sabato 24 marzo 2018

naturarte ventennale alla bpl a lodi

L'immagine può contenere: sMS

problemi e confronto aperto a castiglione d'adda .....art.tratto da il cittadino lodi


 il prossimo consiglio comunale sara' oggetto di confrnoto ed analisi approfondita su queste materie nell'interesse del beneficio generale di tutti i cittadini e della buona amministrazione.

lista civica il progresso di castiglione
 L'immagine può contenere: sMSart. tratto da il cittadino lodi

Piste ciclabili, il 3 aprile si apre il bando ‘Comuni in pista’ per finanziamenti a tasso zero

http://www.casaeclima.com/ar_34405__piste-ciclabili-dal-tre-aprile-bando-comuni-in-pista.html?mc_cid=2e36de5ffb&mc_eid=c407fb72cd
link web 


A disposizione degli Enti locali 50 milioni di euro di mutui a tasso zero per la realizzazione o la ristrutturazione di piste ciclabili, ciclodromi e strutture di supporto
Venerdì 23 Marzo 2018

Dal 3 aprile 2018 alle ore 10.00 sarà possibile inviare le richieste di ammissione al bando “Comuni in pista -#sullabuonastrada”, il progetto del Credito Sportivo in collaborazione con Anci e Federciclismo che prevede la possibilità per i Comuni italiani di ottenere un finanziamento a tasso zero finalizzato a sviluppare la rete delle piste ciclabili.
Grazie al Protocollo d’Intesa sottoscritto da ICS, ANCI e FCI, sono a disposizione degli Enti locali 50 milioni di euro di mutui a TASSO ZERO per la realizzazione o la ristrutturazione di piste ciclabili, ciclodromi e strutture di supporto. I mutui, della durata massima di 15 anni e da stipulare entro il 31/12/2018, consentiranno all’Ente locale ammesso di godere del totale abbattimento degli interessi, su uno o più mutui, sino all’importo massimo complessivo di 3 milioni di euro che raddoppia a 6 milioni di euro se il beneficiario è un'Unione di Comuni o Comuni in forma associata, un Comune capoluogo, una Città metropolitana o una Provincia. Sarà possibile ottenere mutui anche per somme e durate superiori, verranno comunque assicurate condizioni molto agevolate per la parte eccedente.
I progetti presentati dovranno essere definitivi o esecutivi e ciascuna istanza dovrà essere relativa ad un solo progetto o lotto funzionale. Le richieste pervenute saranno esaminate con procedura a sportello ed ammesse a contributo fino ad esaurimento delle risorse stanziate. La richiesta di ammissione al bando dovrà pervenire tramite Pec all’indirizzo icspisteciclabili@legalmail.it a partire dalle ore 10.00 del 03/04/2018 e non oltre le ore 24 del 02/07/2018, tutta la documentazione da allegare alla richiesta è presente sul sito del Credito Sportivo all’indirizzo: http://www.creditosportivo.it/banditassozero/comuni_in_pista.html
Per informazioni e maggiori dettagli: Numero Verde gratuito 800.298.278 oppure prontocomuni@creditosportivo.it

Italo Treno 2018: assume tantissimi diplomati

Italo Treno 2018: assume tantissimi diplomati

 Italo Treno 2018: assume tantissimi diplomatihttps://business.laleggepertutti.it/30247_italo-treno-2018-assume-tantissimi-diplomati

 

Assunzioni Italo Treno 2018: nuove offerte di lavoro e tante posizioni aperte per diplomati. Si cercano hostess e steward di bordo. Ecco tutti i dettagli
Italo Treno ha lanciato tantissime nuove offerte di lavoro. Le posizioni lavorative di Italo Treno riguardano anche giovani diplomati senza esperienza. Italo Treno, infatti, è alla ricerca di personale per assunzioni stage, anche in vista di un nuovo programma di espansione in Italia. Gli stipendi, con contratti di apprendistato, partono da 1.100 euro, che possono arrivare fino a 1.500 euro mensili per chi è a bordo dei treni (con festivi, notturni e trasferte) e 1.300 per chi rimane in stazione. Il Gruppo ha aperto le selezioni per vari profili, tra cui Hostess e Steward da formare e assumere in azienda. Ci sono, però, anche altre posizioni aperte in altre sedi. Ecco le informazioni utili: vediamo, dunque, quali le posizioni aperte, come candidarsi, quali i requisiti e le sedi di lavoro.

Italo Treno: le nuove offerte di lavoro

Italo Treno ha aggiornato le sue offerte lavorative. Al momento l’azienda sta cercando soprattutto Hostess e Steward di bordo da assumere a Milano. Ci sono, però, anche altre posizioni aperte in altre sedi. Vediamo quali.

Italo Treno assume Hostess e Steward

Partiamo dal profilo professionale più ricercato attualmente dall’azienda. Come anticipato, infatti, Italo Treno in questo periodo sta ricercando soprattutto Hostess e Steward di bordo.
Le opportunità sono rivolte a giovani anche senza esperienza. Ecco le caratteristiche del profilo professionale ricercato.
Il personale Hostess/ Steward svolge le mansioni di accoglienza e ospitalità dei viaggiatori, curandone il comfort e le relazioni a bordo treno. Cura il decoro ed il riordino degli ambienti, mantenendo gli standard qualitativi e di presentazione nel rispetto delle procedure aziendali e rappresenta nello stile e nei comportamenti il brand ed i valori di Italo. Hostess e steward instaurano un rapporto di fiducia con i clienti a bordo treno e in stazione offrendo ad ogni interazione ascolto attivo e partecipe, professionalità, passione ed educazione. Il personale ricercato è chiamato a gestire il processo di informazione offrendo supporto ai clienti ed una continua assistenza per qualsiasi richiesta inoltrata, gestendola in prima persona nel rispetto delle procedure o seguendo le istruzioni del Responsabile. Garantisce il servizio catering a bordo treno come definito ed indicato dalle istruzioni operative aziendali. Promuove ed effettua attività di vendita e controllo dei biglietti in stazione e a bordo treno. Effettua attività di vendita di prodotti e servizi in funzione delle esigenze e delle direttive aziendali.


