaggio economico; applicazione della legge anche per incarichi non governativi.

Cosa cambia per l'acqua pubblica

Lega e Movimento 5 stelle prevedono misure a tutela del bene comune come da volontà referendaria espressa nel 2011.

Cosa cambia per le politiche agricole 

Lega e Movimento 5 stelle prevedono misure a tutela dell’agricoltura, sostegno della piccola pesca e del Made in Italy.

Politiche ambientali: green economy e rifiuti zero

Lega e Movimento 5 stelle prevedono misure per la sostenibilità ambientale attraverso un’economia ed una finanza “decarbonizzata” e “defossilizzata”; efficienza energetica e fonti rinnovabili; sostegno della “green-economy”, (ricerca, innovazione e formazione per sviluppo lavoro ecologico); promozione dell'economia circolare.

Cosa cambia in politica estera

Appartenenza all'Alleanza atlantica con gli Stati Uniti d’America quale alleato privilegiato; apertura alla Russia per potenziare rapporti commerciali; riorganizzazione della rete diplomatica e consolare per diritti degli italiani all’estero.

Cosa cambia per la cultura

Lega e Movimento 5 stelle prevedono misure a tutela della conservazione, valorizzazione e fruibilità dei beni culturali e patrimonio artistico.

Casa cambia per le politiche di difesa

Legea e Movimento 5 stelle prevedono misure a tutela del personale delle Forze Armate; assunzione nuove risorse con aumento di dotazione e mezzi; razionalizzazione delle risorse nelle spese militari anche con riferimento alla riforma del patrimonio immobiliare dismesso; rivedere le missioni internazionali in relazione all’effettivo interesse nazionale.

Casa cambia per il lavoro

Lega e Movimento 5 stelle prevedono di introdurre salario minimo orario; riduzione del cuneo fiscale e semplificazione adempimenti burocratici; riforma complessiva dei voucher; potenziamento dei centri per l'impiego; contrasto alla precarietà e agli effetti del jobs act; potenziamento percorsi di formazione lavorativa.

Casa cambia per la giustizia

Lega e Movimento 5 stelle prevedono misure per tutelare l'indipendenza del CSM; separazione carriera magistratura – politica; semplificazione e riduzione processi; potenziamento della legittima difesa; inasprimento pene per la violenza sessuale; equo indennizzo vittime di reati violenti; riforma prescrizione dei reati; stop depenalizzazioni e svuota carceri; aumenti di pena per furto, rapina, truffa; processi rapidi; class-action per cittadini e imprese; riduzione costi accesso giustizia; contrasto bracconaggio; costruzione nuove carceri; nuove linee guida sul cd. “41-bis” (carcere duro).

Cosa cambia nella lotta alla corruzione

Lega e Movimento 5 stelle prevedono di aumentare le pene per i reati contro la PA; interdizione (DASPO) per i corrotti e corruttori; introduzione dell’agente sotto copertura e dell’agente provocatore; Potenziamento dell’Autorità Nazionale Anti-corruzione; più tutele per il whistleblower; potenziamento delle intercettazioni soprattutto per la corruzione; potenziamento del reato sul voto di scambio politico - mafioso.

Nasce il ministero per le disabilità

Lega e Movimento 5 stelle prevedono un rafforzamento dei fondi sulla disabilità e la non autosufficienza; esclusione dal calcolo dell’ISEE dei trattamenti assistenziali, previdenziali ed indennitari; innalzamento dell’indennità di invalidità civile e l’adeguamento alla pensione sociale.

Come cambierà l'Italia

Lega e Movimento 5 stelle prevedono una riduzione del numero dei parlamentari; introduzione del vincolo di mandato per i parlamentari. potenziamento della democrazia diretta; autonomia regionale e garanzia di fondi in favore degli enti territoriali; introduzione referendum propositivo; soppressione quorum del referendum abrogativo; potenziamento della iniziativa legislativa; trasparenza sui finanziamenti delle fondazioni collegate ai partiti politici; valutazione delle performance dei dirigenti della PA; tagliando alle leggi e semplificazione della PA.

Come tagliare i costi della politica

Lega e Movimento 5 stelle prevedono il taglio dei costi della politica, degli enti inutili e dei privilegi; equiparazione del sistema previdenziale dei parlamentari, consiglieri regionali, ecc. al sistema previdenziale vigente per tutti i cittadini, anche per il passato; riduzione delle auto blu, degli aerei di Stato e dei servizi di scorta personale; taglio delle pensioni d’oro (superiori ai 5.000,00 euro netti mensili) non giustificate dai contributi versati.

Quali misure per la scuola

Lega e Movimento 5 stelle prevedono revisione del sistema di reclutamento dei docenti; superamento del precariato; efficace sistema di formazione; introduzione di strumenti che tengano conto del legame dei docenti con il loro territorio; superamento della “chiamata diretta”; formazione continua per i docenti; revisione dello strumento di alternanza “scuola-lavoro”.

Cosa cambia per l'università

Lega e Movimento 5 stelle prevedono un incremento di risorse destinate all’università e agli Enti di Ricerca; investimenti in innovazione; eliminazione di sprechi; incentivare le partnership pubblico-private che consentiranno un maggior apporto di risorse in favore della ricerca; ampliamento della platea di studenti beneficiari della “No-Tax area”.

Cosa cambia per il turismo

Lega e Movimento 5 stelle prevedono la creazione di un Ministero del Turismo; abolizione della tassa di soggiorno; decontribuzione per le imprese turistiche che assumono giovani; ridefinizione della governance di ENIT e del suo funzionamento finanziario, economico ed operativo.

Quali misure per lo sport

Lege e Movimento 5 stelle prevedono l'implementazione della pratica motoria; garantire e migliorare gli impianti sportivi su tutto il territorio; miglioramento del funzionamento degli organi sportivi; Introduzione di agevolazioni fiscali e contributive per le piccole associazioni sportive dilettantistiche.

