mercoledì 22 giugno 2011

ss234 codogno : paghiamo gli espropri

Codogno «Abbiamo fatto un grandissimo sforzo per reperire le risorse, ma abbiamo mantenuto l’impegno con gli elettori. E ora ci auguriamo che per i nostri agricoltori non ci siano più ritardi». A dirlo è il presidente della Provincia, Pietro Foroni. Se finora non aveva preso alcuna posizione ufficiale sui ritardi nei pagamenti degli espropri della 234, il presidente non si è lasciato sfuggire l’occasione del consiglio provinciale per rassicurare chi ha ceduto la propria terra per la realizzazione della variante che cambierà la viabilità della Bassa. La spinosa questione espropri dunque sbarca anche in consiglio provinciale. E non dalla porta principale. All’ordine del giorno, infatti, non c’era nessun punto che toccava nel dettaglio i pagamenti che spettano agli agricoltori. Il presidente, però, nel suo intervento a margine dell’approvazione del bilancio di previsione, ha voluto toccare l’argomento che tiene sotto scacco il futuro di circa trenta agricoltori. I primi accordi bonari per la cessione delle aree sono stati firmati nel giugno del 2010 e, di conseguenza, i pagamenti avrebbero dovuto arrivare entro settembre dello scorso anno. Sulla questione si sono messe al lavoro le associazioni di categoria, Coldiretti e Confagricoltura in primis, che si sono sedute intorno ad un tavolo con la Provincia per capire i tempi e i modi dei pagamenti che tardano ad arrivare. E per cui, in mancanza di risorse disponibili, ferme per mantenere in quota il rispetto del patto di stabilità, la Provincia ricorrerà al protocollo stretto con alcuni istituti di credito e la Camera di commercio di Lodi. In buona sostanza, chi deciderà di aderire all’accordo, riceverà un anticipo di quanto gli è dovuto e che sarà erogato dalle banche, su cui però ci saranno degli interessi da pagare. Una parte dei quali sarà coperta da Provincia e Camera di Commercio grazie ad un fondo “ad hoc”, in cui palazzo San Cristoforo ha investito 100 mila euro, mentre dall’ente camerale ne sono arrivati altri 50mila. La parte restante degli interessi spetterà invece agli agricoltori che aderiranno all’accordo. I primi anticipi potranno essere sbloccati già entro fine agosto. Ad intervenire sulla questione anche il consigliere Alfredo Ferrari della Lega nord, che ha sottolineato, come altri, la necessità di una revisione di quel patto di stabilità «che ci costringe a chiedere anticipi di credito alle banche per pagare gli espropri della 234, anche se abbiamo in cassa milioni di euro che non possiamo spendere e che mantengono inalterato l’equilibrio economico del Paese». Rossella Mungiello tratto da il cittadino lodi

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