sabato 5 marzo 2011

laus open games - programmazione 2011 per i ragazzi disabili

E' convocata la riunione del Team Provinciale Special Olympics Italia di Lodi per giovedì 10 marzo 2011, con inizio alle ore 21.00, presso la sala "Girona", Viale Partigiani 47, Sant'Angelo Lodigiano, con il seguente o.d.g.;


  • Stato organizzazione "Laus Open Games" 2011:
          Cerimonia d'Apertura dei Giochi, rapporto con il Credito Cooperativo Laudense e con gli Sponsor in generale,
          coinvolgimento della realtà calcistica lodigiana
          Organizzazione di iniziative seminariali durante e nel periodo dei Giochi (scuola, programma salute)
  • Special Olympics ed il Piano di Zona Lodigiano: l'intervento nella scuola, primo bilancio e prospettive di sviluppo nel prossimo anno scolastico.
          Verso la voucherizzazione delle nostre attività nel Lodigiano, sull'esempio di quanto sta avvenendo con il piano di zona
          di Crema?
  • L'attivazione dei programmi MATP, incontro con il nuovo Direttore Generale dell'ASL di Lodi Garbelli
  • Incontro con la Provincia (Peviani/Boneschi) su Laus Open Games e Lausiadi
  • Organizzazione della 1° Festa Provinciale/ Regionale di Special Olympics
  • Azioni per la copertura economica del budget Special Olympics nel 2011 (Credito Cooperativo Laudense, Sorgenia, Campagna soci sostenitori nei Comuni e nelle Associazioni, cena valtellinese del 19 marzo, partenza della campagna nei Comuni Lodigiani a sostegno di Special Olympics)

Alla riunione parteciperanno anche i referenti del Team Special Olympics dell'ASD "No Limits" ONLUS di Lodi

Come sempre, vista l'importanza dei temi affrontati, Vi prego di confermare la vostra presenza via mail o telefono. A giovedì 10!!!

Per il Team Provinciale Special Olympics Italia di Lodi
Il Responsabile Organizzativo
(Claudio Minervino)
tel. 348- 6714321





news da lodiedintorni - cliccate sui vari link

Lodinotizie.it | Il Quotidiano online di Lodi&Dintorni ha pubblicato
questi 13
articoli:

* Lettere in Redazione - "Un paese ingessato: Castiòn!"
http://www.lodiedintorni.com/lettere-in-redazione-un-paese-ingessato-castion/


* Qualità dell'acqua re-immessa
http://www.lodiedintorni.com/qualita-dellacqua-re-immessa/

* Stranieri: quota 1.200.000 in Lombardia
http://www.lodiedintorni.com/stranieri-quota-1-200-000-in-lombardia/

* Soste selvagge in Via Fissiraga
http://www.lodiedintorni.com/soste-selvagge-in-via-fissiraga/

* Incontro della Lega: "Uno Stato, tanti popoli"
http://www.lodiedintorni.com/incontro-della-lega-uno-stato-tanti-popoli/

* Giornata della prevenzione delle malattie renali
http://www.lodiedintorni.com/giornata-della-prevenzione-delle-malattie-renali/


* Un'opera del museo di Lodi alla grande mostra di Torino
http://www.lodiedintorni.com/unopera-del-museo-di-lodi-alla-grande-mostra-di-torino/


* Convenzione per la sicurezza
http://www.lodiedintorni.com/convenzione-per-la-sicurezza/

* Confermati due anni di reclusione per Brancher
http://www.lodiedintorni.com/confermati-due-anni-di-reclusione-per-brancher/

* A Lodi un annullo commemorativo per il 150°
http://www.lodiedintorni.com/a-lodi-un-annullo-commemorativo-per-il-150%c2%b
0/

* I florovivaisti sono ormai alla “canna del gas-olio”
http://www.lodiedintorni.com/i-florovivaisti-sono-ormai-alla-%e2%80%9ccanna-
del-gas-olio%e2%80%9d/

* Spesa anti inflazione con i prodotti dei farmers’ market
http://www.lodiedintorni.com/spesa-anti-inflazione-con-i-prodotti-dei-farmer
s%e2%80%99-market/

* Tenta di uccidere la moglie con un'accetta
http://www.lodiedintorni.com/insegue-e-picchia-la-moglie-con-unaccetta/



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Grazie e buona giornata,
La Redazione
mike.finelly@gmail.com

FESTA DI CARNEVALE A codogno da cornali

Caffe ti ha invitato a "Festa di Carnevale".
 
Festa di Carnevale
sabato 12 marzo alle ore 11.00
Luogo: Caffè Cornali CODOGNO

E' giusto che i comuni lodigiani accolgano i profughi nordafricani?

http://sondaggi.quotidiano.net/   CLICCA PER RISPONDERE AL SONDAGGIO

E' giusto che i comuni lodigiani accolgano i profughi nordafricani?