Hostess e Steward: requisiti richiesti:

  • Titolo di studio Diploma;
  • Ottima conoscenza della lingua Italiana;
  • Inglese fluente;
  • Conoscenza di una seconda lingua straniera (preferenziale);
  • Disponibilità a lavorare su turni e fuori dal distretto di assegnazione;
  • Disponibilità a lavorare nei festivi;
  • Disponibilità ad erogare il servizio di catering a bordo treno;
  • Disponibilità ed attitudine alla vendita;
  • Standing curato.
Sono gradite esperienze di lavoro pregresse in alberghi, tour operators, crociere, compagnie aeree o esperienze all’estero. La conoscenza di una seconda o terza lingua straniera costituirà un requisito preferenziale.
La presente selezione è indirizzata a candidature disponibili a lavorare sulla sede di Milano. Tipologia contrattuale: contratto di Apprendistato della durata di 24 mesi.

Italo treno:  altre selezioni e offerte di lavoro

Nel corso dell’anno, inoltre, Italo Treno seleziona anche Operatori di Impianto con assunzioni a tempo indeterminato.

Operatori di Impianto con assunzioni a tempo indeterminato

Gli Operatori di Impianto si occupano di attività di preparazione, messa in servizio, stazionamento e controllo tecnico dei rotabili. Svolgono attività di movimentazione dei rotabili e sono di supporto per la gestione delle anomalie di esercizio e di tutte le attività svolte dai fornitori. Inoltre, provvedono al controllo quantitativo e qualitativo nei confronti dei fornitori e controllano l’asset del materiale rotabile.
Per questo ruolo si ricercano, per lo più, diplomati in ambito tecnico, preferibilmente in Elettrotecnica. Devono essere disponibili a trasferirsi nelle sedi di riferimento e a lavorare su turni h24, anche nei giorni festivi. Si richiedono una capacità visiva di 10/10, senza correzioni, e un perfetto senso cromatico. Le assunzioni possono essere effettuate anche a tempo indeterminato, dopo un adeguato periodo di formazione per conseguire l’abilitazione al ruolo.

Nuove assunzioni Italo treno: come candidarsi

Gli interessati alle assunzioni ed alle offerte di lavoro di Italo Treno possono visitare la pagina dedicata alle carriere del Gruppo. Dalla stessa è possibile prendere visione delle posizioni aperte e candidarsi online, inviando il curriculum tramite l’apposito form. Più in particolare, una volta visualizzata la pagina, occorre compilare il modulo in fondo alla stessa per inviare i propri dati. A quel punto il sistema invierà un messaggio di posta elettronica all’indirizzo mail indicato dai candidati, contenente le istruzioni relative alle modalità per l’invio del curriculum vitae.

Italo Treno assume Hostess e Steward: come candidarsi

Come anticipato, i profili professionali più ricercati attualmente dall’azienda sono le figure di Hostess e Steward di bordo. Per tutti i dettagli clicca qui; per inviare la tua candidatura, clicca ecco il link.


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Come il fisco fa i controlli sulle persone fisiche

Come il fisco fa i controlli sulle persone fisiche

 https://www.laleggepertutti.it/198790_come-il-fisco-fa-i-controlli-sulle-persone-fisiche

Come il fisco fa i controlli sulle persone fisiche

Non solo imprenditori, lavoratori autonomi e liberi professionisti: anche i lavoratori dipendenti e i disoccupati finiscono sotto la lente dell’Agenzia delle Entrate. Ecco come.
Liste selettive: è questa la parola chiave su cui si basano quasi sempre i controlli fiscali sui contribuenti. L’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza, di solito con cadenza annuale, stilano le liste di coloro che sono a maggior rischio evasione e focalizzano, in modo differente, i controlli su macro categorie di contribuenti: grandi contribuenti, medie imprese, imprese minori e lavoratori autonomi, enti non commerciali e, infine, persone fisiche tra le quali vi rientrano tutti i tipi di lavoratori e non, ivi compresa la categoria dei dipendenti. E non conta il fatto che questi ultimi abbiano un reddito fisso e certo, erogatogli dall’azienda in modo tracciabile e su un conto corrente “trasparente”; nulla esclude, infatti, che possano avere altre fonti di entrata non dichiarate come, ad esempio, redditi da locazione in nero, proventi da un secondo lavoro non regolarizzato, vendite tramite internet non fatturate, ecc. In questo scenario non si salvano neanche i disoccupati, ai quali – seppur non al centro dei grandi controlli – è comunque riservata attenzione per verificare la compatibilità degli eventuali beni intestati: una casa, un’auto o altri beni di lusso che difficilmente potrebbero permettersi nelle loro condizioni.
A cambiare tra le varie categorie di contribuenti sono ovviamente le metodologie dei controlli. Se, ad esempio, sui lavoratori autonomi e sugli imprenditori acquista particolare importanza il controllo formale della dichiarazione dei redditi e la verifica degli studi di settore, sui lavoratori dipendenti lo strumento di maggio ausilio è il redditometro, accompagnato ora dal nuovo algoritmo che controlla la giacenza sui  conti: il risparmiometro. Ma procediamo con ordine e vediamo come il fisco fa i controlli sulle persone fisiche.

