lunedì 23 gennaio 2012

LEGA LOMBARDA 1982-2012 PROGRAMMI ATTUALI

Egr. direttore,
le evoluzioni politico amministrative degli ultimi mesi hanno stravolto il voto elettorale avvenuto nel 2008 da parte dei cittadini. Il senso di questa ed altre considerazioni è una analisi comparata fra i problemi ed i nodi strutturali del Paese Italia rispetto quanto non riformato e ristrutturato dalla fine della prima repubblica.  Il tutto è semplicemente racchiuso nel documento della Lega Lombarda del 1982, come programma elettorale che festeggia il suo trentennale.Perché sostengo questo? Le motivazioni sono semplici: il testo rimane attualissimo e indica bene ancora oggi cosa si dovrebbe fare per riordinare e risolvere nodi strutturali veri. Qualcuno subito obietterà che siamo stati anche noi al governo: certo ma noi le riforme le abbiamo programmate e fatte; il referendum costituzionale nel 2006 che avrebbe ridotto i costi della politica e cambiato la legge elettorale in maniera efficace, bocciato dagli elettori, fatto il federalismo fiscale che “Fini e compagnia cantante…con voltafaccia insopportabili e dannosi” hanno provveduto a bloccare, togliendo la spina al governo Berlusconi, guarda caso quando avrebbero dovuto partire le riforme, per arrivare al “governo tecnico” che sta facendo pagare gli sprechi assurdi a tutti i lodigiani incolpevoli e agli enti locali che sono virtuosi: ciò non significa che tutte le cose che fanno sono deleterie ma che esiste un confine della democrazia per il quale chi è stato eletto fa quello che era stato votato dagli elettori e gli altri se vogliono fanno opposizione costruttiva fino alla fine del mandato elettivo. Lo vorrei rifare diventare pubblico per ribadire la mia posizione politica ma anche per sensibilizzare i cittadini lodigiani su questioni che sono a portata di mano e che la “cattiva politica romana” non ci permette di fare con vari metodi e varie decisioni allucinanti, che ci hanno portato allo status attuale con la presenza ingombrante del governo Monti.  Programma del 1982 Lega Lombarda- 1) per l’autogoverno della Lombardia superando lo stato centralista con un moderno stato federale che sappia  rispettare tutti i popoli che lo costituiscono , indipendentemente dalla loro consistenza numerica. 2) per la precedenza ai lombardi nell’assegnazione di lavoro,abitazione,assistenza,contributi finanziari. 3) perché i frutti del lavoro e le tasse dei lombardi siano controllati e gestiti dai lombardi attraverso l’organizzazione di un sistema finanziario simile a quello in via di attuazione nel trentino e nel sud tirolo. 4) un sistema pensionistico lombardo che garantisca l’intoccabilità della pensione dei nostri lavoratori, minacciata dalle numerose pensioni di invalidità distribuite a scopi clientelari dai partiti romani e dai pensionamenti anticipati di massa. 5) perché l’amministrazione pubblica e la scuola tornino ad essere gestite dai lombardi e non snaturalizzate. 6) per la riaffermazione della nostra cultura, storia, della lingua lombarda, dei nostri valori sociali e morali. 7) per il potenziamento dell’artigianato e dell’agricoltura che devono godere di facile accesso a prestiti agevolati. 8) per il finanziamento della ricerca scientifica e delle attività culturali che le scelte del regime hanno soltanto modificato. 9) perché la giustizia in Lombardia combatta con efficacia e con adeguati strumenti delinquenza,mafie,racket. 10) contro gli attentati alla nostra identità 11) contro la mentalità opportunistico-mafiosa del governo di Roma contro la conseguente degradazione della Lombardia 12) contro la devastazione e la svendita del nostro territorio, plasmato e difeso  dalle generazioni precedenti, patrimonio che abbiamo il dovere di trasmettere integro alle prossime generazioni  13)  per la costruzione di un’Europa fondata sull’autonomia , il federalismo, il rispetto e la solidarietà diretta tra tutti i popoli del continente, quindi tra i lombardi ed ogni altro popolo. Penso che il contenuto sia chiaro ed efficace per fare capire che noi non abbiamo mai lasciato la nostra coerenza politica e che le riforme per questo stato ormai non sono più procrastinabili ma devono essere attuate con determinazione e supporto vero della opinione pubblica. È difficile parlare di politica in questi momenti ma riportare alla luce questo documento vuol dire capire quale indirizzo deve prendere la nave fuori rotta e quali potrebbero essere le conseguenze se non verranno attuate le riforme “culturali” e sociali nel nostro paese. Noi difendiamo con forza le classi sociali che sono state toccate ingiustamente da questi ribaltoni dei palazzi romani ed invitiamo i lodigiani a fare sentire la propria voce. Ieri a Milano è stato molto bello vedere 80.000  persone e una Lega Nord forte e coesa alla faccia di tutti i detrattori. Le politiche attive passano da noi e chi fa progetti politici deve tenerne in debito conto anche nel nostro territorio al di la di qualsiasi dietrologia politica.    
Lodi, gennaio 2012
Lega Nord Padania
Alfredo Ferrari
Cons. provinciale







 

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