sabato 26 febbraio 2011

consorzio tutela provoone valpadana

http://www.provolonevalpadana.it/consorzio.html?sezione=intro
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SANTI PATRONI E DATE DI TUTTE LE FESTE PATRONALI DEI COMUNI DELLA PROVINCIA DI LODI

http://www.italianodoc.com/sagre/Lombardia/Lodi.feste.patronali.htm
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SANTI PATRONI E DATE DI TUTTE LE FESTE PATRONALI DEI COMUNI DELLA PROVINCIA DI LODI


Arte e tradizioni: abbiamo raccolto in questa pagina le Vostre segnalazioni ... non ci resta che accompagnarvi in  questo viaggio alla scoperta della nostra terra....
Elenco Feste Patronali dei comuni della provincia di Lodi in ordine alfabetico

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LODI - San Bassiano di Lodi - 9 Gennaio

birra lodigiana "de cudogn" fatta dai giovani lodigiani

La prima birra totalmente “Made in Codogno” prodotta dal birrificio “Brewfist Italian Ales” in via Molinari 5, alla Mirandolina, dall’idea imprenditoriale di tre giovani lodigiani: Pietro Mosconi, Pietro Di Pilato e Andrea Maiocchi che hanno fondato il marchio di questa produzione ora va in “vetrina” in tutta Italia. Dopo infatti aver ottenuto i positivi giudizi sul web in siti specializzati di settore come “Birrophilia” e “La bussola della birra”, la birra codognese è stata presentata alla fiera di settore “Birra Beverage & Co” a Rimini preso il salone di “Sapore Rimini”. Nel contempo è stato presentato il sito web e l’attività di shop on line, mediante una apposita campagna promozionale curata dalle società New Old Story Film e Magestic Film di Casalpusterlengo. Inoltre il 4, 5 e 6 marzo le quattro birre codognesi: Jale, Fear, Burocracy e 24K saranno presentate in un’altra manifestazione a livello nazionale, l’Italia Beer Festival, che si terrà al Palasharp a Milano.

pediatra in preallarme a castiglione d'adda

castiglione Genitori in allarme a Castiglione: con l’arrivo della dottoressa Clara Lusardi come nuova pediatra dell’ambulatorio castiglionese, l’Azienda sanitaria locale (Asl) ha invitato mamme e papà a rinnovare la scelta del pediatra, ma i genitori temono che la popolarità della Lusardi faccia aumentare le richieste da paesi esterni, sottraendo posti ai castiglionesi. Nelle scorse settimane infatti la dottoressa Lusardi, stimata professionista, si è dimessa dal reparto di pediatria a Codogno. Da allora un nutrito gruppo di mamme ha manifestato più volte il proprio attaccamento “alla dottoressa dei bambini”, dimostrando la stima diffusa di molti genitori nei suoi confronti. Il passa parola fra le mamme castiglionesi è cominciato pochi giorni fa, quando all’esterno dell’ambulatorio del paese è stato affisso un cartello, in cui si invitava a rinnovare dal primo di marzo l’iscrizione all’Asl, «in quanto il passaggio dall’attuale pediatra alla dottoressa Lusardi non è automatico». La dottoressa Lusardi giunge a Castiglione, sostituendo l’ex pediatra, la dottoressa Barbato, a cui finora sono succedute alcune supplenti. «Per quale motivo bisogna confermare il pediatra? Non è una revoca», hanno domandato un gruppo di mamme castiglionesi, critiche sulle modalità ma non sulla persona. «Alcune di noi sono anni che portano i loro figli dal pediatra a Castiglione, - hanno proseguito - e dato che sappiamo che la dottoressa Lusardi è molto stimata, non vorremmo che, in occasione delle conferme all’Asl, molte mamme di altri paesi che ci tengono ad avere lei come pediatra decidessero di iscriversi, togliendo posto a noi che dovremmo avere la precedenza». «Ci toccherà chiedere permessi dal lavoro e fare la corsa il primo di marzo per iscriverci, perché chi prima arriva meglio alloggia?», hanno insistito. Immediati i chiarimenti dell’Asl, per cui innanzitutto per potersi avvalere di un pediatra è necessario iscriversi negli elenchi di quel pediatra. «La scelta del medico può essere fatta dal primo marzo fino al raggiungimento del massimale di assistiti consentito dalla convenzione che è pari a 800 bambini - hanno spiegato dall’Asl - e si può delegare chiunque a recarsi presso gli uffici, purché la delega sia scritta». «Non ci sono liste di attesa, - hanno precisato dall’Asl - e in genere si accolgono le richieste in stretto ordine cronologico di presentazione». Per l’Asl non c’è motivo di allarmarsi e si cercherà di fare in modo che i bambini di Castiglione non restino senza il pediatra locale.Sara Gambarini il cittadino lodi