Il contratto Lega-5stelle | Sintesi del contratto

 Governo 5 stelle e Lega | Ultime notizie | Cosa c'è scritto nel contratto

Cosa cambia per le tasse

Lega e Movimento 5 stelle prevedono misure per sterilizzare le clausole IVA e tagliare le accise sui carburanti; Detassazione e semplificazione per famiglie, imprese e partite IVA; revisione del sistema impositivo dei redditi delle persone fisiche e delle imprese; Flat tax ad aliquote fisse al 15% e al 20% per persone fisiche, partite IVA, imprese e famiglie; previsione di una deduzione fissa di 3.000,00 euro sulla base del reddito familiare; conferma della “no tax area”; onere della prova a carico del fisco; potenziamento delle compensazioni tra crediti e debiti nei confronti della PA; abolizione dello spesometro e redditometro; inasprimento pene per i grandi evasori fiscali; pace fiscale: potenziamento delle procedure di risanamento dei debiti.

Cosa cambia per le pensioni

Lega e Movimento 5 stelle prevedono l'abolizione degli squilibri del sistema previdenziale introdotti dalla riforma “Fornero”, per agevolare l’uscita dal mercato del lavoro delle categorie ad oggi escluse; introduzione della quota 41 e della quota 100; separazione tra previdenza e assistenza; proroga della misura “opzione donna”.

C'è davvero il reddito di cittadinanza

Lega e Movimento 5 stelle prevedono di introdurre il reddito di cittadinanza come sostegno al reddito per i cittadini italiani finalizzato al reinserimento lavorativo; il sostegno ammonta a 780,00 euro mensili per persona singola, parametrato sulla base della scala OCSE per nuclei familiari più numerosi; il beneficiario del reddito dovrà aderire alle offerte di lavoro provenienti dai centri dell’impiego (massimo tre proposte nell’arco temporale di due anni); in caso di rifiuto decade dal beneficio; Investimento di 2 miliardi di euro destinati alla riforma dei centri per l’impiego. Introduzione della Pensione di cittadinanza ovvero garantire una pensione minima a chi vive sotto la soglia minima di povertà: integrazione degli assegni inferiori ai 780,00 euro mensili, secondo i medesimi parametri previsti per il reddito di cittadinanza.

Quali misure a sostengo delle famiglie

Lega e Movimento 5 stelle prevedono politiche per consentire alle donne di conciliare i tempi della famiglia con quelli del lavoro. Innalzamento dell’indennità di maternità; sgravi contributivi per le imprese che mantengono al lavoro le madri dopo la nascita dei figli; rimborsi per asili nido e baby sitter, fiscalità di vantaggio, tra cui “IVA a zero” per prodotti neonatali e per l’infanzia. Agevolazione per le famiglie con anziani a carico, compresa l’assistenza domiciliare anche tramite colf e badanti.

Cosa cambia per la sanità

Lega e Movimento 5 stelle prevedono il potenziamento dei fondi per il servizio sanitario pubblico; tutela autonomia regionale nell’organizzazione dei servizi sanitari; rescindere il rapporto fra politica e sanità; lotta a sprechi, corruzione e inefficienze; revisione della governance farmaceutica; Informatizzazione del SSN e investimenti per la prevenzione; riduzione dei tempi sulle liste d’attesa.

Quali misure per la sicurezza

Lega e Movimento 5 stelle prevedono di aumentare fondi, mezzi e dotazioni per le forze di polizia; aumento del personale; rinnovo dei contratti e riordino delle carriere; misure per Vigili del Fuoco (stabilizzazione dei rapporti di lavoro, potenziamento della formazione e adeguamento delle retribuzioni ai livelli previsti per le forze dell’ordine); riordino della Polizia Locale con incremento di mezzi e compiti; serio contrasto al bullismo; contrasto al gioco d’azzardo; velocizzazione degli sgomberi per gli occupanti abusivi e rimpatrio degli abusivi irregolari stranieri; investimenti in sicurezza stradale; chiusura dei campi nomadi irregolari; contrasto ai roghi tossici.

Quali misure ci sono per il Sud Italia

Lega e Movimento 5 stelle prevedono di politiche (sostegno al reddito, pensioni, investimenti, ambiente e tutela dei livelli occupazionali) finalizzate allo sviluppo economico omogeneo del Paese, e alla riduzione del gap tra Nord e Sud.

Quali misure per trasporti ed infrastrutture

Lega e Movimento 5 stelle prevedono una riduzione dell’utilizzo di autoveicoli con motori alimentati a diesel e benzina; incentivi per veicoli ibridi ed elettrici; Piano Nazionale Infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica; potenziamento del car sharing elettrico; sviluppo delle reti ciclabili urbane ed extra urbane; investimento di risorse per attrezzare i porti; ammodernamento e potenziamento delle linee ferroviarie; revisione del progetto nell'applicazione dell'accordo tra Italia e Francia riguardo alla Linea ad Alta Velocità Torino-Lione; trasparenza nelle linee di gestione del servizio radio – televisivo pubblico; eliminazione della politica e promozione delle meritocrazia nel servizio radio – televisivo pubblico.

Cosa cambia per l'immigrazione

Lega e Movimento 5 stelle prevedono misure a sostengo dei rimpatri e a fermare il business dell'immigrazione con il superamento del Regolamento di Dublino; rispetto principio di equa ripartizione delle responsabilità tra Paesi UE; procedure veloci per la verifica del diritto allo status di rifugiato; trasparenza dei fondi pubblici destinati al sistema di accoglienza; cooperazione tra Paesi.

Debito pubblico e rispetto del deficit

Riduzione del debito pubblico non per mezzo di interventi basati su tasse e austerità bensì attraverso la crescita del PIL; rilancio sia della domanda interna dal lato degli investimenti ad alto moltiplicatore e politiche di sostengo del potere di acquisto delle famiglie, sia della domanda estera, creando condizioni favorevoli alle esportazioni.

Cosa cambia nei rapporti con l'Europa

Lega e Movimento 5 stelle prevedono la revisione degli accordi europei (politica monetaria, Patto di Stabilità e crescita, Fiscal compact, MES, procedura per gli equilibri macroeconomici eccessivi, etc.); contrastare la contraffazione e la falsificazione dei prodotti del made in italy; ridiscutere il contributo italiano alla UE; opposizione a CETA, MESChina, TTIP e trattati di medesima ispirazione.