venerdì 4 marzo 2011

CONS.COMUNALE DI CASTIGLIONE D'ADDA- BIL. DI PREVISIONE 03 MARZO 2011

Un paese ingessato : castion!
il bilancio di previsione approvato dalla maggioranza è dir poco insoddisfacente. non esiste nessuno spunto adeguato ai bisogni reali giornalireri dei castiglionesi ma si naviga a vista senza slanci di passione civica e di impegno arduo verso alcuni problemi dei cittadini.
ci hanno indebitato con la rinegoziazione dei mutui che porterà euro 90.000 in cassa per 4 anni ma che si pagheranno cari e salati per l'effetto composito dell'aumento delle rate a scadenza visto che i mutui sono stati portati tutti a 20 anni di scadenza temporale (circa i costi per i cittadini con conteggio vicino alla realtà per oltre euro 540.000 (vi allego i vari files per verificare con mano cosa succede e vi allego un parere della corete di conti lombardia ). in base alla rinegoziazione bisogna fare investimenti in conto capitale (opere pubbliche) ma non abbiamo capito dove sono stati inserite le poste contabili e lo abbiamo fatto presente al segretario comunale. inoltre tutti i soldi di Sorgenia, della convenazione sono stati spalmati euro 144.000 dentro alla spesa corrente senza benefici per i cittadini evidenti ma miscelati nel calderone comunale.  Anche per i rapporti con le associazioni male su tutta la linea, rapporti deteriorati e collaborazione al lumicino, tranne alcuni casi precisi. NULLA DI QUANTO HANNO CHIESTO I CITTADINI E NOI A GRAN VOCE CON MOZIONI DEDICATE ALLO SPORT,AI PARCHETTI ALLA ILLUMINAZIONE PUBBLICA, AL VERDE, ALLA MANUTENZIONE DELLE STRADE E DELLE PIAZZE,ECT..... NULLA E' STATO APPROVATO. MA QUALE E' IL PROGETTO DELLA AMMINISTRAZIONE COMUNALE? ORMAI NON LO SA PIU' NESSUNO: L'UNICA COSA RIMASTA E' LA NUOVA PIAZZOLA ECOLOGICA ORMAI DIVENUTA OBBLIGATORIA DAL 2012 PER LEGGE CHE DOVRA' ESSERE FATTA CON UN INVESTIMENTO DI OLTRE 400.000 EURO SUBORDINATA ALLA CESSIONE DELLA CASA DI VIA ALFIERI ( "A CASTION LA CA DE CRUSCHETA") , VERA PALLA AL PIEDE POLITICA E AMMINISTRATIVA SIA PER IL SINDACO CHE PER I CITTADINI.
Noi abbiamo anche proposto degli emendamenti al bilancio (non ufficiali, consegnati solo come dichiarazione di voto contraria al bilancio approvato dalla maggioranza)  nella seduta consiliare in quanto dopo aver proposto di tutto in questi anni non siamo mai stati ascoltati! Ve li alleghiamo in quanto prevederebbero il ripristino degli investimenti sul centro sportivo e sui parchetti, oltre la manutenzione parziale di alcune vie del paese 
NOI PENSIAMO SIA ARRIVATO IL MOMENTO DI DARE UNA VERA "SVOLTA" A QUESTO PAESE CHE NON E' LA SVOLTA A SINISTRA PROPOSTA DALLA MAGGIORANZA ATTUALE MA UNA VERA SPINTA DA PARTE DI CHI VUOLE METTERE IN GIOCO LE ASPETTATIVE DEL PAESE: UNA QUALITA' MIGLIORE QUOTIDIANA NEI SERVIZI E UN MINIMO DI PROIEZIONI  INFRASTRUTTURALI MIRATE PER IL PAESE, OLTRE CHE UNA SPINTA ALLO SVILUPPO IN UN PAESE ORMAI INGESSATO SU SE STESSO!
LEGA NORD
SEZ. ADDA
ENTI LOCALI
CASTIGLIONE D'ADDA
MARZ0 2011