Razzia di videopoker al Caffè Moderno di Bertonico nel lodigiano

Bertonico Hanno trovato persino il tempo per fumarsi una sigaretta. Al riparo del buio e certi che nessuno potesse vederli nel cortile disabitato alle spalle del locale, i ladri che giovedì notte hanno razziato il Caffè Moderno a Bertonico si sono concessi un lusso di chi può fare le cose con calma. O per lo meno è quello che si deduce dai due mozziconi trovati per terra, ai piedi della finestra forzata per entrare. Il bottino messo a segno è tutto in contanti: attorno le 2mila e 300 euro in monete prelevate dalle slot machine. Ma sono anche altri gli elementi che messi assieme rivelano qualcosa su chi ha fatto irruzione al 5 di via Matteotti. A cominciare dal varco aperto nell’inferriata: è strettissimo, segno che chi è passato di là doveva avere una corporatura sottile. «O è un contorsionista oppure si tratta di un ragazzino - ragiona con un filo d’ironia Valentina, barista del Moderno - un uomo adulto non ce l’avrebbe mai fatta». Poi c’è il fatto che i mozziconi abbandonati fuori del bar sono due, il che fa presumere abbiano agito in tandem. Infine, non vi è dubbio, chiunque sia stato conosceva benissimo il locale. Come si fa a dirlo è semplice: non è stato fatto un passo falso, i ladri hanno puntato dritto alla saletta con le macchinette dei videopoker e si sono guardati bene dall’attraversare il corridoio dove, sapevano, sarebbe scattato l’allarme. L’unica stanza del Moderno sfornita dei sensori di movimento collegati all’Ivri è difatti la sala giochi. «Si sono tenuti lontano dal bancone - osserva la barista -, perché sarebbe partito l’allarme acustico e lo sapevano». Per questa ragione hanno lasciato stare il registratore di cassa e quant’altro avrebbero potuto razziare nella sala principale. Per intascare le monete contenute nei videopoker, invece, non hanno dovuto far altro che scassinare lo sportellino superiore, recuperare le chiavi di scorta custodite all’interno e con quelle aprire il cassetto carico di denaro contante. Non hanno invece potuto raggiungere il cambiamonete perché anche quello nella zona “rossa” di fronte al bancone presidiato dal sistema di sicurezza. Setacciato l’intero incasso dei videopoker, i malviventi se la sono quindi data a gambe levate dal retro del bar, ripercorrendo a ritroso lo stesso tragitto seguito per entrare. Ne è la prova il cancellino rotto della villetta a fianco del bar. Alla centralissima via Matteotti i ladri hanno preferito le campagne e poco importa se per passare di lì sono stati costretti a scavalcare un muro di cinta alto diversi metri. Che avessero un’automobile parcheggiata da qualche parte ad attenderli o siano fuggiti a piedi, da quella parte era meno probabile essere visti. Tanto da potersi concedere anche il lusso di una sigaretta.Laura Gozzini il cittadino 26 febbraio 2011