Nuova banca per gli investimenti

Lega e Movimento 5 stelle prevedono l'istituzione di una Banca per gli investimenti per le piccole medio imprese; tutela del risparmio; separazione tra banca di credito e banca d’investimento.

Riforma della norma sul conflitto di interesse

Lega e Movimento 5 stelle prevedono di introdurre un "conflitto di interesse" in presenza di interferenza tra un interesse pubblico e un altro interesse, pubblico o privato, che possa influenzare l'esercizio obiettivo di una funzione pubblica, a prescindere da un vantaggio economico; applicazione della legge anche per incarichi non governativi.

Cosa cambia per l'acqua pubblica

Lega e Movimento 5 stelle prevedono misure a tutela del bene comune come da volontà referendaria espressa nel 2011.

Cosa cambia per le politiche agricole 

Lega e Movimento 5 stelle prevedono misure a tutela dell’agricoltura, sostegno della piccola pesca e del Made in Italy.

Politiche ambientali: green economy e rifiuti zero

Lega e Movimento 5 stelle prevedono misure per la sostenibilità ambientale attraverso un’economia ed una finanza “decarbonizzata” e “defossilizzata”; efficienza energetica e fonti rinnovabili; sostegno della “green-economy”, (ricerca, innovazione e formazione per sviluppo lavoro ecologico); promozione dell'economia circolare.

Cosa cambia in politica estera

Appartenenza all'Alleanza atlantica con gli Stati Uniti d’America quale alleato privilegiato; apertura alla Russia per potenziare rapporti commerciali; riorganizzazione della rete diplomatica e consolare per diritti degli italiani all’estero.

Cosa cambia per la cultura

Lega e Movimento 5 stelle prevedono misure a tutela della conservazione, valorizzazione e fruibilità dei beni culturali e patrimonio artistico.

Casa cambia per le politiche di difesa

Legea e Movimento 5 stelle prevedono misure a tutela del personale delle Forze Armate; assunzione nuove risorse con aumento di dotazione e mezzi; razionalizzazione delle risorse nelle spese militari anche con riferimento alla riforma del patrimonio immobiliare dismesso; rivedere le missioni internazionali in relazione all’effettivo interesse nazionale.

Casa cambia per il lavoro

Lega e Movimento 5 stelle prevedono di introdurre salario minimo orario; riduzione del cuneo fiscale e semplificazione adempimenti burocratici; riforma complessiva dei voucher; potenziamento dei centri per l'impiego; contrasto alla precarietà e agli effetti del jobs act; potenziamento percorsi di formazione lavorativa.

Casa cambia per la giustizia

Lega e Movimento 5 stelle prevedono misure per tutelare l'indipendenza del CSM; separazione carriera magistratura – politica; semplificazione e riduzione processi; potenziamento della legittima difesa; inasprimento pene per la violenza sessuale; equo indennizzo vittime di reati violenti; riforma prescrizione dei reati; stop depenalizzazioni e svuota carceri; aumenti di pena per furto, rapina, truffa; processi rapidi; class-action per cittadini e imprese; riduzione costi accesso giustizia; contrasto bracconaggio; costruzione nuove carceri; nuove linee guida sul cd. “41-bis” (carcere duro).

Cosa cambia nella lotta alla corruzione

Lega e Movimento 5 stelle prevedono di aumentare le pene per i reati contro la PA; interdizione (DASPO) per i corrotti e corruttori; introduzione dell’agente sotto copertura e dell’agente provocatore; Potenziamento dell’Autorità Nazionale Anti-corruzione; più tutele per il whistleblower; potenziamento delle intercettazioni soprattutto per la corruzione; potenziamento del reato sul voto di scambio politico - mafioso.

Nasce il ministero per le disabilità

Lega e Movimento 5 stelle prevedono un rafforzamento dei fondi sulla disabilità e la non autosufficienza; esclusione dal calcolo dell’ISEE dei trattamenti assistenziali, previdenziali ed indennitari; innalzamento dell’indennità di invalidità civile e l’adeguamento alla pensione sociale.

Come cambierà l'Italia

Lega e Movimento 5 stelle prevedono una riduzione del numero dei parlamentari; introduzione del vincolo di mandato per i parlamentari. potenziamento della democrazia diretta; autonomia regionale e garanzia di fondi in favore degli enti territoriali; introduzione referendum propositivo; soppressione quorum del referendum abrogativo; potenziamento della iniziativa legislativa; trasparenza sui finanziamenti delle fondazioni collegate ai partiti politici; valutazione delle performance dei dirigenti della PA; tagliando alle leggi e semplificazione della PA.

Come tagliare i costi della politica

Lega e Movimento 5 stelle prevedono il taglio dei costi della politica, degli enti inutili e dei privilegi; equiparazione del sistema previdenziale dei parlamentari, consiglieri regionali, ecc. al sistema previdenziale vigente per tutti i cittadini, anche per il passato; riduzione delle auto blu, degli aerei di Stato e dei servizi di scorta personale; taglio delle pensioni d’oro (superiori ai 5.000,00 euro netti mensili) non giustificate dai contributi versati.

Quali misure per la scuola

Lega e Movimento 5 stelle prevedono revisione del sistema di reclutamento dei docenti; superamento del precariato; efficace sistema di formazione; introduzione di strumenti che tengano conto del legame dei docenti con il loro territorio; superamento della “chiamata diretta”; formazione continua per i docenti; revisione dello strumento di alternanza “scuola-lavoro”.

Cosa cambia per l'università

Lega e Movimento 5 stelle prevedono un incremento di risorse destinate all’università e agli Enti di Ricerca; investimenti in innovazione; eliminazione di sprechi; incentivare le partnership pubblico-private che consentiranno un maggior apporto di risorse in favore della ricerca; ampliamento della platea di studenti beneficiari della “No-Tax area”.

Cosa cambia per il turismo

Lega e Movimento 5 stelle prevedono la creazione di un Ministero del Turismo; abolizione della tassa di soggiorno; decontribuzione per le imprese turistiche che assumono giovani; ridefinizione della governance di ENIT e del suo funzionamento finanziario, economico ed operativo.