---------------------------

 
Con la nota indicata in epigrafe il Sindaco del Comune
di Introbio (LC), dopo aver svolto alcune generiche
considerazioni sulla rinegoziazione dei mutui in
essere, da parte dell’Ente locale, mette in rilievo che
«l’amministratore che decide di rinegoziare avrà sicuramente
il vantaggio di vedere la rata di ammortamento
annuale ridotta con liberazione di risorse da destinare
alla soddisfazione del suo programma di mandato.
Ciò, però, comporta un maggiore indebitamento dell’Ente
sul medio o lungo periodo oltre alla “perdita”
parziale degli interessi già pagati sui mutui originari».
Tanto premesso, il Sindaco chiede: «nel caso in cui
un’Amministrazione decidesse, prescindendo dalle verifiche
e dal rispetto dei vincoli previsti dall’art. 48,
c. 2, della L. 448/2001, di operare la rinegoziazione
solo per ridurre la rata annuale dei mutui e utilizzare
le risorse “liberate” per altra opera urgente (es. consolidamento
di un ponte), non altrimenti finanziabile,
richiamerà l’attenzione del giudice contabile? E, se
l’opera fosse, invece, “voluttuaria” (es. il rifacimento
della fontana in piazza) vi sarebbero differenze?». Al
Sindaco permane il dubbio circa la correttezza della
rinegoziazione del debito in assenza di idonee motivazioni
a prescindere dalla esistenza o meno della convenienza
finanziaria complessiva dell’operazione.
Condizioni di ammissibilità
Il primo punto da esaminare concerne la verifica in
ordine alla circostanza se la richiesta di parere rientri
nell’ambito delle funzioni attribuite alle Sezioni regionali
della Corte dei conti dall’art. 7 comma ottavo,
della legge 6 giugno 2003, n. 131, norma in forza
della quale Regioni, Province e Comuni possono chiedere
a dette Sezioni pareri in materia di contabilità
pubblica nonché ulteriori forme di collaborazione ai
fini della regolare gestione finanziaria e dell’efficienza
e dell’efficacia dell’azione amministrativa.
In proposito, questa Sezione ha precisato, in più occasioni,
che la funzione di cui al comma ottavo dell’art.
7 della legge n. 131/2003 si connota come facoltà
conferita agli amministratori di Regioni, Comuni e
Province di avvalersi di un organo neutrale e professionalmente
qualificato per acquisire elementi necessari
ad assicurare la legalità della loro attività amministrativa.
I pareri e le altre forme di collaborazione si inseriscono
nei procedimenti amministrativi degli enti territoriali
consentendo, nelle tematiche in relazione alle
quali la collaborazione viene esercitata, scelte adeguate
e ponderate nello svolgimento dei poteri che appartengono
agli amministratori pubblici, restando peraltro
esclusa qualsiasi forma di cogestione o coamministrazione
con l’organo di controllo esterno (per tutte:
11 febbraio 2009, n. 36).
Infatti, deve essere messo in luce che il parere della
Sezione attiene a profili di carattere generale anche
se, ovviamente, la richiesta proveniente dall’ente pubblico
è motivata, generalmente, dalla necessità di assumere
specifiche decisioni in relazione ad una particolare
situazione. L’esame e l’analisi svolta nel parere è
limitata ad individuare l’interpretazione di disposizioni
di legge e di principi generali dell’ordinamento in
relazione alla materia prospettata dal richiedente, spettando,
ovviamente, a quest’ultimo la decisione in ordine
alle modalità applicative in relazione alla situazione
che ha originato la domanda.
Con specifico riferimento all’ambito di legittimazione
soggettiva ed oggettiva degli enti in relazione all’attivazione
di queste particolari forme di collaborazione,
è ormai consolidato l’orientamento che vede nel caso
del Comune, il Sindaco o, nel caso di atti di normazione,
il Consiglio comunale quale organo che può proporre
la richiesta.
Inoltre, è acquisito ed incontestato che non essendo
ancora insediato in Lombardia il Consiglio delle autonomie,
previsto dall’art. 123 della Costituzione e dallo
Statuto della Regione Lombardia, i Comuni e le
Province possano, nel frattempo, chiedere direttamente
i pareri alla Sezione regionale.
Con riferimento alla verifica del profilo oggettivo,
occorre rilevare che la disposizione contenuta nel co.
Corte dei conti - Sezione regionale per la Lombardia
Parere 1° dicembre 2010 n. 1027
Rinegoziazione mutui: la convenienza
deve essere valutata nel lungo periodo
OGGETTO: Rinegoziazione di un mutuo da parte di un Ente locale.
INTERPRETAZIONE
FINANZIAMENTI
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8, dell’art. 7 della legge 131 deve essere raccordata
con il precedente co. 7, norma che attribuisce alla
Corte dei conti la funzione di verificare il rispetto
degli equilibri di bilancio, il perseguimento degli
obiettivi posti da leggi statali e regionali di principio
e di programma, la sana gestione finanziaria degli enti
locali.
Lo svolgimento delle funzioni è qualificato dallo stesso
legislatore come una forma di controllo collaborativo.
Il raccordo tra le due disposizioni opera nel senso che
il co. 8 prevede forme di collaborazione ulteriori
rispetto a quelle del precedente comma rese esplicite
in particolare con l’attribuzione agli enti della facoltà
di chiedere pareri in materia di contabilità pubblica.
Appare conseguentemente chiaro che le Sezioni regionali
della Corte dei conti non svolgono una funzione
consultiva a carattere generale in favore degli enti
locali, ma che anzi le attribuzioni consultive si connotano
sulle funzioni sostanziali di controllo collaborativo
ad esse conferite dalla legislazione positiva.
Al riguardo, le Sezioni riunite della Corte dei conti,
intervenendo con una pronuncia in sede di coordinamento
della finanza pubblica ai sensi dell’art. 17, co.
31 del decreto-legge 1° luglio 2009, n. 78, convertito,
con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n. 102,
hanno delineato una nozione unitaria della nozione di
contabilità pubblica incentrata sul «sistema di principi
e di norme che regolano l’attività finanziaria e patrimoniale
dello Stato e degli enti pubblici», da intendersi
in senso dinamico anche in relazione alle materie
che incidono sulla gestione del bilancio e sui suoi
equilibri (Deliberazione n. 54, in data 17 novembre
2010).
Il limite della funzione consultiva come sopra delineato
fa escludere qualsiasi possibilità di intervento della
Corte dei conti nella concreta attività gestionale ed
amministrativa che ricade nella esclusiva competenza
dell’autorità che la svolge o che la funzione consultiva
possa interferire in concreto con competenze di
latri organi giurisdizionali.
Dalle sopraesposte considerazioni consegue che la
nozione di contabilità pubblica va conformandosi all’evolversi
dell’ordinamento, seguendo anche i nuovi
principi di organizzazione dell’amministrazione, con
effetti differenziati, per quanto riguarda le funzioni
della Corte dei conti, secondo l’ambito di attività.
Con specifico riferimento alla richiesta oggetto della
presente pronuncia la Sezione osserva che la stessa,
oltre a risolversi in un profilo giuridico di portata
generale ed astratta, rientri nel perimetro della nozione
di contabilità pubblica, concernendo la materia
dell’indebitamento degli enti locali.
La richiesta di parere in esame risponde ai requisiti
indicati sopra e pertanto, è da ritenere ammissibile e
può essere esaminata nel merito.
Nel merito
Innanzi tutto va ribadito il principio, più volte affermato
da questa Sezione, in base al quale è potere-dovere
dell’ente, in quanto rientrante nell’ambito della
sua discrezionalità amministrativa, adottare le scelte
concrete sul se e come effettuare la ristrutturazione/
estinzione dei propri debiti, con le correlative opportune
cautele e valutazioni, anche in ordine alla convenienza
economica dell’operazione, che la sana gestione
finanziaria richiede.
Questa Corte si limiterà, pertanto, a dare indicazioni
generali sulla fattibilità dell’operazione alla luce delle
norme e dei principi che regolano gli istituti di contabilità
pubblica che vengono in considerazione nella
fattispecie prospettata.
In merito alle operazioni di rinegoziazione dei mutui
a condizioni più favorevoli, appare opportuno richiamare
le considerazioni già svolte da questa Sezione, a
partire dalla deliberazione n. 52 del 17 aprile 2008,
con riferimento alla valutazione della convenienza
economica dell’operazione.
Al riguardo, questa Sezione (parere n. 27/2009 dell’
11 febbraio 2009) ha messo in luce che il vantaggio
che deve essere preso in considerazione, anche ai fini
della sana gestione finanziaria dell’ente, non può essere
solo quello meramente finanziario dato dalla differenza
fra l’attualizzazione dei flussi dei pagamenti
della passività originaria e quelli della nuova passività,
ma deve consistere in una valutazione finanziaria
ed economica della complessiva situazione dell’ente,
non solo in relazione ai dati finanziari attualizzati
dell’operazione, ma anche ai rischi che l’ente locale
assume con la nuova operazione di indebitamento,
nonché all’eventuale allungamento del periodo del
debito che vincola l’attività futura dell’Amministrazione.
In senso analogo si è espressa anche la Sezione
regionale di controllo Liguria della Corte dei conti,
evidenziando che la diminuzione delle rate di ammortamento,
non può essere considerato un “risparmio” in
conseguenza del quale procedere automaticamente ad
incrementare la spesa corrente (deliberazione n.
77/2008 del 17 settembre 2008).