NUOVO WEB PER IL CITTADINO DI LODI

Paolo Gorini Monument - Lodi - ItalyImage via WikipediaÈ soltanto da poco tempo che il Cittadino ha affrontato la navigazione all’interno del mondo di Internet in compagnia dei suoi lettori: la consultazione del nostro giornale anche sul web risale infatti agli albori del terzo millennio, seguita a partire dal 2005 dalla nascita di un vero e proprio sito di news. A conti fatti si tratta solo di una breve parentesi temporale, soprattutto se paragonata alla lunga storia di una testata che da tre secoli ormai sta seguendo come un fedele testimone le vicende del territorio. Pochi anni, quindi, ma talmente intensi e proficui da farci comprendere appieno come il futuro del Cittadino debba per forza di cose essere indirizzato anche verso le nuove tecnologie del mondo della comunicazione. Non apparteniamo alla schiera di chi vede all’immediato orizzonte la scomparsa della versione cartacea dei giornali: anzi, da questo punto di vista ogni giorno nelle edicole i quotidiani locali con una storia alle spalle e un rapporto ben saldo con i lettori come il Cittadino continuano a guadagnare posizioni e a rafforzare il radicamento. Ma è grazie a Internet che in questi undici anni abbiamo raggiunto lettori ai quali altrimenti sarebbe risultato impossibile far conoscere la nostra testata e far apprezzare il lavoro della redazione e di tutte le persone che gravitano intorno al palazzo delle comunicazioni di via Paolo Gorini a Lodi. Pensiamo soprattutto ai giovani, ma anche a quella fascia di utenti che si avvicinano all’informazione utilizzando soltanto i nuovi supporti offerti dalla tecnologia: per questo motivo il Cittadino ha accettato nel 2000 la sfida della modernità lanciando anche una versione on line che, completamente gratuita, ormai raccoglie quotidianamente migliaia di contatti. Ed è cresciuta con una progressione che ci ha lasciato sorpresi anche l’attenzione alla parte del sito dedicata all’aggiornamento quotidiano delle notizie, un’iniziativa sbocciata in forma sperimentale e ormai pronta a spiccare il volo dopo un proficuo lavoro di rodaggio. Negli altri articoli di questo speciale potete leggere nel dettaglio tutte le cifre raccolte da www.ilcittadino.it: vedere settimana dopo settimana aumentare gli accessi e osservare la loro esplosione in occasione di alcune iniziative particolari come le dirette dei grandi eventi (pensiamo all’assemblea per la fusione tra la Popolare Lodi e Verona, agli appuntamenti delle elezioni amministrative o alla recente gara in Portogallo dell’Amatori) o gli speciali dedicati alle emergenze ambientali come l’esplosione della Baerlocher o l’ondata nera del petrolio nel Lambro ci ha fatto capire che la strada intrapresa era quella giusta. Ora si tratta di fare un altro passo: affiancare all’informazione tradizionale del Cittadino, quella che tutti giorni i lettori possono trovare in edicola con un giornale diventato ancora più ricco e completo, un altro canale di comunicazione capace di accompagnare i lodigiani e i sudmilanesi 24 ore su 24. Lo strumento è un sito Internet completamente nuovo, costruito nel corso degli ultimi dodici mesi e ormai pronto al debutto. Rispetto al passato il mutamento è radicale, non soltanto dal punto di vista grafico: www.ilcittadino.it vuole diventare un vero e proprio sito allnews, capace di seguire lungo tutta la giornata il flusso delle notizie in arrivo dal territorio ma anche dall’Italia e dal mondo. Cambia però anche la filosofia di fondo, perché l’obiettivo è rafforzare il rapporto con il lettori, ai quali viene offerta una possibilità in più di partecipare, oltre a quella apprezzatissima di Lettere e opinioni sul giornale cartaceo: ogni giorno sul nostro sito si potranno commentare i fatti più importanti della giornata, anche attraverso i sondaggi d’opinione. Previsti spazi per le immagini, i filmati e i contenuti multimediali, senza dimenticare il filo diretto con l’universo dei “social network”. Tra le tante novità, una certezza: con una semplice iscrizione si accederà ancora alla versione on line del giornale cartaceo, potendo scaricare le pagine in versione Pdf. L’appuntamento quindi è a partire dal 1 marzo al nostro solito indirizzo web, pronti a raccogliere una volta di più la sfida dell’informazione a 360 gradi.Mario Spini

STATI GENERALI DEL LODIGIANO 2 MARZO A LODI

Riprendono mercoledì 2 marzo alle ore 21 a Lodi presso la Casa della Gioventù in viale Rimembranze, gli incontri dei Tavoli tematici che sono stati promossi quale frutto degli Stati Generali del Lodigiano tenutisi nel mese di ottobre 2010.La partecipazione è libera anche a chi non si fosse iscritto oppure non avesse mai partecipato ai precedenti Tavoli. Riportiamo i temi che verranno discussi la sera del 2 marzo.Dopo una presentazione del tema si aprirà la discussione alla quale ciascuno potrà portare il proprio contributo. In alcuni dei Tavoli tematici è prevista anche la presenza di esperti che introdurranno i lavori.Tavolo 1 - Cura del territorio, qualità dell’ambiente e sostenibilità (“Ambiente: paesaggio, salute, qualità della vita, ciclo integrato dei rifiuti, fruizione turistica”).Tavolo 2 – Nuove alleanze tra produttori, consumatori e Istituzioni locali: il Distretto di economia solidale (“I Cittadini Consumatori come soggetto forte nel sistema economico”).Tavolo 3 – Green economy, sistema produttivo, credito, servizi e prospettive occupazionali (“Il raccordo con il sistema della conoscenza: formazione di base, università, ricerca e innovazione”).Tavolo 4 – Amministrazioni virtuose, beni comuni e partecipazione dei cittadini (“Gestione del ciclo idrico e tutela del territorio nel Lodigiano”).Tavolo 5 – Tendenze demografiche, nuovi modelli di welfare e servizi socio-sanitari (“Invecchiamento della popolazione, squilibri demografici, nuove presenze e opportunità di formazione e di lavoro nel settore della cura della persona”).Tavolo 6 – Cultura, scuola, sport: una comunità ricca, unita e solidale (“Aiutare le scuole lodigiane a svolgere al meglio il loro ruolo, in sinergia con tutte le agenzie educative del territorio”).Tavolo 7 – Legalità, diritti e sicurezza: oltre il mito dell’isola felice (“Criminalità organizzata e controllo del territorio”).
http://www.statigenerali.lo.it/

Eal service accusa: «Inadempienze sulle verifiche alle caldaie»

IL RESPONSABILE DEI TERMOIDRAULICI SA BENE CHE LA REALTA' DEI FATTI NON E' QUELLA DESCRITTA DA LUI, VISTO CHE SEGUO DA VICINO LE QUESTIONI DELL'AMBIENTE. UN PO DI CAUTELA QUANDO SI PARLA IN PUBBLICO SAREBBE AUSPICABILE DA CHI VUOLE ESSERE PROTAGONISTA LOCALE.