Quali misure per lo sport

Lege e Movimento 5 stelle prevedono l'implementazione della pratica motoria; garantire e migliorare gli impianti sportivi su tutto il territorio; miglioramento del funzionamento degli organi sportivi; Introduzione di agevolazioni fiscali e contributive per le piccole associazioni sportive dilettantistiche.

Il contratto Lega-5stelle | Sintesi del contratto



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venerdì 18 maggio 2018

CONVOCAZIONE CONSIGLIO COMUNALE a castiglione d'adda -- 21 maggio 2018 ore 18,30

CONVOCAZIONE CONSIGLIO COMUNALE a Castiglione D'Adda

 http://www.comune.castiglionedadda.lo.it/2018/05/convocazione-consiglio-comunale-4/

Il Consiglio Comunale è convocato, presso la Sala Consiliare in Via Roma, 130,  in sessione straordinaria, seduta pubblica, il giorno 21 maggio 2018 alle ore 18:30
ordine del giorno


APPROVAZIONE RELAZIONE ILLUSTRATIVA DELLE RAGIONI E DELLA
SUSSISTENZA DEI REQUISITI PREVISTI PER L'AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE
DEL SERVIZIO DI GESTIONE DEL CENTRO SPORTIVO "A.SPOLDI" - EX ART.34,
COMMA 20, D.L. 18/10/2012, CONVERTITO CON MODIFICHE IN LEGGE 17/12/2012,
N.221.
Proposta N. 35 Ufficio: TECNICO Servizio: TECNICO - Seduta Pubblica

Riforma Pensioni, per Lega e M5S via legge Fornero, sì a quota 100 e quota 41



Riforma Pensioni, per Lega e M5S via legge Fornero, sì a quota 100 e quota 41

 






https://www.leggioggi.it/2018/05/15/riforma-pensioni-lega-m5s-via-legge-fornero-si-quota-100-e-quota-41/?utm_term=126091+-+https%3A%2F%2Fwww.leggioggi.it%2F2018%2F05%2F15%2Friforma-pensioni-lega-m5s-via-legge-fornero-si-quota-100-e-quota-41%2F&acc=33e75ff09dd601bbe69f351039152189&utm_campaign=NEWSLETTER+Leggi+Oggi+-+Newsletter+n.+18+-++2018-05-17&utm_medium=email&utm_source=MagNews&utm_content=23416+-+Newsletter+n.+18+%282018-05-17%29


La tematica forte che ha unito fin da subito Lega e Movimento 5 Stelle è stata, senza ombra di dubbio, la dura opposizione nei confronti della legge Fornero per quel riguarda la Riforma Pensioni, approvata nel 2011 dal Governo Monti. (Leggi chi votò a favore della riforma Fornero). La Lega di Matteo Salvini, durante tutta la campagna elettorale, ha chiesto più volte di abolirla, parlando espressamente di “infame Legge Fornero”. Il Movimento 5 Stelle, usando toni diversi, idem. Per questo motivo, se dovesse partire il nuovo governo, questo tema si troverà sicuramente all’interno del programma condiviso.
Le due formazioni politiche potrebbero decidere di realizzare una riforma delle pensioni basata sulla “quota 100” e sulla “quota 41”, proposte già molto discusse nel periodo elettorale. Anche la proroga dell’opzione donna potrebbe essere trattata e discussa in un ipotetico governo Lega M5S.
La “quota 100” consiste nella possibilità per i lavoratori di andare in pensione quando, sommando gli anni di contributi con l’età del pensionando, si raggiunge appunto il numero 100. Qualcuno aveva ipotizzato che probabilmente l’età minima anagrafica per andare in pensione sarebbe stata di 64 anni con un minimo contributivo di 36 anni. Specifichiamo che nel contratto di governo definitivo pubblicato poche ore fa, non viene menzionato né il minimo contributivo, né l’età minima anagrafica.
La “quota 41”, invece, prevede che chiunque abbia lavorato per almeno 41 anni, con al massimo due anni di contributi figurativi, potrà andare in pensione senza alcuna penalizzazione e a prescindere dalla sua età anagrafica. In ogni caso, resterà intatta l’aspettativa di vita come criterio per l’età di pensionamento e sarà stabilito un tetto massimo di spesa pensionistica annua di 5 miliardi per il superamento dei tetti fissati dalla Legge Fornero.
Queste prime due proposte permetterebbero di anticipare la pensione di circa 3 anni per la maggior parte dei lavoratori, mentre la proroga dell’opzione donna consentirebbe un anticipo più consistente alle sole lavoratrici, ma con una contropartita: il ricalcolo contributivo della prestazione.
Il tecnico della Lega, Alberto Brambilla, ha spiegato al Sole 24 Ore: “Il nostro lasciapassare per l’Europa e per i mercati è il mantenimento degli stabilizzatori automatici, ovvero l’adeguamento dei requisiti alla speranza di vita e i coefficienti di trasformazione. Senza quelli diventa difficile difendere la nuova flessibilità che vogliamo”. E fa sapere che le coperture ci sono: verrebbe chiusa l’Ape social e rivisti i trattamenti per i lavoratori addetti alle attività usuranti.
Per approfondire consulta il nostro Speciale Riforma Pensioni
art. tratto da leggioggi.it redazione




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mercoledì 16 maggio 2018

la provincia di lodi proroga lo stop ai tir sulla strada 591 a castiglione d'adda

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tir e provincia di lodi ....monitorare il traffico con determinazione e fare convenzioni con polizie locali paesi limitrofi per la sicurezza pubblica.
lista civica il progresso di castiglione


art.tratto da il cittadino lodi 

Lega chiama elettori a gazebo Lettera inviata ai segretari per prenotare piazze nel weekend

Lega chiama elettori a gazebo

Lettera inviata ai segretari per prenotare piazze nel weekend

 
  © EPA ROMA, 14 MAG - Anche la Lega vuole ascoltare il parere dei propri elettori sull'intesa con i 5S per la formazione del nuovo governo: l'ufficio organizzativo federale ha inviato una lettera ai segretari regionali e provinciali per invitarli a prenotare le piazze per il prossimo weekend per "consentire lo svolgimento di una consultazione tra la cittadinanza sul così detto 'Contratto di governo'. Ogni gazebo - si legge nella lettera - dovrà dotarsi di un'urna per raccogliere le schede votate".  
 