La strategia di controllo sulle persone fisiche

Indubbiamente, tra tutte le macro categorie di contribuenti, quella delle persone fisiche è la più variegata e ampia. La relativa strategia di controllo si basa su:
  • controlli automatizzati e formali delle dichiarazioni dei redditi;
  • accertamenti parziali automatizzati (soprattutto in relazione a redditi di lavoro dipendente, di fabbricati e di capitale);
  • accertamenti sintetici (attraverso l’analisi degli elenchi dei possessori di beni di lusso in leasing, delle auto di lusso, di particolari incrementi patrimoniali), con particolare utilizzo del redditometro;
  • verifica degli eventuali trasferimenti fittizi della residenza fiscale in Paesi a fiscalità privilegiata.

Chi fa i controlli

Principio di base per le verifiche fiscali fatte dallo Stato è quello della cooperazione, detta compliance, tra chi controlla e chi è controllato. L’agenzia delle entrate è l’ente che si occupa, fattivamente, nei diversi modi, di raccogliere da diverse banche dati e fonti, tutte le informazioni necessarie a rintracciare eventuali difformità rispetto alle dichiarazioni dei redditi.
L’Agenzia delle entrate a sua volta si vale dei propri ispettori e della Guardia di Finanza.

Chi sono gli informatori?

Ovviamente l’agenzia delle entrate non ottiene queste informazioni solo tramite le denunce dei redditi dei cittadini ma anche da altre fonti che sono livelli propri informatori. Lo sono gli istituti di credito, le banche, le assicurazioni, le pubbliche amministrazioni, i Comuni, gli altri enti locali, persino le società commerciali che forniscono l’elenco di clienti e fornitori. Ma potresti essere tu stesso nel momento in cui concludi un contratto con l’indicazione del tuo codice fiscale (pensa a un affitto, un pacchetto viaggi o a un mutuo).
Ovviamente nessuno verrà ad avvisarti il giorno prima dell’invio dei tuoi dati all’agenzia delle entrate. Le informazioni verranno inviate al fisco per via telematica senza alcun preavviso. Ecco perché il primo modo per evitare problemi con il fisco è tenere una buona contabilità, denunciare tutto e avere un buon commercialista come consulente.

Verifica dei dati nell’Anagrafe tributaria

L’Agenzia delle Entrate può comunque gestire i controlli sulla base delle informazioni che trova all’interno dell’Anagrafe tributaria, la banca dati ove risultano tutti i redditi ricevuti dai contribuenti da parte di privati e pubbliche amministrazioni. Lì potrebbe verificare la presenza, ad esempio, di immobili eventualmente dati in affitto o con un reddito inferiore rispetto al valore di mercato (circostanza che darebbe luogo a un rilassamento).

Verifica dei dati presenti nell’Anagrafe dei conti correnti

In realtà si chiama Anagrafe dei rapporti tributari ed è il maxi database costituito da tutte le informazioni che le banche inviano all’Agenzia delle Entrate. In esso si può trovare di tutto: dal numero dei conti correnti posseduti alla relativa giacenza, dai prelievi (che comunque non possono essere sottoposti a controllo) ai versamenti e bonifici ricevuti (che, invece, vanno sempre giustificati), dalle cassette di sicurezza a tutti i rapporti finanziari intrattenuti come ad esempio i pacchetti titoli.

Separazioni fittizie

Sotto il controllo dell’Agenzia delle Entrate finiscono anche le numerose separazioni fittizie, relative a coppie regolarmente coniugate che si separano consensualmente – però in modo fittizio – al solo fine di ottenere vantaggi fiscali, quali la riduzione delle:
  • imposte sui redditi (attraverso la deducibilità degli assegni periodici corrisposti al coniuge redditualmente più debole e la contemporanea imponibilità, con aliquote minori, in capo a quest’ultimo del medesimo importo, dedotto dal coniuge redditualmente più forte);
  • imposte locali;
  • imposte indirette (registro o IVA) applicabili alle compravendite della prima casa.
Le separazioni fittizie vengono controllate dalla Guardia di Finanza, ma sempre più spesso lo stesso Inps tende a effettuare verifiche a tavolino degli assegni sociali riconosciuti a soggetti che, sebbene formalmente separati, continuano a convivere con l’ex coniuge.

Redditometro

Sicuramente la maggior parte dei controlli fiscali sulle persone fisiche viene realizzato tenendo sotto controllo il volume di spesa da queste sostenuto e la compatibilità dello stesso rispetto al reddito dichiarato. Un algoritmo dell’Agenzia delle Entrate, meglio noto come redditometro, verifica tutte le incongruenze e, se le uscite superano il 20% delle entrate, si innesca un meccanismo volto a verificare la regolarità dei dati dichiarati. Si pensi al caso di una persona che acquista un’auto di 50mila euro con un reddito di poco più di mille euro al mese o a un’altra che abbia intestate due case sebbene abbia un contratto part-time. In pratica, il fisco che nota delle spese eccessive chiama il contribuente a giustificarsi, chiedendogli di dar prova di come si è procurato i soldi per l’acquisto e il successivo mantenimento dei beni (ci sono beni come gli immobili e i veicoli che chiedono infatti degli impegni monetari costanti per tasse e manutenzione).
Sotto la lente d’ingrandimento dell’Agenzia delle Entrate finiscono i beni di lusso, i mutui, i canoni di affitto, i viaggi, le autovetture e i motocicli, le assicurazioni e le polizze vita e tutto ciò che viene acquistato fornendo il codice fiscale (le spese con rilascio dello scontrino restano invece anonime).
Il contribuente può difendersi sostenendo che il maggior reddito (rispetto a quello dichiarato) è stato ottenuto mediante:
  • donazioni (bisognerà fornire una prova documentale della provenienza del reddito);
  • contributi di familiari conviventi titolari di un reddito compatibile con il maggior volume di spesa;
  • altri redditi esenti;
  • redditi già tassati alla fonte come ad esempio le vincite al gioco;
  • risarcimenti del danno (si pensi a un grosso indennizzo da sinistro stradale o da licenziamento);
  • mutui o altri prestiti;
  • un lascito ereditario, ecc.