Nella valutazione non è sufficiente, perciò, un raffronto
tra costi attuali degli interessi pagati sull’ammontare
capitale della passività, ritenendosi vantaggiosa
l’operazione solo perché si verifica una diminuzione
del tasso d’interesse nell’esercizio finanziario nel quale
si rinegozia il debito ed in quelli immediatamente
successivi. La convenienza economica va saggiata
invece sulla base di una pluralità di elementi, tra i
quali debbono concorrere anche i rischi connessi al
nuovo tipo di indebitamento in presenza di determinate
situazioni di mercato, la durata del debito e la
modalità di estinzione. Ciò in quanto l’indebitamento
vincola i bilanci futuri dell’ente, il quale è obbligato a
destinare parte delle future risorse al pagamento del
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FINANZIAMENTI
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debito. Non a caso, la legislazione, anche a livello
costituzionale, ha ammesso il ricorso all’indebitamento
esclusivamente per spese di investimento, bilanciando
gli oneri ricadenti sulle generazioni future con la
previsione dell’incremento del patrimonio costituito
da opere utilizzabili anche da tali generazioni, ovvero
della creazione di infrastrutture che migliorino le prospettive
economico-sociali della collettività. La rinegoziazione
non può essere uno strumento di liberazione
immediata di risorse (soprattutto se utilizzate, anche
di fatto, per far fronte alla spesa corrente, come
nel caso di cui al parere n. 27/2009 cit.).
Per completezza, si ricorda che, per quanto riguarda
l’estinzione anticipata di una precedente posizione
debitoria tramite l’assunzione di un nuovo mutuo a
condizioni più favorevoli, questa Sezione ha rimarcato
che, anche nel caso di estinzione anticipata di
precedenti posizioni debitorie seguita dall’assunzione
di nuovi mutui, appare indispensabile che il nuovo
mutuo - affinché non configuri “nuovo debito” come
tale rientrante nel divieto previsto dalle disposizioni
sul Patto di stabilità - comporti effettive condizioni
migliorative per l’ente, a parità di durata dell’indebitamento,
non essendo sufficiente, per non ricadere nel
divieto di legge, una mera riduzione del valore finanziario
delle passività. Anche in questo caso, insomma,
devono essere valutate attentamente le possibili ricadute
sul bilancio dell’ente negli anni a venire. È noto,
infatti, come operazioni di questo tipo, compiute senza
l’adeguata suindicata ponderazione, hanno spesso
dato luogo ad effetti finanziario-contabili disastrosi
(parere n. 27/2009 cit.).
Conclusivamente, nell’ambito della propria discrezionalità,
il Comune dovrà porre in essere un’attenta
valutazione della convenienza economico-finanziaria
di eventuali operazioni di rinegoziazione di mutui in
essere alla stregua dei criteri sopra indicati. Resta
fermo il richiamo all’ente locale, già evidenziato nei
succitati pareri, a che il ricorso a tali rinegoziazioni
del debito non si prospetti in alcun modo come strumento
elusivo del precetto costituzionale di cui all’art.
119, u.c., della Costituzione.
P.Q.M.
nelle considerazioni esposte è il parere della Sezione.
* * * * *
Diminuire la rata non sia l’unico obiettivo
di Federico Gavioli
Q
dell’Ente locale nel valutare la
convenienza economica di rinegoziare
un mutuo?
Prova a dare una risposta la Sezione
regionale di controllo per la Lombardia
della Corte dei conti nel recente
parere 1027/2010.
ual è l’ambito di discrezionalità
LA VICENDA
Nella richiesta di parere ai giudici
contabili un sindaco evidenzia che
«l’amministratore che decide di rinegoziare
avrà sicuramente il vantaggio
di vedere la rata di ammortamento
annuale ridotta con liberazione di risorse
da destinare alla soddisfazione
del suo programma di mandato. Ciò,
però, comporta un maggiore indebitamento
dell’Ente sul medio o lungo
periodo oltre alla “perdita” parziale
degli interessi già pagati sui mutui
originari».
Quindi chiede di sapere se è possibile
utilizzare le risorse liberate dalla rinegoziazione
del mutuo per finanziare
un’opera infrastrutturale urgente (un
ponte) altrimenti non realizzabile, prescindendo
dalle verifiche e dal rispetto
dei vincoli previsti dall’articolo
48, comma 2, della legge 448/2001.
Il sindaco, inoltre, chiede se esiste la
possibilità di utilizzare l’eventuale sopravvenienza
solo per finanziare
un’opera necessaria o anche una voluttuaria
(come il rifacimento di una fontana).
L’ANALISI DELLA CORTE
La Corte dei conti della Lombardia
riconosce preliminarmente la portata
generale e astratta della questione posta,
facendola rientrare nel perimetro
della nozione di contabilità pubblica,
concernendo la materia dell’indebitamento
degli Enti locali.
Come più volte già affermato, la Sezione
ribadisce il potere-dovere del-
Nella rinegoziazione
del finanziamento
l’amministrazione
dovrà valutare
la convenienza
economica complessiva
dell’operazione
e non solo l’immediato
liberarsi di risorse
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FINANZIAMENTI
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l’Ente, in quanto rientrante nell’ambito
della sua discrezionalità amministrativa,
di adottare «le scelte concrete
sul se e come effettuare la ristrutturazione/
estinzione dei propri debiti,
con le correlative opportune cautele e
valutazioni, anche in ordine alla convenienza
economica dell’operazione,
che la sana gestione finanziaria richiede
».
Affermato questo principio, il parere
dà indicazioni generali sulla fattibilità
dell’operazione alla luce delle norme
che regolano gli istituti di contabilità
pubblica.
Sulle operazioni di rinegoziazione mutui
a condizioni più favorevoli, appare
opportuno richiamare le considerazioni
già svolte dalla stessa Corte, a
partire dalla deliberazione del 17 aprile
2008 n. 52, con riferimento alla
valutazione della convenienza economica
dell’operazione (parere dell’11
febbraio 2009 n. 27), dove è stato
messo in evidenza che il vantaggio da
prendere in considerazione, anche ai
fini della sana gestione finanziaria
dell’Ente, non può essere solo quello
meramente finanziario dato dalla differenza
fra l’attualizzazione dei flussi
dei pagamenti della passività originaria
e quelli della nuova passività, ma
deve consistere in una valutazione finanziaria
ed economica della complessiva
situazione dell’Ente, non solo in
relazione ai dati finanziari attualizzati
dell’operazione, ma anche ai rischi
che l’Ente locale assume con la nuova
operazione di indebitamento, nonché
all’eventuale allungamento del periodo
del debito che vincola l’attività
futura dell’amministrazione.
LA VALUTAZIONE
Per i giudici contabili nella valutazione
non è sufficiente un raffronto tra i
costi degli interessi passivi, ritenendosi
vantaggiosa l’operazione solo perché
si verifica una diminuzione del
tasso d’interesse nell’esercizio finanziario
nel quale si rinegozia il debito
e in quelli immediatamente successivi.
La convenienza economica, invece,
va valutata in base a una pluralità di
elementi, tra i quali debbono concorrere
anche i rischi connessi al nuovo
tipo di indebitamento in presenza di
determinate situazioni di mercato, la
durata del debito e la modalità di
estinzione. Ciò in quanto l’indebitamento
vincola i bilanci futuri dell’Ente,
che è obbligato a destinare parte
delle future risorse al pagamento del
debito.
Non a caso, la legislazione, anche a
livello costituzionale, ha ammesso il
ricorso all’indebitamento esclusivamente
per spese di investimento, bilanciando
gli oneri ricadenti sulle generazioni
future con la previsione dell’incremento
del patrimonio costituito
da opere utilizzabili anche da tali generazioni,
ovvero della creazione di
infrastrutture che migliorino le prospettive
economico-sociali della collettività.
La rinegoziazione non può essere uno
strumento di liberazione immediata di
risorse. I giudici contabili ribadiscono
che l’estinzione anticipata di un
mutuo e l’immediata successiva assunzione
di un nuovo finanziamento a
condizioni più favorevoli, per non
configurare “nuovo debito” rientrante
nel divieto previsto dalle disposizioni
sul Patto di stabilità, debbano comportare
effettive condizioni migliorative
per l’Ente, a parità di durata dell’indebitamento,
non essendo sufficiente,
per non ricadere nel divieto di legge,
una mera riduzione del valore finanziario
delle passività.
Anche in questo caso vanno valutate
attentamente le possibili ricadute sul
bilancio dell’Ente negli anni a venire.
Operazioni di questo tipo, compiute
senza l’adeguata ponderazione, spesso
hanno provocato effetti finanziario-
contabili disastrosi.
CONCLUSIONI
Secondo i giudici contabili, nell’ambito
della propria discrezionalità, il Comune
dovrà valutare attentamente la
convenienza economico-finanziaria
di eventuali operazioni di rinegoziazione
di mutui. Resta fermo il richiamo
all’Ente locale: il ricorso alle rinegoziazioni
del debito non deve prospettarsi
in alcun modo come strumento
elusivo del precetto costituzionale
contenuto nell’articolo 119, ultimo
comma, della Costituzione.
l
Per i giudici contabili
nella valutazione
non è sufficiente
un raffronto tra i costi
degli interessi passivi,
ritenendo vantaggiosa
l’operazione solo
perché si verifica
una diminuzione
del tasso d’interesse
nell’esercizio
finanziario nel quale
si rinegozia il debito
INTERPRETAZIONE
FINANZIAMENTI
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Premesso in fatto

