domenica 22 luglio 2018

Reato ambientale: come denunciare?

Reato ambientale: come denunciare? 

 Reato ambientale: come denunciare?

Cosa si intende per reati ambientali, in quali comportamenti si concretizzano e come possono essere denunciati all’autorità giudiziaria.
Se ci guardiamo intorno notiamo che, sempre più spesso, la nostra salute rischia di essere compromessa a causa della commissione di reati ambientali. Qualcuno agisce ingenuamente, senza neanche rendersi conto di ciò che fa. Si tratta, ad esempio, di chi brucia la spazzatura o la plastica senza capire che, in questo modo, sprigiona nell’aria gas tossici cancerogeni e, dunque, pericolosissimi per chi li respira o di chi pensa di non creare danno gettando elettrodomestici rotti per strada (magari accanto ad altri cumuli) invece di gestirne il corretto smaltimento in centri autorizzati. Rispetto a questa situazione ti chiedi cosa puoi fare? Come denunciare reati ambientali? Molti di noi se lo sono chiesti spesso, magari imbattendosi in una discarica a cielo aperto o vedendo qualcuno gettare rifiuti pericolosi (radioattivi) a pochi passi dalla propria abitazione o, ancora, constatando che il nostro vicino di casa (da tempo) non provvede alla bonifica del suo terreno (benché, magari, gli sia stato anche intimato dal giudice). Se tutto ciò ti preoccupa e ti chiedi come denunciare un reato ambientale, sappi che è possibile (anzi doveroso) ed è facilissimo. In questo articolo spiegheremo cosa sono i reati ambientali, chi può denunciarli ed in che modo, chiarendo prima la differenza che esiste tra reati perseguibili di ufficio e quelli perseguibili a querela.

Reati perseguibili di ufficio: quali sono?

I reati disciplinati dal nostro ordinamento si dividono in due categorie: reati procedibili a querela di parte e reati procedibili d’ufficio. La regola generale è quella della procedibilità di ufficio [1] e ciò significa che tutte le volte in cui il legislatore vuole subordinare la procedibilità ad una querela deve espressamente prevederlo. Per essere più chiari facciamo un esempio. Il reato di estorsione (di particolare gravità) è perseguibile d’ufficio: ciò vuol dire che è sufficiente che la notizia della rapina (definita notizia criminis) arrivi all’autorità giudiziaria (carabinieri, polizia o pubblico ministero) perché questa proceda nei confronti del responsabile. Il procedimento, finalizzato ad accertare la colpevolezza del rapinatore, inizierà anche senza la richiesta della vittima (e, dunque, senza la sua querela) e proseguirà anche nel caso in cui la vittima chieda espressamente di non procedere (perché, magari, si è accorta che il rapinatore era una persona che conosceva da tanto tempo o semplicemente perché ha paura di ritorsioni). Ed il fatto che la procedibilità del reato di rapina sia d’ufficio non è espressamente previsto dalla norma, proprio perché (come abbiamo detto sopra) la perseguibilità d’ufficio è la regola (per cui non va indicata) a differenza della procedibilità a querela che, invece, deve essere espressamente menzionata nell’articolo di legge. Per denunciare i reati perseguibili d’ufficio, devi semplicemente esporre il fatto reato a cui hai assistito o di cui sei venuto (in qualsiasi modo) a conoscenza ed il procedimento farà il suo corso. Naturalmente più la tua narrazione sarà dettagliata maggiori saranno le possibilità di risalire al responsabile del reato ed ottenerne la punizione in un processo.  La denuncia può essere presentata da chiunque e senza limiti di tempo.

I reati perseguibili a querela

I reati perseguibili a querela sono, di solito, quelli meno gravi per i quali il legislatore ha deciso di rimettere la punibilità alla volontà di chi li ha subìti o ne è stato (a vario titolo) danneggiato. Immaginiamo una minaccia semplice: il fatto che sia procedibile a querela significa che l’autorità giudiziaria potrà iscrivere un procedimento penale ed iniziare le indagini solo se tu manifesterai la volontà di ottenere la punizione del colpevole. Tale volontà, tecnicamente, si manifesta attraverso un atto di querela che si differenzia dalla denuncia proprio per il fatto che, oltre alla narrazione del reato, prevede la richiesta espressa di punizione del colpevole. La querela non può essere presentata da chiunque, ma solo dalla persona offesa o danneggiata dal reato (che, quindi, vi abbia un concreto interesse) ed entro un termine perentorio di tre mesi dalla commissione (o dalla conoscenza) del fatto. Ma i reati ambientali sono punibili d’ufficio o a querela di parte? E, quindi, come denunciare un reato ambientale?

I reati ambientali: come denunciarli?

I reati ambientali, già descritti in un precedente articolo, sono:
  • l’inquinamento ambientale [2];
  • il disastro ambientale [3];
  • traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività [4];
  • impedimento del controllo [5];
  • omessa bonifica [6].
Si tratta di reati molto diversi tra loro sia per le condotte idonee a realizzarli, sia per le pene previste. Tutti, però, considerata la loro delicatezza, sono procedibili d’ufficio. Questo significa che, se assisti ad un reato ambientale, anche se non è direttamente commesso a tuo danno (per esempio perchè vivi in un’altra parte dell’Italia), puoi (diremmo, hai l’obbligo civico) di recarti presso l’autorità giudiziaria ed esporre i fatti a cui hai assistito; in altri termini puoi (o meglio devi) denunciarlo attraverso un semplice esposto che puoi scrivere in carta semplice e consegnare ai carabinieri, alla polizia o direttamente all’ufficio ricezione denunce che esiste presso qualsiasi procura della repubblica. Trattandosi di reati perseguibili di ufficio, puoi denunciarli in qualunque momento, senza termini e scadenze. Ricorda che più dettagli e prove fornirai agli inquirenti, più facile sarà il lavoro investigativo.

note

[1] Art. 50 cod. proc. pen.
[2] Art. 452 bis cod. pen.
[3] Art. 452 quater cod. pen.
[4] Art. 452 sexies cod. pen.
[5] Art. 452 septies cod. pen.
[6] Art. 452 terdecies cod. pen.
fonte:  https://www.laleggepertutti.it/222978_reato-ambientale-come-denunciare

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