martedì 22 marzo 2011

INTANTO A SAN CRISTOFORO SI AVVICINA L’ORA DELLA VERITÀ PER LA COMMISSIONE SPECIALE INTERNA ANTIMAFIA

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NTANTO A SAN CRISTOFORO SI AVVICINA L’ORA DELLA VERITÀ PER LA COMMISSIONE SPECIALE INTERNA ANTIMAFIA
Sicurezza, Foroni “convoca” il prefetto
«Ondata dimicrocriminalità», la Provincia chiede un summit
n
di furti e rapine su tutto il territorio
allarma la Provincia, pronta
a chiedere alle autorità la convocazione
di un immediato “summit”
per fare il punto sulla situazione.
«Sta partendo una richiesta alla
Prefettura per chiedere la convocazione
del comitato per l’ordine e la
sicurezza», ha dichiarato ieri in
apertura del consiglio provinciale
il presidente di San Cristoforo, Pietro
Foroni, evocando «l’ondata di
microcriminalità» che sta travolgendo
il Lodigiano. Il tutto senza
dimenticare i pericoli più grossi,
quali le grandi malavite organizzate,
per i quali il Foroni ha ribadito
l’intenzione di fare decollare al più
presto l’apposita commissione speciale
interna, attesa tra domani e
lunedì prossimo al suo varo definitivo;
ma tornando anche a puntare
i riflettori sugli episodi che quotidianamente
attanagliano i cittadini,
dai furti in abitazione alle razzìe
negli esercizi commerciali,
«spesso consumati anche con grande
sfrontatezza», e che come ricordato
dal presidente non risparmiano
nessun lembo del territorio provinciale.
Quindi? In quanto semplice comunicazione
a prologo del consiglio,
«la ricognizione che dia delle risposte
e dica ciò che è stato fatto»
chiesta da Foroni non passa da alcun
tipo di votazione. Ma incassa
ugualmente l’approvazione dei
presenti, anche da quelli dell’opposizione,
che pure attraverso Mauro
Soldati del Pd si spingono a chiedere
un coinvolgimento totale delle
amministrazioni comunali: «Condivido
la richiesta di chiedere al
prefetto la convocazione del comitato
per l’ordine e la sicurezza, non
solo a chi ha aderito al patto per la
sicurezza (
Sant’Angelo e Lodi Vecchio, oltre alla
Provincia
più piccoli, che spesso sono
quelli che hanno più difficoltà nel
presidiare il territorio», ha spiegato
Soldati; ciò trovando eco da Nicola
Buonsante, capogruppo del
Pdl, che ha ricordato di essere
«sempre stato tra i promotori di un
incontro tra tutti e 61 i sindaci».
Nell’attesa di novità, Foroni ha
spianato la strada alla commissione
speciale antimafia: «Avrà il
massimo sostegno, sarà la stessa
amministrazione ad accelerare
questo percorso», ha confermato
ribadendo la volontà di guardare
«anche al passato», ma ammorbidendo
i toni delle dichiarazioni dei
giorni scorsi sulle responsabilità
dei suoi predecessori. Il nuovo organismo,
peraltro, approderà domani
al penultimo vaglio, quello
della commissione affari generali,
per poi arrivare all’esame del consiglio
provinciale lunedì.
Il nome proposto dovrebbe essere
“commissione speciale ricognitiva
sulla presenza di infiltrazioni di
associazioni criminali organizzate
nel territorio lodigiano”: a comporla
sarebbero solo consiglieri provinciali
(in grado però di farsi rappresentare
anche da persone esterne),
il cui lavoro salvo proroghe
terminerebbe entro la fine del 2011
con la facoltà di convocare per audizioni
il presidente della giunta,
gli assessori e rappresentanti delle
istituzioni del territorio. E la presidenza?
Richiamandosi all’articolo
22 (commissioni speciali), il regolamento
non prevederebbe obblighi
di nomina appannaggio della maggioranza
o dell’opposizione; nessun
vincolo, insomma, per una poltrona
che più omeno segretamente
vorrebbero tutti, ma che complici
le differenti interpretazioni dei regolamenti
potrebbe aver contribuito
a scaldare il clima oggi più mite
attorno alla commissione.
Non solo mafie. Anche il dilagareLodi, Codogno, Casale,, ndr), ma anche ai comuniAlberto Belloni
Caos di EalService, ora gli artigiani chiedono unmaxi risarcimento
n
È il quadro attorno a Eal Spa, la partecipata a maggioranza dalla
Provincia di Lodi, e soprattutto attorno a Eal Service, la controllata
mista pubblico privato deputata al servizio calore finita nell’occhio
del ciclone nelle ultime settimane. La verità, tutta la verità,
dovrebbe emergere nell’audizione prevista per il prossimo consiglio
provinciale, il 28 febbraio, quando a relazionare su Eal Service
(e sull’impianto di trattamento rifiuti di Bellisolina) provvederà
Oscar Ceriani, presidente di Eal Spa. Ma qualche importante anticipazione
è emersa già ieri, sempre in consiglio provinciale, attraverso
le risposte dell’assessore Elena Maiocchi a un’interrogazione
del Pd sui “perché” delle recenti dimissioni dalla presidenza della
controllata di Andrea Alloni. «Clima lavorativo non sereno», si è
limitata a dire l’assessore, in coda a un intervento che ha però offerto
altri scenari importanti. “Problematiche”, anzi, per parafrasare
Maiocchi, a partire da quella che in questi giorni sta vedendo
Provincia, Eal Spa e il socio privato di Eal Service, il consorzio
artigiano “J Gruppo
Energie Intelligenti”, trattare sul risarcimento
chiesto da quest’ultimo per il “cessato lucro” attorno a uno
dei servizi teoricamente affidati agli artigiani: quello per la gestione
del calore in due scuole superiori (l’Einaudi di Lodi e l’Ambrosoli
di Codogno) e al centro per l’impiego di via Gorini, a Lodi. Il
contratto, decennale, sarebbe dovuto partire nel 2006, ma non è
mai partito, complice l’incapacità di separare gli impianti “promiscui”
tra questi edifici e altri appartenenti ai comuni di Lodi e Codogno;
un’incapacità che gli artigiani imputano alla Provincia, e
che dopo una “minaccia” di ricorrere dal giudice, risalente alla
scorsa estate, adesso sarebbe sfociata in una “pretesa risarcitoria”
ritenuta “accettabile sotto il profilo quantitativo dell’ipotizzato
danno”. Di cifre, ufficialmente, non se ne fanno: ma le indiscrezioni
parlano di circa 70mila euro all’anno. Intanto, esaminato il passato,
Ceriani si preparerebbe a “scindere” i due rami d’azienda di
Eal Service, lo Sportello Energia e la Gestione Calore, mantenendo
per Eal Spa la maggioranza del nuovo soggetto. Il tutto preparandosi
a rilanciare il servizio di controllo caldaie, fermo da luglio,
con l’obiettivo di centrare quei 3250 controlli chiesti dalla legge
(ma soli 454 a luglio, e 529 in tutto il 2009); ed eliminando l’addebito
all’utente delle verifiche non fatte, verifiche i cui compensi a
favore di Eal Service, deputata ai controlli, dovranno essere rideterminate,
così come il budget gestionale e il piano degli interventi.
Rese dei conti, risarcimenti “milionari”, rivoluzioni e clima teso.

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