domenica 27 marzo 2011

Edilizia, tornelli per entrare nei cantieri NEL LODIGIANO?

Tornelli all’ingresso dei cantieri, se è necessario si farà anche questo. E se i tornelli dovessero essere troppo impegnativi, allora si penserà a speciali dispositivi in grado di registrare tutti i dati relativi ai lavoratori: nome, cognome e nazionalità, orario d’ingresso e di uscita, impresa di appartenenza e mansioni. È solo una delle idee che i sindacati stanno prendendo in considerazione per rendere l’edilizia un settore meno “selvaggio”. Cgil, Cisl e Uil stanno lavorando a un protocollo, insieme all’Associazione industriali, che contrasti il lavoro nero e la criminalità organizzata, e che permetta alle imprese oneste di darsi da fare senza dover fare i conti con la concorrenza sleale. La proposta è stata presentata in prefettura, dove è stata accolta con grande attenzione, toccherà poi al prefetto Peg Strano Materia farsi garante del rispetto del documento. Sulla stessa “bozza” stanno ragionando gli uffici di altre province lombarde, tra cui Milano e Monza e Brianza. «Prima di tutto proponiamo l’iscrizione delle imprese alla Cassa edile a partire dal primo giorno di lavoro e non dopo tre mesi - afferma Cosimo Tortiello, segretario provinciale della Filca Cisl -, l’obiettivo è controllare tutto il processo legato alle costruzioni. Nel caso delle opere pubbliche ci sono molti aspetti da mettere in evidenza, ormai non ci si può limitare a chiedere il Durc (il documento che certifica la regolarità delle aziende, ndr), bensì il certificato sui carichi pendenti, il certificato camerale antimafia, informazioni che però andrebbero richieste anche per i subappalti».Alcuni aspetti che i sindacati hanno intenzione di inserire nel protocollo sono già previsti per legge, ma dal punto di vista delle parti sociali sarebbe importante non dimenticarli. «Dobbiamo contrastare le gare al massimo ribasso a favore dell’offerta economicamente vantaggiosa - aggiunge Tortiello -, lo diciamo ormai da troppo tempo. Senza contare che si dovrebbe sempre dare un punteggio alle imprese nel caso delle gare pubbliche. Questo punteggio deve tenere in considerazione tutta una serie di aspetti, dalle attrezzature specializzate a disposizione della ditta al personale, i criteri possono essere studiati attentamente, in modo che l’unica cosa che conta non sia solo la questione economica».Il protocollo con la prefettura è solamente uno dei progetti in cantiere, al secondo posto c’è la nascita di un osservatorio che coinvolga proprio tutti, anche gli enti addetti alla sicurezza, per mettere a segno più controlli e “pizzicare” gli irregolari.«Con la crisi che si respira ormai da diversi anni - conclude Tortiello -, potrebbe sembrare superfluo occuparsi di tutto questo, ma non è così: semmai è proprio adesso che bisogna iniziare a costruire le regole per il futuro».Greta Boni

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