mercoledì 15 giugno 2011

Turanon Cittadinanza onoraria a Bassanini, Tarantola e Bassi

Turano Le chiavi di Turano a Vincenzo Tarantola, Franco Bassanini e Giacomo Bassi. Domenica pomeriggio l’amministrazione comunale turanese ha conferito il titolo di cittadini onorari a tre volti noti del panorama lodigiano: il milanese Tarantola, proprietario e autore del restauro totale di palazzo Calderari, il maestro castiglionese Bassanini e lo storico di Casale Bassi. La cerimonia si è temuta nella suggestiva cornice del palazzo turanese, dove nel fine settimana ha preso forma l’evento Festa a palazzo Calderari, organizzato nell’ambito delle celebrazioni per il 150esimo anniversario dell’unità di Italia, alla presenza di autorità civili, militari e religiose.Mostra di radio d’epoca e di quadri, mercatino dell’artigianato, concerto del corpo bandistico Orsomando di Casale e infine cena a lume di candela e danze: nel cortile del gioiello architettonico turanese si sono riversate centinaia di persone.Classe 1946, il maestro Bassanini vanta un curriculum musicale eccellente: dall’insegnamento nelle scuole locali, compreso il plesso delle elementari di Turano Gianni Rodari, alla fondazione della Filarmonica Lodigiana nel 1980, della Banda Lodigiana nel 2000, fino agli incarichi di presidente provinciale dell’Associazione Nazionale Bande Italiane Musicali Autonome (Anbima), presidente della consulta artistica regionale e nazionale dell’Anbima. «La cittadina onoraria va a Franco Bassanini per il suo impegno nella promozione e nell’insegnamento della cultura musicale nel nostro territorio e nel nostro comune, - ha spiegato il sindaco Umberto Ciampetti, affiancato dall’assessore Lucia Fiorini e dall’assessore provinciale Elena Maiocchi - mentre a Giacomo Bassi viene conferita per il suo impegno nella ricerca e nella promozione delle radici storiche del nostro territorio e del nostro comune».Classe 1953, Bassi ha realizzato diverse pubblicazioni e mostre documentarie, tra cui il volume “Turano Lodigiano e la sua gente nel 1900”.Ma è a Vincenzo Tarantola che si deve la riqualificazione del palazzo Calderari: negli anni Novanta la sua azienda acquista dalle Madri Canossiane il palazzo e lo riporta all’antico splendore, mettendolo a disposizione gratuitamente della popolazione turanese per tutte le iniziative. La giunta Ciampetti ha riconosciuto a Tarantola e alla dignità del lavoro da lui sempre testimoniata la cittadinanza onoraria “per il suo impegno nella difesa del patrimonio artistico del comune”.Sara Gambarini tratto da il cittadino di lodi

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