Il risparmiometro

Di recente, l’Agenzia delle Entrate, nell’ottica di concentrare le proprie analisi sui dati bancari in proprio possesso grazie all’Anagrafe dei rapporti finanziari, ha messo a punto un nuovo strumento che consente di verificare (oltre alle spese sostenute anche) il risparmio del contribuente. Il ragionamento è semplice: un uomo che guadagna 1.500 euro al mese non può avere, sul proprio conto, alla fine dell’anno, 18mila euro perché significherebbe che non ha mai fatto un prelievo e, quindi, che ha “mangiato” con altri redditi evidentemente evasi.

Strumenti di controllo

Gli strumenti che consentono all’AF di esercitare i poteri di controllo possono essere distinti in tre categorie:
  • acquisizione, tramite banche dati o tramite richieste di informazioni a terzi soggetti diversi da quello sottoposto a controllo, di informazioni e notizie utilizzabili per l’accertamento nei confronti di quest’ultimo;
  • invio al soggetto sottoposto o da sottoporre a controllo di richieste di informazioni, dati, documenti o inviti a comparire, per reperire e acquisire elementi utili ai fini dell’accertamento nei suoi confronti;
  • intervento diretto presso i luoghi in cui il soggetto sottoposto a controllo esercita la propria attività o presso locali diversi da quelli di svolgimento dell’attività ma comunque riferibili allo stesso (es. abitazione, autoveicoli, ecc.).

note

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venerdì 23 marzo 2018

WiFi pubblico: al via il Programma europeo, fondi per i Comuni

WiFi pubblico: al via il Programma europeo, fondi per i Comuni: Dal 20 marzo è diventato operativo il Programma “WiFi4EU”, il piano dell’Unione Europea per dotare 8mila comuni di tutta Europa di WiFi gratuito negli spazi pubblici. 

Da questa data Comuni e gestioni associate possono chiedere i fondi ed aderire.



Dal 20 marzo è diventato operativo
il Programma “WiFi4EU”, il piano dell’Unione Europea per dotare 8mila
comuni di tutta Europa di WiFi gratuito negli spazi pubblici. 
Da questa data Comuni e gestioni associate possono registrarsi sul sito www.WiFi4EU.eu:
la registrazione è necessaria per partecipare al bando – che verrà
pubblicato a maggio 2018 - di assegnazione dei voucher, ognuno
dell’importo di 15.000 euro, che il Comune potrà utilizzare per
installare hotspot gratuiti negli spazi pubblici.

 
Per gli Enti interessati, le tappe sono le seguenti:
1. effettuare, a partire dal 20 marzo 2018, la registrazione online del proprio Ente sul portale Ue www.WiFi4EU.eu, nella propria lingua. Non occorre accludere una bozza di progetto per gli hotspot
2. a partire dal 15 maggio 2018, chi
si e' registrato potrà fare domanda per i voucher da 15.000 euro: questi
verranno assegnati sulla base del principio "primo arrivato, primo
servito"
3. nell'estate, la Commissione Europea annuncerà i primi 1000 vincitori dei fondi: saranno almeno 15 per ognuno dei 28 Paesi Ue
4. i Comuni vincitori dei voucher
avranno tempo 18 mesi per installare il WiFi gratuito tramite società di
telecomunicazioni e fornitori internet di loro scelta e nei luoghi
pubblici da loro indicati
I beneficiari possono utilizzare il
buono WiFi4EU anche per finanziare parzialmente un progetto di valore
superiore: in questo caso le attrezzature e i costi di installazione che
superano il valore del buono rientreranno nell’ambito del contratto tra
il fornitore e il beneficiario.
A carico dell’Ente beneficiario
rimangono i costi relativi all’abbonamento a internet e alla
manutenzione delle apparecchiature necessarie per offrire gratuitamente
WiFi di elevata qualità ai cittadini e ai visitatori. In entrambi i casi
la garanzia della copertura dei costi dovrà essere di almeno 3 anni. 
Quello di maggio sarà solo il primo di
cinque bandi che saranno spalmati sui prossimi due anni. I bandi
successivi saranno più ingenti, mentre il valore dei voucher resta fisso
a 15mila euro. Ogni Comune potrà beneficiare di un solo voucher
nell'arco del programma. Chi ha fatto domanda ma non ha ottenuto il
voucher potrà ripresentarla ai bandi successivi. 


Per maggiori dettagli sulle modalità di partecipazione, qui https://ec.europa.eu/digital-single-market/en/faq/wifi4eu-domande-e-risposte è disponibile un elenco di Domande&Risposte.
Per qualunque richiesta di
informazioni, è possibile contattare Mauro Savini, Referente
infrastrutture digitali e innovazione urbana di ANCI: savini@anci.it , 06/68009304, 339/4093704




vedremo se a castiglione d'adda parteciperanno a questa cosa positiva.

chiederemo di aderire con concretezza.

