venerdì 24 giugno 2011

Turano-Bertonicon La Prestigiacomo firma il decreto, intanto dalla Provincia Ferrari annuncia: «Presto il catalizzatore»

turano-bertonico Altri cinque anni. Il ministero dell’Ambiente ha rinnovato l’autorizzazione integrata ambientale per la centrale termoelettrica di Turano-Bertonico. Il grande impianto di Sorgenia (gruppo De Benedetti) ha ottenuto così il via libera a produrre energia fino al 2016. Il “disco verde” del ministro Stefania Prestigiacomo è arrivato lo scorso 7 giugno, anche se la notizia è emersa soltanto ieri. L’impianto realizzato su una parte dell’ex area industriale Gulf - molto contestato a livello locale - era andato a regime nel novembre 2010. Si tratta di una struttura a due sezioni a ciclo combinato, alimentate a gas, in grado di generare una potenza elettrica di 800 megawatt. La ciminiera di Sorgenia, ben visibile dalla via Emilia, è ormai entrata a far parte del panorama lodigiano anche se nel 2010 non erano mancate le polemiche roventi sulle scarse ricadute occupazionali dirette che l’impianto avrebbe generato nella fase successiva alla sua costruzione.Il rinnovo dell’autorizzazione integrata ambientale, per un impianto nuovissimo, non era certo in dubbio. Ma la notizia del via libera del ministero rappresenta comunque una novità interessante. L’istanza per il rinnovo era stata presentata da Sorgenia il 25 gennaio 2010. Il 15 marzo 2010 la stessa Sorgenia aveva pubblicato sul quotidiano “La Repubblica” (il giornale di De Benedetti) l’avviso al pubblico per la consultazione e la formulazione di osservazioni sulla domanda presentata poche settimane prima. Nel decreto che dispone il rinnovo dell’autorizzazione si indica però che “non sono pervenute osservazioni del pubblico relative all’autorizzazione all’esercizio dell’impianto” e che “i sindaci dei comuni di Bertonico e Turano non hanno formulato per l’impianto specifiche prescrizioni”.Nel decreto del ministro Prestigiacomo si dispone poi che “entro sei mesi dalla data di pubblicazione dell’avviso, il gestore concorderà con l’ente di controllo il cronoprogramma per l’adeguamento e il completamento del sistema di monitoraggio”. Il provvedimento che dispone il rinnovo dell’autorizzazione integrata ambientale per la centrale è stato trasmesso, infine, alla stessa Sorgenia, ma anche ai ministeri dello Sviluppo economico, della Salute e dell’Interno, alla regione Lombardia, alla Provincia di Lodi, ai comuni di Turano e Bertonico e all’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale. «L’impianto di Turano-Bertonico - spiega Alfredo Ferrari, presidente della commissione ambiente della Provincia di Lodi - dovrà adeguarsi al Sistema di monitoraggio europeo che prevede un controllo continuo delle emissioni, i cui dati devono essere trasmessi in tempo reale a Provincia, Regione, ministero dell’Ambiente e Arpa, il tutto a tutela della salute pubblica. Entro la fine dell’estate, inoltre, l’impianto sarà dotato di un catalizzatore, che inciderà sulle emissioni, come previsto dalla convenzione. L’investimento dell’azienda per il catalizzatore si aggira sui 4 milioni di euro. Entro l’estate vorremmo poi riunire la commissione provinciale ambiente proprio nella centrale di Sorgenia e dedicare l’intera seduta all’impianto lodigiano. Resta infine da risolvere un problema con l’altra grande centrale del Lodigiano, quella E.on di Tavazzano-Montanaso - afferma Ferrari -: vorremmo pubblicare sul sito Internet della Provincia i dati aggiornati sulle emissioni, per trasparenza, ma questo non è stato ancora possibile».Lorenzo Rinaldi TRATTO DA IL CITTADINO LODI

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