giovedì 11 agosto 2011

CRISI ECONOMICA: CONFSAL ESPRIME LA POSIZIONE SU QUESTO TEMA DELICATO!

Notiziario Sindacale
n. 79 dell’11 agosto 2011
Ai Segretari Nazionali delle Federazioni-Confsal
Ai Segretari Regionali e Provinciali - Confsal
Sommario:
Secondo incontro Governo/Parti sociali – va avanti il decreto d’urgenza anticrisi
D’URGENZA
SECONDO INCONTRO GOVERNO/PARTI SOCIALI – VA AVANTI IL DECRETO
Vertice a palazzo Chigi per la manovra anticrisi, “
Silvio Berlusconi nel corso del suo intervento di apertura dei lavori del secondo incontro
Governo-Parti sociali sulle iniziative dedicate alla stabilità, alla crescita e alla coesione
sociale. Si è parlato di tutto e di più, ma di fatto e rispetto al primo incontro, nulla è
emerso di nuovo, se non il già preannunciato decreto d’urgenza, che è oggi ancora più
impellente per l’aggravata situazione di instabilità generale dei mercati e delle borse
americane ed europee. Tra il 16 e il 18 agosto il Consiglio dei ministri, quindi, varerà un
decreto con misure tese a portare il pareggio di bilancio entro il 2013, anziché al 2014
così come previsto nel documento di programmazione presentato ed approvato a suo
tempo dalla Comunità europea. Il declassamento dell’America, le continue perdite di
affidabilità dei titoli di stato, la connessa speculazione degli investitori e le pressanti
ripercussioni che tale situazione di instabilità globale genera nei mercati europei sono tutti
elementi che unitamente all’enorme debito pubblico dell’Italia, inducono Governo e Parti
sociali ad assumere un atteggiamento responsabile e tempestivo. Dello stesso parere è
Emma Marcegaglia, che nell’ambito del confronto ha esordito dicendo che "l
momento non consente pause
abbastanza deludente sotto il profilo delle aspettative che si erano originate a seguito del
primo incontro, dove degli otto punti di impegno del Governo, soltanto su due si è
alimentato un dibattito alquanto febbrile ed evasivo. Questi erano gli otto punti/obiettivo:
1) pareggio di bilancio e libertà economica nella Costituzione;
2) riforma assistenziale e fiscale e contrasto all'evasione;
3) modernizzazione delle relazioni industriali e del mercato del lavoro;
4) finanze e reti di impresa con internazionalizzazione;
5) accelerazione delle opere pubbliche, delle reti energetiche e delle nuove reti di
telecomunicazione;
6) privatizzazioni anche dei servizi pubblici locali e liberalizzazioni;
7) costi della politica e semplificazione della politica della burocrazia e delle funzioni
pubbliche e sociali centrali e locali;
8) diffusione delle nuove tecnologie, fondi strutturali europei e Mezzogiorno.
Rispetto agli otto punti appena elencati, ha riferito Gianni Letta, il pareggio di bilancio e la
libertà economica nella costituzione sono all’ordine del giorno per il prossimo Consiglio dei
Ministri del 16 o 18 agosto, contesto in cui si riprenderà anche la discussione sulla modifica
dei rispettivi articoli 81 e 41 della Costituzione. Per i rimanenti punti, è stata annunciata
l’attivazione di quattro tavoli:
1) per la modernizzazione delle relazioni industriali e del mercato del lavoro con il
ministro Sacconi e Brunetta;
2) per l’accelerazione delle opere pubbliche, delle reti energetiche e delle nuove reti di
telecomunicazione con il ministro Mattioli;
3) per le privatizzazioni anche dei servizi pubblici locali e liberalizzazioni con i ministri
Mattioli e Calderoli;
4) per la diffusione delle nuove tecnologie, fondi strutturali europei e Mezzogiorno con
il ministro Fitto.
faremo tutto, presto e bene” ha dettoa gravità del“. La tendenza della discussione durante l’incontro è stata
Segreteria Generale
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Il dibattito si è dunque concentrato sui due punti considerati prioritari: l’anticipazione del
pareggio di bilancio al 2013 e la riduzione dei costi della politica e del funzionamento della
politica e dello stato; prerogative queste ultime necessarie per trovare i circa 20 miliardi di
euro occorrenti per raggiungere il punto di pareggio e per iniziare il conseguente processo