 
  http://www.dire.it/14-05-2018/202157-governo-19-e-20-maggio-i-gazebo-della-lega-per-votare-il-contratto/
 
ROMA – Arriva la “gazebata consultiva ‘contratto di governo’“. E’ l’iniziativa che le Lega ha deciso di mettere in campo per questo fine settimana per interpellare i militanti sull’accordo di governo con i Cinque stelle. Se i grillini voteranno online su Rousseau, i leghisti scelgono la piazza.
Ecco il testo della lettera recapitata ai coordinatori regionali e provinciali: “Cari segretari, vi chiedo con la presente di attivarvi fin da subito alla prenotazione delle piazze per i giorni di sabato 19 e domenica 20 maggio per consentire lo svolgimento di una consultazione tra la cittadinanza sul cosiddetto ‘contratto di governo’. Vista l’imminenza dell’iniziativa, vi forniremo tutti i file necessari per permettervi di stampare direttamente il materiale, dato che non ci saranno i tempi tecnici per potervi recapitare il materiale cartaceo. Ogni gazebo dovrà dotarsi di un’urna dove raccogliere le schede votate. Seguiranno a strettissimo giro ulteriori istruzioni e i file grafici necessari”.

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festival del gnocco fritto a san colombano al lambro 8/9/10 giugno 2018

L'immagine può contenere: testo, spazio all'aperto e cibo
  Continua il TOUR del Festival de IL GNOCCO FRITTO, questa volta in una location suggestiva come il Castello di San Colombano al Lambro, in un festival che racchiude i sapori di una terra ricca di profumi e sapori come l'Emilia Romagna.
Farà da padrone lo gnocco fritto accompagnato con i salumi e formaggi del territorio, ma non solo. Troverete tigelle, ravioli di pasta fresca, anolini e tantissimi altri prodotti che questa terra ci regala.
In una location dove tra i sapori dell'Emilia Romagna , lambrusco e birre artigianali locali, vi faremo vivere un evento straordinario.
#romagna #emilia #sancolombano #castello

naturarte 2018 a bertonico

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martedì 15 maggio 2018

Multa: cosa scrivere nel ricorso

Multa: cosa scrivere nel ricorso 

 https://www.laleggepertutti.it/206168_multa-cosa-scrivere-nel-ricorso

 

 Multa: cosa scrivere nel ricorso

Tutte le possibili contestazioni da sollevare nell’atto di ricorso contro la contravvenzione per violazione del codice della strada da depositare al giudice di pace.
Siamo nell’era di internet e dei moduli prestampati (spesso anche gratuiti). Tutto sembra dover rispettare regole automatizzate, fissate da intelligenze artificiali. Tuttavia ci sono questioni che i computer non potranno mai definire, non almeno in anticipo. Quando il caso concreto può influire sul risultato finale, allora è quantomeno necessario istruire la macchina sulle variabili. Ecco perché, ad oggi, non esiste ancora un software che dica cosa scrivere nel ricorso contro una multa. Tuttavia, fornendo al consulente le informazioni del caso, è possibile quantomeno tracciare un elenco delle contestazioni che, potenzialmente, il conducente può sollevare contro il verbale. Il che non gli garantisce una vittoria certa, ma – come spesso succede – la possibilità di far centro su un bersaglio è anche proporzionale al numero di frecce di cui si dispone.
Se ti stai chiedendo cosa scrivere nel ricorso contro una multa, voglio metterti in guardia dai facili entusiasmi. Nonostante avrai letto di certo su internet tante notizie relative a sentenze che hanno annullato le contravvenzioni, ciascuna di queste si riferisce a uno specifico caso che potrebbe non corrispondere al tuo. Ecco perché l’atto di impugnazione di una multa non è una formula standard come potrebbe essere (ammesso che lo sia) un contratto di affitto o di comodato. In più, la possibilità di perdere il processo ti pone dinanzi al rischio di pagare le spese processuali alla controparte. Senza contare il fatto che, per piccoli importi, fare ricorso non conviene più, tenendo conto del fatto che, estinguendo la multa nei primi 5 giorni, hai diritto allo sconto del 30%.
Se sei andato avanti nella lettura di questo articolo è perché, nonostante ciò che ti ho appena detto, sei davvero intenzionato a giocare la carta giudiziaria e vuoi proprio sapere cosa scrivere nel ricorso contro la multa. Bene, se davvero questa è la tua intenzione, ti elencherò qui di seguito alcuni dei motivi che, in passato, hanno consentito a tanti altri automobilisti di spuntarla contro la polizia.

Multe con autovelox: segnaletica

Quando si riceve una multa per l’autovelox, la prima cosa da fare è verificare se, sul tratto di strada incriminato, era presente la segnaletica con su scritto “Attenzione: controllo elettronico della velocità”. Questa deve essere posta con «congruo anticipo» rispetto alla postazione. La Cassazione non ha definito un numero di metri preciso; tutto dipende quindi dalla tipologia di strada e dalla velocità consentita. Sulle strade ad alto scorrimento non può essere a meno di 400 metri mentre in quelle cittadine può anche essere più vicino.
Il cartello deve essere visibile: non deve essere oscurato da altra segnaletica o dalla vegetazione, non deve presentare scritte o piegato dal vento.
La postazione non può trovarsi troppo lontana dal cartello anche se la Cassazione ha ritenuto che anche 4 km è una distanza consentita; oltre, invece, bisogna ripetere il segnale.
Con la direttiva Minniti della scorsa estate, è stato chiarito che il cartello fisso al suolo con su scritto “Controllo elettronico della velocità” deve essere accompagnato anche da uno mobile se il tratto di strada in questione non viene comunemente utilizzato per i rilevamenti con apparecchi come tutor o autovelox. Questo per evitare che vecchie segnaletiche, ormai in disuso, piantate qua e là selvaggiamente dalle amministrazioni locali, possano consentire alla polizia di elevare verbali ovunque preferisca.
Per le predette contestazioni, il ricorso da depositare al giudice di pace potrà presentare le seguenti censure:
«Si contesta la multa perché:
  • non preceduta dalla segnaletica imposta dal codice della strada riportante l’avviso agli automobilisti “Controllo elettronico della velocità;
  • perché la segnaletica era poco visibile;
  • perché la segnaletica si presentava troppo vicina [o troppo lontana] rispetto alla postazione di rilevamento della velocità;
  • perché la segnaletica fissa non era accompagnata dalla segnaletica mobile imposta dalla circolare Min. Interno, prot. n. 300/A/5620/17/144/5/20/3».

