venerdì 16 novembre 2018

Edilizia scolastica: pubblicato il decreto programmazione unica nazionale 2018 - 2020

Edilizia scolastica: pubblicato il decreto programmazione unica nazionale 2018 - 2020: Il Miur ha pubblicato lo scorso 5 novembre, sul suo sito, il DM 615 del 12 settembre 2018, con il quale è stata approvata la Programmazione Unica Nazionale 2018-2020 in materia di edilizia scolastica, nella quale confluiscono i piani regionali

mercoledì 14 novembre 2018

Busta arancione Inps 2018: ti dice quanto prenderai di pensione, ecco come leggerla

Busta arancione Inps 2018: ti dice quanto prenderai di pensione, ecco come leggerla

 

L’Inps invia le buste arancioni ad un milione di lavoratori; saranno recapitate entro dicembre 2018. Ecco a cosa serve e come fare per leggerla correttamente.

Busta arancione Inps 2018: ti dice quanto prenderai di pensione, ecco come leggerla
Entro dicembre 2018 l’Inps invierà un milione di buste arancioni all’interno delle quali è presente una simulazione della pensione futura in base alla posizione contributiva del cittadino.
Lo ha annunciato il presidente dell’Inps Tito Boeri nel corso di una conferenza stampa, annunciando anche un’altra novità molto importante per coloro che vogliono farsi un’idea di quanto prenderanno di pensione.
Dovete sapere, infatti, che oggi è possibile fare un proprio estratto contributivo e simulare l’importo della pensione semplicemente utilizzando il portale La mia pensione futura, riservato però solamente ai lavoratori dipendenti del settore privato.
Ebbene, come annunciato da Boeri, la platea di chi potrà accedere a questo servizio si allarga dal momento che lo potranno utilizzare anche i dipendenti pubblici, nonché gli artigiani e i commercianti.
Ma torniamo a parlare delle buste arancioni Inps che verranno inviate nelle prossime settimane; come anticipato questo è un importante strumento perché vi indica quanto andrete a prendere di pensione a seconda della data in cui smetterete di lavorare. Grazie alla busta arancione, ad esempio, ci si potrà fare un’idea di quanto si perde di pensione ricorrendo a Quota 100.
Il Presidente Boeri non ha dato altri dettagli sulla busta arancione, tuttavia sembra che questa sarà uguale a quella inviata dall’Inps nel 2015. A tal proposito, ecco una guida utile su questo strumento, con tutte le informazioni su come leggere la busta arancione Inps.

A cosa serve la busta arancione Inps

La busta arancione consente di capire a quanto potrebbe verosimilmente ammontare l’importo della pensione futura, in base ai contributi effettivamente versati e alla data in cui è previsto il ritiro del contribuente dal lavoro e, quindi, il pensionamento.
Si tratta di un “salvadanaio di vetro” per usare una metafora dello stesso Boeri, che permette di capire a quanto ammontano i contributi finora accumulati e, soprattutto, che mette il contribuenti nelle condizioni di far percepire i contributi non come una tassa, quanto piuttosto come una forma di risparmio forzoso.
Questo strumento consente ai contribuenti di acquisire una maggiore consapevolezza riguardo all’assegno pensionistico di cui potranno disporre al momento della pensione e gli consentirà anche di valutare l’opportunità di crearsi delle forme di previdenza complementare.

Cosa c’è nella busta arancione Inps

All’interno della busta arancione i destinatari troveranno la simulazione della propria pensione futura e potranno anche controllare l’estratto conto dei contributi previdenziali versati.
La busta anche nel 2018 dovrebbe essere formata da quattro pagine: nella prima pagina è presente una tabella che indica la simulazione fatta dall’Inps per calcolare la futura pensione. Non solo si hanno indicazioni sull’importo mensile lordo che verrà percepito, ma sono riportati anche la data prevista per il pensionamento e una stima presunta dell’ultima retribuzione.
Nella seconda pagina viene invece riportato l’estratto conto dei contributi versati fino a quel momento, riportando anche i datori di lavoro, i nomi delle aziende, le ore di lavoro, i tempi e gli importi. Questo report viene fatto al fine di garantire al lavoratore la possibilità di verificare la regolarità delle informazioni inserite.
Nella pagina seguente è riportata la simulazione della contribuzione futura stimata. In quarta pagina, infine, sono riportate le indicazioni per la richiesta del codice Pin gratuito sul sito dell’Inps.