«Sono due anni che comune e provincia di Lodi sono inadempienti nei controlli alle caldaie dei lodigiani». Non teme di usare parole forti Raffaele Mammone, responsabile provinciale termoidraulici di Confartigianato e amministratore delegato di Eal Service, quando accusa le istituzioni di non effettuare con la precisione dovuta i controlli agli impianti di riscaldamento, con conseguente rischio per la salute e l’ambiente.Una versione dei fatti che l’assessore provinciale all’ambiente Elena Maiocchi smentisce categoricamente pur ammettendo che di controlli non se ne vedono da un po’. Per la precisione dal giugno 2010, quando è scaduta la convenzione tra la Provincia e Eal, che si occupava delle ispezioni.«Il contratto è scaduto alla fine dello scorso giugno - spiega l’assessore Maiocchi-. Per rinnovarlo ci sono stati, lo ammetto, dei ritardi, dovuti essenzialmente al fatto che prima di rinnovarlo ho voluto rendermi conto di cosa fosse stato fatto e cosa fosse ancora necessario fare. Ma la stretta definitiva dovrebbe arrivare a giorni, già in uno dei prossimi consigli».Più preciso è il quadro che arriva dal presidente di Eal Service, Agostino Alloni: «Dopo la scadenza della convenzione abbiamo inviato una prima bozza di accordo alla Provincia che a sua volta ce ne ha inviata un’altra. Ora dovrebbe esserci una stesura definitiva su cui stringere». Tra le questioni più annose per arrivare a un nuovo accordo tra provincia ed Eal quello, ancora irrisolto, del destinatario ultimo, il cittadino o la Provincia, cui addebitare l’intervento (una cifra variabile in base alla potenza dell’impianto, ma che si attesta tra i 60 e i 70 euro). «Nonostante la convenzione non sia stata rinnovata, comunque - precisa Alloni - l’attività di ufficio e di screening verso le abitazioni che non avevano prodotto la lettera di autocertificazione è comunque proseguita».La paralisi della Provincia ha, di fatto, portato allo stop anche dei controlli nel comune di Lodi, a cui li aveva affidati, con una convenzione che scade nel luglio 2011. «I controlli comunque - precisano dal Broletto - stanno a valle di un intervento di messa in sicurezza che deve essere già stato fatto dai tecnici termoidraulici».La polemica è divampata ieri a margine dell’incontro organizzato da Confartigianato sulla sicurezza e la nuova normativa degli impianti di riscaldamento nel corso del quale il tecnico Asl Roberto Riboldi ha reso noti alcuni numeri legati agli incidenti dovuti alle esalazioni di monossido di carbonio nelle abitazioni del territorio. «Negli ultimi sedici anni - ha detto Riboldi - si è registrato un numero molto alto, 174, di eventi legati alla dispersione di monossido, che hanno provocato 343 intossicati e, purtroppo, 8 decessi, l’ultimo dei quali nel periodo 2002-2003».Numeri alla luce dei quali si comprende l’urgenza e l’importanza dei controlli fatti da tecnici garantiti: «Chiunque metta mano a una caldaia - spiegano Mammone e Riboldi - deve essere iscritto alla Camera di commercio, il che, evidentemente, esclude tutta una serie di interventi, abusivi, fatti dall’amico, dal papà o dal vicino di casa che “ne capisce”. Oltre a questo - continuano a mezza voce - bisogna dire che non tutti i tecnici sono uguali e qualcuno, a volte, può aver commesso qualche leggerezza».Luciana Grosso IL CITTADNIO 26 FEBBRAIO 2011

basta moschee mascherate da capannoni o altra tipologia in regione lombardia

http://www.regionelombardia.leganord.org/

i sindaci da ora in poi con la modifica della legge regionale 12-05 non potranno più nascondersi: leggete la nuova normativa approvata.
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Islam: Lombardia equipara centri culturali a luoghi di culto
Colla: “Moschee: decideranno i Comuni”

In merito alle nuove norme contenuto nel collegato alla legge regionale 12, in materia di centri culturali con finalità religiose, è intervenuto il Consigliere della Lega Nord, Jari Colla.