COSA VOGLIAMO NEL LODIGIANO?

RIFLESSIONI DEGLI STATI GENERALI DEL LODIGIANO
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COSA E COME PRODURRE NEL LODIGIANO, E PERCHE'

La nostra riflessione deve obbligatoriamente tenere conto di alcune condizioni: il futuro lo possiamo progettare, senza però la suggestione di avere davanti a noi un panorama immacolato, sul quale intervenire con assoluta libertà. Non è così.
Credo siamo tenuti a coniugare la tradizione produttiva del territorio e nello stesso ragionare in termini di aggiornamento; non possiamo disperdere una vocazione economica rurale lunga secoli, che va però aggiornata con le esigenze dell'oggi; così come le sacrosante aspettative future in termini di progresso socioeconomico territoriale sono correlate alla realtà attuale.
La Regione Lombardia, nel proprio Piano Regionale di Sviluppo, ha suddiviso il  territorio in quattro aree macroeconomiche. Alla fascia di pianura, che comprende Lodi, Cremona, Mantova e Pavia, sono state “riconosciute – affidate” due peculiarità: quella agricola e quella logistica.
Le azioni di sviluppo e le conseguenti determinazioni-dinamiche politiche ed economiche, terranno conto di questa suddivisione.

Probabilmente, il primo concetto da ribadire è la difesa del suolo  e la salvaguardia dell'ambiente: dobbiamo essere gelosi di un bene, come la nostra terra, unico ed irripetibile. Non è davvero più possibile ridurre ulteriormente le aree verdi; qualsiasi azione di urbanizzazione, sia essa di  insediamenti produttivi o abitativi, deve realizzarsi sulle numerose aree già compromesse. Pensiamo alle zone industriali dismesse, come pure alle ingenti possibilità di recupero edilizio a fini abitativi, all'interno dei paesi e delle città. Consumo zero del territorio, allora.

Dentro questo principio e parallelamente alla volontà di difendere l'ambiente, dobbiamo valorizzare il lavoro: in assoluto è la necessità prioritaria, sempre ma particolarmente oggi. Nessuna lettura esageratamente ideologico-ambientalista può quindi condizionare le possibilità di lavoro e di occupazione: un conto è la doverosa compatibilità degli insediamenti con l'ambiente circostante, altro è il soggiacere dello sviluppo, il tarpare le ali al progresso del territorio, a seguito di scelte ambientalistiche troppo radicali .

Anche perchè dobbiamo tenere conto di quanto si muove nei territori limitrofi al lodigiano. Una nostra volontà tenace di preservare l'ambiente, costi quel che costi, anche mettendo in discussione alcune tipologie di insediamenti e la conseguente occupazione, è davvero e sempre una scelta positiva? La salubrità dell'aria e più in generale la lotta all'inquinamento dipende certo da noi, non soltanto da noi. Per assurdo, potremmo lavorare qui per condizioni ambientali ottimali ed essere comunque immediatamente invasi da azioni inquinanti di territori a noi limitrofi: ne subiremmo le conseguenze, senza avere neppure il minimo beneficio. Probabilmente, sono utili comportamenti coerenti di macroaree e soprattutto azioni preventive e poi di rigoroso controllo di tali attività.

