venerdì 4 maggio 2012

Il consiglio provinciale di Lodi ha approvato il bilancio consuntivo: oltre 5 milioni di euro di avanzo

Ipotesi fusione per la Provincia di Lodi. La possibilità è di allargare il territorio verso l’area del Sudmilano e del Cremasco. È questo il progetto vagliato dal presidente di palazzo San Cristoforo, Pietro Foroni. Che ieri in consiglio provinciale è tornato a parlare del futuro dell’ente: «Siamo in una situazione di gravissima incertezza e confusione. L’accorpamento che si faccia o non si faccia, non può avvenire con legge ordinaria. Per l’istituzione di nuove Provincie, bisogna sentire i Comuni interessati». E, in caso di riorganizzazione dei territori, ha suggerito di puntare ad un allargamento dei confini del Lodigiano. Nell’aula di via Fanfulla il presidente del consiglio provinciale, Massimo Codari ha anche riferito di un incontro avvenuto ieri mattina, tra l’Unione delle province lombarde (Upi). «Abbiamo fatto il punto sull’aggrovigliata situazione normativa – afferma – e abbiamo ribadito che già tempo fa noi avevamo proposta una riduzione del numero delle Province, prima che di fatto lo chiedesse la Banca centrale europea». Nel corso del consiglio è passato anche a maggioranza il rendiconto di gestione. Ha incassato il via libera con 12 voti favorevoli, un astenuto (Udc) e sette contrari (Pd, lista Felissari, Idv). «Abbiamo un bilancio virtuoso. Siamo un ente di sana e robusta costituzione», assicura l’assessore, Cristiano Devecchi. Intervenuto in aula, l’esponente della giunta Foroni ha dichiarato che l’esercizio 2011 ha chiuso con un “tesoretto” di 5 milioni e mezzo di euro, un maxi avanzo di amministrazioni che deve tener conto anche di circa 4 milioni di euro di fondi vincolati. «Tanti sono stati i tagli che abbiamo realizzato nel corso dell’anno – aggiunge –. Sul personale dipendente i costi sono stati contratti: solo l’anno scorso ci sono state 842mila euro di uscite in meno, pari ad un meno 8,8 per cento. Quest’anno potremmo assumere 5 dipendenti, io proporrò di assumerne solo 2». Critiche da parte dell’opposizione. Per il Partito democratico è intervenuta Margherita Fusarpoli: «Le risorse si potevano distribuire in modo migliore. Mi riferisco ad esempio ai 56mila euro spesi per la comunicazione. E sui minori costi del personale, sono frutto di adeguamenti di legge. Non sono merito di nessuno». E Vincenzo Romaniello (Idv): «Vi siete arroccati in una gestione troppo ordinaria, senza investire sul futuro». Apprezzamento per la tenuta dei conti è stata invece espressa dai banchi del centrodestra. «Il conto consuntivo testimonia il buon lavoro di questa amministrazione», dice Livio Bossi del Pdl. E Alfredo Ferrari della Lega: «Bisogna anche ricordare i tagli con cui ci siamo confrontati. L’ente ha garantito servizi di buon livello». Richiederà invece maggiori approfondimenti la proposta di protezione delle rondini ed è stata rimandata in commissione l’idea di decurtare i gettoni di presenza ai consiglieri. Matteo Brunello (TRATTO DA IL CITTADINO LODI)

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