mercoledì 12 ottobre 2011

Documento dell’Assemblea regionale dei presidenti provinciali del CR CONI Lombardia riunitasi

Documento dell’Assemblea regionale dei presidenti provinciali del CR CONI Lombardia riunitasi
il 3 ottobre 2011 c/o il CR CONI della Lombardia
I presidenti dei Comitati Provinciali CONI della Lombardia, riunitisi a Milano con il presidente del Comitato
regionale CONI della Lombardia, hanno espresso all’unanimità il loro dissenso in merito alla cancellazione
dei Comitati provinciali, soprattutto con una procedura assurda e poco rispettosa per l’intero movimento di
base e per ciò che rappresenta.
A questo riguardo fanno presente che:
1) I Comitati Provinciali hanno esaltato il ruolo sociale del CONI su tutto il territorio con una capillare
opera di promozione dell’attività sportiva nella scuola e di formazione indirizzata a un volontariato
che non può fare a meno di acculturarsi per essere all’altezza dei tempi. Se il CONI è stato presente
in ogni area e ha recuperato anche in periferia un ruolo di grande e acclarata centralità, lo deve ai
Comitati Provinciali. Gli stessi hanno svolto un lavoro capillare ed intenso particolarmente nella
scuola primaria e sostegno nel suo complesso esclusivamente con le risorse dei C.P. . Di questo
immenso lavoro dei C.P. si evidenzia il fatto che la prosecuzione delle attività di questi ragazzi sarà a
vantaggio soprattutto delle Federazioni.
2) I dirigenti periferici (presidenti, vicepresidenti, consiglieri) sono volontari che non hanno mai
ricevuto né compensi né gettoni di presenza ma hanno prestato la loro opera gratuitamente
regalando al mondo dello sport, della scuola e dei giovani in genere, decine di migliaia di ore di
lavoro. La valorizzazione su base annua si aggira nell’ordine di svariati milioni di euro. Dagli articoli
pubblicati recentemente sui media è apparso invece che si trattasse di una “casta” retribuita.
3) La mancata presenza dei Comitati Provinciali comporterà un vuoto di coordinamento con le
istituzioni locali: dal reperimento di risorse economiche al coinvolgimento dei giovani,
dall’organizzazione di eventi alla promozione dello sport che è sinonimo di benessere e stile di vita,
non solo di agonismo fine a se stesso. Lo sport è entrato a pieno titolo nella scuola primaria solo
grazie all’intervento dei Comitati Provinciali.
4) Il risparmio previsto dai vertici del CONI, pari a 6,5 milioni, non tiene conto del reperimento di
risorse sul territorio (i cosiddetti ricavi propri) che ammontano in alcuni casi a 5/6 volte il budget
previsto in favore dei Comitati periferici, laddove la mancanza di un coordinamento sul territorio
verrebbe a far mancare importanti risorse erogate dagli Enti locali ai Comitati territoriali.
5) I presidenti dei CP CONI si trovano in una situazione di disagio nel proseguire le collaborazioni in
atto sul territorio con gli Enti locali e rimarcano uno stato di incertezza che si è venuto a creare
improvvisamente e senza una strategia condivisa.
6) I presidenti, coscienti della situazione finanziaria del Paese, non vogliono sottrarsi a necessarie
restrizioni che immancabilmente arriveranno anche per lo sport, ma chiedono che eventuali
decisioni siano da prendere con un percorso da condividere e che preveda magari modifiche
statutarie e/o legislative.
7) I presidenti non ritengono opportuno, seppure in questa condizione particolarmente grave,
rassegnare dimissioni dalla carica ricoperta perché ritengono che ciò sia irrispettoso nei confronti
del lavoro svolto per anni sul territorio al fine di mantenere e sviluppare l’immagine e la credibilità
del CONI.
8) I presidenti esprimono la propria preoccupazione per lo stato occupazionale dei dipendenti Coni.
Il presente documento è stato approvato all’unanimità anche dal Consiglio Provinciale del C.P. di Lodi

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