mercoledì 2 maggio 2018

Affidamento del servizio di illuminazione pubblica: in Gazzetta i Criteri ambientali minimi

Affidamento del servizio di illuminazione pubblica: in Gazzetta i Criteri ambientali minimi
Pubblicato il decreto del Minambiente con i CAM che le Amministrazioni pubbliche devono utilizzare ai sensi del D.Lgs. 50/2016
Lunedì 30 Aprile 2018
Criteri ambientali minimi per l'affidamento del servizio di illuminazione pubblica: questo l'oggetto del decreto 28 marzo 2018 del Ministero dell'Ambiente, pubblicato nella Gazzetta ufficiale n.98 del 28 aprile 2018.
Il provvedimento entra in vigore 120 giorni dopo la data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
Il documento sui CAM per l'affidamento del servizio di illuminazione pubblica, di cui all'allegato tecnico del decreto, è parte integrante del Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione (PAN GPP), e tiene conto di quanto proposto nelle Comunicazioni della Commissione Europea COM(2008)397 “Piano d’azione su produzione e consumo sostenibili e politica industriale sostenibile”, COM(2008)400 “Appalti pubblici per un ambiente migliore” e COM(2011)571 “Tabella di marcia verso l’Europa efficiente nell’impiego delle risorse”.
Il documento definisce i criteri ambientali minimi – CAM – che, ai sensi del D.Lgs. 50/2016, le Amministrazioni pubbliche debbono utilizzare nell’ambito delle procedure per l’affidamento del servizio di illuminazione pubblica (“Servizio IP”).
Infatti ai sensi dell’art. 34 del D.Lgs. 50/2016 le Amministrazioni che intendono procedere all’affidamento del Servizio IP devono inserire nei documenti della procedura di affidamento, per qualunque importo e per l’intero valore delle gare, almeno le specifiche tecniche e le clausole contrattuali (criteri di base) definite nel presente documento e, nello stabilire i criteri di aggiudicazione (art. 95), devono altresì tener conto dei criteri premianti ivi definiti.
I criteri definiti nel presente documento si applicano anche alle Amministrazioni che svolgano in proprio, in tutto o in parte, le attività che costituiscono il servizio IP, non affidandole quindi a terzi.
I CAM “Servizio IP” sono stati definiti tenendo conto del fatto che le Amministrazioni pubbliche operano in contesti e condizioni operative molto diversi, a partire dalla disponibilità di informazioni sullo stato degli impianti e delle risorse economiche per eventuali interventi di riqualificazione, e che gli stessi impianti possono trovarsi in situazioni molto diverse in relazione al rispetto della normativa, all’aggiornamento tecnologico ed al livello di efficienza energetica.
Così come previsto dal PAN GPP, l’applicazione dei Criteri Ambientali Minimi nelle gare d’appalto sarà monitorata al fine di valutare l’attuazione pratica delle politiche nazionali in materia di appalti pubblici ed al fine di stimarne, ove possibile, gli effetti in termini di riduzione degli impatti ambientali.
I CAM definiti in questo documento saranno oggetto di aggiornamento periodico per tener conto dell’evoluzione della normativa, della tecnologia e dell’esperienza.
I CAM si applicano ai servizi relativi all’illuminazione pubblica così come definiti al paragrafo 2. Non si applicano ai servizi diversi da quelli definiti al predetto paragrafo 2. Questi ultimi servizi dovranno pertanto recare una dicitura diversa ed essere distinti all’interno della documentazione di gara dai “Servizi IP”. Ai fini della corretta gestione del servizio e della migliore tracciabilità dei flussi finanziari, l’Amministrazione inserisce nel contratto i soli servizi relativi all’illuminazione pubblica come definiti nel paragrafo 2, evitando di includere anche servizi diversi da questi o, comunque, ad essi connessi.

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