A Castiglione e Maleo premi agli addobbi più spettacolari

Castiglione e Maleo hanno premiato gli addobbi più belli del Natale 2012. Ma se a Castiglione a lanciare il concorso è stata l'amministrazione comunale, a Maleo ci ha pensato la Pro loco a giudicare luci e fiocchi. “Mi illumino il paese”: questo lo slogan della sfida che a Castiglione il Comune ha lanciato per spronare i residenti ad abbellire il paese, con un'iniziativa semplice e a costo zero in grado di alimentare il senso di comunità e di partecipazione. Le premiazioni si sono svolte durante il concerto dell'Epifania, prosmosso sabato sera presso la chiesa dell'Annunciata dall’associazione culturale Alauda, in occasione dell'anno verdiano. Sette i riconoscimenti consegnati direttamente per mano del sindaco Alfredo Ferrari: ad Anna Marconi e Delfina Maffina è andato il premio per il miglior balcone; a don Antonio Valsecchi, il premio speciale della giuria; Elisa Soldati si è meritata il premio ospitalità; Monica Zeuschner ha addobbato la finestra più bella; Patrizia Loardi ha raggiunto il podio per la finezza degli addobbi; Anna Maria Brutti si è aggiudicata il riconoscimento per la miglior vetrina mentre il “decoratore” più fantasioso è stato Nicholas Grossi.A Maleo invece è stato il consiglio di amministrazione della Pro loco a valutare gli addobbi e le luminarie degli oltre 40 partecipanti al concorso “Illumina il tuo Natale”. «Abbiamo valutato la difficoltà, l'originalità, la creatività, il colpo d'occhio e la dimensione delle decorazioni - ha spiegato il presidente della Pro loco di Maleo David Rossi - e alla fine il premio è andato a Giuseppe Bruschi, residente in via De Gasperi, che ha addobbato i due balconi, la scala di ingresso e alcune piante del giardino, illuminate con grande gusto e precisione, rametto per rametto». A Bruschi è stato quindi consegnato il buono da 500 euro, tutti da spendere a Maleo nei negozi che hanno aderito alla campagna “I love Maleo”, promossa due anni fa dalla Pro loco per incentivare il commercio all'interno del paese. tratto da il cittadino lodi