lunedì 14 marzo 2011

ci lascia l'angelo buono a castiglione d'adda

Volontaria in parrocchia e al fianco dei disabili: la castiglionese Carla Folli si è spenta dopo quattro anni di malattia, lasciando un vuoto enorme nella comunità di Castiglione ma anche a Casale, dove era impegnata nell’Associazione Disabili Insieme. Un male incurabile l’ha strappata a soli 47 anni all’affetto dei suoi cari e in particolare del marito Mario Rossi, originario di Casale, e dal figlioletto Giacomo, 6 anni soltanto. «Il dono più grande che Carla ci ha lasciato è il coraggio di vivere, - ha ricordato il marito Mario con la voce tremante - e io credo che questo vuoto fisico che ha lasciato possa essere colmato con il ricordo e continuando da soli a fare quello che abbiamo imparato da lei». I funerali saranno celebrati oggi alle 15 dall’abitazione in via la Valle Bassa per la chiesa dell’Assunta. Ex impiegata alla Confartigianato di Codogno, Carla aveva smesso di lavorare da diversi anni. Sposata con Mario da 17 anni, era stata volontaria della parrocchia fin da ragazzina, quando si accostò anche al movimento di Comunione Liberazione. «La sua esperienza in CL e la mia negli Scout è stata una ricchezza per la nostra famiglia», ha commentato Mario. Per la parrocchia Carla si era sempre spesa: dapprima come catechista e successivamente nel corso per fidanzati e poi come coppia di riferimento, insieme a Mario, nel percorso formativo per genitori in vista del sacramento del battesimo. Dagli anni Novanta si era avvicinata all’Adi casalese. «Abbiamo un grosso debito con Carla che nel direttivo è entrata nel 1990, dimostrando da sempre una forte sensibilità verso i disabili», ha commentato il presidente dell’Adi Cesare Bertoglio. «Proprio di recente abbiamo costituito i presidi territoriali dell’Adi, per monitorare la presenza dei disabili sul territorio e organizzare le iniziative e Carla era la referente di quello castiglionese», ha continuato Bertoglio, sottolineando Carla come una ragazza intraprendete che si adoperava per organizzare il tempo libero domenicale coi disabili e a livello dirigenziale.Ringraziando tutte le perone che gli sono state vicine e l’Hospice di Casale, Mario ha concluso: «La nostra casa resterà aperta, anche per i Centri di ascolto della parola: leiavrebbe voluto così».
Marzo 2011

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