Il settore primario
L’eccellenza  produttiva della nostra agricoltura è ai massimi livelli mondiali, anche per il suo elevato grado di intensificazione. E’ necessario sostenere l'attività agricola e in particolare la sua secolare vocazione agrozootecnica, anche per il suo ruolo insostituibile di sostegno per un settore agroindustriale che ha buone potenzialità di crescita sia al livello di trasformazione aziendale dei prodotti agricoli (filiera corta) che a quello più propriamente industriale. Al contempo, è necessario limitare le esternalità negative determinate dall’intensificazione produttiva delle colture e degli allevamenti (lisciviazione di nitrati, fosforo e fitofarmaci nelle falde idriche; monocultura di mais con conseguente sviluppo di patogeni e micotossine; elevata dipendenza extra-aziendale per alimenti zootecnici proteici; etc.) attraverso ordinamenti colturali più sostenibili ed orientati a produzioni di qualità. E’ altresì importante salvaguardare l’originaria vocazione produttiva del territorio, anche limitando l’espansione di grossi impianti di biogas che, favoriti dai forti incentivi economici, ormai assorbono per il loro funzionamento anche una parte della produzione territoriale di mais prima destinata all’alimentazione zootecnica (determinando ulteriore deficit e aumento del prezzo dei mangimi). La produzione di energia in questa o altre forme (es. impianti fotovoltaici)deve rappresentare solo un complemento reddituale, evitando di minare potenzialità e capacità storiche di importanza strategica per il territorio.
Attualmente l’agricoltura lodigiana è soprattutto produttrice di materia prima che viene trasformata altrove. Ad esempio, solo il 10% del latte prodotto è trasformato o commercializzato nella provincia. L’incremento dell’attività di trasformazione e dei prodotti va promosso sia nell’ambito dell’azienda agricola (dove produce valore aggiunto) che nell’agroindustria (dove promuove occupazione e ricchezza sul territorio). L’orientamento verso produzioni tipiche, di elevata qualità o prodotte tramite tecniche di agricoltura biologica ha un particolare interesse, anche per la difficoltà di competere con le produzioni di livello qualitativo medio-basso che sono proprie delle grandi imprese agroindustriali nazionali o transnazionali. Per quanto attiene specificamente all’agricoltura biologica, l’UE si è posta obiettivi di grande sviluppo anche a fronte di un mercato in costante crescita, ma la nostra provincia è nettamente ultima tra quelle lombarde per numero di aziende agricole (una diecina, ad esempio rispetto alle oltre 240 del pavese). Questo tipo di agricoltura merita particolare incoraggiamento nelle aree che ospitano parchi.
E’ necessario creare le condizioni per lo sviluppo delle filiere sia biologiche che convenzionali, anche attraverso la creazione di tavoli tecnici di confronto tra gli esponenti interessati del mondo produttivo e le istituzioni di ricerca che sono così abbondanti sul territorio (il Parco Tecnologico Padano; il Centro di ricerca per le Produzioni Foraggere e Lattiero-Casearie e le Unità di ricerca per la Cerealicoltura e per l’Orticoltura del CRA; etc.). E’ altresì necessario stimolare lo sviluppo di filiere locali favorendo l’incontro tra produttori (di latte, carni, etc.) e industrie di trasformazione. L’attività delle realtà agroindustriali già presenti (Macello Inalca, Industria Casearia Ferrari, Stella Bianca, Polenghi, Solana, Ortoverde) va rafforzata, creando le condizioni per nuovi insediamenti produttivi agroindustriali. L’istituzione di un mercato settimanale contadino a Lodi e la promozione di altre iniziative in grado di collegare produttori e consumatori potrebbero contribuire al rafforzamento delle piccole realtà aziendali e agroindustriali locali che sono impegnate nella produzione di prodotti tipici, biologici e di qualità e in un modello di agricoltura più sostenibile ed ecocompatibile.Il numero relativamente esiguo degli addetti occupati in agricoltura (circa 4.000 persone tra lavoratori autonomi e dipendenti) non può essere considerato l'unico elemento di giudizio e va comunque considerato alla luce degli sviluppi potenziali dell’attività agroindustriale. Su questo tema forse è appropriata una riflessione (che compete in altro ambito) sulla cultura formativa delle nuove generazioni, con un'attenzione tutta particolare all'alto numero degli immigrati che lavorano negli allevamenti. 

Il settore della logistica
Nel nostro territorio, sono circa diecimila le persone occupate in questo settore. Più che assumere atteggiamenti di contrasto assoluto ad eventuali, ulteriori insediamenti, occorre essere inflessibili nel localizzarli su aree già compromesse, comunque in localizzazioni estremamente prossime ai grandi snodi viabilistici. Questo settore  assicura una certa occupazione: è necessario bonificare rapporti di lavoro spesso ai limiti, se non al di fuori delle norme ed agire sull'applicazione di contratti che consentano salari degni a chi vi lavora.
Un ruolo importantissimo, in tal senso, compete alle amministrazioni locali: sono esse che sottoscrivono protocolli nei casi di insediamento e devono prevedervi, tra gli altri vari requisiti, corrette tipologie di rapporti di lavoro e compensazioni economiche legate alle promesse occupazionali disattese. Il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali, quasi una sottoscrizione per conoscenza, può davvero evitare furbizie e sotterfugi. Un raccordo serio è pertanto auspicabile, così come un'azione formativa-ispettiva sulle condizioni di sicurezza in questi siti. No alle logiche di sola compensazione.

Le attività industriali
Si è fortemente ridotta la presenza delle grandi industrie: nel settore chimico ed in quello meccanico le perdite occupazionali sono state pesantissime, soprattutto per effetto di scelte di società multinazionali. Si tratta di due comparti che hanno profondamente segnato il territorio, nel bene e nel male, e che possono ancora essere riferimento importante per l'economia locale e l'occupazione.
La grande area urbanizzata, limitrofa alla Centrale Sorgenia di  Bertonico, può essere elemento catalizzatore e fortemente competitivo per nuove realtà industriali con interessanti dati occupazionali. 