 

lista civica il progresso di castiglione 


giovedì 22 marzo 2018

Bonus assunzione giovani Neet, guida completa

https://www.laleggepertutti.it/198492_bonus-assunzione-giovani-neet-guida-completa

Bonus assunzione giovani Neet, guida completa 

 Bonus assunzione giovani Neet, guida completa

 

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Via libera dall’Inps all’incentivo occupazione giovani che non studiano e non lavorano: come funziona, chi ne ha diritto, come richiederlo.
Arriva l’ok dall’Inps al nuovo incentivo per l’assunzione nell’ambito del programma Garanzia Giovani, o meglio del programma operativo nazionale Iniziativa occupazione giovani: si chiama Incentivo occupazione Neet ed è dedicato ai giovani sino ai 29 anni che non studiano e non lavorano.
L’incentivo, riconosciuto da un recente decreto direttoriale dell’Anpal [1], consiste in un esonero nel versamento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro (sono quindi esclusi premi e contributi Inail) per 12 mesi, e può essere cumulato con il nuovo Bonus occupazione giovani riconosciuto dalla legge di Bilancio 2018. Per l’incentivo, le risorse stanziate sono complessivamente pari a 100 milioni di euro.
Ma procediamo per ordine e vediamo la guida completa sul Bonus assunzione giovani Neet: a quali agevolazioni dà diritto, a chi spetta, come si chiede.

Chi ha diritto al Bonus assunzione giovani Neet

Possono richiedere il Bonus assunzione giovani Neet tutti i datori di lavoro privati, anche non imprenditori, per le assunzioni a tempo indeterminato effettuate dal 1° gennaio al 31 dicembre 2018.
L’assunzione non deve risultare la mera attuazione di un obbligo legale o contrattuale.
La sede di lavoro può essere ubicata in qualsiasi territorio italiano, ad eccezione della provincia autonoma di Bolzano.

Quali contratti beneficiano del Bonus assunzione giovani Neet

L’incentivo è riconosciuto per l’assunzione con contratto a tempo indeterminato, ad eccezione:
  • dei contratti di apprendistato non professionalizzante;
  • dei nuovi voucher, o contratti di prestazioni occasionale;
  • dei contratti a chiamata, o intermittenti;
  • dei contratti di lavoro domestico.
È possibile beneficiare dell’incentivo anche per gli assunti con contratto part time, per gli assunti con contratto di somministrazione a tempo indeterminato e per i soci lavoratori di cooperative.
In caso di assunzione a tempo indeterminato a scopo di somministrazione l’esonero spetta sia per la somministrazione a tempo indeterminato che per la somministrazione a tempo determinato, compresi gli eventuali periodi in cui il lavoratore rimane in attesa di assegnazione.
L’agevolazione non può essere riconosciuta nelle ipotesi di trasformazione a tempo indeterminato di rapporti a termine perché, nelle ipotesi di trasformazione, il giovane non potrebbe essere considerato Neet, cioè non inserito in un percorso di studi, lavoro o formazione.

Quali lavoratori possono essere assunti col Bonus assunzione giovani Neet

Possono beneficiare del Bonus assunzione giovani Neet i lavoratori assunti a tempo indeterminato che:
  • aderiscono al programma Garanzia Giovani, ora programma operativo nazionale Iniziativa occupazione giovani;
  • sono di età compresa tra i 16 e i 29 anni;
  • hanno assolto al diritto-dovere di istruzione e formazione, se minorenni;
  • non sono inseriti in un percorso di studio o formazione.
Per lo stesso lavoratore l’incentivo può essere riconosciuto per un solo rapporto. Dopo una prima concessione non è, pertanto, possibile rilasciare nuove autorizzazioni per nuove assunzioni effettuate dallo stesso o da un altro datore di lavoro, a prescindere dalla causa di cessazione del precedente rapporto e dall’entità dell’effettiva fruizione del beneficio.
Ricordiamo che possono registrarsi al Programma i giovani di età compresa tra i 16 e i 29 anni cosiddetti Neet (dall’inglese: “not engaged in education, employment or training”), cioè non inseriti in un percorso di studi, lavoro o formazione.

A quanto ammonta il Bonus assunzione giovani Neet

L’incentivo all’assunzione consiste, come anticipato, in un esonero contributivo pari al 100% dei contributi previdenziali dovuti all’Inps dal datore di lavoro. L’incentivo non si applica, invece, al riguardo dei premi Inail.
L’incentivo può essere fruito per un massimo di 12 mesi, a pena di decadenza, entro il 29 febbraio 2020, e non può superare 8.060 euro annui per lavoratore assunto: pertanto, la soglia massima di esonero della contribuzione a carico del datore, riferita al periodo di paga mensile è pari a 671,66 euro (8.060,00/12).
Il massimale è proporzionalmente ridotto in presenza di contratto di lavoro part-time, assumendo come riferimento la misura di 21,66 euro (671,66/31) per ogni giorno di fruizione dell’esonero contributivo.
L’incentivo è riconosciuto nei limiti dell’intensità massima di aiuto, pari al 50% dei costi ammissibili [2].

Sospensione Bonus assunzione giovani Neet

Il periodo di godimento dell’agevolazione può essere sospeso esclusivamente nei casi di assenza obbligatoria dal lavoro per maternità, consentendo, in questo caso, il differimento temporale del periodo di fruizione dei benefici.
In ogni caso, però, l’incentivo deve essere fruito, a pena di decadenza, entro il termine perentorio del 29 febbraio 2020. Ciò implica che non sarà possibile recuperare quote di incentivo in periodi successivi rispetto al termine previsto, e l’ultimo mese in cui si potranno operare regolarizzazioni e recuperi di quote dell’incentivo è quello di competenza gennaio 2020.