Se la multa è stata elevata con tutor o autovelox

Quando la multa viene elevata con tutor o autovelox, è necessario che la stessa indichi l’ultima volta che la macchina è stata sottoposta a revisione periodica. Inoltre, se si tratta di una strada ad alto scorrimento con forma rettilinea, purché non sia autostrada, deve indicare le ragioni per cui non si è proceduto alla contestazione immediata del verbale [1].
Di recente la Cassazione ha detto che se ti viene inviata la multa a casa con l’invito a fornire i dati dell’effettivo conducente, può evitare la decurtazione dei punti e anche la seconda multa (che scatta per chi non fa tale comunicazione) se motivi adeguatamente l’impossibilità di ricordare chi aveva in uso il tuo veicolo. Si pensi al caso del titolare dell’auto condivisa con il resto della famiglia. Sul punto leggi Multa: se presti l’auto non rischi più di pagarla.
Per le predette contestazioni, il ricorso da depositare al giudice di pace potrà presentare le seguenti censure:
«Si contesta la multa perché:
  • la contravvenzione non indica la data di ultima taratura avvenuta;
  • non avvenuta la taratura periodica;
  • il verbale non indica le ragioni della omessa contestazione immediata pur essendo ciò consentito dalla natura del tratto di strada».

Multa sulle strisce blu

Sulle strisce blu non si deve pagare la multa solo quando, nelle adiacenze, sono assenti spazi adibiti a parcheggio gratuito. Questo non significa una perfetta coincidenza tra strisce bianche e spazi a pagamento, ma una alternanza ragionevole. Tuttavia il Comune può difendersi depositando una delibera consiliare con cui la zona viene dichiarata a traffico limitato, zona pedonale, centro storico di particolare importanza o rilievo urbanistico. In tal caso il cittadino, per contestare la multa, dovrebbe impugnare al Tar la delibera municipale, cosa che rende il tutto molto più oneroso.
Altro motivo di ricorso è se le strisce blu non sono visibili, ma se all’inizio del marciapiede vi è il cartello stradale (cosiddetta segnaletica verticale), questo è più che sufficiente.
La multa sulle strisce blu può essere elevata dall’ausiliare del traffico, ma si può chiedere al Comune di esibire la delibera che ha nominato o assunto l’ausiliare e che detta delibera ne delimiti i poteri.
Alcune sentenze hanno riconosciuto la nullità della multa se il parchimetro non consente di pagare la sosta con la carta di credito o se è completamente rotto e nelle vicinanze non ve ne è un altro funzionante. Sul punto ti consiglio di leggere la nostra guida: Come contestare le multe sulle strisce blu.

Multa al semaforo rosso

Di solito un motivo ricorrente per impugnare le multe al passaggio del semaforo rosso è la durata del giallo. Anche se la giurisprudenza della Cassazione ha chiarito che non vi sono durate prestabilite per legge, si ritiene che il giallo non possa durare meno di 3 secondi. Con la conseguenza che, se lo spazio per superare l’incrocio è inferiore, è verosimile che il conducente, passato regolarmente dinanzi al semaforo, sia stato ugualmente multato per non aver avuto il tempo di passare al di là della strada. Molti Comuni hanno subito il sequestro dei semafori per via di tale contestazione, anche se poi molte inchieste si sono chiuse con un nulla di fatto.
Leggi la guida: Multa al semaforo rosso: come contestarla.
Le altre contestazioni sono pressoché inutili: inutile dire che la telecamera deve essere presegnalata (non è vero) o che la contestazione deve essere immediata (non è vero neanche questo). Vero è che il photored deve essere sottoposto a taratura almeno una volta all’anno e, come per l’autovelox, anche in questo caso il verbale deve indicare l’ultima volta in cui è stato eseguito il controllo. Diversamente il verbale è nullo. Altrettanto la targa dell’auto deve essere chiaramente visibile in entrambe le foto scattate dalla polizia.
Il verbale deve indicare se l’apparecchio è predisposto per entrare in funzione dopo un tempo prefissato dall’inizio del segnale rosso, dovendo peraltro indicare quale sia tale eventuale tempo.
Anche l’errata indicazione della data e dell’ora dell’infrazione costituisce un motivo di nullità se l’automobilista riesce a dimostrare che in quel determinato frangente non si trovava nel luogo della contestazione.
Per le predette contestazioni, il ricorso da depositare al giudice di pace potrà presentare le seguenti censure:
«Si contesta la multa perché:
  • dalle foto non è chiara la targa dell’auto oggetto di contravvenzione;
  • la durata della luce semaforica gialla è inferiore a 3 secondi;
  • il ricorrente non si è mai trovato nel luogo e nell’ora indicata nel verbale; ciò può essere dimostrato con apposite prove nel corso del presente procedimento».

Se la multa arriva tardi

La multa deve essere spedita dalla polizia entro il novantesimo giorno dall’infrazione: non ci sono eccezioni se non per chi ha un’auto con targa estera, la cui identificazione non è immediata e richiede più tempo. Anche questo è un facile motivo di ricorso che riguarda la generalità degli automobilisti.

Multe elevate dagli ausiliari del traffico

Gli ausiliari del traffico sono legittimati a contestare le multe solo per le auto che non pagano la sosta sulle strisce blu o che l’hanno posizionata in seconda fila impedendo l’uscita o l’entrata dalle suddette strisce blu; allo stesso modo possono contravvenzione chi sosta sulle strisce gialle destinate ai mezzi pubblici. Tutte le altre multe elevate dagli ausiliari del traffico sono illegittime e possono essere contestate.
Leggi sul punto Ricorso contro multe ausiliari traffico: come vincere.

