Bonus strumenti musicali 2018
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Prorogato al 2018 il bonus strumenti musicali: come funziona, chi ne ha diritto, come richiederlo.Torna il bonus strumenti musicali, potenziato e prorogato a tutto il 2018: il bonus, che è riconosciuto sotto forma di sconto del prezzo di vendita per l’acquisto di uno strumento musicale, è stato confermato da un nuovo provvedimento dell’Agenzia delle entrate [1].
Per fruire del bonus è indispensabile, oltre all’iscrizione presso un conservatorio di musica o un istituto musicale parificato, anche che lo studente sia in regola con il pagamento delle tasse e dei contributi dovuti per l’iscrizione all’anno 2017-2018 o 2018-2019. La spesa massima agevolata è pari a 3.846,15 euro.
Ma procediamo per ordine e vediamo come funziona il bonus strumenti musicali 2018: chi ne ha diritto, a quanto ammonta, come si richiede, quali sono gli adempimenti per il venditore dello strumento.
Indice
Come funziona il bonus strumenti musicali
Il bonus strumenti musicali consiste in uno sconto del 65% del prezzo, per un importo massimo di sconto di 2.500 euro (spesa massima agevolata di 3.846,15 euro), per l’acquisto di uno strumento musicale nuovo, o di un suo componente, coerente con il corso di studi. Può essere fruito il bonus anche per uno strumento “affine”, secondo le dichiarazioni di conformità con gli obiettivi disciplinari del corso di studio rilasciate dalle istituzioni di appartenenza.Al rivenditore o al produttore dello strumento viene riconosciuto, per controbilanciare lo sconto, un credito d’imposta, direttamente compensabile tramite modello F24.
A chi spetta il bonus strumenti musicali
Lo sconto spetta agli studenti dei conservatori di musica e degli istituti musicali parificati, iscritti:- ai corsi di strumento secondo il vecchio ordinamento;
- ai corsi di laurea di primo livello secondo il nuovo ordinamento.
Come si accede al bonus strumenti musicali
Gli studenti, per poter accedere all’agevolazione, devono richiedere all’istituto un certificato di iscrizione da consegnare al rivenditore al momento dell’acquisto.In particolare, l’esenzione dall’imposta di bollo è valida in quanto il certificato di frequenza rientra tra gli atti e tra i documenti esenti in modo assoluto dalla predetta imposta. Inoltre, l’esenzione documenta, anche nei confronti dell’Amministrazione finanziaria, l’esistenza dei requisiti essenziali per la fruizione sia del contributo che del relativo credito d’imposta.
Nella documentazione rilasciata è però necessario indicare l’uso a cui la stessa è destinata, in quanto esente da bollo.
La vendita deve essere documentata tramite fattura, anche semplificata, o ricevuta fiscale o scontrino parlante: è indispensabile indicare nel documento il codice fiscale dello studente, il prezzo totale della vendita, l’Iva e l’ammontare pagato mediante il contributo.
Credito d’imposta per chi vende lo strumento musicale
Come abbiamo osservato, il rivenditore ha diritto, in luogo dello sconto, a fruire di un credito d’imposta in compensazione, utilizzabile attraverso il modello F24. L’Agenzia delle Entrate ha tuttavia chiarito che chi vende lo strumento, per ottenere il credito d’imposta, deve comunicare all’Agenzia stessa, prima della conclusione della vendita, i seguenti dati:- codice fiscale proprio;
- codice fiscale dello studente;
- codice fiscale dell’istituto che ha rilasciato il certificato di iscrizione;
- tipologia di strumento musicale;
- prezzo totale, comprensivo di Iva;
- ammontare del contributo fruito dallo studente.
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