martedì 17 aprile 2018

Bonus caldaie 2018: cos’è e chi può chiederlo?

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Bonus caldaie 2018: cos’è e chi può chiederlo?

 Bonus caldaie 2018: cos’è e chi può chiederlo?

L’installazione di una nuova caldaia dà diritto alla detrazione fiscale al 65% o al 50%. Vediamo come e quando spetta la detrazione 2018 
La detraibilità delle spese per l’installazione di una nuova caldaia rientra tra le agevolazioni previste dal cosiddetto Ecobonus 2018. Questo costituisce un’agevolazione fiscale consistente nella possibilità di detrarre dall’Irpef (Imposta sul reddito delle persone fisiche) o dall’Ires (Imposta sul reddito delle società) i costi sostenuti dal contribuente per interventi di riqualificazione energetica eseguiti in casa oppure in edifici condominiali, uffici, negozi, capannoni. Lo scopo di tali interventi è quello di aumentare il livello di efficienza energetica degli immobili esistenti.
In tale ambito si colloca appunto il bonus caldaie, anche se la disciplina del 2018 è più stringente in punto di qualità ed efficienza della caldaia scelta e montata. Vediamo, dunque, nel dettaglio il bonus caldaia 2018 cos’è e come funziona, a chi spetta, quando spetta la detrazione e in che misura percentuale. Infatti l’importo dello sconto fiscale, non è indistintamente uguale per tutti, ma dipende dalla classe energetica della caldaia installata.

Bonus caldaie 2018: quando si ha la detrazione?

Per gli acquisti compiuti dal 1° gennaio al 31 dicembre 2018, i contribuenti, potranno beneficiare di un bonus caldaie a condensazione 2018 pari al 65% o al 50% a seconda dell’efficienza energetica della caldaia. Attenzione però. Lo sconto fiscale non è sempre concesso. Infatti, nel caso di installazione di una caldaia di classe inferiore alla A non è prevista detrazione alcuna. Da quanto detto, dunque, è evidente che lo sconto Irpef sarà maggiore in concomitanza con la maggiore efficienza energetica. Detto in parole semplici: più l’impianto è efficiente maggiore sarà la detrazione fiscale.
Ciò in quanto il Legislatore ha inteso agevolare ed incentivare con uno sconto fiscale maggiore esclusivamente le spese che consentono un reale risparmio energetico.

Bonus caldaie 2018: a quanto ammonta la detrazione?

La detrazione fiscale in commento intende favorire gli interventi di riqualificazione energetica degli immobili, così come tutte le altre detrazioni previste in tema di ecobonus. Ne consegue che l’efficienza energetica dell’impianto diventa il parametro per valutare l’ammissibilità della detrazione nonché la sua percentuale. Mentre per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2017 la detrazione per lavori volti a migliorare le prestazioni energetiche era pari al 65% per tutti, a partire dal 2018 l’importo dello sconto viene differenziato.
Nel dettaglio, per chi installa una caldaia ad alta efficienza energetica è applicato uno sconto Irpef (entro il limite di 30mila euro di spesa) nelle seguenti misure:
  • al 50% nel caso di acquisto e sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto;
  • al 65% nel caso di interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione di efficienza almeno pari alla classe A e contestuale installazione di: sistemi di termoregolazione evoluti, appartenenti alle classi V, VI oppure VIII o di impianti dotati di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione. O ancora nel caso di acquisto e posa in opera di generatori d’aria calda a condensazione.

Bonus caldaie 2018: quando non spetta la detrazione?

Dal 2018, come detto, restano totalmente fuori dalla possibilità di beneficiare dello sconto fiscale le caldaie di classe inferiore alla A. Ne consegue che le spese sostenute ad esempio per l’installazione di una caldaia di classe B sostenute a partire dal 1° gennaio 2018 non potranno essere portate in detrazione.

Bonus caldaie 2018: come ottenere la detrazione?

L’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) ha messo a disposizione una guida completa all’Ecobonus con diversi approfondimenti legati al tipo di lavoro effettuato. Inoltre, dal 3 aprile scorso è attivo il nuovo sito Enea raggiungibile al seguente link attraverso il quale poter trasmettere telematicamente la documentazione necessaria relativa agli interventi di riqualificazione energetica e dunque, anche quelli relativi alla sostituzione della caldaia.
Per beneficiare del bonus caldaie 2018 è necessario il ricorrere dei seguenti requisiti generali:
  • alla data della richiesta di detrazione, l’immobile deve essere “esistente”, ossia accatastato o con richiesta di accatastamento in corso;
  • deve essere in regola con il pagamento di eventuali tributi;
  • deve essere dotato di impianto di riscaldamento.

Bonus caldaie 2018: chi può fare domanda?

Possono chiedere lo sconto fiscale tutti i contribuenti che:
  • sostengono le spese di riqualificazione energetica;
  • posseggono un diritto reale sulle unità immobiliari costituenti l’edificio.
Al posto delle detrazioni i beneficiari possono optare per la cessione del corrispondente credito.

Bonus caldaie 2018: quali sono i documenti necessari?

Colui che vuole ottenere la detrazione Irpef prevista da bonus caldaie 2018 dovrà premurarsi di trasmettere all’Enea (entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori) la Scheda descrittiva dell’intervento di riqualificazione energetica. Dovrà, inoltre, conservare i seguenti documenti:
  • il certificato di asseverazione redatto da un tecnico abilitato;
  • la ricevuta di invio tramite internet o la ricevuta della raccomandata postale all’Enea;
  • le fatture o le ricevute fiscali dalle quali emergano le spese effettivamente sostenute per la realizzazione degli interventi;
  • la ricevuta del bonifico bancario o postale attraverso cui è stato effettuato il pagamento, se si tratti di contribuente non titolare di reddito d’impresa;
  • dichiarazione di consenso all’esecuzione dei lavori da parte del proprietario, se i lavori sono effettuati dal detentore dell’immobile.

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Autore immagine: Pixabay.com


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