Multe incomplete

La multa non si paga se non viene indicata la violazione commessa. Il verbale deve indicare il comportamento commesso dall’automobilista e la norma da questi violata. La non corretta indicazione di uno dei due elementi consente di fare ricorso. Il codice della strada stabilisce uno specifico contenuto formale della multa. Essa deve contenere:
  • l’indicazione del giorno, dell’ora e della località nei quali la violazione è avvenuta;
  • l’indicazione, del giorno, dell’ora e della località nei quali è avvenuta la redazione del verbale;
  • le generalità e la residenza del trasgressore;
  • gli estremi della patente di guida;
  • il tipo di veicolo contravvenzionato;
  • gli estremi della targa;
  • una sommaria esposizione del fatto;
  • l’indicazione della norma violata;
  • eventuali dichiarazioni del trasgressore;
  • l’autorità competente a decidere di un eventuale ricorso.
L’eventuale imprecisione di uno degli elementi indicati e, a maggior ragione, la sua mancanza può far scattare l’annullamento della multa, ma non sempre: l’errore determina l’illegittimità del verbale solo quando causa incertezza sugli elementi costitutivi dell’illecito, impedendo all’automobilista di difendersi davanti al giudice.

Quando la multa arriva con ingiunzione del Comune

Quando non paghi la multa nei 60 giorni ti arriva, di norma, la cartella di pagamento dell’Agente della Riscossione. Tuttavia il Comune potrebbe provvedere in autonomia al recupero delle somme con la cosiddetta ingiunzione fiscale. Affinché questa sia valida, però, almeno 120 giorni prima l’amministrazione deve spedire all’automobilista un dettaglio delle iscrizioni a ruolo. Inoltre l’ingiunzione fiscale va notificata  «entro il 31 dicembre del terzo anno successivo a quello in cui l’accertamento è divenuto definitivo». Se il Comune non rispetta questo termine scatta una decadenza: in pratica non è più possibile la riscossione dell’importo.
Infine, per essere valida, l’ingiunzione fiscale deve contenere allegato il verbale della polizia.
Sul punto leggi Multa del Comune: come vincere il ricorso.

note

[1] Cass. sent. n. 25030/17 del 23.10.2017.
[2] Cass. ord. n. 9555/18 del 18.04.2018.

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Associazioni sportive e tasse: il regime fiscale

Associazioni sportive e tasse: il regime fiscale

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 Associazioni sportive e tasse: il regime fiscale

Agevolazioni per società dilettantistiche, che facciano parte o meno del Terzo settore. I benefici del sistema forfettario, la tracciabilità ed il bonus sport.
Promuovere lo sport, specialmente tra i più giovani, è, senza dubbio, un’attività che fa onore non solo a chi si prende quest’onere ma anche ad un intero Paese. Non si tratta di sfornare a tutti i costi dei nuovi campioni che facciano sentire l’inno nazionale quando arrivano sul gradino più ampio del podio di un’Olimpiade o di un campionato mondiale, ma soprattutto di creare nei ragazzi la mentalità del confronto con gli altri e della sana competizione, l’umiltà del saper perdere e la grinta del sapersi rialzare, di non arrendersi alle difficoltà, di lavorare per una vittoria nel rispetto delle regole, dei compagni e degli avversari, sia che pratichino uno sport di squadra sia che lo facciano a livello individuale. Fare tutto ciò, però, significa sostenere dei costi. A tutti gli effetti, le associazioni sportive devono pagare le tasse ma possono usufruire di un regime fiscale che consente diverse agevolazioni, che siano o meno iscritte al Registro Unico Nazionale degli Enti del Terzo settore. Insomma, anche per fare quello che si potrebbe denominare un servizio alla collettività (questo dovrebbe essere il loro scopo), le associazioni sportive devono fare i conti con il Fisco. Vediamo come funziona il loro regime fiscale e come possono pagare meno tasse.

Associazioni sportive e tasse: le regole generali

Le associazioni sportive possono decidere il regime fiscale da adottare per pagare le tasse a seconda della loro natura. In quanto enti non commerciali, ci sono, innanzitutto, delle regole generali contemplate nel Tuir [1] che riguardano:
  • il reddito complessivo;
  • il regime forfettario;
  • gli oneri deducibili;
  • la detrazione d’imposta per gli oneri;
  • la natura degli enti di tipo associativo.

Associazioni sportive: il reddito complessivo

Il reddito complessivo degli enti non commerciali – e quindi anche delle associazioni sportive – è formato da:
  • redditi fondiari;
  • redditi di capitale;
  • redditi di impresa e diversi.
Si intende che questi redditi siano ovunque prodotti e qualunque sia la loro destinazione, ad esclusione:
  • dei redditi esenti dall’imposta;
  • dei redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta o ad imposta sostitutiva.
Non concorrono alla formazione del reddito delle associazioni sportive:
  • i soldi racconti pubblicamente in modo occasionale, anche sotto forma di offerte di beni di modico valore o di servizi ai sovventori durante celebrazioni, ricorrenze o campagne di sensibilizzazione;
  • i contributi della Pubblica amministrazione per lo svolgimento convenzionato o in regime di accreditamento di attività a scopo sociale esercitate in conformità ai fini istituzionali degli enti non commerciali.
Questi proventi non devono superare il limite annuo complessivo fissato con apposito decreto ministeriale, attualmente pari a 51.645,69 euro.
In sintesi, dunque, costituiscono reddito imponibile delle associazioni sportive dilettantistiche:
  • la parte dei proventi che eccede il limite di 51.645,69 euro;
  • i proventi ricavati oltre l’ambito delle due manifestazioni per periodo d’imposta.
Le spese che riguardano beni e servizi adibiti in modo promiscuo all’esercizio di attività commerciali e di altre attività si possono dedurre per la parte relativa al rapporto tra:
  • ricavi e altri proventi che concorrono alla formazione del reddito di impresa;
  • e tutti i ricavi e proventi.
Per quanto riguarda, invece, gli immobili utilizzati promiscuamente si possono dedurre la rendita catastale o il canone di affitto anche finanziario per la parte dell’importo relativo al rapporto appena citato.