“Con le modifiche apportate alla Legge Regionale 12/2005, - spiega Colla - non sarà più possibile, nei Comuni lombardi, insediare liberamente luoghi di culto mascherati da centri culturali.
I centri culturali con finalità religiose vengono finalmente equiparati a veri e propri luoghi di culto e di conseguenza spetterà alle Amministrazioni comunali prevedere la possibilità o meno di assegnare loro degli spazi. La pianificazione avverrà infatti durante la redazione del PGT (Piano di Governo del Territorio), dando ai sindaci la possibilità di decidere nel merito.
Con questo provvedimento – spiega Colla – poniamo uno stop al fenomeno sempre più presente e diffuso della trasformazione di capannoni artigianali, seminterrati o scantinati, in vere e proprie moschee, con tutti i disagi che questa situazione comporta in termini di vivibilità, sicurezza e viabilità di interi quartieri.
Da oggi – conclude Colla – i sindaci lombardi sanno che se autorizzeranno la costruzione di un luogo di culto islamico, dovranno assumersi la responsabilità politica di tale scelta. E i cittadini, ed elettori, ovviamente ne terranno conto.”

Ufficio Stampa

Milano, 16 febbraio 2011

venerdì 25 febbraio 2011

giovedì 24 febbraio 2011

discarica di cavenago - no ampliamento?

nonostante tutte le dietrologie avvenute in questi mesi, la provinca di lodi dimostra ancora una volta che programma per il bene dei cittadini senza segnali precostituiti, in silenzio e senza clamori politici come qualcuno è solito fare!

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Ieri la Giunta provinciale ieri ha preso atto della proposta di un accordo, con una società privata (che voci non ancora confermate ufficialmente indicano essere la A2A), per portare fuori provincia i rifiuti prodotti dal territorio
http://www.ilgiorno.it/lodi/cronaca/2011/02/24/464238-discarica_cavenago.shtml

cliccate sul link per leggere tutto
alfredo ferrari

legge amianto in regione lombardia

http://www.ilgiorno.it/lodi/cronaca/2011/02/23/463939-amianto.shtml

la nuova legge sull'amianto va avanti in regione. guardate i dati dei rilevamenti! 

O.D.G. : CENTRALITA’ TERRITORIALE DEI PARCHI LOMBARDI


O.D.G. : CENTRALITA’ TERRITORIALE DEI PARCHI LOMBARDI

PARERE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI LODI  in data…….. Relativo alla deliberazione della Giunta Regionale n° IX/ 1243 seduta del 01/02/2011 avente come oggetto: PROPOSTA DI PROGETTO DI LEGGE “ NUOVA ORGANIZZAZIONE DEGLI ENTI GESTORI DELLE AREE REGIONALI PROTETTE E MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 30 NOVEMBRE 1983, N° 86 (PIANO GENERALE DELLE AREE REGIONALI PROTETTE. NORME PER L’ISTITUZIONE E LA GESTIONE DELLE RISERVE, DEI PARCHI E DEI MONUMENTI NATURALI, NONCHE’ DELLE AREE DI PARTICOLARE RILEVANZA NATURALE E AMBIENTALE)”

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IL CONSIGLIO PROVINCIALE


PRESO ATTO


che la Regione Lombardia con la delibera n° IX/1243 del 01.02.2011 ha avviato l’iter per l’approvazione della nuova legge di riordino dei parchi regionali;   

VERIFICATO


il contenuto della proposta di deliberazione;
                                                                      
CONSIDERATO

che i parchi regionali rappresentano il 28% del territorio della Regione Lombardia e perseguono costantemente l’importante obiettivo di tutela, di conservazione, di fruibilità e valorizzazione di una vasta area, in una regione fortemente antropizzata;

APPURATO


che “ il modello lombardo” dei parchi, ha fatto storia a livello nazionale ed ha anticipato le ragioni federaliste emerse anni dopo, sviluppando il principio di sussidiarietà su cui si basano la Costituzione Italiana, il nostro Statuto e la politiche regionali;

RITENUTO

Che a tali principi eventuali ulteriori modifiche del quadro normativo si debbano attenere

                                                                       PRESO ATTO

che i parchi rappresentano un elemento importante per la conservazione dell’identità locale e la riconoscibilità dei territori lombardi;


CONSTATATO

che attualmente una considerevole parte delle risorse economiche dei parchi lombardi deriva dalla contribuzione degli Enti Locali ( Province e Comuni) che ne fanno parte e che in essi si riconoscono;

CONSIDERATA


l’importanza di mantenere fede ai principi sopra menzionati, favorendo un federalismo sostanziale che prevalga sul rischio di un neo centralismo regionale che espropri i protagonisti della governance territoriale locale;


INVITA LA GIUNTA REGIONALE A GARANTIRE LE SEGUENTI LINEE:

-        Riconoscere, nel compimento dell’azione di semplificazione e riordino normativo a livello regionale in richiamo al PRS, la completa partecipazione e “centralità” degli Enti Locali direttamente interessati territorialmente (Provincie e Comuni) nella Governance dei Parchi Lombardi coerentemente con la legislazione statale di principio, promuovendone il protagonismo ed assicurando loro un ruolo determinante;
-        Garantire, a tutela del territorio, la salvaguardia della consistenza attuale delle aree protette lombarde ed il mantenimento del compito di pianificazione territoriale e paesaggistica delle aree in esso contenute
-        Garantire le risorse economiche onde evitare carichi aggiuntivi a comuni e province;
-        Garantire un nuovo Ente Parco   con caratteristiche tali da assicurare la similarità agli Enti che lo compongono sia dal punto di vista della tutela della governance che della gestione;  
-         
                                                          