di riduzione del debito pubblico, già a partire dal 2014. La modifica dei due punti della
Costituzione dovrebbe con l’articolo 81 stabilire per legge il pareggio di bilancio senza
ricorrere al debito pubblico e con l’art. 41 liberalizzare e privatizzare le strutture pubbliche,
e a partecipazione pubblica, con procedure semplificate. Ciò nonostante si è evidenziato
che unitamente al pareggio di bilancio debbono esserci misure per una crescita economica,
occupazionale e del PIL. Temi anche questi poco approfonditi nel corso del dibattito.
Non sono emersi dalla discussione, seppure molti interlocutori al tavolo l’hanno richiesto, i
particolari sui tagli alle spese, tuttavia le parti sociali hanno ribadito l’urgenza dei
provvedimenti e la conseguente pubblicazione del Decreto anticrisi. Non si poteva firmare
in bianco un elenco di tagli inesistenti e preventivamente non concordati, soprattutto se
questi dovessero toccare stipendi e pensioni.
manovra
sommerso e all’evasione fiscale l’unica alternativa che era presente negli otto punti in
discussione ma che di fatto non è stata per nulla ripresa dal Governo nel corso della
riunione e tantomeno considerata prioritaria, come da noi sostenuto nel primo incontro.
Attendiamo pertanto gli esiti della manovra, dichiara Marco Paolo Nigi, prima di prendere
qualsiasi decisione, ribadendo che una giusta riforma fiscale orientata all’incremento del
reddito dei lavoratori e dei pensionati sia la soluzione principale per favorire la crescita del
Paese. Tuttavia, anche se non si è aderito al documento delle parti sociali per la crescita,
sottoscritto dal presidente di Confindustria unitamente a CGIL, CISL e UIL, ha sottolineato
il segretario generale, la Confsal sarà presente e non farà mancare il giusto apporto e
contributo anche nelle prossime riunioni.
Si evincono nella tabella seguente, nove dei dodici punti sostenuti e contenuti nel
documento già presentato dalla nostra Confederazione.
Insomma non si sa chi pagherà la. Anche per questi motivi, la Confsal non si è unità al coro indicando nella lotta al
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risorse finanziare utili al pareggio di bilancio e portanti ad una necessaria
diminuzione del carico fiscale su lavoratori e imprese per far crescere
l’economia.
Caccia agli evasori fiscali e far emergere il sommerso per far rientrare
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redditi da lavoro dipendente e da pensione a cominciare dalla
detassazione della retribuzione accessoria legata alla produttività.
Riduzione graduale e finanziariamente compatibile della tassazione sui
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interna in funzione di una certa crescita economica e occupazionale.
Detassazione sul lavoro per aumentare il reddito e sostenere la domanda
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delle donne.
Definizione e avvio di un piano per l’immediata occupazione dei giovani e
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alla lotta al lavoro sommerso, prevedendo anche sanzioni penali.
Interventi sull’entrata previdenziale e contrasto all’evasione contributiva e
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precise finalità, quali il risanamento delle finanze nazionali e gli
investimenti in infrastrutture e in piani energetici.
Ricorrere all’Eurobond per sostenere i Paesi membri in difficoltà con
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generarsi e i condizionamenti dei monopoli e degli oligopoli.
Privatizzazioni garantite da principi di libero mercato tendenti ad evitare il
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concertati con le parti sociali rappresentative.
Liberalizzazione dei servizi pubblici in termini selettivi e comunque
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responsabilità ed efficienza nella pubblica amministrazione.
Cordiali saluti
Il Segretario Generale
Prof. Marco Paolo Nigi
Interventi tempestivi e tassativi orientati ad aumentare il grado di

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