mercoledì 15 giugno 2011

Monumento dei caduti: la corte dei conti vuole rettifiche normative!

15 Giugno 2011
Monumento dei caduti: la corte dei conti vuole rettifiche normative ! 

Ferrari (Lega): «Al di là dei meriti, figuraccia per l’opinione pubblica» La Corte dei conti bussa due volte Daccò: agito in buona fede e ci adegueremo Castiglione d'Adda - «Abbiamo recepito le osservazioni della Corte dei conti e ne faremo tesoro attenendoci subito alle indicazioni ricevute». Umberto Daccò, sindaco di Castiglione d’Adda, ha appena letto la deliberazione con cui la Sezione di controllo per la Lombardia contesta alcune irregolarità nella procedura per l’affidamento dei lavori per il restauro del monumento ai caduti di piazza Matteotti.

Ma contemporaneamente ne ha ricevuto un’altra che contesta la corretezza del nuovo regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi chiedendo che venga modificato. In particolare, la Sezione di controllo ha chiesto che venga modificato il capo IV (Disposizioni in materia di rapporti di collaborazione autonoma) «relativamente alla mancata previsione che il conferimento dell’incarico debbe essere comunque preceduto da procedure selettive di natura concorsuale ed adeguatamente pubblicizzata, senza distinzione tra soglie d’importo dell’affidamento». Il sindaco, che delle due vicende ha parlato già ieri pomeriggio in giunta, conferma che «l’adeguamento verrà fatto entro trenta giorni, come richiesto dalla Corte dei conti, che in questo caso ha fornito un prezioso aiuto all’amministrazione».

Quanto alla vicenda dei lavori per il monumento di piazza Matteotti, Daccò aggiunge: «Da parte nostra posso garantire l’assoluta buona fede nelle procedure, la cui urgenza era dettata da una parte per il rischio di un ulteriore degrado, dall’altra dalla volontà unanime da parte della popolazione di valorizzare questo importante monumento cittadino».

Una tesi, quella della buona fede, condivisa dal consigliere comunale della Lega Nord Alfredo Ferrari che, però, parla di «figuraccia per l’opinione pubblica, al di là dei meriti o demeriti dell’amministrazione». «Le associazioni e l’intera cittadinanza - aggiunge - hanno partecipato moralmente e materialmente al restauro del monumento. Speriamo che la vicenda si chiuda qui, perché l’eventuale contestazione del danno erariale sarebbe molto spiacevole per il Comune». Autore: Antonio Di Giovanni
Tratto da “la libertà” di Piacenza  

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