Come leggere la busta arancione in modo corretto

Per poter avere una previsione della pensione futura il più possibile attinente alla realtà, occorre tener conto di alcuni fattori nel momento in cui si legge quanto riportato nella busta arancione spedita dall’Inps.
Ad esempio, un dato da non sottovalutare nella lettura di quanto previsto dall’Inps è quello relativo alla carriera. L’istituto di previdenza, infatti, nei calcoli effettuati, ipotizza che il lavoratore non abbia buchi contributivi o periodi di disoccupazione.
Anche per quanto riguarda la retribuzione le aspettative sembrano un po’ troppo alte, in quanto viene stimata una crescita della stessa intorno all’1% annuo.
Nella lettura di quanto riportato nella busta arancione dell’Inps, inoltre, bisogna considerare che le proiezioni vengono effettuate al lordo delle tasse.
C’è un ultimo fattore da considerare: come avverte l’Inps stessa, il simulatore è basato non solo su fattori come la contribuzione versata, ma anche su parametri macro-economici, come ad esempio l’andamento del PIL e l’aspettativa di vita che potrebbero però subire delle variazioni improvvise e disattese.
L’importo risultante dalla simulazione, quindi, è suscettibile di variazione. Ecco perché non dovete fare affidamento al 100% su quanto indicato nella busta arancione Inps; prendetela per quello che è, ovvero come un documento di natura informativa e un monito per iniziare a programmare il proprio futuro.
FONTE:  https://www.money.it/busta-arancione-Inps-2018-quanto-prendi-pensione-come-leggerla?utm_source=Money.it&utm_campaign=1a6bfdc2ca-RSS_EMAIL_CAMPAIGN&utm_medium=email&utm_term=0_4302bacf08-1a6bfdc2ca-302919809

“D come DONNA” A CASTIGLIONE D'ADDA GIOVEDI' 22 NOVEMBRE 2018

“D come DONNA”

L’Assessorato ai Servizi Sociali è lieto di invitare i cittadini
Alla Serata di sensibilizzazione  In occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne
in collaborazione con il Centro Antiviolenza La Metà di Niente
GIOVEDI’ 22 NOVEMBRE 2018
ORE 21,00
PRESSO LA SALA CONSILIARE
IN VIA ROMA 130
INTERVERRANNO:
Paola Metalla : Presidente Associazione L’orsa Minore Onlus – Centro Antiviolenza “La Metà di Niente” ;
Giusi Cremonese: Lettura recitata di brani letterari;
Luigi Fasciano : Istruttore MGA System (Metodo Globale Autodifesa) che presenterà il corso di difesa personale in programma nel 2019

Allegati

odg del consiglio comunale del 15 novembre a castiglione d'adda


art. tratto da www.ilcittadino.it

L'immagine può contenere: testo

Convocazione Consiglio Comunale

Il Consiglio Comunale è convocato, presso la Sala Consiliare in Via Roma, 130,  in sessione straordinaria, seduta pubblica, il giorno 15 novembre 2018 alle ore 21:00

ordine del giorno
fonte : http://www.comune.castiglionedadda.lo.it/2018/11/convocazione-consiglio-comunale-5/

domenica 11 novembre 2018

Frugare nella spazzatura è violazione della privacy?

Frugare nella spazzatura è violazione della privacy? 

 

11 novembre 2018


Frugare nella spazzatura è violazione della privacy?

> Diritto e Fisco Pubblicato il 11 novembre 2018



 
Le regole sulla raccolta differenziata: cassonetti, buste della spazzatura e immondizia non sono coperti della privacy perché, una volta buttati, se ne perde la proprietà.
L’altro giorno hai visto uno dei condomini del tuo palazzo gironzolare intorno ai cassonetti della spazzatura, come se stesse cercando qualcosa o volesse nascondersi da qualcuno. È una persona strana, con cui hai avuto in passato diverse discussioni. È litigioso, sospettoso, curioso, ma soprattutto imprevedibile. D’un tratto ti sorge il dubbio che questi possa frugare nelle buste della spazzatura alla ricerca di tracce e informazioni sui vicini di casa, magari solo per curiosità o per attuare qualche ricatto. Alla fine il sospetto si è trasformato in certezza quando lo hai visto, con la coda dell’occhio, infilare le mani in uno dei bidoni dell’immondizia. Vorresti fotografarlo per denunciarlo alla polizia o all’amministratore, ma è notte e l’immagine, soprattutto da lontano, viene sfocata. Cosa puoi fare contro di lui? Sei infatti convinto che frugare nella spazzatura è violazione della privacy.
Nei sacchetti si trovano informazioni di tutti i tipi: dagli estratti conto bancari alle bollette delle utenze, dalle scatole vuote dei medicinali agli scontrini della spesa, dai semplici appunti ai fogli con documenti di lavoro, dalle tessere sconto dei negozi alle prescrizioni del medico curante. C’è chi, ingenuamente, non strappa la carta e la lascia alla mercé di chiunque e chi, invece, più sospettoso, la fa in mille pezzi in modo che non sia leggibile. Ma cosa si può fare se scopri qualcuno che apre un sacchetto dell’immondizia altrui? Se dovessi aver buttato un oggetto che non usi più, convinto che la sua unica destinazione sia il macero, mentre poi lo vedi in casa di un’altra persona, la potresti denunciare per furto? Se hai a cuore la tua riservatezza e non vuoi che nessuno si faccia i fatti tuoi, ti consiglio di leggere fino in fondo questo articolo. Qui ti spiegheremo infatti se frugare nella spazzatura è violazione della privacy e cosa puoi fare per difenderti se dovessi scoprire che uno dei tuoi vicini di casa sta facendo il detective con i tuoi rifiuti.