INVITA LA GIUNTA PROVINCIALE DI LODI

-        a farsi portatrice delle linee di indirizzo sopra menzionate presso le competenti sedi regionali
-        a richiedere garanzie in merito al radicamento locale dei consiglieri di competenza regionale
-        a stimolare e richiedere elementi di novità, nel costrutto delle nuove norme, che non riguardino la sola organizzazione amministrativa ma anche la qualità della proposta territoriale
-        a richiedere, coerentemente con tale assunto, l’avvio di una decisa attività amministrativa finalizzata alla realizzazione del Parco del Po lombardo e favorirne le sue articolazioni su scala provinciale



Il presente documento è da inviare ai seguenti Enti:

            Presidenza Giunta Regionale
            Presidenza Consiglio Regionale
            Assessorato Regionale Sistemi Verdi e Paesaggio  
Presidente Commissione VIII-Agricoltura, parchi e Risorse idriche
Provincia di Cremona
Comuni della Provincia di Lodi          


I CONSIGLIERI PROVINCIALI

FERRARI ALFREDO
LUCA CANOVA

Febbraio 2011

mercoledì 23 febbraio 2011

la storia del comune di castiglione d'adda

http://www.comune.castiglionedadda.lo.it/V1/storia/storia1.htm

cliccate sul link per la storia "de castion"

imu - federalismo municipale- ecco cosa cambia per gli enti locali e i cittadini

In allegato si trasmette volantino sul Federalismo comunale.



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Lega Nord per l'indipendenza della Padania
Segreteria Provinciale di Lodi
Via A. Moro, 48 - Lodi (LO)
Telefono: 0371/50244 fax: 0371/429583
 Le informazioni trasmesse sono da intendere solo per la persona e/o ente a cui sono indirizzate,  possono contenere documenti confidenziali e/o materiale riservato. Qualsiasi modifica, inoltro, diffusione o altro utilizzo, relativo alle informazioni trasmesse, da parte di persone e/o enti, diversi dai destinatari indicati, e’ proibito ai sensi d.l. 196/03. Se lei ha ricevuto questa mail per errore, per favore contatti il mittente e cancelli queste informazioni da ogni computer.