Il mondo dell'artigianato e del commercio
Hanno reagito meglio di altri  ai venti della crisi. Sono comparti estremamente legati agli altri settori economico-produttivi, portatori di una capacità apprezzabile di risposta sociale e locale. Vanno seguiti con azioni di accompagnamento molto specifiche e soprattutto nel caso della Grande Distribuzione commerciale, devono sempre più correlarsi con l'effettiva necessità del territorio .

Il prezzo della crisi
Nella nostra provincia, il numero dei disoccupati, a fine settembre, è pari a 10.591 persone, contro i 9.330 del settembre 2009: il 13,5% in più.
Gli iscritti nelle liste di mobilità sono 1.856 (il 37% in più rispetto ad un anno fa).
L'analisi sui dati riferiti alle comunicazioni obbligatorie, evidenziano il calo degli avviamenti al lavoro (meno 3,2%): dato inferiore alla media regionale in tutti i settori.
Rimane elevato ed in crescita rispetto al trimestre precedente, il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni: nel II trimestre 2010, le ore CIG sono aumentate del 22% rispetto al trimestre precedente e nel I semestre 2010 le ore CIG complessivamente autorizzate sono state oltre 2,3 milioni.
Davanti a questi dati e con  una tendenza nel medio periodo parecchio preoccupante, è facile ipotizzare nessuna ripresa occupazionale significativa nei prossimi tre anni. A meno che, come si è detto, non si lavori con estrema determinazione nel rendere appetibili nuovi insediamenti produttivi.

missiva redatta da quanto emerso al tavolo di lavoro della commissione 3 da :
Paolo Annicchiarico (PhD)
Dirigente di Ricerca
C.R.A. - Centro di Ricerca per le Produzioni Foraggere e Lattiero-Casearie
viale Piacenza, 29
26900  Lodi
tel.:   +39 0371 404751
fax:    +39 0371 31853
email:  paolo.annicchiarico@entecra.it

NEWS DAL LODIGIANO "LODIEDINTORNI.IT"

Lodinotizie.it | Il Quotidiano online di Lodi&Dintorni ha pubblicato
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* La più grande violoncellista al mondo sul palco delle Vigne
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* Lettere in Redazione: «Almeno un po’ di pudore politico...»
http://www.lodiedintorni.com/lettere-in-redazione-%c2%abalmeno-un-po%e2%80%9
9-di-pudore-politico-%c2%bb/
* Traffico di droga nel pub, cinque denunce e tre arresti
http://www.lodiedintorni.com/traffico-di-droga-nel-pub-cinque-denunce-e-tre-arresti/


* Furto, resistenza a pubblico ufficiale e droga. Guai per dei ventenni
http://www.lodiedintorni.com/furto-ebbrezza-resistenza-a-pubblico-ufficiale-e-droga-guai-per-cinque-ventenni/


* Costituiti in tre. Sono i ladri che rubarono la pistola al poliziotto
http://www.lodiedintorni.com/costituiti-in-tre-sono-i-ladri-che-rubarono-la-pistola-al-poliziotto/


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notiziario del comune di codogno

http://www.comune.codogno.lo.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/258
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e' importante sapere cosa ha fatto l'amministrazione comunale di codogno prima di andare a nuove elezioni. vi invito a vedere il giornalino di codogno e a vedere le delibere fatte nel mandato amministrativo in modo di essere informati con cognizione di causa, prima di credere a qualsiasi nuova candidatura legittima ed opportuna, sempre tenedo presente però la realtà dei fatti oggettivi avvenuti.

giovedì 3 marzo 2011

la storia di codogno

http://www.comune.codogno.lo.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/237
clicca qui per vedere la storia di codogno

federalismo e proiezioni economiche (vedi lodi)

http://www.legautonomie.it/Documenti/Federalismo/Federalismo-fiscale-municipale-lo-studio-del-PD-sul-nuovo-fisco
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ELEZIONI : VOTO IL 15-16 MAGGIO 2011

http://www.ilgiornale.it/interni/amministrative_si_vota_il_15_e_16_maggio_il_referendum_giugno/elezioni-amministrative-voto-maroni-viminale-referendum-data_elezioni-election_day/03-03-2011/articolo-id=509532-page=0-comments=1
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TUTTORIFIUTI -- NOVITA' MUD 2011

http://www.tuttorifiuti.it/News/News.aspx?IDNews=299
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DEtermine dirigenziali PUBBLICATE dalla provincia di lodi 2011

DETERMINA02-03-20112011271IMPEGNO DI SPESA PER SERVIZIO DI AUTONOLEGGIO CON AUTISTA.Dettagli determina 2011/271 Testo determina 2011/271 N.D.
DETERMINA01-03-20112011262DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE PER LA DISCIPLINA DELLA CIRCOLAZIONE STRADALE. ISTITUZIONE TEMPORANEA DI DIVIETO DI TRANSITO IL GIORNO 3 MARZO 2011 A PARTIRE DALLE ORE 14.00 FINO A FINE LAVORI LUNGO LA SP. 244 .Dettagli determina 2011/262 Testo determina 2011/262 N.D.
DETERMINA28-02-20112011261AGGIUDICAZIONE PROVVISORIA SERVIZIO DI FACCHINAGGIO 1° SEMESTRE 2011.Dettagli determina 2011/261 Testo determina 2011/261 Allegati determina 2011/261
DETERMINA28-02-20112011260INDIVIDUAZIONE NUOVI CONSEGNATARI DEI BENI MOBILI DELLA PROVINCIA DI LODI IN ATTUAZIONE DELLA DGP N. 1 DEL 10/01/2011Dettagli determina 2011/260 Testo determina 2011/260 N.D.
DETERMINA28-02-20112011258AGGIUDICAZIONE PROVVISORIA SERVIZIO DISINFESTAZIONE E DERATTIZZAZIONE DITTA FALCON DI CODOGNO PRIMO SEMESTRE 2011Dettagli determina 2011/258 Testo determina 2011/258 Allegati determina 2011/258
DETERMINA28-02-20112011257AUTORIZZAZIONE PER ZONA ADDESTRAMENTO CANI TIPO B SITA NEL CASELLE LANDI – LOC IL BOSCO - DELLA PROVINCIA DI LODI, AI SENSI DELLA L.R. 26/93 E S.M.I. E DEL R.R 16/03.Dettagli determina 2011/257 Testo determina 2011/257 N.D.
DETERMINA28-02-20112011256ADEGUAMENTO REQUISITI PREVISTI DAL D.LGS. N. 395/2000 E S.M.I. - TECNO BI SRL.Dettagli determina 2011/256 Testo determina 2011/256 N.D.
DETERMINA28-02-20112011255ISCRIZIONE ALL'ALBO DEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO TERZI DELLA PROVINCIA DI LODI - AUTOVEICOLI AVENTI MASSA COMPLESSIVA A PIENO CARICO SUOERIORE A 1,5 TONNELLATE - AUTOTRASPORTI MARIN SRL.Dettagli determina 2011/255 Testo determina 2011/255 N.D.
DETERMINA28-02-20112011253APPROVAZIONE MODALITÀ DI ISCRIZIONE AGLI AMBITI TERRITORIALE DI CACCIA PER LA STAGIONE VENATORIA 2011/2012.Dettagli determina 2011/253 Testo determina 2011/253 Allegati determina 2011/253
DETERMINA28-02-20112011249IMPEGNO DI SPESA PER ASSEGNAZIONE FONDI ECONOMALI AL DIPARTIMENTO III INFRASTRUTTURE LL. PP. E MOBILITÀ – U.O. EDILIZIA ( 1° SEMESTRE 2011 ).Dettagli determina 2011/249 Testo determina 2011/249 N.D.