Cumulo Bonus assunzione giovani Neet

Il Bonus assunzione giovani Neet può essere cumulato con l’incentivo all’occupazione giovanile stabile, o Bonus occupazione giovani, previsto dalla legge di Bilancio 2018; in particolare, il Bonus Neet è fruibile per la parte residua, fino al 100% dei contributi a carico del datore di lavoro.
Di conseguenza, nell’ipotesi di cumulo tra l’esonero contributivo previsto dalla legge di bilancio 2018 e l’incentivo occupazione Neet, la soglia massima annuale di esonero dal versamento dei contributi per il Bonus Neet è pari a 5.060 euro: 8.060 euro totali per l’incentivo occupazione Neet, cui va sottratto l’importo massimo riconoscibile di 3mila euro per l’esonero previsto dalla legge di Bilancio 2018.
L’ammontare massimo, riparametrato su base mensile, è dunque pari a 421,66 euro (5.060/12) e, per rapporti di lavoro instaurati ovvero risolti nel corso del mese, per un importo massimo di 13,60 euro (421,66/31) per ogni giorno di fruizione dell’esonero contributivo
L’agevolazione assunzione giovani Neet può essere riconosciuta anche nell’ipotesi in cui venga instaurato un rapporto di apprendistato professionalizzante, ma soltanto durante il periodo formativo. L’esonero, in questi casi, riguarda la contribuzione ridotta dovuta dai datori di lavoro per i primi dodici mesi di rapporto; per gli anni successivi al primo, il datore di lavoro deve continuare ad applicare le aliquote contributive già previste per la specifica tipologia contrattuale.
Nessun beneficio spetta, invece, in riferimento al periodo di mantenimento in servizio al termine del periodo di apprendistato, anche se compreso nei 12 mesi dall’inizio della fruizione.

A quali condizioni è riconosciuto il Bonus assunzione giovani Neet

Il diritto alla fruizione dell’incentivo è subordinato alle seguenti condizioni:
  • adempimento, da parte del datore di lavoro, degli obblighi contributivi, cioè versamento dei contributi e premi obbligatori;
  • osservanza delle norme poste a tutela delle condizioni di lavoro;
  • rispetto, fermi restando gli altri obblighi di legge, degli accordi e contratti collettivi nazionali nonché di quelli regionali, territoriali o aziendali, se sottoscritti, stipulati dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale;
  • applicazione dei principi generali in materia di incentivi all’occupazione [3]:
    • l’incentivo non spetta se l’assunzione costituisce attuazione di un obbligo preesistente, stabilito da norme di legge o della contrattazione collettiva, anche nel caso in cui il lavoratore avente diritto all’assunzione viene utilizzato mediante contratto di somministrazione;
    • l’incentivo non spetta se l’assunzione viola il diritto di precedenza, stabilito dalla legge o dal contratto collettivo, alla riassunzione di un altro lavoratore licenziato da un rapporto a tempo indeterminato o cessato da un rapporto a termine; questa condizione vale anche nel caso in cui, prima dell’utilizzo di un lavoratore con contratto di somministrazione, l’utilizzatore non abbia preventivamente offerto la riassunzione al lavoratore titolare di un diritto di precedenza per essere stato precedentemente licenziato da un rapporto a tempo indeterminato o perché abbia cessato un rapporto a termine; è comunque necessario che la volontà di beneficiare della precedenza sia espressa per iscritto da parte del lavoratore;
    • l’incentivo non spetta se presso il datore di lavoro o presso l’utilizzatore con contratto di somministrazione sono in atto sospensioni dal lavoro connesse ad una crisi o riorganizzazione aziendale, salvi i casi in cui l’assunzione riguardi lavoratori inquadrati ad un livello diverso da quello posseduto dai lavoratori sospesi, o da impiegare in unità produttive diverse da quelle interessate dalla sospensione;
    • l’incentivo non spetta se l’assunzione riguarda lavoratori licenziati, nei sei mesi precedenti, da parte di un datore di lavoro che, alla data del licenziamento, presentava elementi di relazione con il datore di lavoro che assume, sotto il profilo della sostanziale coincidenza degli assetti proprietari ovvero della sussistenza di rapporti di controllo o collegamento;
  • l’invio tardivo delle comunicazioni telematiche obbligatorie inerenti l’instaurazione e la modifica di un rapporto di lavoro o di somministrazione produce la perdita di quella parte dell’incentivo relativa al periodo compreso tra la decorrenza del rapporto agevolato e la data della tardiva comunicazione.

Compatibilità del Bonus assunzione giovani Neet

L’incentivo occupazione giovani è soggetto ai limiti de minimis; si possono superare questi limiti solo se si realizza un incremento occupazionale netto, ma non si può superare il limite di intensità massima di aiuto [2].
Il requisito dell’incremento occupazionale netto non è richiesto per i casi in cui il posto o i posti occupati sono disponibili a seguito di dimissioni volontarie, invalidità, pensionamento per raggiunti limiti d’età riduzione volontaria dell’orario di lavoro o licenziamento per giusta causa, e non in seguito a licenziamenti per riduzione del personale.