Col federalismo fiscale municipale
Il Consiglio dei ministri ha riproposto nuovamente il decreto attuativo in una nuova
Ecco perché è necessario comprendere bene quale sia la portata del provvedimento.
versione modificata rispetto a quella licenziata ad agosto, soprattutto sulla base dei nuovi contributi ed approvata dall’Anci (Associazione nazionale comuni italiani). La confusione sulla materia tuttavia è tanta perché le strumentalizzazioni messe in atto dall’opposizione hanno diffuso timori ingiustificati nell’opinione pubblica, soprattutto tra le imprese.
Il principio-guida
L’obiettivo è quello di spostare dallo Stato ai Comuni, a partire dal 2014, il 30% del gettito di alcuni tributi: imposta di registro, ipotecaria e catastale, Irpef su redditi fondiari non agrari (cioè sulle rendite immobiliari), imposta di registro sui canoni di locazione.
Le entrate devolute si attestano a circa 15 miliardi di euro. L’autonomia finanziaria dei Comuni deve essere compatibile con gli impegni del Patto di stabilità. Il gettito perciò resterà sostanzialmente invariato e i cittadini, pertanto, non pagheranno di più. Il provvedimento è fiscalmente neutro.
La fase transitoria
Dal 2011 al 2013 sarà attivo un Fsr (Fondo sperimentale di riequilibrio) per consentire soprattutto ai Comuni più piccoli di non risentire degli effetti negativi della contestuale riduzione dei trasferimenti statali. A questo proposito, bisogna ricordare che da quest’anno la compartecipazione Irpef dei Comuni salirà dallo 0,75% al 2%. Il parere della commissione Bilancio del Senato di cui il Governo ha tenuto conto invita a una compartecipazione diretta dell’IVA e non dell’Irpef per garantire una distribuzione più equilibrata.
Dal 2014 in poi l’Fondo sperimentale di riequilibrio sarà sostituito dal Fondo di perequazione previsto dalla legge istitutiva del Federalismo Fiscale.
La cedolare sugli affitti
La cedolare sugli affitti, previa opzione da parte del contribuente, sostituirà l’Irpef sulle
locazioni e la relativa addizionale regionale e comunale. L’aliquota della cedolare viene fissata al 21% per i contratti a canone libero ed al 19% per quelli a canone concordato. È prevista inoltre la sospensione dell’aggiornamento del canone di locazione per tutta la durata di applicazione al contratto del regime cedolare. Ai Comuni andrà dal 2012 il 21,6% del gettito (il 21,7% nel 2011). Per molti contribuenti si dovrebbe concretizzare un bel risparmio giacché agli affitti, attualmente, si applica l’aliquota marginale Irpef più elevata. Una quota delle entrate dovrebbe essere destinata a provvedimenti in favore degli inquilini.
L’Imu
Dal 2014 in poi al posto dell’Ici per immobili diversi dall’abitazione entrerà in vigore
l’imposta municipale propria (Imu), fissata al 7,6 per mille. Per i titolari di seconde case e
altri immobili è previsto un risparmio, mentre l’aliquota del 7,6% è più alta rispetto alla
media (6,4%) finora applicata agli immobili strumentali come i capannoni.
L’imposta municipale facoltativa
I Comuni potranno inoltre istituire una Imu secondaria per gli immobili a uso abitativo. L’imposta
sostituisce alcune specifiche forme di prelievo dei Comuni come il canone per l’occupazione di spazi pubblici e l’imposta comunale sulla pubblicità.
Nuove aliquote
Vengono abbassate le aliquote di tassazione delle transazioni immobiliari:
al 2% nel caso di prima casa di abitazione e al 9% negli altri casi. Le aliquote attuali sono stabilite rispettivamente al 3% e al 10%.
Addizionali
I Comuni avranno la facoltà di aumentare l’addizionale Irpef. Tale possibilità riguar
da quegli Enti che finora non hanno fissato l’addizionale oltre la percentuale del 4 per mille, che rappresenterà il limite massimo raggiungibile. I criteri saranno definiti con un provvedimento amministrativo.
La lotta all’evasione
Incentivato il ruolo dei Comuni nell’attività di accertamento tributario. Il 50% del maggior gettito sarà attribuito subito all’Ente locale.
I Comuni scenderanno così in prima linea nella lotta all’evasione fiscale, soprattutto sul
versante immobiliare.
La tassa di soggiorno
Altri elementi previsti nella nuova versione del decreto concernono la possibilità
data ai comuni di introdurre una imposta di soggiorno (fino a 5 euro per notte) e di una imposta di scopo da destinare alla realizzazione di opere pubbliche che incrementino il valore del patrimonio abitativo.
E’ importante comprendere che dove si legge "
I comuni potranno" non significa "I comuni devono" significa bensì che i comuni avranno la possibilità di applicare le nuove aliquote fiscali ma potranno anche non farlo o, volendo, anche di ridurle. Questo appartiene al principio del Federalismo fiscale, ovvero, qualora l’Ente comunale fosse bene amministrato potrebbe scegliere addirittura di abbassare le tasse oppure di mantenerle e dare ai propri cittadini maggiori e migliori servizi. Questo accade in tutti i Paesi più progrediti dove il federalismo ha già fatto sentire i suoi benefici e dove gli amministratori della cosa pubblica "devono" amministrare con grande serietà e onestà. LEGA NORD
IMPEGNO E SERIETA’
cosa cambia davvero


dialetto (un'arte culturale)

http://www.facebook.com/#!/photo.php?fbid=10150169034580451&set=o.382726023165&theater

dialetto

martedì 22 febbraio 2011

lavoro per i giovani nel lodigiano

http://www.jobrapido.it/?j=3vvzvdvzqpmgxnh8p&utm_source=jobalert&utm_medium=email&utm_campaign=ADWOR

