mercoledì 18 maggio 2011

ELCON: ALTA ATTENZIONE DELLA PROVINCIA DI LODI

Casale La ripresa della procedura amministrativa per l’autorizzazione all’impianto Elcon di trattamento rifiuti liquidi industriali non stupisce a Casale e tutti continuano ad affilare le armi per impedire la sua realizzazione. Non c’è stato nessuno stupore per la ripresa dell’iter procedurale dell’impianto che la società israeliana Elcon vuole insediare a Casale in area Lever: tra gli addetti ai lavori, amministratori e membri del comitato cittadino, era considerato probabile che la questione non fosse finita, mentre tra la gente comune c’è difficoltà a capire gli sviluppi burocratici della vicenda.La Elcon aveva depositato una richiesta di Via o Valutazione d’impatto ambientale in Regione Lombardia il 10 marzo scorso, ma il 12 aprile i tecnici regionali avevano bloccato la procedura perché si erano accorti che non era stata depositata contestualmente la richiesta di Aia o Autorizzazione integrata ambientale in provincia di Lodi, dando tempo 30 giorni alla società per depositare la richiesta altrimenti la pratica sarebbe stata archiviata.Proprio sul filo di lana, l’11 maggio, la Elcon ha depositato la richiesta di Aia in Provincia di Lodi e quindi l’iter procedurale è ripreso da dove si era interrotto. «Abbiamo ricevuto per conoscenza la richiesta di Aia e come previsto dunque la procedura va avanti - dice il sindaco Flavio Parmesani -. Noi abbiamo comunicato all’azienda la presa di posizione di contrarietà all’impianto del consiglio comunale e abbiamo dato un indirizzo di giunta con il quale incarichiamo l’assessore all’ecologia Giuseppe Agello di coordinare le iniziative per dare seguito alla volontà del consiglio di impedire l’installazione dell’impianto, a partire dalla stesura di controdeduzioni tecniche».Anche in Provincia di Lodi la richiesta di Autorizzazione integrata ambientale ha subito messo in moto gli uffici per la stesura di osservazioni tecniche all’impianto. In consiglio provinciale la discussone sull’impianto è arrivata solo sotto forma di interrogazione della minoranza (e non di mozione come erroneamente riportato ieri) ma la presa di posizione del presidente Pietro Foroni è stata chiara: l’impianto non serve e non è utile, quindi la provincia farà di tutto per dire no. E gli uffici sarebbero dunque al lavoro per la stesura di rilievi tecnici all’impianto. E tuttavia da più parti si fa notare come il no della politica possa essere tardivo: una volta arrivati alle richieste procedurali il rifiuto a una legittima operazione di un privato deve poggiare su solide basi tecniche. Per giunta, sul sito Internet di Regione Lombardia la pratica risulta tra quelle archiviate, ma non c’è dubbio che la richiesta di Aia alla provincia di Lodi abbia fatto ripartire l’iter burocratico.Intanto, il comitato cittadino CasaleRespira preannuncia iniziative per il fine settimana, raccolta firme e distribuzione di volantini, a Casale ma anche in alcuni centri vicini della Bassa.Andrea Bagatta IL CITTADINO LODI ED. 18/05/2011

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