Associazioni sportive: il regime fiscale forfettario

Le associazioni sportive senza scopo di lucro e non riconosciute come enti del Terzo settore, comprese quelle non riconosciute dal Coni o dalle Federazioni sportive nazionali, purché riconosciute da Enti di promozione sportiva, possono scegliere il regime fiscale forfettario [2] a patto che:
  • nel periodo d’imposta precedente a quello di riferimento non siano stati conseguiti proventi derivanti dall’esercizio di attività commerciali superiori a 400.000 euro (erano 250.000 euro fino al 2016);
  • il regime venga attuato in modo corretto;
  • la scelta venga comunicata all’Agenzia delle Entrate barrando l’apposita casella del quadro VO della dichiarazione Iva e venga comunicata anche alla Siae.
In questo caso, il reddito imponibile è determinato:
  • applicando all’ammontare dei proventi raccolti durante l’esercizio di attività commerciali il coefficiente di redditività del 3%;
  • aggiungendo a tale importo le plusvalenze patrimoniali dei beni relativi all’impresa se:
o   sono realizzate mediante cessione a titolo oneroso;
o   sono realizzate mediante il risarcimento per la perdita o il danneggiamento dei beni;
o   se i beni vengono assegnati ai soci o destinati a finalità estranee all’esercizio dell’impresa [3];
Per poter beneficiare del regime agevolato, e quindi pagare meno tasse, le associazioni sportive devono anche redigere un apposito rendiconto, tenuto e conservato, nel quale annotare le entrate e le spese relative a ciascuna manifestazione.
Per quanto riguarda la modalità di tassazione dei proventi che superano i limiti previsti, sulla base di quanto disposto dal TUIR, si ritiene che debbano essere considerati:
  • come redditi diversi, nel caso in cui i proventi siano stati conseguiti nell’ambito di due eventi, ma superino il limite di 51.645,69 euro;
  • come componenti del reddito di impresa, nel caso in cui i proventi siano stati conseguiti dal terzo evento.

Associazioni sportive: la tracciabilità dei pagamenti

Fino a ieri, se le associazioni sportive dilettantistiche violavano la tracciabilità dei pagamenti eseguiti a loro favore o dei versamenti per importi di almeno 1.000 euro, l’Agenzia delle Entrate poteva disconoscere il regime fiscale agevolato di queste società.
Oggi, però, le cose sono cambiate. Chi sgarra, paga. Chi, cioè, viola tale tracciabilità non perde il regime agevolato ma deve pagare una sanzione fissa [4]. Ciò succede se si verifica:
  • l’omissione di qualsiasi comunicazione richiesta dagli uffici dell’Agenzia o dalla Guardia di Finanza al contribuente o a terzi nell’esercizio dei poteri di verifica ed accertamento in materia di imposte dirette e di Iva;
  • l’invio di tali comunicazioni con dati incompleti o non veritieri;
  • la mancata restituzione dei questionari inviati al contribuente o a terzi nell’esercizio dei poteri sopra citati o la loro restituzione con risposte incomplete o non veritiere;
  • l’inottemperanza all’invito a comparire e a qualsiasi altra richiesta fatta dagli uffici dell’Agenzia o dalla Guardia di Finanza nell’esercizio dei poteri loro conferiti.

Associazioni sportive del Terzo settore: il regime forfettario

Ci sono altre disposizioni che interessano il pagamento delle tasse ed il regime fiscale delle associazioni sportive dilettantistiche non commerciali che decidono di iscriversi al Registro Unico Nazionale degli enti del Terzo settore. Anche per queste realtà esiste un regime forfettario disciplinato da una recente normativa [5].
Questi enti possono scegliere la determinazione forfettaria del reddito di impresa applicando all’ammontare dei ricavi ottenuti nell’esercizio delle attività con modalità commerciali il coefficiente di redditività e aggiungendo l’ammontare dei componenti positivi di reddito.
Nel dettaglio, per le attività di prestazioni di servizi devono essere applicati questi coefficienti:
  • ricavi fino a 130.000 euro: coefficiente del 7%;
  • ricavi da 130.001 a 300.000 euro: coefficiente del 10%;
  • ricavi per oltre 300.000 euro: coefficiente del 17%.
Per altre attività, i coefficienti sono:
  • ricavi fino a 130.000 euro: coefficiente del 5%;
  • ricavi da 130.001 a 300.000 euro: coefficiente del 7%;
  • ricavi per oltre 300.000 euro: coefficiente del 14%.
Gli enti che esercitano contemporaneamente entrambe le attività, cioè prestazione di servizi ed altro, devono applicare il coefficiente relativo all’attività prevalente.
L’opzione deve essere riportata sulla dichiarazione dei redditi ed ha effetto dall’inizio del periodo d’imposta durante il quale viene esercitata fino a quando non è revocata e, comunque, per un triennio.

Associazioni sportive: il bonus sport

La Legge di Bilancio 2018 [6] prevede un credito d’imposta per favorire erogazioni libere destinate alla ristrutturazione di impianti sportivi pubblici.
Il credito è pari al 50% delle erogazioni e viene riconosciuto nel limite del 3 per mille dei ricavi annui.
Questo credito d’imposta spetta alle imprese che effettuano queste donazioni:
  • in denaro;
  • per un importo non superiore ai 40.000 euro;
  • nel corso del 2018;
  • finalizzate ad interventi di restauro o di ristrutturazione di impianti sportivi pubblici;
  • destinate anche a soggetti concessionari.
C’è un ulteriore credito d’imposta riconosciuto per l’ammodernamento degli impianti sportivi delle società di calcio di tutte le categorie esclusa la Lega di serie A, quindi appartenenti a:
  • Lega di serie B;
  • Lega Pro (ex serie C);
  • Lega nazionale dilettanti.
In questo caso, il credito d’imposta è pari al 12% dell’ammontare degli interventi di ristrutturazione degli impianti, fino a un massimo di 25.000 euro.

note

[1] Artt. 143-150 Tuir.
[2] Legge n. 398/1991.
[3] Art. 86 Tuir.
[4] Art. 11 Dlgs. n. 471/1997.
[5] Dlgs. n. 117/2017.
[6] Art. 1 co. 363 legge n. 205/2017.

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