CENTENARIO DEL PUGILE ALDO SPOLDI A CASTIGLIONE D'ADDA

ECOMAFIE E RIFIUTI NEL LODIGIANO

Arresti, inchieste e incendi misteriosi.
Ci sono tutti gli elementi
per cercare di “mettere il naso” nelle
faccende lodigiane che riguardano
la raccolta e lo smaltimento dei
rifiuti. Soprattutto per scongiurare
un assalto alla diligenza da parte
della criminalità organizzata. Il Coordinamento
Legalità e Responsabilità
del Lodigiano, con il patrocinio
della Provincia e del Comune di
Lodi, ha deciso di organizzare per
la serata del 24 febbraio un incontro
dal titolo “Rifiuti: un business per
chi?”. L’appuntamento si terrà
presso l’aula magna del liceo Verri,
in via San Francesco alle 21 e sarà
moderato dal giornalista de Il Cittadino
Alberto Belloni.
Al tavolo si confronteranno relatori
che si trovano tutti i giorni a dover
fare i conti con una realtà certamente
complessa ma capace di mobilitare
un elevato giro d’affari. Interverranno
Sergio Cannavò, vicepresidente
di Legambiente Lombardia,
il consigliere regionale dell’Italia
dei Valori Giulio Cavalli, attore
e regista antimafia
finito sotto
scorta dopo aver ricevuto minacce,
e il segretario provinciale della funzione
pubblica per la Cgil, Giuseppe
Stoppini. Inoltre, sono stati invitati
a partecipare e a intervenire il
presidente della Provincia di Lodi,
Pietro Foroni e il sindaco di Lodi,
Lorenzo Guerini: l’attenzione delle
istituzioni è puntata
non solo sui
rischi legati alle
infiltrazioni mafiose,
ma anche
sulla possibilità
di creare un consorzio
provinciale
in grado di gestire
il settore.
Nel corso della
serata non mancheranno
altri
contributi importanti.
«L’intento è quello di promuovere
una riflessione sul tema delle ecomafie
fanno
sapere i promotori,
che all’indirizzo http://osservatoriosullodigiano.
blogspot.com hanno
creato un sito sull’argomento ,
ponendo uno sguardo particolare
sulla gestione dei rifiuti nel territorio
lodigiano e dei possibili rischi
di infiltrazioni della criminalità organizzata,
anche alla luce dei recenti
fatti di cronaca. La lunga serie di
incendi, che ha visto coinvolti in
questi ultimi anni alcuni impianti
di gestione dei rifiuti del nostro territorio,
ha rappresentato un campanello
d’allarme che non può lasciare
indifferente chiunque viva nel
Lodigiano. Riteniamo che, oltre al
ruolo fondamentale della magistratura
e delle forze dell’ordine, sia necessario
che istituzioni pubbliche e
cittadinanza siano informati e
mantengano alta l’attenzione su
queste tematiche».
Gr. Bo IL CITTADINO LODI 23/02/2011

PARCO DEL PO MOZIONE DELLA LEGA IN PROVINCIA DI LODI

Parco delPo e strade sicure, Lega ePd “trattano”
n
per difendere uomini e
animali gli uni dagli altri, e il Po lodigiano come
parco da privilegiare nel sistema naturalistico
regionale. Sono le due ipotesi, l’una già approvata
e l’altra da affinare, emerse attraverso la
discussione sugli altrettanti ordini del giorno
“ambientalisti” presentati nell’ultimo consiglio
provinciale dal leghista Alfredo Ferrari e dal suo
capogruppo, Maurizio Villa. Nella prima, legata
alla “tutela della biodiversità”, l’interesse a
sviluppare la cura per l’habitat locale si è
intrecciato con la necessità di dividere
adeguatamente la natura dalle strade che
l’attraversano: il tutto con appositi
attraversamenti per animali che, come accaduto
recentemente in A1 con un cinghiale, evitino
rischi per le bestie e soprattutto per chi guida.
«Gli impatti mortali, anche per le persone
purtroppo aumentano ha
riflettuto condividendo
la proposta anche Luca Canova del Pd .
La
realizzazione di ponti e passaggi tra alberi sopra
le strade è connaturata in molti paesi europei, ma
non da noi: costa soldi, ma dà anche lavoro», ha
concluso Canova spianando la strada al “sì”
unanime del consiglio. Consenso rimandato
invece sulla centralità territoriale dei parchi
lombardi, che in ossequio alla prossima legge
regionale dovrebbe vedere i comuni più
protagonisti, ma che per Canova è ancora
“ambigua”, perché dietro al condivisibile
proposito di tutela e valorizzazione dei parchi
potrebbe nascondere una volontà di «controllo
politico». Di chi? Della Regione, che tra consulenti
e direttori avrebbe già due nomine. Dal nuovo
piano sarebbe scomparso peraltro il Parco del Po
voluto dalle province rivierasche: di qui
«l’avremmo volentieri approvato, ma ci
asteniamo» del Pd, che lungi dal creare polemiche
è stato costruttivamente raccolto da Ferrari e
trasformato in un accordo “bipartisan” per
proporre al Pirellone un emendamento che
rimetta il Po e la sua natura in cima alle priorità.
IL CITTADINO LODI ED.23/02/2011
Ecodottibarriere

delibere pubblicate dal comune di castiglione d'adda

COMUNE DI CASTIGLIONE D'ADDA
PROVINCIA DI LODI

ELENCO DELIBERE DI GIUNTA




N. DELIBERA
DATA
OGGETTO
PUBBLICAZIONE
ESECUTIVITA’
20
17-02-2011
RICONOSCIMENTO DELL’ASSOCIAZIONE FILARMONICA CASTIGLIONESE QUALE ASSOCIAZIONE DI INTERESSE COMUNALE IN OCCASIONE DEI 150 ANNI DELL’UNITÀ D’ITALIA.
22-02-2011
04-03-2011
21
17-02-2011
APPROVAZIONE PROTOCOLLO D’ INTESA PER RIEVOCAZIONE CELEBRATIVA IN OCCASIONE DEL 150° ANNIVERSARIO DELL UNITA’ D’ITALIA
22-02-2011
04-03-2011
22
17-02-2011
DITTA  I.E.P. DI PIETRA CAROLINA. AGGIORNAMENTO TARIFFE ILLUMINAZIONE VOTIVA.
22-02-2011