giovedì 7 aprile 2011

acqua pubblica : 353 MLN DI EURO INVESTITI NEL LODIGIANO

Gli investimenti per l’oro blu programmati da qui a trent’anni ammontano a circa 353 milioni di euro. Dal 1991 al 2010, invece, nel settore dell’acqua sono stati spesi circa 81 milioni 578mila euro (una cifra che proviene per il 28 per cento dai sussidi e per il 72 per cento da risorse locali); in particolare, si tratta di 10 milioni utilizzati per l’acquedotto, 20 milioni per la fognatura, 16 milioni per il collettamento e 54 milioni per la depurazione. I dati fanno parte della ricerca stilata all’inizio dell’anno da Regione Lombardia. Nell’ultima seduta del consiglio provinciale si è discusso dell’oro blu, soprattutto in vista degli aumenti che partiranno a breve: alcuni comuni registreranno un rincaro della tariffa pari a + 54 per cento, come per esempio Galgagnano. Sull’argomento è intervenuto Alfredo Ferrari, presidente della commissione ambiente proprio a San Cristoforo: «La fusione delle società in Sal ha determinato trascinamenti per definire tariffe disomogenee per la “giunga gestionale” fatta dai comuni nell’assegnazione a vari gestori del ciclo dell’acqua - afferma -, in base all’ex legge Galli ognuno poteva pianificare in maniera difforme. Con il decreto Ronchi non è più possibile e l’avvicinamento a una gestione normalizzata sta diventando realtà. L’aspetto positivo è che siamo gli unici in Lombardia ad aver deliberato la gestione “in house”, che comunque dovrà rivedere il suo assetto a partire dal primo luglio 2011, con la costruzione del modello gestionale definitivo e il nuovo Cda, ma ciò non toglie che i problemi ereditati in questo settore abbiano inciso sulla definizione di uno schema di lavoro che prevede investimenti certi e tariffe corrette nel futuro. Anzi - aggiunge Ferrari -, visto che il prossimo anno si passerà da 4 ambiti a 1, ci saranno altri adeguamenti per arrivare a un’efficiente normalizzazione per le finanze pubbliche e per i cittadini».A proposito di acqua, lo studio di Regione Lombardia prende in considerazione anche la qualità dell’oro blu nei corsi d’acqua che attraversano il territorio. Il bacino più compromesso è quello del Lambro, oltre a quello del Seveso e delll’Olona. Le cause che hanno scatenato l’inquinamento dei fiumi sono legate ai consumi irresponsabili, alla presenza dell’uomo, all’agricoltura intensiva e alla produzione industriale. TRATTO DA IL CITTADINO LODI ED.07/04/2011

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