mercoledì 15 giugno 2011

Successo della rievocazione storica organizzata a Camairago

Camairago Hanno aspettato che i loro papà caricassero i fucili e gli sono saltati addosso con le sciabole e le pistole. É bastato fargli indossare la divisa perché i bambini che hanno vivacizzato la rievocazione storica dei moti risorgimentali andata in scena domenica pomeriggio al castello Borromeo di Camairago, si calassero perfettamente nella parte dei Garibaldini. Ma alla bravura della compagnia milanese “San Giorgio e Il Drago” nel coinvolgere i presenti alla manifestazione, non sono sfuggiti neppure i genitori, all’inizio un po’ intimiditi davanti alla spavalderia dei piccoli e poi grandiosi nei panni degli invasori austriaci inesorabilmente battuti. Dai loro figli naturalmente, perché così recita la Storia. Quella con la S maiuscola dell’anno 1859, raccontata dalle amministrazioni comunali di Camairago e Cavacurta in collaborazione all’istituto comprensivo Fusari di Castiglione che ricomprende i vicini Bertonico e Terranova, in occasione del penultimo appuntamento per la celebrazione del centocinquantenario dell’Unità d’Italia. Una prima assoluta nella Bassa, che ha regalato domenica un pomeriggio di svago ed emozione vera. Metà spettatore e metà protagonista, il pubblico ha seguito da vicino la saga per la liberazione della rocca dagli occupanti Asburgo, a partire dall’insurrezione del popolo alle porte del castello fino alla battaglia conclusiva tra le mura. Inseguimenti, spari, e poi il grido di vittoria: «Dopo anni di vessazioni queste mura e questa terra sono libere!» levato al cielo dalle camicie rosse. Tutto per finta epperò così bello ed emozionante da sembrare vero. Come hanno ripetuto i tanti che non hanno voluto perdere l’insolita iniziativa, e una volta dentro commentavano compiaciuti: «Sembra d’essere in un film!». Tra loro anche l’assessore e il consigliere provinciale Luca Peviani e Alfredo Ferrari e l’assessore di Castiglione Alberto Lombardini. La ricostruzione insomma è stata un successo e ha premiato il coraggio, si potrebbe dire “garibaldino”, dei sindaci di Camairago Renzo Clerici e di Cavacurta Daniele Saltarelli che hanno approntato un palinsesto per il 150esimo tra i più arditi nel panorama lodigiano. A loro e al sindaco di Terranova Roberto Depoli, i liberatori hanno consegnato il drappo bianco rosso e verde. Laura Gozzini  tratto da il cittadino lodi

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