Domanda Bonus assunzione Giovani Neet: adempimenti del datore di lavoro

Per ottenere il bonus Neet occorre inoltrare una domanda preliminare all’Inps, esclusivamente in via telematica, tramite il portale web dell’istituto, indicando i dati relativi all’assunzione effettuata (o da effettuare).
Nello specifico, il datore di lavoro deve dapprima inviare, attraverso il modulo di istanza on-line “Neet”, disponibile all’interno dell’applicazione “Diresco – dichiarazioni di responsabilità del contribuente”, presente nel portale web dell’Inps, una domanda preliminare di ammissione all’incentivo, indicando i seguenti dati:
  • il lavoratore nei cui confronti è intervenuta o potrebbe intervenire l’assunzione a tempo indeterminato;
  • la regione e la provincia di esecuzione della prestazione lavorativa;
  • l’importo della retribuzione mensile media, comprensiva dei ratei di tredicesima e quattordicesima mensilità;
  • la misura dell’aliquota contributiva a carico del datore che può essere oggetto di sgravio;
  • se per l’assunzione intende fruire anche dell’esonero previsto per l’assunzione di giovani dalla legge di Bilancio.
Il modulo è accessibile seguendo il percorso “Accedi ai servizi”, “Altre tipologie di utente”, “Aziende, consulenti e professionisti”, “Servizi per le aziende e consulenti” (autenticazione con codice fiscale e pin), “Dichiarazioni di responsabilità del contribuente”.

Domanda Bonus assunzione Giovani Neet: risposta dell’Inps

L’Inps, a seguito della domanda, mediante i propri sistemi informativi centrali deve:
  • consultare gli archivi informatici dell’Anpal, per sapere se il lavoratore, alla data di assunzione o, nel caso in cui l’assunzione non sia ancora stata effettuata, alla data di invio della richiesta per cui si chiede l’incentivo, sia iscritto al Programma Garanzia giovani, sia profilato e sia stato preso in carico;
  • calcolare l’importo dell’incentivo spettante in base all’aliquota contributiva a carico del datore di lavoro indicata;
  • verificare se sussiste la copertura finanziaria per l’incentivo richiesto;
  • informare, con una comunicazione in calce allo stesso modulo di istanza, che è stato prenotato in favore del datore di lavoro l’importo dell’incentivo per l’assunzione del lavoratore indicato nell’istanza preliminare.
L’istanza di prenotazione dell’incentivo che non è inizialmente accolta per carenza di fondi resta valida, mantenendo la priorità acquisita dalla data di prenotazione, per 30 giorni; se entro tale termine si liberano delle risorse utili, la richiesta viene automaticamente accolta; diversamente, trascorsi inutilmente i 30 giorni indicati, l’istanza perde definitivamente di efficacia e l’interessato deve presentare una nuova richiesta di prenotazione.
Se la domanda non è accolta perché non risulta completata la procedura di presa in carico da parte della struttura competente, per l’adesione al Programma Garanzia giovani, l’istanza resta valida, mantenendo la priorità acquisita dalla data di prenotazione, per 30 giorni. Durante tale periodo, l’Anpal coinvolge la Regione presso la quale il giovane ha dato la sua adesione al Programma “Garanzia giovani” o, in caso di scelta plurima, la Regione in cui sarà svolta la prestazione lavorativa. A seguito della segnalazione da parte dell’Anpal, la Regione interessata, entro 15 giorni, provvede alla presa in carico del giovane. Nelle ipotesi in cui la Regione non provveda ad adempiere nel termine indicato, l’Anpal stessa procede alla presa in carico centralizzata, acquisendo le informazioni mancanti anche con autodichiarazione del giovane.
Trascorsi inutilmente i 30 giorni indicati, l’istanza perde definitivamente di efficacia e l’interessato deve presentare una nuova richiesta di prenotazione.

Accoglimento domanda Bonus assunzione Giovani Neet

L’Inps, operate le dovute verifiche anche in relazione alle risorse disponibili, comunica l’avvenuta prenotazione dell’importo dell’incentivo in favore del datore di lavoro.
Il datore di lavoro entro 10 giorni di calendario ha l’onere di comunicare, a pena di decadenza, l’avvenuta assunzione, chiedendo la conferma della prenotazione effettuata in suo favore.
A questo punto, l’Inps può autorizzare la fruizione dell’incentivo nei limiti delle risorse disponibili; l’autorizzazione avviene secondo l’ordine cronologico di presentazione dell’istanza preliminare.
A seguito dell’autorizzazione, il godimento del beneficio deve essere effettuato mediante conguaglio sulle denunce contributive: in buona sostanza, l’Inps non invia materialmente soldi al datore di lavoro, ma l’importo viene compensato mensilmente con i contributi dovuti.
Nello specifico, la fruizione del beneficio può avvenire mediante conguaglio compensazione nelle denunce contributive (Uniemens, Lista pos pa o Dmag) e il datore di lavoro deve avere cura di non imputare l’agevolazione a quote di contribuzione non oggetto di esonero [4].

note

[1] Anpal Decr.3/2018.
[2] Art. 32 Reg. UE 651/2014.
[3] Art. 31 D.lgs. 150/2015.
[4] Inps Circ. n. 48/2018.
 

