lunedì 30 aprile 2012

CACCIA ATC LAUDENSE SUD -

ero presente anche io ufficialmente come rappresentante del parco adda sud e tutto è andato per il verso corretto. approvati consuntivoi 2011 e preventivo 2012.
a.ferrari  


Le volpi lodigiane si preparino alla fuga: sarà approvato in settimana l’accordo quadro fra Ispra e Provincia in merito al contenimento delle specie nocive, che accanto a nutrie, corvidi, cormorani, piccioni e mini-lepri, comprenderà in futuro anche la volpe, il nemico numero uno del mondo venatorio lodigiano. Lo ha annunciato l’assessore all’agricoltura Matteo Boneschi venerdì sera, prima che l’assemblea annuale dell’Atc Laudense Sud entrasse nel vivo, accolto dagli applausi dei presenti. Applausi che si sono parecchio affievoliti non appena il microfono è passato al presidente Giuseppe Bruschi, chiamato a esporre il lavoro compiuto dal Comitato dal 12 luglio 2011 (data del suo insediamento) a oggi. Alcuni punti hanno portato malumore fra i cacciatori in sala, a cominciare dal ripristino del cosiddetto «riservino di San Rocco»: «È una decisione sbagliata - ha tagliato corto uno dei soci, Leopoldo Granata - quella è una zona golenale di prima fascia, soggetta a inondazione e molto vicina alla statale 9, quindi inadatta a fare da riserva». Altro tasto dolente, l’efficacia dei due allevamenti da cui provengono le 244 lepri liberate nel corso del 2011, uno gestito dall’Atc, l’altro dalla Provincia: «Vorrei sapere quante di queste lepri sono state effettivamente catturate dai cacciatori e quante invece sono morte di malattia o investite dalle auto - ha detto un altro cacciatore - dovremmo valutare se non è il caso di fare come in Emilia Romagna, dove questi allevamenti sono stati aboliti». Non avendo sottomano il dato, Bruschi ha glissato annunciando che «a partire dalla prossima stagione, tutte le lepri liberate saranno dotate di radiocollare, per monitorare meglio i loro spostamenti». Altre azioni in programma da qui alla fine del 2012: lanci di fagiani anche in pronta caccia, battute per il contenimento dei nocivi e una serie di interventi di ripristino ambientale finanziati dall’Atc e dalla Provincia. In generale, come ha ricordato Bruschi, «il Comitato cercherà di organizzare una serie di incontri aperti a tutti gli iscritti, perchè questo ambito torni a essere quello che era una volta: non possiamo fare miracoli, ma il Comitato è seriamente intenzionato a proseguire il suo lavoro, continuando a fare del suo meglio nell’interesse di tutti i cacciatori».  TRATTO DA IL CITTADINO LODI

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