mercoledì 21 marzo 2012

cons. prov.le lodi del 20/03/2012 : Fondo anti-crisi, altro de profundis: «La priorità è creare occupazione»

Tutte le risorse disponibili per crearlo, il lavoro, e se possibile per rimpolpare anche il Fondo di solidarietà. Quello della diocesi, però, perché sul suo “gemello”, quello anti-crisi varato nel 2009 da istituzioni e associazioni di categoria per aiutare i disoccupati lodigiani, dopo i recenti “de profundis” sono arrivati altri chiodi sulla bara. A piantarli è stato il consiglio provinciale, chiamato ieri a discutere la mozione con la quale Vincenzo Romaniello, capogruppo dell’Idv, ha chiesto a palazzo San Cristoforo di ripristinarlo. «Non è elemosina, ma un sostentamento alle famiglie disagiate», ha avvertito, invocando una richiesta di contributi alla Regione e giudicando insufficiente il nuovo pacchetto di politiche attive sul quale la Provincia ha deciso di convogliare le proprie risorse. Risorse che, ha ricordato il vicepresidente Claudio Pedrazzini, tra incentivi alle assunzioni, stabilizzazioni dei contratti, fondi per l’apprendistato «subito impegnati» e altre iniziative comprendono comunque una forma di sostegno al reddito, quali le doti lavoro, e chiamano a un impegno già pari a 1,5 milioni di euro; ciò prima che il suo presidente, Pietro Foroni, promettesse che «il lavoro è la nostra priorità, che qualora trovassimo risorse aggiuntive la precedenza andrà qui», e che al netto dei futuri progetti pro-occupazione al vaglio anche una partecipazione al Fondo diocesano «è nelle previsioni».Rispetto a quest’ultimo, però, quello “anti-crisi” rischiava di diventare un doppione, ha ricordato Pedrazzini sottolineando il percorso condiviso con gli altri partner e i sindacati (Cgil a parte, o almeno, in parte) nel varo delle nuove politiche attive; riflessioni e “report” che, a dispetto del monito di Mauro Soldati del Pd su chi possa realmente usufruire delle misure adottate («serve un confronto mirato, occhio agli squali») ha convinto la maggioranza a bocciare compatta la mozione Romaniello, cui non sono bastati i 9 voti dell’opposizione.All’unanimità, invece, il consiglio provinciale ha adottato la “carta dei servizi” sul ciclo idrico integrato, ovvero gli standard con i quali la Società acqua lodigiana si impegna a garantire ai cittadini una gestione-erogazione dell’“oro blu” di qualità. Rinviata, invece, la discussione sulle misure chieste a Equitalia per non infierire su famiglie e imprese, quali rateizzazioni più ampie, tassi di interesse giusti e anti pignorabilità di beni strumentali per le imprese, o essenziali a tutti come la prima casa; il promotore, Emanuele Arensi, ha dovuto lasciare l’aula non appena presentata la mozione perché atteso in consiglio comunale a Cornegliano.Alberto Belloni  tratto da il cittadino lodi

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