delibere pubblicate dalla provincia di lodi di giunta

GIUNTA23-02-2011201133AUTORIZZAZIONE PER L’ANNO 2011 ALLO SVOLGIMENTO DI PROGETTI SMART - OPERAZIONI CONGIUNTE TRA POLIZIE LOCALI NELL’AMBITO DEGLI INTERVENTI PROVINCIALI IN MATERIA DI SICUREZZA URBANA.Dettagli delibera 2011/33 Testo delibera 2011/33 N.D.
GIUNTA23-02-2011201132ATTO DI INDIRIZZO PER LA PRESENTAZIONE ALLA ASL DELLA PROVINCIA DI LODI DI PROGETTI A VALENZA SOVRADISTRETTUALE NELL'AMBITO DEL COFINANZIAMENTO REGIONALE PER I PROGRAMMI ANNUALI PER L'IMMIGRAZIIONE (ANNO 2010).Dettagli delibera 2011/32 Testo delibera 2011/32 Allegati delibera 2011/32
GIUNTA23-02-2011201131ADESIONE ALL'IDEA PROGETTUALE DELLA PROVINCIA DI MILANO, IN QUALITÀ DI CAPOFILA, E DI TUTTE LE PROVINCE LOMBARDE E DELLA FONDAZIONE ISMU AL MINISTERO DELL'INTERNO, RIENTRANTE NEI FONDI FEI "PROGRAMMA QUADRO SULLA SOLIDARIETÀ E GESTIONE DEI FLUSSI MIGRATORI PER IL PERIODO 2007-2013" - AZIONE 7 - ANNUALITÀ 2010.Dettagli delibera 2011/31 Testo delibera 2011/31 N.D.
GIUNTA23-02-2011201130"DETERMINAZIONE DELLE INDENNITA' DI FUNZIONE SPETTANTI AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA ED AI COMPONENTI LA GIUNTA PROVINCIALE PER L'ANNO 2011. PRESA D'ATTO CESSAZIONE SANZIONI EX ART. 61, C. 10, L. 133/08 E DELLA DECURTAZIONE EX ART. 1, C.54, LETT. A), L. 226/05"..Dettagli delibera 2011/30 Testo delibera 2011/30 N.D.
GIUNTA17-02-2011201129PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI LODI, ADOTTATO CON DELIBERA DI C.C. N. 13 DEL 06.02.2010. PARERE DI COMPATIBILITA' COL PTCP VIGENTE.Dettagli delibera 2011/29 Testo delibera 2011/29 N.D.
GIUNTA17-02-2011201128APPROVAZIONE DELLA VARIAZIONE AL PTCP VIGENTE, FINALIZZATA A RECEPIRE GLI APPROFONDIMENTI PROGETTUALI SVILUPPATI DAL PGT DEL COMUNE DI LODI, ADOTTATO CON DELIBERA DI C.C. N. 13 DEL 06.02.2010.Dettagli delibera 2011/28 Testo delibera 2011/28 Allegati delibera 2011/28
GIUNTA17-02-2011201127APPROVAZIONE IN LINEA TECNICA DEL PROGETTO DEFINITIVO DEI LAVORI DI FORMAZIONE DELL'ITINERARIO CICLOPEDONALE DI COLLEGAMENTO TRA LODI E BOFFALORA D'ADDA LUNGO L'ARTERIA PROVINCIALE SP. 25.Dettagli delibera 2011/27 Testo delibera 2011/27 N.D.
GIUNTA17-02-2011201126APPROVAZIONE DELLA BOZZA DI PROTOCOLLO D'INTESA TRA LA PROVINCIA DI LODI ED I COMUNI DI LODI E BOFFALORA D'ADDA PER LA REALIZZAZIONE DELL'ITINERARIO CICLO PEDONALE LUNGO L'ARTERIA PROVINCIALE SP. 25Dettagli delibera 2011/26 Testo delibera 2011/26 Allegati delibera 2011/26
GIUNTA17-02-2011201125PRESENTAZIONE DI ISTANZA ED EVENTUALE RICORSO GIURISDIZIONALE PER L'ACCERTAMENTO NEGATIVO DELL'OBBLIGO DI VERSAMENTO DELLA TASSA DI CONCESSIONE GOVERNATIVE SULA TELEFONIA MOBILE E RIPETIZIONE DELLE RELATIVE SOMME INDEBITAMENTE CORRISPOSTE IN RAGIONE DELLA MEDESIMA TASSA.Dettagli delibera 2011/25 Testo delibera 2011/25 N.D.
GIUNTA17-02-2011201124SVILUPPO DEL PROGETTO "SOBANE" - STRATEGIA SOBANE E SISTEMA DI GESTIONE SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO.Dettagli delibera 2011/24 Testo delibera 2011/24 Allegati delibera 2011/24