Garante della Privacy: non frugare nella spazzatura altrui

C’è un vecchio documento emesso dal Garante della Privacy, risalente a più di 10 anni fa, con cui l’Autorità ha dettato alcune linee guida sulla raccolta differenziata per tutelare la riservatezza dei cittadini. Questa guida ha creato un po’ di confusione negli utenti i quali hanno erroneamente ritenuto che, in tal modo, il Garante abbia voluto dire che frugare nella spazzatura è violazione della privacy. In realtà non è così. Il testo del documento conteneva raccomandazioni ai Comuni e non ai cittadini. Ad esempio – si legge in tale provvedimento – l’ente locale non può imporre l’utilizzo di sacchetti dei rifiuti trasparenti o con etichette adesive nominative per la raccolta “porta a porta”; in questo modo infatti chiunque potrebbe controllare il contenuto dell’immondizia e risalire alla sua provenienza. È invece lecito contrassegnare il sacchetto con un codice a barre, un microchip o con etichette intelligenti (Rfid).
Ed ancora l’Authority ha escluso la possibilità di controlli indiscriminati sulle buste della spazzatura per verificare il rispetto delle norme sulla differenziata; per tutelare la privacy dei cittadini le ispezioni possono arrivare solo se ci sono fondati dubbi di violazione della normativa e se il responsabile non è identificabile in nessun altro modo.
Insomma, il Garante non ha mai detto che frugare nella spazzatura è una violazione della privacy. E difatti non lo è. Cerchiamo di capirne la ragione.

Aprire le buste della spazzatura altrui è vietato?

A ben vedere, nel momento in cui una persona butta un oggetto nei cassonetti della spazzatura comunale si disfa non solo dell’oggetto in sé da un punto di vista materiale ma anche della relativa proprietà a cui, così facendo, rinuncia per sempre. In questo stesso istante perde anche ogni diritto sulla cosa che non può più tutelare davanti a un giudice o a un’autorità di pubblica sicurezza (la polizia o i carabinieri). Se butti un letto o un comodino non puoi poi lamentarti se qualcuno lo prende per sé e lo utilizza, non puoi chiedergli un corrispettivo, né puoi lamentarti che questi ha violato la tua privacy. Lo stesso discorso vale anche per la carta straccia.
Il passaggio cruciale di tutto il ragionamento è dunque il seguente: quando metti un oggetto qualsiasi in un bidone della differenziata o dell’indifferenziata non ne sei più titolare. La proprietà passa al Comune. Se così non fosse, del resto, l’ente locale non potrebbe fare della spazzatura ciò che vuole: il macero, il riciclaggio, la distruzione, ecc.
La conseguenza è abbastanza chiara: come abbiamo già scritto in passato, frugare nella spazzatura è reato, ma non ai datti del cittadino bensì del Comune, nuovo proprietario dei rifiuti abbandonati. Il reato è ovviamente quello di furto (e non quindi di violazione della privacy) la cui pena è della reclusione fino a tre anni e con la multa da 154 euro a 516 euro. In più c’è l’aggravante per aver rubato cose esposte (per consuetudine o necessità) alla pubblica fede (ossia in mezzo a una strada).

Che fare se qualcuno fruga nella spazzatura?

Se trovi qualcuno che fruga nella tua spazzatura puoi comunque agire, non in tutela della tua privacy ma degli interessi del Comune, sebbene così facendo, in modo indiretto, finisci per tutelare te stesso. Puoi infatti recarti dalla polizia municipale: le autorità, infatti, avendo notizia di un reato dovranno procedere, ma sempre a tutela dell’interesse della pubblica amministrazione.

fonte:  https://www.laleggepertutti.it/253769_frugare-nella-spazzatura-e-violazione-della-privacy