Salvini, Governo con chi appoggia abolizione Riforma Fornero e flat tax

Salvini, Governo con chi appoggia abolizione Riforma Fornero e flat tax

 https://www.leggioggi.it/2018/03/19/salvini-governo-con-chi-appoggia-abolizione-riforma-fornero-e-flat-tax/?utm_term=121655+-+Salvini%2C+Governo+con+chi+appoggia+abolizione+Riforma+Fornero+e+flat+tax&acc=33e75ff09dd601bbe69f351039152189&utm_campaign=NEWSLETTER+Leggi+Oggi+-+Newsletter+n.+1172018+-++2018-03-22&utm_medium=email&utm_source=MagNews&utm_content=22349+-+Newsletter+n.+1172018+%282018-03-22%29

 
 L’abolizione della Riforma Fornero e la flat tax sono i progetti su Pensioni e Fisco che il centro destra intende portare avanti con il nuovo Governo alleandosi con chi li appoggerà. Matteo Salvini sembra avere le idee molto chiare sul futuro esecutivo: i progetti contenuti nel programma elettorale come appunto l’abolizione della Riforma Fornero e la riduzione delle tasse saranno i punti di partenza per la costruzione di un’alleanza governativa. (Leggi chi votò a favore della riforma Fornero.)
Secondo il leader della Lega nel caso non si trovasse un interlocutore in sintonia su questi punti, si creerà un governo per riformare la legge elettorale con un premio di maggioranza chiaro per tornare poi al voto.
Leggi anche Pensioni, quota 41 per tutti: la proposta di Cesare Damiano
 Nel frattempo in questi giorni i rappresentanti dei vari gruppi parlamentari si sono incontrati per un primo giro di consultazioni e ancora non c’è nulla di chiaro, anzi.
I rappresentanti pentastellati rivendicano la presidenza della Camera. “La scelta delle persone che ricopriranno questi incarichi è cruciale – ha scritto Di Maio sul blog delle Stelle -. Stiamo parlando della seconda e della terza carica dello Stato, e soprattutto stiamo parlando degli arbitri che dovranno dirigere la partita dell’approvazione di buone leggi”.
“Come sapete, al MoVimento 5 Stelle non interessa il gioco della poltrona: quello che ci preme è che il Parlamento funzioni al meglio, perché è lì che si decidono le leggi che possono migliorare o peggiorare la qualità della vita di tutti, è lì che le forze politiche devono dimostrare il proprio valore e la propria coerenza”.
Il prossimo obiettivo è abolire i vitalizi – precisa il leader pentastellato -. Qualche mese fa siamo arrivati a un passo dall’eliminarli, e ora vogliamo andare fino in fondo. Gli uffici di Presidenza regolano la vita dei parlamentari. Possiamo agire direttamente sul bilancio della Camera, e un Presidente del MoVimento 5 Stelle spianerebbe la strada a questo traguardo”.
È facile pensare ad un accordo con la Lega per lasciare a loro la presidenza di Palazzo Madama. Un’ipotesi che non ha lasciato indifferenti, ma ha indispettito i rappresentanti di Forza Italia, Brunetta e Romani temono forse che questo asse M5S-Lega possa tagliarli fuori. Gli alleati di Salvini non hanno mai nascosto di preferire un alleanza con il Pd piuttosto che con i pentastellati.
E il Pd? Dopo le dimissioni di Renzi e la nomina di Martina pro tempore, il Partito democratico sembra deciso a fare l’opposizione e sulla spartizione delle poltrone di Camera e Senato lavora per far eleggere 2 dei suoi alle vicepresidenze, anche in nome del “favore” per l’elezione di Di Maio.
Si è aperta la partita sulle presidenze, ma non solo: chi sosterrà le candidature ai vertici di Camera e Senato, potrebbero essere gli stessi che sosteranno un nuovo esecutivo.
Leggi anche Pensioni, cosa cambia dopo le Elezioni?
[Fonte img Lastampa] Salvini abolizione riforma fornero fonte img Lastampa

mercoledì 21 marzo 2018

IRPEF in Italia: classifica dei tartassati

http://www.pmi.it/impresa/contabilita-e-fisco/259800/irpef-italia-regione-per-regione.html#_=_


IRPEF in Italia: classifica dei tartassati

IRPEF più alta per gli autonomi rispetto a dipendenti e pensionati: importi medi e differenze regionali.
Ammonta a 155 miliardi di euro il gettito proveniente dal versamento IRPEF in Italia nel 2016, imposta a carico delle persone fisiche che vede gli autonomi in cima alla classifica dei contribuenti più vessati. Secondo le elaborazioni dell’Ufficio studi CGIA, infatti, le Partite IVA costituiscono solo l’11,4% delle persone fisiche nella Penisola ma ciascuna paga mediamente 4.700 euro di IRPEF l’anno, una cifra superiore ai 4.000 euro versati dai dipendenti e ai 2.900 euro medi dovuti dai pensionati.

L’indagine sottolinea anche come la regione Lombardia vanti non solo il più alto numero di lavoratori attivi ma anche il gettito maggiore IRPEF a livello nazionale, tanto che in termini assoluti ammonta a 35,1 miliardi di euro (IRPEF media di 6085 euro). A seguire il Lazio con 17,7 miliardi di euro, (IRPEF media 6058 euro) e l’Emilia Romagna con 14,1 miliardi (IRPEF media 5245 euro).

I lavoratori dipendenti in Lombardia sono oltre 3.785.000 mentre sono attive poco più di 839.000 Partite IVA. Dietro questa Regione – che vanta anche il maggior numero di pensionati – si collocano il Lazio con poco più di 2 milioni di dipendenti e il Veneto con 1.892.768.
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Abbiamo ritenuto necessario puntualizzare questa questione per sconfessare una tesi sempre più diffusa secondo la quale le tasse in questo Paese vengono pagate principalmente da coloro che subiscono il prelievo alla fonte. […] Questi dati dimostrano che il popolo delle Partite IVA dà un contributo significativo alle casse dell’Erario ed è mediamente più tartassato degli altri contribuenti.
Lo sottolinea il coordinatore dell’Ufficio studi della CGIA Paolo Zabeo.


 tratto da pmi.it

di Teresa Barone
scritto il