mercoledì 6 luglio 2011

Bufera nell’Idv nel lodigiano

se avessimo noi fatto qualche cambio di casacca chissà cosa sarebbe successo, se lo fanno altri tutto ok?



Dopo l’uscita di scena del consigliere regionale Giulio Cavalli, passato tra le fila di Sel, l’Italia dei valori lodigiana perde un altro pezzo: Marco Pancaldi, consigliere comunale a Comazzo, da sempre impegnato nelle iniziative del partito, ha deciso di lasciare il coordinamento provinciale. Avrebbe potuto conservare la sua tessera e restare all’interno della squadra di Di Pietro, eppure Pancaldi ha preferito andarsene: la delusione per non aver ricevuto nemmeno una comunicazione in risposta alle sue dimissioni da parte dei vertici provinciali è troppo grande.Una scelta che non ha di certo preso a cuor leggero, ma che riteneva ormai obbligata: «A parte i problemi interni di cui non ritengo opportuno parlare - afferma Pancaldi, facendo riferimento alle tensioni che ormai da mesi si agitano all’interno dell’Idv lodigiano -, rimprovero al coordinatore (Claudio Ferrante, ndr) la totale assenza per quanto riguarda i problemi locali, le battaglie combattute giornalmente, la sua prontezza solo a farsi portavoce di lamentele presentate dai segretari provinciali di altri partiti, il mancato appoggio, anzi l’ostracismo, nei confronti del candidato Luigi Sibilio alle recenti elezioni a Codogno. Non mi soffermo a parlare di altri membri del coordinamento ma dico solo che da un ufficio stampa di un partito come l’Idv mi sarei aspettato ben altra attenzione a certi fatti territorialmente importanti e probabilmente una minore confusione tra il partito e un sindacato non sempre in sintonia con l’Idv». Pancaldi si riferisce alle comunicazioni diffuse sia dall’Idv provinciale che dall’Unicobas di Lodi. «Confesso - aggiunge poi l’ex esponente dell’Idv - che sono molto deluso anche dal comportamento del coordinatore regionale (Sergio Piffari, ndr) -, al quale ho più volte sottoposto problematiche interne, solo una volta ho ricevuto una risposta che suonava più o meno come un invito a farmi andare bene la situazione o ad andarmene. Quello che ho dedotto è che sono io che probabilmente non sono in sintonia con l’Idv, almeno a Lodi». Pancaldi ringrazia per il loro sostegno gli altri militanti del partito, tra cui Gianni Pera, Daniele Passamonti, Luigi Sibilio, Giulio Lacrima, Franco Perugia, Ledjon Dumi e Maurizio Carelli. «Con loro ho condiviso molte battaglie all’interno del coordinamento, mi onoro di essere loro amico. Sarò sempre fiero di avere fatto parte di un partito che conta tra le sue fila persone come Luigi de Magistris, Sonia Alfano, Maruska Piredda e Giulio Cavalli, appena passato a Sel».Pancaldi esprime il suo disappunto per essere stato completamente ignorato dal coordinamento provinciale, dopo essersi impegnato in tutti questi anni per l’Idv: «Certo, non mi sarei aspettato niente di eclatante, ma almeno una risposta ufficiale alla mia comunicazione forse ci stava. Alla fine dei conti se all’Idv non interessa quello che faccio forse è venuto il momento di allontanarsi, senza astio e senza rimorsi ma con la consapevolezza che sia arrivata l’ora che le nostre strade si dividano».Gr. Bo. tratto da il cittadino lodi

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